Connessi gli uni agli altri, non per questo siamo davvero interessati ai destini di chi ci è prossimo. Al contrario, l'umanità sta attraversando una gravissima crisi di solidarietà. Ciascuno pensa a se stesso. Si è passati dal giusto riconoscimento dei diritti dell'uomo a una sorta di 'egocrazia'. Il risultato è un vuoto insostenibile. Tanti sono i sintomi di un malessere esteso, che testimoniano la richiesta di ascolto e di aiuto. Attraverso una lettura del presente che trae spunto dalla ricca esperienza pastorale e intellettuale dell'autore, questo libro ci parla di una nuova cultura, di un nuovo sogno, di una nuova visione fondata sul riconoscimento dell'importanza del bene comune.
I signori del Vaticano non dicono che lo scopo di aver un accordo è di favorire l’evangelizzazione della grande nazione? Si ricordino che il potere comunista non è eterno! Se oggi vanno dietro il regime, domani la nostra Chiesa non sarà benvenuta per la ricostruzione della nuova Cina. In questo momento tutto il mondo vede un terribile peggioramento per la libertà religiosa in Cina. C’è da sperare qualche guadagno nel venire a patti con questo governo? Quando dico che è quasi come sperare che San Giuseppe possa ottenere qualcosa da un dialogo con Erode, non è una battuta. Allora cosa dobbiamo fare? Tornare alla lettera di Papa Benedetto, all’inizio della quale egli prega il Signore perché “abbiate una piena conoscenza della sua volontà...rafforzandovi con ogni energia secondo la sua gloriosa potenza per poter essere forti e pazienti in tutto” (Inizio lettera ai Colossesi).
Con una preoccupazione principalmente pastorale, i cinque contributi di questo libro riflettono sul documento Iuvenescit Ecclesia, che la Congregazione per la dottrina della fede ha offerto all’intero episcopato cattolico. Al centro dell’analisi c’è la relazione tra i doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa nel mondo di oggi.
Il presente "Quaderno stenoniano" raccoglie gli Atti delle Conferenze tenute sul tema "Energia, lavoro e cura della casa comune" organizzate dal gruppo MEIC di Pisa nell'ambito del Servizio Diocesano "Cultura e Università" per l'anno accademico 2017-2018, con l'adesione dell'UCIIM di Pisa. Il ciclo di conferenze ha trovato il suo principale motivo ispiratore nella lettera enciclica di Papa Francesco "Laudato si'" e nel conseguente intento di contribuire a promuovere una educazione rivolta a "creare una cittadinanza ecologica". Le conferenze hanno avuto luogo in parte presso l'Arcivescovado di Pisa e in parte presso i Dipartimenti della Università di Pisa più interessati alla interconnessione delle tematiche rattate che riguardano l'uso dell'energia nella società moderna, il tipo di attività umane (lavoro) che il flusso di energia sostiene e l'impatto socio-ambientale che ne deriva. Contributi di Ambrosini Walter, Bonaccorso Renato, Burbi Livio, Caporali Fabio, Franco Alessandro, Luzzati Tommaso.
Due sono le domande che strutturano il presente studio, caratterizzato da una stesura articolata di rilievo interdisciplinare: quale democrazia in tempo di globalizzazione? Quale riflessione etico-teologica significativa si può proporre da parte della dottrina sociale della Chiesa per favorire la maturazione del carattere "morale" della democrazia nella globalizzazione? Per rispondere a questi interrogativi, la ricerca verifica il modo in cui i processi di globalizzazione in corso si rapportano alla democrazia attuale, mirando a comprendere se sia possibile contribuire a tracciare un quadro ideale-valoriale di democrazia globale, perché questa tenda ad assumere una configurazione politica reale, rilevante sul piano morale. A tal fine, si assumono, in particolare, gli ultimi insegnamenti pontifici rilevanti sulla materia qui a tema, arricchita dalla comprensione che la proposta etica dell'economista e filosofo indiano Amartya Kumar Sen ha offerto e da valorizzare tenendo conto dei suoi aspetti positivi e di quelli critici, perché più limitati e bisognosi di integrazione. Prefazione di Stefano Zamagni.
Il volume rappresenta un ricordo corale della ricca vicenda esistenziale, pastorale e professionale del cardinale Attilio Nicora, varesino, spentosi a Roma dopo una vita improntata a un'incessante operosità.
La buona politica è al servizio della pace.
Messaggio di Papa Francesco per la cinquantaduesima giornata mondiale della pace 2019.
In un’epoca dominata da populismi e fanatismi, per costruire il futuro nel Discorso alla Città l’Arcivescovo rivolge un invito «ad affrontare le questioni complesse e improrogabili con quella ragionevolezza che cerca di leggere la realtà con un vigile senso critico e che esplora percorsi con un realismo appassionato e illuminato»
Un testo denso, che entra nel vivo del dibattito pubblico di questi tempi, proponendo una lettura della società e del vivere civile che va in netta controtendenza rispetto alle paure, ai populismi, alle emotività. Una chiamata alla responsabilità, al ruolo che Milano può svolgere proprio su questo percorso “alternativo”, all’impegno della Chiesa ambrosiana aperta al dialogo, al confronto, al lavorare insieme per costruire il bene comune, avendo come fari il sogno europeo da rilanciare e la Costituzione italiana.
Questo breve lavoro riunisce una serie di riflessioni di preghiera offerte dall'autore a vescovi e sacerdoti incontrati nelle varie parti del mondo. Si tratta di meditazioni scritturali sull'immaginario biblico dei giardini e prendono spunto dalle riflessioni maturate dai suoi studi liturgici e patristici. I testi sono stati leggermente ampliati affinché ne possano usufruire non solo i sacerdoti ma anche tutti i fedeli cristiani.
L'appello accorato di Papa Francesco a tutti gli uomini e le donne, contenuto nell'enciclica "Laudato si'", rappresenta un testo di riferimento universale sull'ambiente. E con l'occhio del suo obiettivo Yann Arthus-Bertrand ci restituisce la bellezza e i lati oscuri del nostro pianeta, illustrando in modo efficace quelle tematiche racchiuse nelle parole di Francesco.E così risultano inestricabilmente legate la negligenza dell'essere umano nei confronti dell'ambiente, lo sfruttamento dissennato delle risorse comuni, il consumismo a oltranza, la politica e l'economia. Il mondo si sta degradando a un ritmo senza precedenti, le diseguaglianze sociali si dilatano innescando conflitti e catastrofi sanitarie. Tutto ciò viene efficacemente catturato nelle immagini di Arthus-Bertrand. Allora è tutto finito? No, perché Francesco crede in Dio e di conseguenza crede nell'uomo. Da qui nasce il suo invito a ognuno di noi, qualsiasi sia il nostro ruolo, a impegnarci ogni giorno in una conversione sincera al rispetto dell'ambiente, che trovi la sua radice proprio nel cuore di ciascuno di noi "poiché sappiamo che le cose possono cambiare".Queste pagine racchiudono l'impegno ambientale di due uomini straordinari, rispettosi dell'umanità e della casa comune che la ospita.
Qualcuno lo chiama «il Papa sindacalista», qualcuno dice che è «il leader della sinistra globale», ma la vera ispirazione di Francesco è il Vangelo. È da questa prospettiva che Francesco guarda ai problemi sociali di oggi, alle vittime della cultura dello scarto e di un’economia che uccide, ai giovani abbandonati alla precarietà, agli anziani trattenuti troppo a lungo al lavoro per pagarsi una pensione spesso non dignitosa, ai migranti che rischiano la vita per trovare un luogo in cui costruire un avvenire per sé e le proprie famiglie e faticano a trovare accoglienza. Francesco ama la concretezza e non ha paura di misurarsi con il conflitto sociale, che ci invita ad assumere. Per questo, quando parla di impresa, investimenti e finanza, non usa giri di parole, anche quando deve andare contro il pensiero dominante. E nella concretezza delle iniziative di solidarietà e di auto-organizzazione di chi sta ai margini sa riconoscere i semi di un’alternativa che sta già germogliando. In questo libro padre Giacomo Costa e Paolo Foglizzo raccolgono e commentano gli interventi più significativi del Papa sul tema del lavoro: ci viene offerto un quadro di riferimento adeguato alla realtà contemporanea, in cui collocare la nostra riflessione sul lavoro e la nostra azione a favore delle donne e degli uomini che lavorano. Come Papa Francesco stesso ha detto, «il nostro dovere è lavorare per rendere questo mondo un posto migliore e lottare».
In cento anni (dal 1900 al 2000), gli abitanti dei paesi occidentali hanno guadagnato trent'anni di speranza di vita alla nascita. Ogni anno si aggiungono tre mesi, un anno in più ogni quattro anni. Uno su due di coloro che nascono ora, vivrà fino a 100 anni. Un traguardo spettacolare! Frutto di una migliore alimentazione, di una più attenta igiene quotidiana, di un progresso accelerato della medicina, di un nuovo orientamento dell’economia e, più in generale, di una cultura che porta alla cura della persona. Ne consegue una rivoluzione demografica mai vista nella storia umana. La vecchiaia non è più un residuo da sopportare, come in passato, quand’era una minoranza debole e in genere passiva. Oggi la vecchiaia diventa tra le sfide più grandi che la società di questo inizio di Millennio è chiamata ad affrontare.