Frainteso, criticato, a lungo ostacolato sia dalle autorità scolastiche che da quelle religiose, don Lorenzo Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del secondo dopoguerra. Forte di una convinzione che nasceva da una matura e disincantata osservazione del contesto sociale nel quale gli operatori culturali dovevano agire, giunse a rivoluzionare completamente il ruolo dell'educatore, denunciando la natura classista dell'istituzione scolastica italiana, andando incontro concretamente alle esigenze dei ceti meno privilegiati. Queste lettere ben rappresentano le speranze e la tenace volontà di questo coraggioso innovatore oltre che essere uno straordinario documento di accesso alla figura "privata" di don Lorenzo. E, se qualche volta si può dare alle «sue parole un significato diverso da quello che era il suo vero pensiero», ciò che non va tradito è il continuo tornare al binomio: "ragione" (nel senso di intelligenza messa in gioco nella vita) e "poveri" (che tutti noi siamo, nel nostro intimo), all'emancipazione cristiana più vera che deve fare i conti una prospettiva di Vangelo insuperabile, quella del Cristo che salva non i ricchi e sapienti, ma i piccoli, gli ultimi.
Don Tonino Bello, vescovo degli ultimi, introduce con questa raccolta antologica delle sue prediche ai cristiani impegnati nel sociale e in politica il seme evangelico della bontà e dell'amore intelligente e creativo nel difficile campo dei rapporti sociali. Quello dell'operatore sociale e del politico è un mestiere difficile, cristianamente molto impegnativo, una scelta coraggiosa, una vera vocazione. Il Vangelo, secondo don Tonino, richiede di fare delle scelte radicali, trovare nuove convergenze tra ideali ed esigenze concrete, «portare la veste battesimale nei quartieri e la tuta da lavoro in chiesa», «liberare l'uomo dall'intrigo della miseria, dalle grinfie rapaci del potere, dalle seduzioni del falso benessere». Un programma ambizioso e complesso che non deve mai scoraggiare: «La speranza è in agguato», rassicura don Tonino, «anche se è buio intorno. Non tiratevi indietro, anche se avete la percezione di camminare nelle tenebre».
Ancora un libro di don Antonio Mazzi!?! Sì, ma questa volta è la sua autobiografia: finalmente si può capire cosa ha in quella testa così bacata da proporre idee e pensieri che fanno impazzire alcuni e incazzare altri, tanti altri. Soprattutto mette a nudo il suo cuore, un cuore grande, così grande da riempirsi di tutte le debolezze, le fragilità, le schifezze che gli altri volentieri schivano o fanno finta di non vedere. È da questo cuore che sono nate le "carovane", gli "avamposti", Exodus; è questo cuore che ha fatto camminare e continua a far camminare - a ottant'anni suonati da un bel pezzo - don Antonio Mazzi. E allora, a noi e a te, don Antonio, ancora "tanta buona strada"!
L'avventura con Dio è qualcosa che ti affascina e rimane colpita e scolpita per sempre dentro di te, anche perché Dio non chiama una volta sola, ti chiama tutti i momenti del giorno e mentre ti chiama ti rifà, ti ricostruisce nuovo. La tua tristezza la cambia in gioia, la tua debolezza la cambia in forza, il tuo peccato lo cambia in misericordia. Non puoi resistere a questo Dio che ti crea e ti ricrea, e guai a me se fossi la stessa di ieri. È nella sua fedeltà che noi camminiamo, nella sua grazia che noi cambiamo. Oggi, dopo questi anni, anch'io posso dire di essere cambiata, di essere più buona, di credere di più, di aver sperimentato in modo più vero l'amore di Dio. Sì, Dio esiste, noi lo abbiamo incontrato. È qui, è vivo, cammina con noi!»
Ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, don Pino Puglisi è stato la prima vittima di mafia riconosciuta come martire della Chiesa. Come ha dichiarato Papa Francesco: "è stato un sacerdote esemplare, dedito specialmente alla pastorale giovanile. Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto". "Don Puglisi parla ancora alla coscienza del nostro tempo. Nuovi e interessanti elementi vengono da uno studio come quello di Vincenzo Ceruso, che con finezza si è chinato sulla vita di Puglisi per scrutarne l'ordito. Le pagine di questo volume danno al lettore un ritratto a tutto tondo del parroco di Brancaccio, un uomo pieno di vita, di sogni e di domande. È stato un cristiano vero, un siciliano non autoreferenziale né complessato. Questo libro ci aiuta a capire meglio la storia dell'uomo Puglisi, che emerge in tutta la sua affascinante grandezza". Dalla Prefazione di Andrea Riccardi.
Carlo Casini (Firenze, 4 marzo 1935 - Roma, 23 marzo 2020), tra i fondatori del Movimento per la Vita, di cui è stato anima e motore, e apprezzato giurista, è molto noto in Italia e all'estero per il suo impegno, prima come magistrato in Toscana e poi come parlamentare italiano ed europeo. Poco si sa, invece, della sua vita privata, delle circostanze della sua nascita, di come trascorse l'infanzia durante la guerra e degli anni giovanili, in cui maturarono la sua fede e quella vocazione alla giustizia che lo porteranno a essere uno dei protagonisti dell'Italia repubblicana fino, praticamente, alla sua morte. In questo libro-intervista Marina Casini, figlia primogenita di Carlo, risponde alle domande del direttore di Famiglia Cristiana, Stefano Stimamiglio, svelando anche particolari inediti della famiglia di origine del padre e di quella che si è formato sposando il 2 luglio 1964 Maria Nitti a Firenze. Ne emerge una personalità ricca, dove si fondono passione civile, amore per la vita e senso della giustizia, tenute unite da uno sguardo profondo sulla realtà, che sa guardare con misericordia oltre il visibile grazie alla sua fede in Gesù Cristo.
La Rosa Bianca è il nome con cui si firmava, durante la seconda guerra mondiale, un gruppo di giovani tedeschi di diversa estrazione sociale e culturale. Di ispirazione cristiana e accomunati dal medesimo desiderio di libertà e dalla forte tensione morale, si opposero al regime nazista con pericolose azioni clandestine. Nel giugno del 1942 il gruppo diffuse un volantino ciclostilato che incitava alla ribellione e alla resistenza al nazismo in nome della libertà, della giustizia e della concordia tra i popoli. A questo volantino ne seguirono altri cinque, fino a quando, il 18 febbraio 1943, due dei giovani vennero arrestati all'interno dell'università di Monaco. La Gestapo, che aveva già incominciato a indagare, individuò anche gli altri componenti del gruppo. All'arresto seguiranno il processo e l'esecuzione capitale. In queste pagine è ripercorsa la storia di Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst e di tutti i membri della Rosa Bianca che si opposero alla barbarie del nazismo a prezzo della loro vita. Il loro ricordo - a ottant'anni dall'uccisione - è più vivo che mai.
Martire ebrea e santa cattolica, esigente intellettuale tedesca e mistica carmelitana, tutto questo è stata Edith Stein. È difficile afferrare e comprendere la biografia di una donna geniale e punto di incontro di mondi spesso ritenuti inconciliabili: ebraismo e cristianesimo, fede e ragione, accademia e monachesimo, tradizione e contemporaneità. La Stein fu donna di conversioni: da un credo a un altro; dall'università alla vita religiosa; dalla filosofia alla mistica; dalla fede alla non-fede e, nuovamente, alla fede. Abbandonò l'ebraismo, abbracciò il cristianesimo cattolico, per poi morire da ebrea nel lager. La sua densissima e drammatica esistenza è stata avvertita da molti cristiani come un modo per avvicinarsi all'ebraismo, condannando l'antisemitismo e l'antigiudaismo; al contempo, la sua conversione e la successiva canonizzazione risultano motivo di inevitabili e ben comprensibili imbarazzi e contrarietà da parte ebraica, temendo ambiguità insidiose e cristianizzazioni indebite della Shoah.
«Era necessaria una nuova biografia di Giovanni Battista Scalabrini?». Con questa domanda si apre il presente volume, nato per l'occasione della canonizzazione del Santo dei migranti e destinato a diventare punto di riferimento per ogni studio futuro nei suoi confronti. Realizzato a cura di Graziano Battistella e con i contributi di Fabio Baggio con Luis Olivos (per il capitolo 5), Veronica de Sanctis (per i capitoli 1 e 10), Stelio Fongaro (capp. 3, 4 e 5), Gaetano Parolin (cap. 6), Matteo Sanfilippo (cap. 7) e Giovanni Terragni (cap. 9), questo libro si aggiunge alle altre narrazioni biografiche ricavandosi una propria nicchia, che «offre l'opportunità, a chi non avesse la possibilità di leggere l'ampia biografia di Francesconi (certamente la più completa, con le sue 1300 pagine), di acquisire una conoscenza sufficientemente completa di chi fosse G. B. Scalabrini come vescovo, come fondatore e come santo e soprattutto come il padre dei migranti».
In un mondo senza punti di riferimento, in cui sembrano mancare grandi donne e grandi uomini da cui trarre ispirazione, padre Pedro è una luminosa eccezione. Da quasi trent'anni Padre Pedro porta avanti la sua personale lotta contro la povertà in Madagascar attraverso l'associazione Akamasoa. Chi ha lavorato con lui o lo ha incrociato nel suo cammino, ne ha conosciuto la gentilezza, la generosità, l'amore per il prossimo, ma anche il carattere vulcanico, la schiettezza, la sua santa rabbia. Questo libro, scritto a quattro mani con Pierre Lunel, è una raccolta di riflessioni sui grandi temi dell'oggi e - allo stesso tempo - un manifesto programmatico, un invito a ribellarsi alle ingiustizie che si consumano sulla pelle degli ultimi. Il diritto a una vita degna, la lotta alla povertà, la necessità di fornire istruzione e futuro ai bambini, l'accoglienza ai rifugiati, la guerra santa e la morte, il declino della politica, il ruolo delle donne, la democrazia...un solo grido RIBELLATEVI! per un futuro migliore.
Armida Barelli (1882-1952), figura cruciale del cattolicesimo italiano contemporaneo, è stata fondamentale nel proporre una nuova visione della donna, nella Chiesa e nella società. Da giovane prende sul serio la chiamata del Signore e si pone in ricerca. In un tempo in cui per le donne l'opzione era tra matrimonio e vita religiosa, matura una scelta nuova: l'apostolato laicale in forma associata. Da qui anche la sua vocazione alla consacrazione nel mondo con l'Istituto delle Missionarie. Si inserisce nel solco dell'Azione Cattolica portando una decisiva novità nell'organizzare le giovani in un apostolato popolare. Da Milano il suo impegno si irradia nel Paese, dove dà vita alla più numerosa e capillare associazione femminile. È spesso in viaggio tra mille disagi, tanto da sentirsi come "una zingara del buon Dio-. Protagonista della nascita dell'Università Cattolica, affianca Gemelli in un progetto di ampio respiro che unisce l'alta formazione all'apostolato popolare. Con l'Opera della Regalità contribuisce a rinnovare la partecipazione liturgica. Attenta alla storia del suo tempo, la Barelli forma una generazione di donne che si spendono nel campo sociale, sindacale e politico, nella fase fondativa della democrazia in Italia. Favorisce un'emancipazione radicata nella scelta vocazionale e volta a rendere le donne protagoniste della propria esistenza, nella vita familiare e sociale. Le pagine di Ernesto Preziosi, oltre a essere un'accuratissima ricostruzione storica della biografia e di tutta un'epoca, collocano l'opera della Barelli nel quadro della maturazione registrata dal movimento cattolico italiano nella prima metà del Novecento. Una collocazione che evidenzia il rapporto, per lei inscindibile, tra fede in Dio e impegno del cristiano nel mondo, offrendoci una biografia di grande attualità. Prefazione Papa Francesco.
Carlo, l'ultimo imperatore degli Asburgo ha fallito in tutti i tentativi in cui ha impegnato le sue forze: non è riuscito a vincere la Grande guerra e nemmeno a fare la pace; non è riuscito a riformare l'impero né a evitarne il dissolvimento; non è riuscito a mantenere la corona né a riprendersela in due tentativi rocamboleschi; non è riuscito a salvare le sue sostanze, le sue proprietà e i suoi beni; non è riuscito a essere padre dei suoi otto figli, morendo prima di vedere l'ultima concepita; non gli è riuscito, come tanto desiderava, di vivere a lungo al fianco dell'amata moglie.
Padre Ernesto Balducci (1922-1992), con la sua personale vicenda di prete e di pensatore, attraversa tutta la storia del cattolicesimo italiano pre e post conciliare, con una crescente lucidità e capacità di rispondere alle stimolanti domande che quell'epoca pose, che ancora oggi non è stata completamente recepita. Il presente libro si propone di ripercorrere la vicenda umana e cristiana del grande scolopio, non tanto nella ricostruzione del classico racconto biografico, ma mettendo a tema quella ben più essenziale "biografia dell'anima e del pensiero- che rivela il vero quid esistenziale balducciano: dalla vocazione iniziale al sacerdozio, fino alla scoperta di appartenere, proprio come credente, al mondo e di dover rispondere, per ciò, alle istanze di tutti, credenti e non, per un ecumenismo ecclesiale e sociale. Il lettore si troverà di fronte a una vera e propria profezia in itinere, che non può che provocare, ancora oggi, in un'epoca di profonda transizione, le coscienze di ciascuno.
Il 9 maggio 2021, la beatificazione di Rosario Livatino ha elevato questo credente, come si usa dire, all'onore degli altari. Toni Mira ha compiuto un ampio lavoro di indagine intorno alla figura dell'uomo, del cittadino, del servitore dello Stato, per offrirci la possibilità di un incontro faccia a faccia con un personaggio che è un altissimo esempio di valore civile e che scuote le coscienze di tutti noi ben più di quanto farebbe un "santo da immaginetta-. Livatino in preghiera, sì, Livatino guidato da un fortissimo senso della giustizia e della misericordia divine... ma soprattutto Livatino professionista, magistrato competente, concentrato e abile. L'uomo di legge che guadagna sul campo rispetto e autorevolezza. L'uomo scomodo per le mafie e forza trainante nel contrasto alla malavita. Un incontro vivo, emozionante e istruttivo, reso possibile dall'ascolto di molti testimoni: colleghi, collaboratori nelle indagini, persone informate sui fatti. Al termine del percorso vengono pubblicati integralmente tre discorsi di Livatino (uno dei quali inedito) che, in circostanze e su temi diversi, ci fanno scoprire la sua voce, il suo pensiero, i suoi ideali. " Un uomo che ancora, nell'esempio e nella memoria, vive-. Dalla Prefazione di don Luigi Ciotti.
"Napoleone e i suoi due papi" propone al pubblico un punto di vista originale sul personaggio Bonaparte: la sua visione della religione - anche nella vita privata - e i suoi rapporti con la Chiesa cattolica e con i due papi che la guidarono negli anni del suo potere: Pio VI, che nel 1798 i francesi cacciarono da Roma e costrinsero a morire in esilio in Francia e Pio VII, che fu prigioniero di Napoleone dal 1809 al 1814. Per la Chiesa, furono anni di aperta persecuzione, con la requisizione forzata di beni ecclesiastici, la dispersione di interi ordini religiosi, la chiusura dei conventi, la nomina di vescovi fedeli al sovrano francese. Tutto questo meritò a Napoleone il titolo di "Anticristo"... che egli meritò ampiamente.
In occasione dei cento anni dalla nascita di Gianni Rodari, ecco un saggio ricco di sorprese, diviso in tre parti. La prima è una biografia che ripercorre vita e opera dell'autore nei suoi aspetti più significativi. La seconda analizza l'opera di Rodari attraverso dei percorsi tematici che rimettono al centro di possibili percorsi di lettura i grandi valori e le idee di infanzia e società che attraversano i suoi testi: pace, uguaglianza economica e sociale, fratellanza, solidarietà, etica, valore del lavoro, rispetto per l'infanzia, fiducia nel futuro e altri. Viene così messa in luce l'idea di utopia come capacità di vedere le criticità della realtà e del presente e immaginare, anche attraverso l'invenzione fantastica, un futuro migliore. La terza indaga titoli di altri autori contemporanei capaci di proseguire i percorsi di lettura individuati tra i testi di Rodari e di suscitare un dialogo aperto, oggi, tra adulti e bambini sui temi e sui valori centrali per l'autore.
In occasione dei cento anni dalla nascita di Gianni Rodari, proponiamo un saggio ricco di sorprese, diviso in tre parti. La prima è una biografia che ripercorre vita e opera dell’autore nei suoi aspetti più significativi. La seconda analizza l’opera di Rodari attraverso dei percorsi tematici che rimettono al centro di possibili percorsi di lettura i grandi valori e le idee di infanzia e società che attraversano i suoi testi: pace, uguaglianza economica e sociale, fratellanza, solidarietà, etica, valore del lavoro, rispetto per l’infanzia, fiducia nel futuro sono alcuni di questi fili tematici fondamentali. Viene così messa in luce l’idea di utopia come capacità di vedere le criticità della realtà e del presente e immaginare, anche attraverso l'invenzione fantastica, un futuro migliore. La terza e ultima parte indaga titoli di altri autori contemporanei capaci di proseguire i percorsi di lettura individuati tra i testi di Rodari e di suscitare un dialogo aperto, oggi, tra adulti e bambini sui temi e sui valori centrali per l’autore.
"Si staglia, sullo sfondo di questo libro affascinante, il ritratto di una donna complessa, caparbia e geniale, ostinata e anticonformista, appassionata di un bambino, il “padre dell’uomo”, da capacitare, rendere autonomo attraverso “il fare bene”, da non coartare, da liberare in tutte le sue multiformi possibilità di crescita. A benefi cio suo e dell’umanità intera".
(Dalla prefazione di Andrea Bobbio)
Maria Montessori (1870-1952), medico, neuropsichiatra infantile, pedagogista, filosofa ed educatrice. Una delle donne italiane più celebri nel mondo, grazie al metodo educativo che prende il suo nome e a cui si richiamano molte scuole, istituzioni e progetti formativi.
In questo libro conosciamo la biografia di Maria Montessori: la vita unica e attivissima di una donna che si è guadagnata il rispetto del mondo scientifico con il proprio impegno, genialità e competenza.
Inoltre, l’autrice ci presenta tutti i punti di forza della visione dell’infanzia e del metodo educativo montessoriano. Scopriamo così fino a che punto la lezione della grande pedagogista fa parte della moderna scienza dell’educazione e cosa deve ancora essere realizzato del suo vasto progetto.
Valeria Rossini, è professoressa associata di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Si occupa di pedagogia dell’infanzia e di formazione dei docenti. Tra i suoi articoli e pubblicazioni citiamo Educazione e potere. Significati, rapporti, riscontri (Guerini, 2015) e Convivere a scuola. Atmosfere pedagogiche (FrancoAngeli, 2018).
Leggere questo libro è in qualche modo salire sull'argine che divide chi usurpa la terra da chi ne è usurpato. Pagina dopo pagina, a Sud e a Nord dell'equatore, padre Alex ripete e amplia il medesimo appello di sempre: a impegnarsi - come donne e uomini affamati di giustizia - e ad affidarsi - come figli di un Dio che ascolta il grido degli orfani e delle vedove. «Come fai a presentare uno così... un Francesco d'Assisi solido come un faggio trentino, capace di farsi carico del peso della disperazione altrui senza esserne schiacciato, capace di farsi megafono del grido muto degli inascoltati del mondo» (Marco Paolini).
Il martirio di un sacerdote nella Polonia comunista. A 35 anni dalla morte, non è stata ancora fatta chiarezza sull'omicidio del sacerdote polacco Jerzy Popie?uszko. La sua vicenda scosse l'opinione pubblica mondiale e costrinse la Polonia comunista a istituire il primo e unico processo contro uomini dei servizi segreti nei Paesi del Patto di Varsavia. Secondo alcuni analisti il suo omicidio fu un colpo decisivo al successivo sgretolamento della cortina di ferro. Questo libro racconta la vita di Popie?uszko e fa uso di materiale inedito come i documenti della Stasi, l'archivio personale di Giulio Andreotti, la Positio per la causa di beatificazione, l'Archivio segreto vaticano, e l'archivio del Partito comunista italiano.
"Non è ancora stato scritto un libro che descriva l'esperienza della vita di sant'Ambrogio [...] manca un testo che presenti l'umanità del santo, trasformata dall'azione dello Spirito: mi piacerebbe leggere un libro così!-: queste sono le parole che Benedetto XVI ha detto all'autore in un colloquio privato, avvenuto il 16 settembre 2015 nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Il testo, presentando il cammino di conversione di Ambrogio da uomo del mondo a uomo di Dio, mostra l'umanità del vescovo trasfigurata pienamente dall'amore di Dio, attraverso l'azione delle tre virtù teologali: fede, speranza e carità. Il libro, dunque, non è una biografia di carattere storico; riguarda, invece, il cammino esperienziale di Ambrogio, il quale, lasciandosi plasmare dallo Spirito Santo, è diventato padre della Chiesa milanese e dono prezioso per la Chiesa universale.
In un passaggio cruciale della storia della Chiesa e dell'Italia, nel pieno del processo di unificazione, due giovani cattolici danno vita a un'associazione di laici che diventerà l'Azione Cattolica. Il senso di tale impresa è rivolto, insieme alla difesa della Chiesa, alla formazione spirituale e culturale delle persone, unita a un coraggioso impegno sociale e civile, volto a rilanciare il ministero del Papa e la sua missione universale. Protagonista della vicenda è Giovanni Acquaderni, fondatore con Mario Fani della Società della Gioventù Cattolica: cresciuti nel clima dell'intransigenza, essi sanno guardare avanti, impostando un nuovo rapporto con la modernità. Acquaderni, accanto al contributo decisivo dato alla guida dell'Opera dei Congressi, è fondatore e animatore di molte iniziative, dal Credito romagnolo all'Avvenire d'Italia. Egli diventa così punto di riferimento per una lunga stagione che vede l'avvio della presenza organizzata del laicato cattolico, impegnato a "fare gli italiani", con un decisivo contributo per quella "educazione popolare- capace di tradursi in servizio ecclesiale e politico. Un altro volto del Risorgimento che si proietta nella storia italiana fino ai giorni nostri, secondo quanto il Concilio Vaticano II ha disegnato per la natura della Chiesa e la missione del laicato.
Il 16 aprile 1879 moriva Bernadette Soubirous. Chi era? La figlia di un mugnaio sfrattato, una pastorella, una testimone di un fatto sconvolgente che la superò da ogni lato; una ragazza che decise di scomparire dopo i giorni delle apparizioni, facendosi suora e infermiera; una ragazza che, ancora giovanissima, si ammalò gravemente di un male che la portò alla morte. Molto è stato detto di lei, ma la verità si cela in queste pagine, scritte ormai da quasi cinquant’anni, ma che restano le più decisive sul senso e il destino della piccola veggente di Lourdes e sulla profezia della Vergine della Grotta di Massabielle. Dopo una lunghissima indagine sulle pagine lasciate da Bernadette e dai testimoni, René Laurentin – il maggiore studioso della storia delle visioni mariane – ci ripresenta tutte le parole di Bernadette, trasparenti e semplici come lei stessa, dal suo letto di morte, volle che fossero tramandate, quando disse: «Quanto più semplice si scrive, tanto meglio; infiorare le cose vuol dire snaturarle».
RENÉ LAURENTIN (19-10-1917) è uno degli specialisti più noti di mariologia; consultore delle commissioni preparatorie e poi esperto durante lo svolgimento del Concilio Vaticano Il, è stato l’interprete, il mediatore, l’arbitro di tutti i dibattiti e delle conseguenti decisioni che sono state prese in merito allo sviluppo della dottrina e della pietà su Maria negli ultimi 70 anni.
Il volume racconta la vita di Marianna Fontanella - la Beata Maria degli Angeli - , vissuta a Torino dal 1661 al 1717; monaca Carmelitana nel monastero torinese di Santa Cristina, ebbe doni straordinari e le vicende della sua vita si intrecciano con quelle di Casa Savoia. La biografia ripropone la sua testimonianza a quattro secoli dalla sua morte ed è arricchita da documenti inediti frutto della ricerca storiografica dell'autrice.
In un mondo avvezzo ai sensazionalismi, in cui si tende a vivere sempre più per se stessi, Antonietta Guadalupi è senza dubbio una figura in controtendenza. Donna coraggiosa, innamorata di Gesù, annunziatina e Assistente Sanitaria dell'Istituto Nazionale dei Tumori, ha reso la sua vita «del tutto normale, senza apparentemente far nulla di straordinario», un dono continuo a Dio e agli altri. Il suo eroismo è quello feriale di tanti padri e madri di famiglia, volontari, laici e consacrati che si consumano per un presente logorante ma gravido di futuro: un chicco di grano seminato con semplicità evangelica nella terra brulla delle nostre storie complesse. Questo libro raccoglie la sua biografia, molti degli scritti, le testimonianze di chi l'ha conosciuta come amica e infermiera amorevole.
Un medico, un missionario, un uomo coraggioso e mite, sostenuto da una fede incrollabile. Padre Giuseppe Ambrosoli aveva deciso da ragazzo che avrebbe vissuto da comboniano al servizio dei poveri e che per questo avrebbe lasciato il suo paese, Ronago (CO), gli affetti e l'azienda familiare. Destinazione: Uganda. Partito nel 1956 con la nave Africa, dopo un avventuroso percorso su una jeep in mezzo alla savana, trovò a Kalongo, ai piedi di quella che è chiamata la Montagna del Vento, un dispensario per la maternità, una piccola capanna con il tetto di paglia. Nel giro di pochi anni, grazie alla sua caparbietà, alla grande capacità di medico e sacerdote, allo spirito manageriale ereditato dalla famiglia, quel piccolo centro divenne un grande ospedale. Ma la guerra civile irrompe nella vita dell'ospedale, stravolgendola. L'ordine di evacuazione è perentorio e padre Giuseppe, costretto in sole 24 ore ad organizzare la carovana di pazienti, medici e infermieri, lascia Kalongo senza tornarvi mai più. Lui, medico al servizio dei più poveri, muore a Lira, isolata dalla guerra, senza la possibilità di essere curato. Tutto finito? No. L'ospedale di Kalongo, protetto dai suoi abitanti, dopo tre anni rinasce e prosegue la sua opera di cura dei più vulnerabili. Quella storia di dedizione al prossimo e caparbietà umana continua ancora oggi con la Fondazione voluta dalla famiglia Ambrosoli e dai missionari comboniani, che hanno raccolto l'eredità di padre Giuseppe per dare sostegno e continuità ad un miracolo d'amore. Como, Milano, Kalongo. Migliaia di chilometri di distanza, rumori e odori diversi, ricchezza e povertà. Ma padre Giuseppe e la sua opera hanno ridotto le distanze, unito l'Ospedale e la Fondazione, i medici ugandesi e i volontari italiani, il bisogno di ricevere e la voglia di dare. Premessa di Mario Calabresi. Prefazione del card. Gianfranco Ravasi.
Madre Brigida Maria Postorino (1865-1960), alla fine del diciannovesimo secolo, iniziò a radunare intorno a sé un gruppo di giovani donne che volevano condividere con lei il cammino alla sequela di Cristo. Nacque in tal modo l'Istituto delle Figlie di Maria Immacolata, il cui scopo - oltre alla santificazione dei membri - era l'aiuto alle persone più bisognose, come l'infanzia abbandonata e povera. A questa infanzia abbandonata cui era precluso un avvenire migliore, Madre Brigida Maria, forte del suo amore alla Vergine Immacolata che la portò a superare fatiche e sofferenze di ogni tipo, offrì la possibilità di ricevere un'istruzione adeguata e quindi un futuro più sereno.
Una biografia dalla lettura agevole, che ripercorre in maniera esaustiva e suggestiva la breve ma articolata avventura umana e spirituale di uno straordinario testimone del laicato cattolico italiano della prima metà del secolo scorso: Teresio Olivelli. "Iscritto all'Azione Cattolica e alla Fuci, non volle separare la sua fede dalla vita pubblica, per questo non esitò ad inserirsi dentro tutte le realtà umane, anche nel fascismo e nella resistenza, per essere testimone di un agire evangelicamente fecondo e portare il suo contributo di credente nella costruzione della città dell'uomo. Nel corso della sua vita di studente, docente, alpino, resistente e deportato, visse i momenti difficili e dolorosi guidato dall'amore assoluto per Dio; per questo non esitò a condividere la sofferenza e la disperazione altrui nei campi di concentramento nazifascisti, fino all'olocausto di sé, in nome della carità e delle virtù cristiane." (dalla Prefazione di Maurizio Gervasoni, Vescovo di Vigevano)
Un tocco, una carezza tanto da far pendere il quadro che lo ritrae. È questa l'esperienza che, più volte al giorno, è capitata nella Curia di Buenos Aires al ritratto di sant'Agostino Roscelli al passaggio del cardinale argentino divenuto Papa. Perché un povero sacerdote italiano è uno dei santi venerati da Papa Francesco e non solo da lui? Che cos'ha di straordinario questo umile prete ligure per entrare nel cuore di chi lo accosta? Questo libro traccia l'itinerario di un'esistenza segnata dal Vangelo che non ci insegna il che cosa fare ma il come lo si fa. Libertà e rispetto, audacia e coerenza, umiltà e misericordia, fede e preghiera si intrecciano con giustizia e lealtà offrendo una prospettiva formidabile all'essere credenti. Tuttavia non basta. Sant'Agostino Roscelli è andato oltre regalandoci una via nuova, affidabile, percorribile da tutti. In questo è racchiuso l'attraente fascino della sua santità presentata dall'agile penna di Valerio Lessi.
Tutta la vita di santa Gianna Beretta Molla esprime una tensione verso l'amore per Dio e per il prossimo. La "Dottoressa", così la chiamavano i suoi pazienti, aveva quel coraggio che non calcola il tempo da donare, le energie da spendere, le risorse da mettere in campo. La conosciamo per il suo gesto finale, l'aver dato la propria vita per la vita che portava in grembo. Ma quel sacrificio è inquadrato in uno stile quotidiano che ha radici assai profonde. A rivelarle, in questo libro, sono le testimonianze di chi l'ha conosciuta vivendole accanto. La figura di Gianna - medico, moglie e mamma - diventa così attuale per ogni credente che si interroga non su quale gesto eroico potrà capitargli di compiere per giungere alla santità, ma su quale quotidianità può fondare la propria fedeltà al Signore.
"Mi è preso quasi un colpo quando ho visto quelle luci abbaglianti nella stanza della casa di Renzo, ed è apparsa la mia Rita! Mi sono reso immediatamente conto che stavo assistendo ad un fenomeno paranormale e che avrei dovuto divulgarlo a tutti". Questa è la testimonianza del Dr. W.T. Polick jr, noto angiologo romano, che ha vissuto un'incredibile avventura che troverete descritta in queste pagine.
La biografia di don Andrea Santoro, ucciso nella città turca settentrionale di Trabzon, l'antica Trebisonda, nel febbraio del 2006. Don Andrea venne ucciso nella chiesa parrocchiale di Santa Maria con un colpo di pistola da un sedicenne fuggito gridando: "Allah Akbar". Il movente è rimasto sconosciuto. Don Andrea era impegnato da anni nel dialogo interreligioso; su di lui, sulla sua morte e su questo libro, Andrea Riccardi ha scritto nella Prefazione: "La morte di don Andrea Santoro getta luce su un'intera vita e spinge a interrogarsi su chi fosse questo personaggio. È un interrogativo che Augusto D'Angelo ha raccolto da storico, attento ai grandi problemi della vita religiosa contemporanea, capace di leggere il tessuto spirituale e umano di una vicenda".
Scritta dal cappuccino siracusano Samuele Cultrera, questa biografia sorprende per il realismo e la fedeltà ai dati storici e ricostruisce con grande precisione la vicenda umana di Carolina Santocanale prima e di suor Maria di Gesù dopo, mettendo a fuoco la sua psicologia e la sua spiritualità. Su tutto emerge il carisma più eminente vissuto da suor Maria di Gesù e che l'ha portata alla santità, quello della carità praticata e attuata in tutte le sue sfumature sino all'eroismo.
Ricco di date, nomi, luoghi e persone, ma soprattutto di una filigrana ininterrotta di eventi straordinari, il volume di Antonio Furioli mette in rilievo la persona di Giustino de Jacobis quale strumento salutare ed efficace di grazia nelle mani di Dio per la rinascita della Chiesa cattolica in Abissinia. Il suo straordinario itinerario missionario, iniziato a fine ottobre 1839, era culminato nell'agosto 1855 con il martirio di abba Gabra Mikael, prova inconfutabile dell'elevato grado di maturità umana e cristiana raggiunta dalla piccola comunità ecclesiale abissina coagulatasi attorno alla persona e al carisma fuori del comune di Giustino de Jacobis. Come Paolo di Tarso, Giustino de Jacobis ha testimoniato che la sofferenza non è stata una realtà cupa e ingrata del suo tenace impegno missionario in Abissinia, ma segno di una straordinaria fecondità apostolica, che ha caratterizzato una delle stagioni più geniali e feconde nella storia dell'evangelizzazione di questo antichissimo e nobile popolo africano.
Don Enrico Nardi si colloca tra i grandi protagonisti della carità del secolo XX in Italia. Suoi compagni e ispiratori furono san Giovanni Calabria, don Giulio Facibeni, san Pio da Pietrelcina, il beato don Carlo Gnocchi. Nato da una famiglia povera in Toscana, don Nardi ebbe una particolare sensibilità per i poveri e gli esclusi. Per questi all’inizio degli anni Sessanta fondò l’O.A.M.I., l’Opera di Assistenza ai Malati Impediti, con l’intento di accogliere in case famiglia dei malati lungodegenti il più delle volte costretti alla solitudine e all’abbandono nel momento in cui le famiglie d’origine non erano più in grado di provvedere a loro. Con la sua iniziativa egli non solo veniva incontro a un’esigenza della società, ma rivendicava dignità e partecipazione per gli inquilini delle sue case, molte volte chiamati a compiti di responsabilità.
Scritto con sentire di storico e partecipazione emotiva, il volume introduce il lettore in un mondo niente affatto rassegnato, ma proiettato verso orizzonti di novità e di realizzazione.
Destinatari
Tutti i credenti.
Autore
Pier Luigi Guiducci, nato a Roma nel 1951, insegna Diritto della sicurezza sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma), Diritto amministrativo presso l’Università La Sapienza (Roma) e Storia della Chiesa presso il Centro diocesano di teologia per laici del Vicariato di Roma. Collabora inoltre con i vescovi italiani nelle iniziative di formazione permanente degli operatori pastorali. È specialista in divulgazione della cultura religiosa (spiritualità, vita pastorale, storia della Chiesa). Tra le sue opere, Storia della Chiesa, una storia di famiglia, Leumann 1989 (con Andrea M. Erba); Aliis non sibi clemens. Spiritualità e pastoralità di Giulio Rospigliosi (1600-1669), Clemente IX (1667-1669), Pistoia 2000; Clemente IX e la comunità ebraica di Roma. Il chirografo del 1668, Pistoia 2000; Santa Maria del Rosario in Prati: una comunità in cammino, Roma 2001; La Chiesa nella storia: duemila anni di cristianesimo, Leumann 2003 (con Andrea M. Erba).
"Un grande parroco veneziano: è, forse, questa la definizione e la sintesi più felice e adatta per la figura di Luigi Caburlotto che la Chiesa indica a tutti come 'beato'. Appassionato predicatore, ispirato sempre dalle Scritture, seppe farsi 'ascoltare e capire da ogni categoria di persone, parlando il linguaggio semplice della fede e della carità'. Nella Venezia e nel Veneto dell'Ottocento, Caburlotto visse tempi assai tumultuosi e travagliati, avendo da subito quella brillante intuizione che divenne instancabile priorità d'impegno pastorale: avere cura della gioventù, soprattutto di quella più povera e abbandonata, rispondendo, con modalità differenti e appropriate, alle molte urgenze e sfide di carattere educativo che quell'ambiente e quel tempo ponevano in modo assai evidente. Il testo di Domenico Agasso offre l'opportunità di riassaporare l'intera avventura educativa di don Luigi Caburlotto: l'attività frenetica e generosa, le conquiste e le gioie, le fatiche e le difficoltà che si trovò ad affrontare, lo slancio inarrestabile e coraggioso del carisma (fondò la congregazione delle suore Figlie di san Giuseppe) e anche le raffinate 'perle' di saggezza educativa che rendono la sua figura di straordinario significato anche per la società e la comunità ecclesiale del terzo millennio." (Francesco Moraglia, patriarca di Venezia)
Quando ha capito di essere alla fine, ha detto al marito di non preoccuparsi "perché io sono in pace, sono certa di Gesù e curiosa di vedere quello che mi aspetta". Ha salutato i fratelli, i genitori e gli amici più cari uno ad uno, dicendo: "Sono tranquilla, perché il tempo è servito ad affidarmi". Ha baciato i suoi bambini, accarezzandoli: "Vado in un posto bellissimo, da Gesù. E quando sarò lì, dovete fare una festa". Ed è morta dicendo: "Io non ho paura". Contenta. Curiosa. Certa. In una parola, radiosa. Perché? Che cosa ha permesso a Francesca Pedrazzini, 38 anni, tre figli piccoli e il carattere forte e allegro di chi ama la vita, di morire così? Cosa ha fatto sì che il suo "quotidiano" diventasse un po' alla volta "eroico", per usare una celebre espressione di Giovanni Paolo II? Sono domande decisive. Per tutti. Perché se si può stare davanti alla morte così, vuol dire che si può affrontare qualsiasi circostanza della vita nello stesso modo. Senza paura.
San Charbel (1828-1898) è libanese per nascita, orientale cattolico per appartenenza alla Chiesa Maronita, discepolo di San Marun (? 410). Dopo 23 anni di vita in famiglia, Charbel visse 23 anni nei monasteri dell'Ordine Libanese Maronita e infine gli ultimi 23 anni da eremita, nell'eremo dei SS. Pietro e Paolo del monastero di San Marun di Annaya. Papa Paolo VI lo dichiarò Beato il 5 dicembre 1965 e Santo il 9 ottobre 1977, riconoscendo in lui virtù non comuni e soprattutto la sua unione profonda con Dio. La sua festa figura nel calendario latino il 24 luglio, mentre in Libano si festeggia alla terza domenica di luglio.
"Chi è Mario Borzaga? È la domanda che mi sono immediatamente posto prima di scrivere questo libro, dopo la lettura del suo diario, fitto, preciso, profondo ed ispirato. Come spiegare una profondità d'animo di cui non riesco a percepire il fondo, che cammina in parallelo alla leggerezza di un giovane bello, intelligente, pieno di vita, martire prima di compiere 28 anni, in un angolo sperduto di foresta in Laos, e mai più ritrovato? Una vita, quella di Mario Borzaga, sceneggiata come un romanzo, che lui stesso definisce 'romanzo d'amore'." (Paolo Damosso)
"Sorpresa e ammirazione sono i primi sentimenti provati di fronte a questa biografia del Beato Carlo Liviero che presenta un uomo di Dio vissuto quasi un secolo fa ma sempre attuale e, dunque, efficace interprete della nostra situazione storica, tanto da poterlo identificare senza incertezze come il 'pastore che ha l'odore delle pecore'. Uomo della carità e della solidarietà, egli sa che 'nel cuore di Dio c'è un posto preferenziale per i poveri, per cui l'imperativo di ascoltare il loro grido si fa carne in lui e si lascia commuovere nel più intimo dall'altrui dolore'. Evangelizzatore instancabile, insuperabile predicatore, trascinatore di anime verso Cristo, battistrada autentico e genuino della vita cristiana, 'fedele al modello del Maestro, egli annuncia il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paure'. Davvero un cristiano, un sacerdote e un vescovo dei nostri giorni". (Madre Maria Imelda Rizzato superiora generale Piccole ancelle del Sacro Cuore)
Più in alto delle aquile è il titolo che sintetizza efficacemente il percorso di santità di san Nicola da Longobardi. Una santità, la sua, ricca di grande umanità e sensibilità, in cui l'unione mistica con Cristo si esprime nella sollecitudine per i più poveri della società del suo tempo. Una santità caratterizzata, pure, da una schietta semplicità, al punto da preferire il servizio dei "suoi" poveri alla convocazione da parte del papa Clemente XI. San Nicola da Longobardi, vissuto tra la seconda metà del secolo XVII e gli inizi del XVIII, costituisce un esempio luminoso di santità anche per la Chiesa contemporanea, sollecitata da papa Francesco ad andare verso le "periferie" geografiche ed esistenziali e a saper accompagnare "chi è rimasto ai bordi della strada".
«Il presente lavoro è una biografia di San Giovanni Antonio Farina: il protagonista è un santo dell’Ottocento, un giovane sacerdote, insegnante in seminario e cappellano di una parrocchia, che ha dato vita all’istituto religioso delle Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori, per l’educazione della gioventù e l’assistenza di malati e anziani. Fu poi nominato vescovo di Treviso e quindi di Vicenza.
Nei trentotto anni di episcopato e fino alla morte, il Santo visse personalmente i contrasti e i drammi che travagliarono la Chiesa del suo tempo, e quelli politici del Veneto prima e dopo l’unificazione italiana.
Pur tuttavia, in mezzo a tali vicende, emerge nitida e luminosa, la sua figura mite di pastore che per tutta la vita si è chinato amorevolmente sulle fragilità e i bisogni degli altri, senza preoccuparsi di se stesso, consumato alla fine nell’amore per Dio e per il prossimo». Suor Emma Dal Maso, Superiora generale
L'autore
Domenico Agasso jr, nato nel 1979 a Carmagnola (TO), laureato in Scienze politiche, giornalista e scrittore. Lavora per il quotidiano «La Stampa» (in particolare per il portale «Vatican Insider»), e ha collaborato con «Il Sole 24 Ore» e «Il nostro tempo». Ha curato per il settimanale «Famiglia Cristiana» l’opera editoriale in tredici volumi «I Santi nella Storia. Tremila testimoni del Vangelo», ed è autore di vari libri, tra
i quali: Un profeta dell’Africa. Daniele Comboni, con una riflessione del card. Carlo Maria Martini (con Domenico Agasso sr, San Paolo); Il piombo e il silenzio. Le vittime del terrorismo in Italia (1967-2003) (con Renzo Agasso, San Paolo); Dentro la storia. Carlo Tancredi testimone di speranza (San Paolo); I Fratelli della Sacra Famiglia. Sorsi di vita (San Paolo).
"Anna Moroni, donna dal cuore grande, ha saputo spingere con la sua vita carica di amore tante persone al recupero della propria dignità umana e cristiana. Un'esistenza, la sua, segnata dalla croce fin dal suo servizio domestico, ma che l'ha spinta verso i più elevati ideali di santità. Padre Cosimo Berlinsani, parroco di Santa Maria in Portico in Campitelli, dalla grande passione per Dio e per le anime, non solo si dedicò al confessionale o alla direzione spirituale, ma ebbe il coraggio di uscire dalla sacrestia nei vicoli dei più urgenti bisogni della società romana del tempo. Da qui quel loro provvidenziale incontro che ha generato questa congregazione, inizialmente denominata Convittrici del SS.mo Bambino Gesù e specialmente dedita all'educazione cristiana e umana di giovani e povere ragazze". (Sr M. Raffaella Funari superiora generale)
A trent'anni, con un figlio in arrivo, Filippo, animatore all'oratorio, e Anna, la sua giovane moglie, si trovano di fronte a una notizia che li sconvolge: a lui è diagnosticata una malattia che in breve tempo cambierà la vita di entrambi. Il sacerdote dell'oratorio, don Fabrizio, gli amici, la famiglia si stringono attorno alla coppia: ne nascerà la scoperta di un'avventura spirituale semplice e insieme profondissima, scandita dalla vicinanza, dai ricordi e da una serie di sms che diventeranno un vero e proprio refrain, nella conquista della serenità, attraverso la comprensione del mistero della vita e del dono dell'amore. Una vicenda non solo personale, ma di comunità; una grande testimonianza per il nostro tempo.
Agile biografia di mons. Alvaro del Portillo, primo successore di Josemaría Escrivá alla guida dell’Opus Dei, concepita per quadri e immagini e ricca di spunti. «Dette prova di eroismo in particolare nell’affrontare le malattie – nelle quali vedeva la Croce di Cristo – , il carcere per un certo tempo durante la persecuzione religiosa in Spagna (1936- 1939) e gli attacchi che dovette subire per la sua fedeltà alla Chiesa. Uomo di profonda bontà ed affabilità, era capace di trasmettere pace e serenità alle anime. Nessuno ricorda un gesto poco cortese da parte sua, il minimo moto di impazienza dinanzi alle contrarietà, una sola parola di critica o di protesta per le difficoltà: aveva imparato dal Signore a perdonare, a pregare per i persecutori, ad accogliere tutti con un sorriso e con cristiana comprensione» (Decreto sulle virtù).
L'autore
Massimo bettetini è psicoterapeuta, psicologo della fiaba e poeta. Collabora con riviste pedagogiche, ha vinto premi letterari nazionali e internazionali
ed è autore di libri di racconti per bambini, biografie e testi divulgativi di psicopedagogia. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Che fine ha fatto Peter Pan? L’ascolto del bambino giocando in famiglia (2005) e Amici pelosi e altre bestie. La forza educativa degli animali (2006), L’affettività dei bambini da 0 a 6 anni (2007), L’affettività dei ragazzi da 6 a 12 anni (2008). Ha curato la collana «L’arte di educare» uscita con il periodico Famiglia Cristiana nell’autunno 2009 e su Facebook è il responsabile di «Essere genitori», la pagina del noto social network aperta in occasione del lancio della collana e che ha quasi 22.000 iscritti.
Da piccola, Caterina de Bar aveva visto in sogno sette ostensori. Quel sogno profetico non l’aveva mai dimenticato, nella certezza che avrebbe fondato sette monasteri. Così è avvenuto. Questi monasteri furono ben sette ostensori per un Regno e – come dice chiaramente madre Mectilde – questo Regno noi lo possediamo, perché «è Gesù Cristo, che come un lievito è in noi e fa delle nostre anime un pane molto saporito per Dio. [...] Il granello di senape imprime in noi la fede che
ci è stata infusa nel battesimo: questo granello, questa fede nuda e pura tende le sue braccia fino a Dio stesso». Sì, il granello, questa fede nuda e pura che tese le sue braccia fino a Dio,
ha prodotto bei frutti nella vita di madre Mectilde de Bar, che è vissuta di fede, speranza e carità, desiderando diffondere il culto e l’adorazione eucaristica in tutto il mondo.
L'autore
Marie-Cécile Minin è una monaca benedettina dell’adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, Monastero SS. Trinità di Ghiffa (VB). Ha pubblicato Le Message marial de Catherine de Bar, Mère Mectilde du Saint-Sacrement, 1614-1698 (Pierre Téqui, Paris 2001). Cura articoli su Madre Mectilde de Bar per il trimestrale Deus Absconditus del Monastero di Ghiffa.
Questa biografia della più grande santa polacca è il risultato della passione di una giornalista e di una storica. Ewa K. Czaczkowska rivela fatti sconosciuti della vita di suor Faustina e mostra i misteri dello sviluppo del culto della Divina Misericordia. Santa Faustina Kowalska (1905-1935) venne accusata di isteria e di avere troppa fantasia. Per molto tempo nessuno credette che quella ragazza semplice e priva di istruzione fosse stata scelta da Gesù come segretaria della Divina Misericordia. Nelle sue visioni mistiche vide sia l'inferno sia la sua canonizzazione. Quando sperimentava la notte oscura sentiva che Dio l'aveva abbandonata, che era rimasta del tutto sola. Quando vedeva Gesù, parlava con Lui. "Preparerai il mondo per la mia venuta definitiva", le disse. Come poteva realizzare ciò? La Chiesa per molto tempo non è riuscita ad apprezzare l'importanza del suo messaggio. Il culto della Divina Misericordia si è diffuso tuttavia nel mondo intero, così come voleva Gesù.
Per don Giustino, parroco di Pianura e fondatore delle congregazioni delle Divine Vocazioni, la ricerca della santità non è stata solo un impegno personale o un compito legato al suo ministero pastorale, bensì un’esigenza universale, per tutti e per tutto, che ha informato l’intera sua vita e l’intero suo operato.
«Vuoi farti santo? Invoca lo Spirito Santo! Invocalo oggi, invocalo domani, invocalo sempre ed Egli ti colmerà della sua luce e ti riempirà dei suoi doni».
Don Giustino Russolillo
L'Autore
Roberto Italo Zanini, è giornalista e lavora presso la redazione romana di Avvenire. Si occupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 2005); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 2012); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006); Padre Semeira. destinazione carità (2008); Gina Tincani. Sulla strada delle alte cime (2008); Più forti del male. Il demonio, riconoscerlo, vincerlo, evitarlo (con G. Amorth, 2011). Della stessa forza di Dio (2011).
Chi era Natuzza Evolo? Che cosa rimane della sua eredità spirituale? Che significato bisogna dare ai fenomeni che hanno accompagnato tutta la sua vita? Come interpretare quella sorta di Bibbia vivente che era diventato il suo stesso corpo? Italo Roberto Zanini conduce il lettore a scoprire per la prima volta il mondo interiore della mistica di Paravati, ricostruendo la relazione decisiva tra la storia personale e la vicenda interiore di una donna che continua a invitare ad alzare gli occhi al cielo, verso quel Paradiso che troppo spesso dimentichiamo e verso un Dio che, come papa Francesco non smette di ripetere, ha un unico desiderio: amare le donne e gli uomini, soprattutto quelli che soffrono.
L'AUTORE
Roberto Italo Zanini, è giornalista e lavora presso la redazione romana di Avvenire. Si occupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20124); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte
di ogni odio (2006); Padre Semeira. destinazione carità (2008); Gina Tincani. Sulla strada delle alte cime (2008); Più forti del male. Il demonio, riconoscerlo, vincerlo, evitarlo (con G. Amorth, 20114).
«Io non ho paura». Lo ha detto chiaro, Francesca. Quasi ad alta voce, mentre tirava su la testa. «Raccogliendo le ultime forze», si dice in questi casi con una frase fatta. Invece è vero il contrario. Le forze, per lei, venivano tutte da quella certezza, ripetuta al marito poche ore prima di morire.
«Io non ho paura». Le stesse parole affidate ad un’amica, il giorno prima: «Ogni giorno è servito, perché in ogni giorno ho affidato alla Madonna tutti i miei cari... Il tempo è prezioso. Non ho paura, sono contenta». La stessa certezza che ha plasmato la vita e la morte, la gioia e il dolore, la salute e la malattia. La certezza di Cristo. La fede. La vicenda commovente e al tempo stesso piena di speranza di Francesca Pedrazzini, colpita da una malattia incurabile ma capace di trovare nella fede la risorsa per vivere anche questa prova nella serenità e nell’amore. Accompagnata dalla famiglia, il marito Vincenzo, i figli Cecilia, Carlo, Sofia, e dai molti amici di Comunione e Liberazione, Francesca affronta l’ultimo viaggio come la preparazione a una grande festa. La sua vita e la sua morte diventano così una fortissima testimonianza di fede.
La protagonista è una figura molto significativa per il movimento di Comunione e Liberazione che ne ha accompagnato il cammino di fede e la sua storia è un esempio per chi si trova ad affrontare la malattia propria o altrui.
L'AUTORE
Davide Perillo è il direttore di Tracce, mensile internazionale di Comunione e Liberazione. Nato a Roma quarantasei anni fa, Perillo si è laureato in filosofia alla Cattolica di Milano. Il suo percorso professionale inizia con un master vinto alla scuola di giornalismo della Rizzoli, che lo porta prima alla Gazzetta dello Sport e dopo all’Europeo. Nel ‘95 passa a Sette, settimanale del Corriere della Sera poi trasformato in Magazine, dove successivamente diventa vice caporedattore. Comincia a lavorare a Tracce nel settembre 2007 e ne assume la direzione sei mesi dopo. Ha curato la raccolta di scritti Caro don Giussani: dieci anni di lettere a un padre (Piemme 2006) ed è autore del volume La fede spiegata a mio figlio (Piemme 2007).
Questo libro è la versione francese della biografia della Fondatrice delle Suore Apostole del Sacro Cuore: un testo divulgativo, in grado di farsi leggere da un pubblico più vasto, quindi non solo dai membri della Congregazione e dai simpatizzanti, e dalla cerchia degli studiosi e degli estimatori. Solo così, infatti, è possibile estendere la conoscenza di una figura che ha molto da dire non solo alle sue Figlie, ma anche a ogni credente. Per tale motivo, non si è voluto collocare il volume nella collana dei “Fondatori”, bensì in quella dei “Protagonisti”. Con questa scelta si spera di dare a Maria Gargani la possibilità di “parlare”, anche oggi, con la sua vita esemplare di laica impegnata e di fondatrice, a tutti coloro che avranno l’umiltà di mettersi in ascolto del suo messaggio, che corre da oltre un secolo lungo il binario della preghiera e della carità, in particolare agli insegnanti e ai catechisti.
Stefano Campanella è nato a Putignano (Bari) il 1° novembre 1964. Giornalista professionista dal 1995, è direttore responsabile delle testate Tele Radio Padre Pio e Padre Pio Tv. Ha pubblicato numerosi saggi storici riguardanti san Pio da Pietrelcina. È autore di diversi documentari di argomento religioso e ha pubblicato i seguenti libri: Fra Pio, la giovinezza del santo (2002); Il Papa e il Frate (20062); La missione di Padre Pio (2008); Obœdientia et pax. La vera storia di una falsa persecuzione (2010).
L’11 maggio 1968 un giovane contadino calabrese vive un’esperienza che cambierà completamente la sua vita: la Madonna gli appare invitandolo a creare, per Lei, un luogo di preghiera e di comunione, così che molte donne e uomini possano ritrovare il cuore della loro fede e della loro vita.
Cosimo Fragomeni, da quel momento, diviene per tutti Fratel Cosimo, e dà inizio a una delle più formidabili esperienze di fede degli ultimi decenni. Oggi, allo Scoglio, si contano in 500.000 pellegrini l’anno coloro che giungono a chiedere pace, serenità e un nuovo sguardo sul mondo e sulla vita. Questo libro, scritto dal padre spirituale di Fratel Cosimo, è una testimonianza diretta (ma non ingenua e profondamente radicata nel sentire ecclesiale) della vicenda che il mondo conosce come della “Madonna dello Scoglio”.
Di particolare interesse il racconto dell’amicizia di Fratel Cosimo con Natuzza Evolo.
Padre Rocco Spagnolo, nato ad Acquaro (VV) nel 1953, è il secondo successore di padre Vincenzo Idà , fondatore dei Padri Missionari dell’Evangelizzazione e delle Suore Missionarie del Catechismo. Dopo il liceo classico, ha conseguito i gradi accademici in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense, specializzandosi in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana (Roma). Ha al suo attivo una lunga esperienza di docenza in vari istituti. È stato parroco per tredici anni a Gioiosa Jonica (RC), diocesi di Locri-Gerace, dove gli è stato conferito l’incarico di responsabile diocesano per la pastorale familiare.
Per lungo tempo è stato assistente regionale del MASCI (Movimento Adulti Scouts Cattolici Italiani), su nomina della Conferenza Episcopale Calabra. Nel 2006 ha pubblicato con le Edizioni San Paolo Padre Vincenzo Idà. Profeta dell’Evangelizzazione.
Firma, da decenni, articoli per settimanali e periodici.
«Quella che voglio raccontare ora è una storia che va al di là dei documenti e delle testimonianze. È la storia della mia Florenzia, nel senso che ho cercato di ricostruire, con il cuore e la mente, anche momenti salienti della sua vita che non sono espressamente documentati. Quindi un racconto più libero ma sempre fondato e aderente alla realtà. Ho cercato di percorrere le linee certe della sua vita, riempiendo solo dei vuoti. Come quando un bambino colora un album: le figure sono tracciate e lui vi aggiunge solo i colori».
Michele Giacomantonio nasce a Lipari il 31 ottobre 1940, dove dal 1994 è tornato ad abitare dopo aver vissuto a Pavia e a Roma. Sposato, laureato in economia e commercio, pubblicista e ricercatore, è stato dirigente nazionale delle ACLI e sindaco di Lipari. Si è occupato e ha scritto dei problemi dello sviluppo del territorio, di etica dello sviluppo, di storia del movimento cattolico, delle tematiche relative alle amministrazioni locali.
Monsignor Bertolone, appassionato postulatore della tappa finale della Causa di beatificazione, ricostruisce con amore e impegno gli ultimi anni della vita e del ministero di don Pino Puglisi, sacerdote vittima della mafia. Un libro che non si limita a raccontare la storia di don Pino ma che è arricchito da profonde venature bibliche, teologiche e morali e tratteggia la figura di un prete martire: per le parole di Vangelo che pronunciava, per la fede che sottraeva spazi alla criminalità, per le sue opere che sapevano reinventare la speranza. Dalla nascita al martirio, la biografia ufficiale di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia e ora beato.
Uomo di fede profonda ed essenziale, prete di straordinaria preparazione, vescovo di acutissima intelligenza pastorale, da prete e da vescovo Cataldo Naro intuì l’importanza della dimensione culturale della fede, l’imprescindibile rapporto tra studio e spiritualità, la necessaria ricerca per una pastorale efficace.
La sua attività di studioso, di storico, si ancorò fortemente alla vita della sua Chiesa locale di Caltanissetta, ne studiò i fondamenti, gli eventi, i linguaggi, il cammino, i problemi. E gradualmente il suo orizzonte ecclesiale si ampliò, si arricchì. La sua ecclesiologia diventerà passione, lirismo, donazione senza limiti. Ebbe chiarissimo che lo specifico del cristiano e della Chiesa è la santità coniugata con tutti gli stati di vita, le età, le estrazioni sociali, tutti i tempi. Studioso, docente, preside di Facoltà, vescovo, impegnato nell’educare al pensare e al pensare insieme, coniugando fede e ragione, scienze umane e scienze teologiche. Attento osservatore dei mutamenti della società e della Chiesa, vigile sentinella dell’autenticità del messaggio, esigente con se stesso e con gli altri, austero e sobrio, contemplativo e operoso.
L'autore
Vincenzo Sorce è Fondatore e Presidente dell’Associazione Casa Famiglia Rosetta, dell’Associazione Terra Promessa, della Fondazione Alessia - Istituto Euromediterraneo di Caltanissetta. È stato direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano e dell’Istituto di Scienze Religiose. Ha insegnato nella Facoltà Teologica di Sicilia e, attualmente, è docente nell’Istituto Teologico di Caltanissetta. È membro del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali dei Cattolici
e membro del Consiglio Nazionale dell’A.R.I.S. È direttore della rivista scientifica Solidarietà. Tra le sue pubblicazioni: Il coraggio di osare, Inculturazione e fede, Oltre la disabilità, Guarire le ferite, Prete per sempre.
Bartolo Longo, oltre ad essere stato un apostolo del Vangelo, un araldo Della carità, uno scrittore, un pubblicista, un pedagogista, un urbanista, un fondatore, fu anche e soprattutto uomo di dialogo. Il volume di Ivan Licinio, che ripropone il carteggio tra Bartolo Longo con santi e beati del suo tempo, fra cui Giuseppe Moscati, Eustachio Montemurro, Michele Rua, Paolo Manna, Giustino Maria Russolillo, padre Pio da Pietrelcina. In appendice sono riprodotte alcune lettere autografe.
Don Giuseppe Puglisi, per tutti Pino, fu ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 nel quartiere palermitano di Brancaccio, dove era nato e cresciuto. L'impegno, il carisma, la vita esemplare fanno sì che "don Puglisi parli ancora alla coscienza del nostro tempo" come scrive il ministro Andrea Riccardi nella prefazione del volume. "Le pagine di questo volume" continua Riccardi, "danno al lettore un ritratto a tutto tondo del parroco di Brancaccio, un uomo pieno di vita, di sogni e di domande, un cristiano vero, un siciliano non autoreferenziale né complessato", una figura che merita di essere compresa ed emergere "in tutta la sua affascinante grandezza".
Non una semplice biografia, ma il tracciato umano e spirituale di Bene- detta. L’autore ha scavato nei ricordi e nelle lettere, ha studiato il diario e i pensieri, ha ascoltato gli amici, ha rintracciato le letture amate da Benedetta, ha ricomposto il mosaico della personalità di quest’anima straordinariamente semplice e semplicemente straordinaria.
“Benedetta a un certo punto si nasconde: sembra che non voglia occupare uno spazio indebito, sembra che non voglia fermare l’attenzione su di sé “... ma che voglia condurci alla scoperta di Gesù” (dalla Prefazione)
Destinatari
Ampio pubblico
Autore
Don Andrea Vena ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo Benedetta Bianchi Porro (2004, 2012).
La morte della Tonelli si inserisce nel quadro del terrorismo proveniente dall’integralismo islamico; così titolava il «Corriere della Sera» dopo l’assassinio: Annalena, la santa fermata da un fucile. Uccisa l’italiana che da 33 anni curava i malati d’Africa. L’ultimo messaggio:“la vita ha senso solo se si ama”. Nel volume, oltre alla ricostruzione della triste vicenda, viene presentata la biografia e la spiritualità di questa donna, grande protagonista della fede, alla quale l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati assegnò il Premio Nansen Refugee Award. Dopo la morte è stata decorata dal Presidente della Repubblica con la medaglia d’oro al valor civile.
Destinatari
Ampio pubblico
Autori
Roberto Italo Zanini è giornalista e lavora presso la redazione romana di «Avvenire». Si oc- cupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20053); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006); Padre Semeira. destinazione carità (2008). Miela d’attilia Fagiolo, due figli, giornalista, scrittrice, responsabile nazionale per le politi- che della comunicazione dell’Associazione Italiana Genitori, è da molti anni impegnata nel campo della tutela dei minori nei media. È esperta in Commissione Bicamerale per l’Infanzia e membro del Consiglio Nazionale degli Utenti. Redattore della rivista «Popoli e Missione», è autrice di numerosi reportages dalle frontiere dell’evangelizzazione (Albania,Thailandia e Cambogia, Liba- no, Patagonia, ecc). Con Roberto Italo Zanini ha firmato per le Edizioni San Paolo due biografie su Annalena Tonelli: Io sono nessuno (2004; 20053) e Un amore più forte di ogni odio (2006).
Il 26 novembre lo YadVashem di Gerusalemme ha assegnato al cardinale Elia della Costa,Arcivescovo di Firenze, durante i terribili anni della Seconda Guerra Mondiale, il titolo di “Giusto tra le nazioni” per aver salvato con la sua opera centinaia di ebrei dalla deportazione.
Lo YadVashem è il memoriale ufficiale con cui Israele ricorda gli ebrei morti durante l’Olocausto perpetrato dalla Germania nazista. Presso il museo esiste un giardino, il Giardino dei Giusti, dove sono onorati i “Giusti tra le nazioni”, uomini e donne che, spesso a rischio della vita, salvarono dallo sterminio degli ebrei.
Tra i Giusti tra le nazioni si possono citare: Oskar Schindler e la moglie Emilie, Dietrich Bonhoeffer, Giorgio Perlasca, don Arturo Paoli, il cardinale Pietro Palazzini, Carlo Angela (padre di Piero Angela) e Mons. Giuseppe Placido Nicolini
«Elia Dalla Costa,Arcivescovo di Firenze e Cardinale di Santa Romana Chiesa: questo gigante dell’anima, pontefice ad un tempo umile e maestoso, principe quanto schivo d’onori altrettanto venerando e manifestamente elevato al disopra delle debolezze morali che possono attaccare anche i grandi e i potenti. La sua figura solenne, ieratica, illuminante, fa abbassare gli sguardi e piegare le ginocchia e per questo lo sentiamo presente in continuata benedizione con l’aureola dei Santi».
«Questa biografia ci presenta tre aspetti di Maria Gargani (in religione suor Maria Crocifissa del divino Amore): la ragazza ricca di intelligenza nell’apprendere e nell’insegnare; la fondatrice di una congregazione religiosa; la mistica e il suo dialogo con Dio. Maria attinge la sua forza, nell’insegnamento e nella guida della sua comunità, dalla preghiera, soprattutto dalle lunghe ore trascorse dinanzi al tabernacolo. Una figura del genere, che a buon diritto può essere collocata fra le intelligenze più all’avanguardia dell’inizio del secolo scorso, merita di essere studiata, stimata, imitata.
Leggendo queste pagine, scritte come un romanzo ma basate su una rigorosa documentazione che conferisce al lavoro la necessaria attendibilità storica, il lettore si troverà di fronte a un personaggio che, per certi versi, potrebbe sembrare uscito dalla penna di uno scrittore abituato ad attingere i suoi racconti da una fervida fantasia. Un personaggio capace di guardare lontano. Un personaggio sempre un passo avanti rispetto alla sua età e al suo ruolo».
(dalla Introduzione di Piero Damosso).
Destinatari
Tutti i credenti.
Autore
Stefano Campanella è nato a Putignano (Bari) il 1° novembre 1964. Giornalista professionista dal 1995, è direttore responsabile delle testate Tele Radio Padre Pio e Padre Pio Tv. Ha pubblicato numerosi saggi storici riguardanti san Pio da Pietrelcina. È autore di diversi documentari di argomento religioso e ha pubblicato i seguenti libri: Fra Pio, la giovinezza del santo (2002); Il Papa e il Frate (20062); La missione di Padre Pio (2008); Obœdientia et pax. La vera storia di una falsa persecuzione (2010)
La storia di questo libro inizia a San Francisco dove si trova un monastero di Suore Adoratrici ed è insieme la storia di una Santa e di un film che la riguarda: il film infatti ripropone le tappe dell’avventura della Beata Maria Maddalena dell’Incarnazione, al secolo Caterina Sordini (Porto Santo Stefano, 17 aprile 1770 – Roma, 29 novembre 1824), fondatrice delle monache Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento.
Libro e film permettono di approfondire una delle storie più belle dell’agiografia cattolica.
Con DVD allegato.
Destinatari
Chiunque sia interessato a conoscere o approfondire la figura esemplare di Madre Ma- ria Maddalena dell’Incarnazione.
Autrice Maria Gloria Riva (Monza 1959) dopo gli studi artistici lavora nell’ambito del disegno a fumetti per la casa editrice Universo e milita in una compagnia teatrale dell’hinterland milanese. Entra tra le Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento nel 1984 dove, accanto alla sua passione per l’arte, coltiva lo studio della Sacra Scrittura, della Patristica e della spiritualità di Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione, fondatrice dell’Ordine. Partecipa alla fondazione di un gruppo laicale associato all’Istituto (la Comunità Rete di luce) e propone dal 1996 lezioni su Bibbia,Arte e Spiritualità, presenti sul sito www.beth-or.org. È tra i soci fondatori di Samizdatonline, un’associazione di siti cattolici. Ha pubblicato: La Messa nell’Arte (2005), un dvd sulla Cena di Leonardo da Vinci dal titolo Il Codice dell’Amore (2005) e, con le Edizioni San Paolo: Nell’Arte lo stupore di una Presenza (20052); Frammenti di Bellezza (2006); Testimoni del Mistero (quadri sul Vangelo di Luca) (2006) e, insieme a Fabio Cavallari, Volti e stupore. Uomini feriti dalla bellezza (20082). Collabora con alcuni quotidiani e riviste e, in particolare, con il sito www.culturacattolica.it
Santa Rita visse fra il XIV e il XV secolo a Cascia, un comune dell’Italia centrale, dove gli inizi degli scambi commerciali avevano portato benessere, ma anche divisione e sconcerto. Di fronte alla crescita delle tensioni sociali l’umile donna di Roccaporena testimoniò con tutta la sua vita il primato del soprannaturale. Il matrimonio e la successiva perdita del marito e dei figli furono le tappe che portarono Rita al convento, dove la capacità di amore e di perdono, la serena accettazione della sofferenza, il vivo amore per Cristo imposero l’umile monaca all’attenzione delle consorelle e dei contemporanei. Dopo la sua morte i numerosi miracoli la resero oggetto di una vasta e spontanea devozione popolare.
Sulla falsariga di un’antica biografia, Paola Giovetti ha tracciato un fresco e piacevole ritratto di una delle sante più venerate d’Italia, alla cui tomba i pellegrini ancor oggi accorrono numerosi.
Destinatari
Ampio pubblico
Autore
Paola Giovetti. Nata a Firenze, risiede a Modena con il marito e i due figli. È laureata in lettere presso l’Università di Bologna e ha svolto inizialmente attività di insegnamento. Da molti anni si dedica alla ricerca nel campo della psicologia e dei fenomeni mistici, pubblicando su giornali e riviste.Tra i titoli apparsi presso le Edizioni San Paolo, Brigida di Svezia. Una santa europea (2002) e Teresa Neumann. Una grande mistica del nostro tempo (20076).
All’epoca in cui visse Maddalena Volpato (1918-1946) il movimento ecumenico faceva i primi passi e l’importanza della comunione tra Chiese sorelle e fratelli separati non si nutriva di sensibilità e convincimenti largamente diffusi. Maddalena fu una pioniera in ciò: accettò la Croce, e l’abbracciò senza remore, con l’auspicio che il Signore gradisse quell’offerta e la utilizzasse per convertire i cuori di quanti si riconoscono come suoi discepoli. Dalle piaghe del corpo di Maddalena, Gesù trasse l’olio per sanare le lacerazioni del suo Corpo mistico. L’atroce sofferenza protrattasi per i quindici ultimi mesi della vita di Maddalena, il lento e inesorabile avanzamento della tubercolosi ossea furono come il profumo dell’incenso che saliva a Dio per impetrare la grazia dell’unità di tutti i cristiani.
Destinatari
Ampio pubblico.
Autore
Nicola Gori, laureato in lingue e letterature straniere presso l’Università di Firenze, collabora con la Cattedra di Letteratura spagnola della Facoltà di Lettere e Filosofia ed è corrispondente dell’Osservatore Romano. Studioso appassionato degli autori mistici, ha pubblicato numerosi libri in questo campo. È anche autore di premiati racconti e poesie.Tra i volumi pubblicati per le Edizioni San Paolo ricordiamo: Consolare Gesù: ecco la mia missione in terra (2010), Con Maria ai piedi della Croce. Biografia della Beata Maria Maddalena Starace Fondatrice delle Suore Compassioniste Serve di Maria (2010) e Una margherita per Gesù. Biografia di Madre Margherita Diomira Crispi (1879-1974) (2011).
Madre Odile Serra (1856-1932) a ventidue anni si consacra a Dio, abbracciando la vita religiosa nell’Istituto delle Suore di Carità di Santa Maria.Alla morte della Fondatrice, Maria Luigia Angelica Clarac (1887), per sua stessa designazione la giovane suora diventa la prima Madre generale della nascente Congregazione, della quale regge le sorti per oltre un trentennio. Nel delicato incarico dimostra grandi doti di saggezza e di cuore. E non si limita a proseguire l’opera avviata, ma la consolida e la rilancia: ottiene l’approvazione ecclesiastica della Congregazione, e amplia il campo di apostolato con nuove iniziative come l’Orfanotrofio del Buon Consiglio a Torino. Qui accoglie le figlie dei caduti italiani nella prima guerra mondiale, alle quali aggiunge poi le orfane degli emigrati all’estero e decine di altre ragazze.A tutte dona materna tenerezza, ispirandosi sempre alla Vergine Maria, invocata come Madre del Buon Consiglio.
Destinatari
Quanti sono interessati a conoscere la straordinaria figura di Madre Odile Serra.
Quanti la incontravano nelle corsie dell’ospedale o nella farmacia dove prestava il suo servizio rimanevano conquistati per sempre dal suo sorriso e dal suo sguardo. Ha speso la vita donando amore a chi era nella sofferenza, con particolare attenzione ai più poveri, agli anziani e ai bambini.
Tutti circondava di mille attenzioni e tutti richiamava al destino eterno dell’esistenza. Il popolo della Ciociaria prese subito a chiamarla “l’angelo dei malati” sempre pronto a confortare e consolare. Di un arcangelo, Raffaele, portava il nome, che significa “medicina di Dio”. E la beata suor Maria Raffaella Cimatti (Faenza, 1861 Alatri, 1945) per chi la incontrava è stata realmente una medicina che leniva i mali del corpo e dello spirito. Questa energica donna romagnola – figlia santa di una famiglia santa (il fratello Vincenzo è già venerabile) – ha testimoniato la sua eroica carità soprattutto negli anni della seconda guerra mondiale, contribuendo con la sua preghiera e la sua invincibile speranza a salvare dalla distruzione l’ospedale di Alatri.
Destinatari
Chiunque sia interessato a conoscere un esempio edificante di vita cristiana.
Autore
Valerio Lessi (1957), giornalista e consulente di web marketing, vive e lavora a Rimini. È stato redattore al «Il Resto del Carlino» e al «Il Messaggero», vicedirettore a «La Voce di Rimini». Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Con questa tonaca lisa (2001), libro-intervista con don Oreste Benzi; Una donna felice. Il “segreto” di suor Maria Rosa Pellesi (2007); Genio di carità. Maria Domenica Brun Barbantini (2008); Un faro sulle strade degli ultimi. Giovanni Battista Quilici (2008); Don Oreste Benzi. Biografia (2008); Giuseppe Gemmani. Una fede “Invincibile”, una creatività operosa (2009); Da Betlem al mondo. Giacinto Bianchi missionario e fondatore (2010). Tra le altre sue pubblicazioni: Enrico Bartoletti, Vescovo del Concilio Testimone di speranza (Ed. Paoline, 2009); Don Oreste Benzi. Parroco, cioè padre (Ed. Paoline, 2011).
L’Ottocento è il secolo dell’unità d’Italia, delle grandi crisi agricole e sociali, degli imponenti movimenti migratori verso le Americhe, della rottura fra Stato e Chiesa, dell’attrito aspro fra ideologia liberale e pensiero cristiano, del difficile rapporto fra tradizione e modernità. Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905) si muove in questi ambiti con l’intuito dell’innovatore, l’equilibrio e la dirittura morale del vescovo che ha come unico obiettivo il bene delle anime, l’efficacia dell’imprenditore, la profondità spirituale, la capacità di dialogo e la visione del futuro propria dei grandi santi. Pone le basi per la riforma catechistica nazionale, rivede alla radice la formazione del clero, diventa punto di riferimento per l’intellighenzia cattolica. Fondatore di congregazioni religiose, amico e ispiratore di letterati, uomini di Chiesa e grandi santi come Fogazzaro, Bonomelli, Semeria, Pio X, Francesca Cabrini,Toniolo, coglie per primo le emergenze dell’epoca imponendole all’attenzione della Gerarchia e del Parlamento. Le sue iniziative e le idee in favore dei migranti sono, ancora oggi, di incredibile attualità.
Destinatari
Un pubblico interessato a un edificante esempio di vita cristiana.
Autore
Roberto italo zanini, originario di Monterosso al Mare, è nato a Milano nel 1960. Sposato, tre figli, è giornalista, esperto di mass media, lavora alla redazione cultura di Avvenire. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053), dal quale è stata liberamente tratta la fiction televisiva della Rai “Bakhita”; Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Io sono nessuno.Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20053); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006); Padre Semeria. Destinazione Carità (2008); Gina Tincani. Sulla strada delle alte cime (2008); Più forti del male. Il demonio, riconoscerlo, vincerlo, evitarlo (con G. Amorth, 20101-2).
Pochi anni dopo il terribile Sacco del 1527, giunse in una Roma ancora ferita, un angelico, sorridente vagabondo. Filippo Neri doveva attraversare quasi per intero il grande secolo del Rinascimento romano e della Riforma cattolica. Quando morì, nel 1595, era divenuto Padre Filippo, il sacerdote più noto e amato della città, tanto vicino al popolo quanto legato alle grandi famiglie e alla “intelligenza” dell’epoca.
Amico di Ignazio di Loyola, Carlo Borromeo, Camillo de Lellis, Felice di Cantalice..., mistico «tra i più misteriosi» (G. De Luca) e padre di tutta una città, Filippo lasciò una traccia inconfondibile della sua spiritualità, e rimane una delle figure più originali della santità cattolica.
In questa biografia, dietro la figura del santo, viene alla ribalta tutta la città: chiese, piazze, strade e un’umanità pittoresca, come un intero presepe che si rimetta in moto.
Destinatari
Per tutti.
Autrice
Rita Delcroix, fiorentina di nascita, ha studiato e vive a Roma, dove ha ripercorso tutti gli itinerari di san Filippo per radicarne la biografia nei luoghi della città. Il Santo dell’allegria ha vinto il premio Elba 1990 alla prima edizione, cui ne sono seguite altre due. Nel 1996 Rita Delcroix ha pubblicato Giuliano dei Medici, premio Lunigiana 1997.
Punti forti
Una figura conosciuta e amata. Il volume tratteggia non solo la figura del Santo, ma anche della Roma del suo tempo. Un libro dalla lunga e fortunata storia editoriale, approdato – in una versione riveduta e corretta – alla San Paolo dopo tre edizioni della Newton & Compton.
Amico di santi, vescovi, cardinali e papi; scrittore, fondatore di asili, case per anziani e disabili, opere parrocchiali, congregazioni religiose – le Figlie di Santa Maria della Provvidenza e i Servi della Carità – nonché costruttore di chiese, beatificato da Paolo VI , don Guanella verrà proclamato santo da Benedetto XVI il 23 ottobre 2011.
Nessuno, all’inizio del suo apostolato, gli credeva.Tutti pensavano che fosse un sacerdote dalla «testa calda», con il quale bisognava usare le molle.Un po’ troppo intransigente, molto polemico, poco tollerante, incontenibile.
Sceglieva di elevare la condizione delle persone andando nelle periferie urbane, nei paesi sperduti tra le montagne, nei sobborghi di grandi città come Roma, Milano e perfino Chicago. Scopo ultimo della sua missione era quello di elevare ogni persona «a una grandezza celestiale».
Destinatari
Per quanti sono interessati a conoscere la figura di don Guanella.
Autori
Cristina siccardi, laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, Il Nostro Tempo, La Voce del Popolo, L’Osservatore Romano, Avvenire e con emittenti radiofoniche e televisive. Specializzata in biografie, con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (2002); Santa Rita da Cascia e il suo tempo (2004); Fratel Silvestro. La vite di Dio (2006);Sposi per davvero. La vita di Rosetta e Giovanni Gheddo (2008); Santa Teresa. Tutto iniziò nella mia terra (2010).
Michela Carrozzino è direttrice del Centro Ricerca dell’Istituto Figlie di Santa Maria della Provvidenza, presidente dell’Associazione Mediterraneo senza handicap e del Comitato Scientifico Associazione Oasi Federico. Collabora con università italiane ed estere in ambito storico-pedagogico e con organismi a vario livello per lo sviluppo delle politiche di inclusione sociale delle persone disabili. La vita di don Luigi Guanella, per conoscere la sua straordinaria figura a pochi mesi dalla beatificazione che avverrà il 23 ottobre 2011.
Suor Enrichetta Alfieri spese la maggior parte della sua vita tra i carcerati di San Vittore, dove fu incarcerata essa stessa dalle SS tedesche in attesa di essere condannata alla fucilazione. Con DVD.
«La testimonianza di suor Enrichetta Alfieri sta nell’aver saputo vivere in un luogo deprimente – il carcere milanese di San Vittore – portando fiducia, serenità ed equilibrio. Un atteggiamento che le è costato sofferenza e, in qualche caso, le ha fatto subire ingiustizia. Il suo arresto è stato una prova molto dolorosa che le ha fatto sentire la sofferenza ingiusta di tanti detenuti. Suor Enrichetta ha la pace nel cuore perché fa la volontà di Dio, al quale si è interamente abbandonata e, per questa ragione, è diventata un modello di speranza. Con la preghiera ha compiuto quel salto di qualità che l’ha fatta uscire dalle strettoie e dalle costrizioni dell’ordinarietà.Guardando a lei si percepisce che c’è l’amore che nasce dal cuore di tutti coloro che vivono l’esperienza del carcere. È una donna che ha condotto una vita santa, nella quale ha cercato di prendere il bene, di vedere il bene in tutte le cose che le capitavano. Le ha prese con spirito positivo e ne ha fatto un gradino di ascesa e non un precipizio verso la malinconia o la disperazione. »
La biografia del Servo di Dio Abate Ildebrando Gregori (1894–1985) vede la luce in coincidenza con la celebrazione del sessantennio di vita (1950– 2010) della Congregazione Benedettina delle Suore Riparatrici del S.Volto di N.S.G.C., che il Servo di Dio, per averla fondata, chiamava anche la sua “creatura”.
I suoi insegnamenti e il carisma sono ancora vivi tra noi e tangibili nelle sue opere con la felice constatazione dell’accresciuto numero di devoti che pur non avendolo incontrato da vivo ne hanno conosciuto da altri la vita e le opere e sentono il fascino di una vita cristiana da rafforzare e spesso da ritrovare.
Questa nuova biografia interamente riveduta e ampliata, è corredata di Note che rinviano ai documenti disponibili, particolarmente agli scritti del Servo di Dio.
Destinatari
Un pubblico interessato a conoscere un’esemplare figura di vita cristiana.
Autore
Il Cardinale Fiorenzo Angelini (1916) è Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. Autore di oltre quattrocento pubblicazioni su argomenti di etica medica, di assistenza socio-sanitaria e religiosa tra le corsie degli ospedali, ha fondato innumerevoli opere sanitarie nei Paesi del Terzo Mondo ottenendo una lunga serie di alti riconoscimenti.
Il cappuccino, missionario,Vescovo, poi Cardinale Guglielmo Massaja (18091889), fu per ben diciotto volte in punto di morte, in Etiopia, tra le asprezze di un territorio insidioso e le persecuzioni scatenate contro di lui dalle autorità religiose e civili.Avrebbe desiderato versare il suo sangue per Cristo, ma si riteneva indegno di coronare la sua esistenza con la palma del martirio. Per 35 anni rimase in Africa e il suo più grande sacrificio fu quello dell’isolamento; parve che l’Europa, che lui conosceva molto bene in qualità di diplomatico apostolico, lo considerasse inutile e molti lo diedero per deceduto nella terra degli Oromo, dove fondò la missione.Visse sempre in estrema umiltà e povertà, avendo per modelli san Paolo e san Francesco, per maestri sant’Agostino e san Tommaso. Portò in Africa la luce del Vangelo e lo sviluppo civile. Sacerdote prima di tutto, era anche in grado di svolgere le mansioni di medico, di sarto, di calzolaio, di falegname... Pioniere missionario, attraverso la sua solida fede, la sua indefettibile dottrina, le virtù praticate giorno dopo giorno, ha saputo risolvere situazioni umanamente impossibili. Per queste ragioni, oggi il nome di Guglielmo Massaja, Servo di Dio, attende di essere inserito fra i santi della Chiesa.
Cristina siccardi, nata a Torino il 2 maggio 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, Il Nostro Tempo, La Voce del Popolo, L’Osservatore Romano, Avvenire e con emittenti radiofoniche e televisive. Specializzata in biografie, con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (2002); Santa Rita da Cascia e il suo tempo (2004); Fratel Silvestro. La vite di Dio (2006);Sposi per davvero. La vita di Rosetta e Giovanni Gheddo (2008), Madre Teresa.Tutto iniziò nella mia terra (2010).
Un volume che tratteggia il profilo umano, spirituale, sacerdotale, episcopale, pastorale-missionario di un grande vescovo diocesano della prima metà dell’Ottocento, fondatore della Congregazione delle Figlie di Maria SS.ma dell’Orto, dei Missionari di Sant’Alfonso de’ Liguori e degli Oblati di Sant’Alfonso. Figura e modello di pastore, «santo affascinante per la ricchezza della sua umanità e delle sue virtù, animato da zelo travolgente, oratore sacro famoso e intrepido riformatore del clero e di anime consacrate».
Destinatari
Un libro per quanti desiderino accostarsi alla figura di Antonio Maria Gianelli.
L'autore
Salvatore Garofalo (1911-1998), autore di numerosi commentari alla sacra Scrittura, è stato consultore della Pontificia Commissione per gli studi biblici, perito al Concilio Vaticano II, professore di Esegesi biblica nella Pontificia Università Urbaniana, di cui fu anche rettore. Pur coltivando lo studio biblico a carattere scientifico, attese anche alla divulgazione della Bibbia con tutti i mezzi di oggi.Tra le sue opere principali: La Sacra Bibbia, con il commento dei migliori studiosi italiani e la collaborazione al Nuovo dizionario di teologia biblica (Edizioni Paoline, 1988).
In XVIII capitoli, questo volume ci racconta la figura e il profilo spirituale di un grande apostolo della carità: il marchese Carlo Tancredi (17821838), fondatore della Congregazione delle Suore di Sant’Anna e testimone di speranza. Si dedicò all’educazione, all’istruzione e formazione dei bambini e dei giovani. Nelle sue molteplici iniziative di carità, i piccoli occuparono un posto preminente: per loro istituì nel suo palazzo le “stanze di ricovero” (i primi asili d’infanzia del Piemonte) per i figli di operai poveri, che altrimenti sarebbero rimasti abbandonati per le strade.
Destinatari
Per chi vuol conoscere o approfondire la figura di Carlo Tancredi.
L’autore
Domenico Agasso jr, nato a Carmagnola (TO) nel 1979, laureato in Scienze Politiche, è giornalista e scrittore. Scrive su «La Stampa», «Il Sole 24 Ore», «La Voce del Popolo», e tiene la rubrica «Il Vostro Santo» sul settimanale «Il nostro tempo».Ha curato per Famiglia Cristiana l’opera editoriale in tredici volumi I Santi nella Storia, ed è autore di vari libri, tra i quali: Il piombo e il silenzio. Le vittime del terrorismo in Italia (1967-2003) (con Renzo Agasso, Edizione San Paolo 2008, finalista al Premio letterario internazionale «Penna d’Autore»); Fratel Luigi Bordino (Effatà Editrice 2010); Uno sarà preso. Due fratelli nella bufera della guerra (con Attilio Celeghini, Effatà Editrice 2008). È docente di corsi di Giornalismo presso vari Istituti di istruzione superiore.
È il messaggio che Chiara Badano (1971-1990) ha lasciato alla gioventù di oggi. Pochi i suoi anni di vita, ma tutti in ascesa. Ricca di doti, intelligente, bella e sportiva, é colpita da un tumore ma non si arrende. Si affida alla volontà di Dio e va incontro a Gesù con amore di sposa.
Ragazza normale, è straordinaria nel suo vissuto quotidiano.Appartenente al Movimento dei Focolari, scopre in Dio Amore l’ideale di vita: colma di gioia la diffonde intorno a sé. Predilige i piccoli, gli umili e i poveri; soprattutto i bimbi dell’Africa che vorrebbe raggiungere come medico.
Giunge a percepire la malattia come un dono: «Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch’io»; irradia serenità e pace, aiutando e confortando chi l’avvicina.
Soprannominata “Chiara Luce”, dalla Chiesa è stata dichiarata beata il 25 settembre 2010. Come scrive l’autrice: “La sua esemplarità è una lampada che non deve rimanere nascosta sotto il moggio. Se per umiltà era ben lungi dal mettersi in mostra, non può non lasciarsi vedere. Attraverso il suo esempio, la grazia apre il cuore alla speranza e stimola all’imitazione”.
Offre la testimonianza di un sì incondizionato all’amore di Dio: un sì che percorre l’intera sua vita e ha la forza di trasformare la malattia in un cammino luminoso con Gesù verso la vera Vita.
Destinatari
lGiovani e chiunque voglia conoscere o approfondire la figura di Chiara Badano.
L’autore
Mariagrazia Magrini, nata a Torino il 18 gennaio 1946, dopo aver conseguito il diploma magistrale, ha insegnato per alcuni anni, finché nel 1976 è passata alla curia dell’arcidiocesi di Torino come segretaria di monsignor Livio Maritano, vescovo ausiliare e vicario generale, con il quale ha proseguito la collaborazione quando, nel 1979, fu eletto vescovo della diocesi di Acqui. È stata nominata vicepostulatrice per la Causa di canonizzazione della beata Chiara Badano, della quale ha curato varie pubblicazioni e biografie, a carattere spirituale, divulgativo, ed educativo per bambini e preadolescenti. Ora è rientrata a Torino, dove prosegue a svolgere il compito di vicepostulatrice.
Sacerdote e missionario della Congregazione dei Sacri Cuori, Damiano De Veuster nel 1873 si offre come volontario per il lebbrosario dell’isola di Molokai – dove il governo confina tutti coloro che hanno contratto la malattia – restandovi per sempre, solo senza altri confratelli.
Prete, medico e padre dei suoi lebbrosi, edifica una chiesa, si occupa degli orfani, riaccende la dignità dei malati spingendoli a lavorare e migliorare le loro condizioni materiali, si fa incessantemente portavoce delle loro necessità al cospetto delle autorità.Trasforma un «cimitero vivente» in una comunità viva. Nel 1885 scopre di essere stato contagiato dalla lebbra e quattro anni dopo muore.
La sua figura colpì l’immaginazione dei suoi contemporanei che lo conobbero attraverso i racconti di viaggiatori, artisti e scrittori, fra gli altri Robert Louis Stevenson che ne difese appassionatamente la memoria.
destinatari
Per chi vuole conoscere o approfondire la figura di padre Damiano.
l’autore Jan de Volder, giornalista, ha pubblicato Il paradosso di Bruxelles. È membro della sezione belga della comunità di S. Egidio.
In che cosa consiste la sua santità? Come emulare un tale eroe? Che cosa c’è in lui che suscita una tale risonanza sociale in tutto il mondo e fa sì che la sua tomba sia già stata visitata da diciotto milioni di persone? Un viaggio attraverso la vita di don Jerzy attraverso i ricordi diretti delle persone che hanno conosciuto Popiełuszko negli anni del suo ministero a Varsavia e della vicinanza a Solidarnos ́c ́. Uno spaccato di un periodo cruciale nella storia dell’Europa.
Questo libro rappresenta il tentativo di invitare il lettore a compiere un viaggio. Un viaggio che, dal punto di vista umano, ha un finale tragico: termina con la morte. Anzi, col martirio. Ma che in definitiva risulta vittorioso. È la vittoria del bene sul male, dell’amore sull’odio, della vita sulla morte.
Jerzy popiełuszko nacque il 14 settembre 1947 a Okopy, nel voivodato di Podlachia. Ordinato sacerdote il 28 maggio 1972 dal primate di Polonia cardinale Stefan Wyszyn ́ ski, fu destinato alla parrocchia di San Stanislao Kotska nel quartiere di Zoliborz, a Varsavia. Si distinse in particolar modo nell’apostolato svolto presso i lavoratori durante la rivolta anticomunista degli anni Ottanta: per loro organizzò conferenze, incontri di preghiera e servizi di assistenza. Fu vicino al sindacato indipendente Solidarnos ́c ́, e le sue prediche durante le messe per la Patria ottennero un largo seguito. Inviso al regime, subì diversi attentati, tra cui un incidente stradale dal quale uscì illeso. Il 19 ottobre 1984 fu rapito e ucciso da agenti del servizio di sicurezza del Ministero dell’Interno; il suo corpo fu in seguito ritrovato nelle acque della Vistola, nei pressi di Włocławek. La sua tomba, che si trova presso la chiesa in cui prestava servizio, è meta continua di pellegrinaggi di fedeli provenienti dalla Polonia e dal mondo intero.
destinatari
Un libro indispensabile per conoscere un grande martire dell’Europa. Il 6 giugno 2010 Popiełuszko sarà beatificato a Varsavia.
l’autrice
Milena Kindziuk si è laureata in filologia polacca all’Università di Varsavia e ha lavorato come giornalista per diversi settimanali e per l’Agenzia Cattolica di Informazione. Attualmente collabora all’edizione di Varsavia del settimanale «Niedziela» (Domenica). È autrice di diversi libri.
Nel luogo abitato più alto d’Europa, San Bernardo d’Aosta fondò intorno al 1050 il celebre ospizio che porta il suo nome. Collocata nel punto mediano della Via Francigena la casa ospitale era aperta a chiunque fosse in viaggio. Tutti, perfino i viaggiatori d’altra religione, vi furono accolti come Cristo in persona, secondo il motto: «Qui il Cristo è adorato e nutrito».
La millenaria tradizione di accoglienza è viva ancor oggi nella congregazione dei canonici. Per questo San Bernardo è stato proclamato patrono degli alpinisti e di quanti amano la bellezza severa e rigeneratrice dei monti.
DESTINATARIO
Un libro destinato a chi vuol conoscere meglio la vita di San Bernardo.
L'AUTRICE
Mariella Carpinello, studiosa di storia e spiritualità monastica, ha pubblicato: "Benedetto da Norcia" (1991); "Libere donne di Dio" (1997); "Brigida di Svezia" (2000); "Il monachesimo femminile" (2002). In collaborazione con altri autori: "Il segreto del chiostro" (con Anna Maria Canopi, 1996); "San Giulio e la sua isola" (2000); "Il dolce canto del cuore" (2004); "L’eredità spirituale di Gregorio Magno fra Occidente e Oriente" (2005). Per le Edizioni San Paolo ha inoltre curato il volume di Gabriella dell’Unità (B. Maria Gabriella Sagheddu), "Lettere dalla Trappa", 2006. Ha fondato l’associazione «Lettere dal Monastero» per promuovere gli studi sul monachesimo femminile. Tiene attualmente un corso su «Donne di Dio nella storia monastica» presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo.
Cent’anni fa, il 2 aprile 1910, nasceva Carlo Carretto. Un testimone appassionato, e qualche volta scomodo, del cattolicesimo italiano del secolo passato. Un profeta che trasforma un pezzetto di terra umbra, Spello, in una fornace di nuovo umanesimo e cristianesimo, un ponte di dialogo con un mondo che chiede pace, libertà, tolleranza e incontri tra le fedi.
Il racconto ripercorre la sua vita: dal convegno romano dei trecentomila baschi verdi della Giac alla partenza per il deserto del Sahara, dalla nascita della fraternità di Spello alle prese di posizioni più difficili e profetiche, come quelle sul referendum abrogativo del divorzio fino alla Lettera a Pietro.
I ricordi di chi lo ha conosciuto, insieme a una lettura della sua corrispondenza privata, ci restituiscono un Carlo Carretto insolito e immerso in un amore sconfinato per sua Chiesa.
Sono passati più di vent’anni dalla sua morte, avvenuta il 4 ottobre del 1988. Il profeta di Spello è ancora tra noi.
Destinatari
Un libro atteso da coloro che a Spello continuano l’opera di fratel Carretto, piccolo fratello di Gesù.
Autore
Gianni Di Santo è giornalista e scrittore. Ha pubblicato A tavola con Dio (Ave, 2007, Premio Capri-San Michele 2008 all’Editore), Sentieri per lo spirito.Trekking per tutti lungo le vie della fede (con Carlo Finocchietti, Paoline, 2009) e Nutri il corpo e sazia l’anima. Il cibo, lo spirito e l’umorismo ebraico (con Moni Ovadia, Einaudi, 2009). Appassionato di enogastronomia e dei suoi possibili sconfinamenti con terra e cielo, è inoltre musicista e autore del progetto “worldetnico” Madar. Il suo sito internet è disponibile all’indirizzo: www.giannidisanto.it
La vita del fondatore degli istituti e dei centri di assistenza per i bambini orfani e mutilati dalla guerra narrata attraverso il racconto delle persone che gli sono state vicine e che hanno ricevuto il suo aiuto. La testimonianza degli alpini, con i quali aveva condiviso da cappellano militare gli orrori della Campagna di Russia;l’intervista a Silvio Colagrande,che alla morte del beato ricevette in dono la cornea di don Gnocchi che gli permise di ritornare a vedere; la storia di Sperandio Aldeni, il miracolato che, attraversato da una scossa di corrente da 15.000 volt, invocò Carlo Gnocchi ed ebbe salva la vita. Completano l’opera alcune schede:la causa di beatificazione,la Fondazione Don Carlo Gnocchi oggi e una bibliografia.
DESTINATARI: Un libro che interesserà quanti attendono la beatificazione di Don Gnocchi
AUTORE Roberto Parmeggiani è nato a Milano quarantanove anni fa. Sposato, padre di tre figli, è laureato in Giurisprudenza all’Università Cattolica. Giornalista professionista dal 1988, ha lavorato per tre anni al quotidiano «Avvenire» e dal 1990 a «Famiglia Cristiana», dove è caporedattore. Ha all’attivo un altro libro dedicato a Don Gnocchi: Ho conosciuto don Gnocchi. I testimoni raccontano, Ancora, 2000.
Il libro espone la vicenda terrena, e altamente spirituale, di Madre Maria Pierina De Micheli, suor Maria Pierina (1890-1945). Originaria di Milano e vissuta tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, suor Maria Pierina si dedicò alla propagazione della devozione del Santo Volto di Gesù. Nel giugno del 1938 la Madonna rivelò a Madre Pierina la medaglia del Santo Volto: nello stesso anno, il fotografo d’arte Giovanni Bruner di Trento fotografò la Sacra Sindone e donò l’immagine al cardinale Ildefonso Schuster, il quale, a sua volta, la donò a Madre Pierina che da questa fece ritrarre la Medaglia del Santo Volto. La religiosa si spense in provincia di Novara il 26 luglio 1945. Credette a Gesù, lo seguì professando i voti religiosi tra le Figlie dell’Immacolata Concezione, visse con Lui una stupenda avventura in cui sentì che Gesù solo è il Tutto che rende vera e degna di essere vissuta la propria vita.
LA VITA DI SUOR MARIA PIERINA, FONDATRICE DELLA CONGREGAZIONE DELLE FIGLIE DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DI BUENOS AIRES.
AUTORE
Paolo Risso, nato nel 1947 a Costigliole d’Asti, laureato in lettere all’Università di Torino e abilitato in filosofia e storia,è autore di vite di santi e di libri di catechesi,soprattutto diretti alla gioventù.Tra i suoi libri,ricordiamo: La Messa è la mia vita(Cantagalli, Siena 1999-2003); Rolando Rivi, un ragazzo per Gesù (Del Noce, Camposampiero, PD, 2004); Silvio Dissegna. Un ragazzo meraviglioso (LDC, Torino).
Personalità poliedrica,quella del beato Tommaso Reggio (1818-1901),che il cardinale Sodano nella sua Prefazione definisce «figura gigantesca di apostolo dei tempi moderni», i cui carismi sono esaltati da uno straordinario dinamismo (era in piedi dalle tre del mattino fino a tarda sera) grazie al quale egli riusciva quotidianamente a far fronte – senza mancarne uno – agli impegni di confessore, direttore spirituale, predicatore ricercato, docente universitario,direttore di giornale (fu lui a dar vita al primo quotidiano cattolico italiano), vescovo, fondatore di un istituto (le Suore di Santa Marta), operatore culturale e animatore delle più varie iniziative di carità: davvero mai stanco per Dio! Capace di dire la verità senza compromessi, sapeva leggere gli eventi con la vista lunga dei profeti e trovare soluzioni adeguate alle nuove problematiche emergenti: sorprendono infatti il sistema educativo da lui inaugurato nei seminari dove era stato vice-rettore e rettore;il ruolo di protagonista attribuito al laicato cattolico, compresa la componente femminile, non solo nell’ambito ecclesiale ma anche in quello politico e sociale secondo linee che il Vaticano II codificherà nella Apostolicam actuositatem;la proposta lungimirante di un unico catechismo per la Chiesa basato sul dialogo a domande e risposte (che sarà realizzato di Pio X); la valorizzazione delle funzioni sacre che fanno di lui un precursore della riforma liturgica.Sempre pronto però a obbedire alle direttive del Papa anche quando non collimavano con le sue vedute.
AUTORE Angelo Montonati,nato a Varese nel 1931, è giornalista professionista dal 1958.Ha cominciato nel quotidiano locale La Prealpina, passando poi al radiogiornale della Radio Vaticana e quindi,dal 1969 al 1980,a Famiglia Cristianacome “vaticanista” e successivamente come redattore capo del mensile Jesus. Esperto d’informazione religiosa,si è particolarmente interessato alle vicende dei santi, soprattutto dei fondatori e delle fondatrici, cui ha dedicato diverse biografie.Tra le più note:Le mani che guarirono la città(santa Francesca Romana);Il segreto di suor Niente (beata Ulrica Nisch);Una stretta di mano (beata Maria Teresa Scherer);Elisabetta e l’Imprevisto(beata Elisabetta Renzi);Dove tocca la Croce(don Carlo Cavina);E la donna disse: Dio vuole così (beata Gaetana Sterni);Due cuori una voce(san Filippo Smaldone);Il testamento del Capitano(Giuseppe Lazzati);Prete e basta(il beato Domenico Lentini di Lauria); Fuoco nella città(sant’Antonio Maria Zaccaria);Lelia e Ulisse(storia di ordinaria santità di una coppia cristiana);Coraggio e profezia(un pioniere del Vaticano II:il beato Giorgio Preca);Luigia Tincani (fondatrice delle Missionarie della Scuola);E Dio la prese per mano…(madre Ignazia Isacchi fondatrice delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù in Asola);Nel segno di Maria(Roberto Ronca vescovo e fondatore);Per amore, tutto (vita di Suor Maria Edvige Zivelonghi).Inoltre si segnalano i libri-intervista:Due vite per la vita(con i coniugi australiani John e Lyn Billings);Tra cielo e terra: Radio Maria(con padre Livio Fanzaga);Il sapore dell’utopia(con la Comunità di Sant’Egidio).
L'arcivescovo Gianni Danzi, prelato di Loreto, trascinatore nella fede, uomo più di parola che di scrittura, tenne migliaia di ore di lezione, diresse innumerevoli campi giovanili, si lasciò coinvolgere in conversazioni concitate e appassionate, pronunciò centinaia di omelie. La sua capacità contagiosa di persuasione fu spesso registrata su nastro, trascritta dai suoi studenti e dai suoi fedeli e ricopiata. Era un pastore da catturare al volo per fermarlo sulla carta. Intorno all'arcivescovo Danzi si è costruita una trama di memorie per raccontare i tratti della sua vita, le tappe della sua attività di seminatore come sacerdote, parroco, educatore, alto funzionario e prelato vaticano,Vescovo e Arcivescovo, soprattutto nella parole di chi lo ha conosciuto e si è giovato della sua lezione continua, personalissima, ma anche rigorosa e umile. È passato tra noi un vescovo buono e fermo. Qui ne diamo testimonianza in esperienza e parola.
Oggi la Chiesa è chiamata a vivere una missione più essenziale,fondata sulla testimonianza cristiana.Il dono di sé,l’attenzione alla cultura,il dialogo,la solidarietà,l’impegno per la promozione e la liberazione dell’uomo… sono logiche conseguenze della valenza testimoniale della vocazione cristiana. Nella sua esperienza in Abissinia (1839-1860) san Giustino de Jacobis ha reso operativa la spiritualità missionaria della Chiesa. La sua esemplarità referenziale deve ricondurci al rapporto fondamentale con Gesù Cristo e con lo Spirito Santo,veri protagonisti della missione.In questa struttura cristologica e pneumatologica è saldamente radicata la spiritualità di ogni cristiano.Nella struttura dialogica della sua vocazione missionaria e nella permanente obbedienza alla chiamata di Cristo Gesù, Giustino de Jacobis ha realizzato uno degli esempi più interessanti e riusciti d’inculturazione nell’Africa del XIX secolo.
Franz Jägerstätter nasce il 20 maggio 1907 in un paesino austriaco.Rifiutò ogni collaborazione con il nazionalsocialismo dopo l’annessione del suo Paese alla Germania (1938) divenendo di fatto uno dei pochissimi testimoni che in terra tedesca, abbia osato opporsi al regime hitleriano. Chiamato alle armi nel 1943,in pieno conflitto mondiale,dichiarò che come cristiano non poteva servire l’ideologia hitleriana e combattere una guerra ingiusta. Non è senza significato che il suo parroco Josef Karobath, dopo la discussione decisiva nel 1943,pochi giorni prima della chiamata all’arruolamento, abbia scritto:”Mi ha lasciato ammutolito, perché aveva le argomentazioni migliori. Lo volevamo far desistere ma ci ha sempre sconfitti citando le Scritture”. Franz viene ghigliottinato a Brandeburgo (Berlino, nello stesso carcere si trovava anche Bonhoffer) il 9 agosto 1943. Il 26 ottobre 2007 viene proclamato Beato. Nel 1997 venne iniziata la causa di beatificazione su base diocesana.Il 1º giugno 2007 Papa Benedetto XVI ha autorizzato la pubblicazione del decreto che riconosce il suo martirio,aprendo così le porte alla sua beatificazione. Questo libro è la sua storia.
AUTORE Cesare G.Zucconi fa parte della Comunità di Sant’Egidio.
Ogni giorno, nelle strutture di accoglienza create da don Benzi, si siedono a tavola 49.000 persone, tutte alimentate dalla Provvidenza. Chi era il fondatore della “casa famiglia”? A un anno dalla morte, sopraggiunta il 2 novembre 2007, esce la prima biografia di don Oreste Benzi. Il volume ripercorre la storia del sacerdote riminese: dalle origini, l’infanzia, la formazione fino alle prime esperienze sacerdotali;dalla fondazione della comunità Papa Giovanni XXIII fino ai suoi impegni che più lo hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica (e spesso al centro di polemiche),e cioè lotta contro l’aborto,liberazione delle prostitute, recupero dei tossicodipendenti. Dal libro emerge con chiarezza che tutto questo era frutto di una grande fede in Cristo e di un altrettanto forte amore alla Chiesa. Il libro contiene anche un inserto fotografico, con foto inedite che don Benzi consegnò all’autore di questo libro.
Com’era davvero Joseph Ratzinger da studente e poi da professore? Come seguiva le lezioni, e come le teneva? Che rapporti aveva con i suoi colleghi? Come viveva le tante circostanze che fanno parte della vita universitaria? Soprattutto:come lo vedevano i suoi ex studenti? Sono loro che raccontano soprattutto i tanti gesti di gratuità e di continua disponibilità che irrigavano le ore passate insieme al professore, i fatti di quella pazienza che per Ratzinger è “la forma quotidiana dell’amore”. Un libro di memorie che ricostruisce il percorso intellettuale dell’attuale papa Benedetto XVI.
AUTORE
Gianni Valente è giornalista della rivista 30 Giorni.
Suor Francesca Semporini (1915-1972) è l’esempio particolarmente significativo di una religiosa che vive la professione di maestra come “donazionemissione”.La sua attenzione è rivolta in special modo agli umili,ai diseredati e ai disabili in un contesto sociale, politico e scolastico nel quale dominano logiche di discriminazione, selezione e rifiuto del diverso.Ad animarla è un forte sentire cristiano,che la porta a vedere nel bambino disabile una spiritualità da recuperare,un mondo da valorizzare,una persona da integrare.Lavora con rigore scientifico animata,nella scuola e fuori,da quel grande sentimento d’amore verso l’altro sempre annunciato da Gesù Cristo.Ha fondato la congregazione “Suore Misericordiose”. Il libro è la sua biografia e raccoglie, nell’ultima parte,lettere e testimonianze importanti.
AUTORI
Matteo Alfredo Bocchetti,laureato in Pedagogia presso l’Università di Bari,è Direttore Didattico dal 1978.Attualmente dirige la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria di Rionero in Vulture,cittadina della Basilicata.Esperto in problematiche pedagogiche,è iscritto nell’elenco dei formatori della Regione Basilicata.Cura in modo particolare i settori della programmazione didattica e dell’insegnamento scientifico.Ha pubblicato Michele Preziuso, l’uomo, il politico, l’educatore, dedicato a un altro grande maestro vissuto in un momento particolarmente critico della storia d’Italia.
La coppia di sposi Rosetta Franzi (1902-1934) e Giovanni Gheddo (19001942), candidata alla beatificazione, emerge come alternativa forte a una società mediatica e culturale,editoriale,televisiva e cinematografica che propone il matrimonio come atto fragile e costantemente in bilico. Invece Rosetta e Giovanni offrono, in quanto testimoni del Vangelo, un modello di sodalizio sponsale dove l’amore è realmente inteso per sempre.Non hanno inseguito sogni o illusioni, né banalità o superficialità. Il loro amore si è concretizzato in una casa solida edificata sulla roccia e che ha avuto,per cemento armato,la fede in Cristo.Sacrifici,dolori,tragedie sono stati sublimati sull’altare del sacramento nuziale e attraversati con lo stesso spirito che anima i martiri.E’ in corso la causa canonica per la loro beatificazione.
Cristina Siccardi,nata a Torino nel 1966,è sposata e ha due figli.Laureata in lettere moderne con indirizzo storico,ha collaborato con La Stampae La Gazzetta del Piemonte. Specializzata in biografie,fra le sue opere ricordiamo:Elena, la regina mai dimenticata (19962);Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald(19994);Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (20012);Maria José. Umberto di Savoia. Gli ultimi sovrani d’Italia(2004);Paolo VI. Il papa della luce (2008).Tra i libri pubblicati con la San Paolo: Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila(2002);Gian Paola Mina.Vivere e narrare la missione(2003);Santa Rita da Cascia e il suo tempo(2004);Santa Vincenza Gerosa (2005);Santa Maria Crocifissa(2005);Fratel Silvestro. La vite di Dio(2006);Da ricca che era… Vita e opere di Teresa Orsini Doria(2006); Come aquila che plana. Savina Petrilli (2008); Padre Luigi Scrosoppi. Quando l’Umiltà si fa Gloria(2008).
Giuseppe Gemmani (1925-2006) è stato per oltre cinquant’anni uno dei protagonisti della vita economica,sociale e politica della Rimini del dopoguerra. Formatosi nelle fila dell’Azione Cattolica (alla scuola del beato Alberto Marvelli e di don Oreste Benzi),ha vissuto i molteplici impegni come espressione di una fede consapevole e matura. Laureato in ingegneria, rinunciò ad andare a lavorare nella Milano del nascente “miracolo economico” per occuparsi dell’officina meccanica fondata dal padre,con il desiderio,suscitato dalla dottrina sociale della Chiesa,di creare posti di lavoro per i propri concittadini.La sua creazione giovanile,una macchina per la lavorazione del legno commercializzata con il marchio L’Invincibile,fu il mattone fondamentale per l’avvio di un’industria che oggi occupa migliaia di dipendenti ed esporta in tutto il mondo.Secondo il professor Stefano Zamagni,il suo è un esempio di “imprenditoria civile”. Gemmani fin da giovane ha affiancato la dedizione alla propria officina all’impegno politico nella Democrazia Cristiana, diventandone l’esponente più rappresentativo. Ha ricoperto numerosi incarichi: tra gli altri, presidente dell’Azienda di Soggiorno, della Cassa di Risparmio, dell’Associazione Industriali di Rimini.
AUTORE
Valerio Lessi(1957),giornalista,vive e lavora a Rimini.È stato redattore al Resto del Carlinoe al Messaggero,vicedirettore a La Voce di Rimini.Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato:Con questa tonaca lisa(2001),libro-intervista con don Oreste Benzi;Una donna felice. Il “segreto”di suor Maria Rosa Pellesi (2007); Genio di carità. Maria Domenica Brun Barbantini (2008);Don Oreste Benzi. Biografia(2008).Nel 2006 è uscito Il destino si è fatto buono(Itaca) dedicato a Lella Ugolini,grande educatrice di Rimini.Si occupa della comunicazione turistica della Provincia di Rimini. (www.valeriolessi.it)
Il libro tratteggia la vita e la spiritualità della prima Santa sposata dell’epoca moderna: la Santa delle mamme, della famiglia, ma soprattutto la Santa della vita e della gioia, che non esita a mettere a repentaglio la sua vita – perdendola poi effettivamente – per la sua quarta figlia. Pur non essendo l’unica mamma che ha dimostrato questo coraggio,in un’epoca in cui il valore della vita umana, della vita non ancora nata, viene messo in discussione, proprio oggi,il gesto eroico di Gianna Beretta Molla è un segno che dimostra l’autentico amore di quelle mamme cristiane, capaci di donare la vita fino all’ultima conseguenza.Sicuramente non è per caso che Giovanni Paolo II abbia beatificato la giovane mamma il 24 aprile 1994 e, successivamente, canonizzata il 16 maggio 2004.Già Paolo VI,quand’era arcivescovo di Milano, aveva esaltato il suo mirabile gesto per mettere in luce il valore e il coraggio di tante mamme cristiane.
Omaggio dedicato all’ex vescovo di Novara Aldo Del Monte.Dopo la presentazione del successore,Mons.Renato Corti il libro presenta un testo di Carlo Maria Martini,un profilo biografico scritto da Dorino Tuniz,il racconto del rapporto fra Del Monte e Don Gnocchi,di Angelo Bazzari,l’operato come assistente ecclesiastico dell’Unione Donne Cattoliche Italiane, di Maria Teresa Bellenzier, la spiritualità, di Anna Maria Cànopi, la pastorale, di Germano Zaccheo compianto vescovo di Casale Monferrato, il rapporto con la città,di Walter Ruspi,gli ultimi anni,di Mariella Enoc, i vescovi italiani e la recezione del concilio, di Maurilio Guasco, la riforma catechistica, di Germano Zaccheo, un’intervista con monsignor Del Monte, di Luigi Guglielmoni, il presbitero educatore nella fede, di Lorenzo Chiarinelli e un excursus sulle sue lettere pastorali,di Silvio Barbaglia.
Salvo D’Acquisto (Napoli, 17 ottobre 1920 - Torre di Palidoro, Roma, 23 settembre 1943, Servo di Dio) fu un Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. L’episodio che lo vide protagonista e che ancora oggi lo rende famoso è ormai noto al grande pubblico: egli offri la sua vita in cambio dei ventidue ostaggi rastrellati dalle SS per rappresaglia, dopo l’8 settembre, prendendo su di sé la responsabilità di un inesistente atto terroristico che aveva provocato la morte di un soldato tedesco in perlustrazione.
Arruolatosi giovanissimo nei Carabinieri come volontario, nel 1939, parte nuovamente volontario l’anno successivo per la Libia. Rientra in Italia nel 1942 per frequentare la scuola sottufficiali. Uscitone col grado di vice-brigadiere, viene destinato alla stazione di Torre in Pietra, nei pressi di Roma. La figura di d’Acquisto è probabilmente la più nota e forse la meglio rappresentativa dell’intero Medagliere dei Carabinieri, che dolorosamente si compone di mille altre storie simili.
Il libro di Rita Pomponio traccia una inedita biografia a tutto tondo, con una particolare attenzione alla dimensione spirituale e cristiana di Salvo, al suo carattere mite, al suo attaccamento al lavoro e alla famiglia, alla sua formazione e al gesto del supremo sacrificio della vita per amore.
Rita Pomponioè nata nel 1956 a Roma. Giornalista. Ha pubblicato: il romanzo Il prisma di cristallo (Ed. Gangemi, 1999); il saggio storico-archeologico Torrenova Felix. La campagna romana da agro Pupinio a proprietà Borghese (secc. VII a.C. - XX) (Ed. Gangemi, 2000); la biografia di Clemente VIII Il Papa che bruciò Giordano Bruno (Ed. Piemme, 2003); la biografia Il tredicesimo apostolo. Santa Lucia Filippini (San Paolo, 2004); Rosa Venerini (San Paolo, 2006). Ha ottenuto diversi riconoscimenti letterari per la poesia.
Una semplice, chiara e avvincente biografia di un’affascinante figura di sacerdote del secolo scorso. «Padre Semeria? Chi non lo conosce oggi? – scrive di lui Edmondo De Amicis – È attualmente il più celebre oratore sacro d’Italia, il più forte genio filosofico del clero italiano. È il più popolare rappresentante di quella evoluzione verso le idee moderne che viene effettuandosi nel clero colto. Un vero prodigio di lavoro e di eloquenza».
Ma non era soltanto un affascinante predicatore, nel cui cuore ardeva il fuoco dello Spirito, attraendo al suo pulpito ogni categoria di persone; era anche un grande apostolo della carità, che esercitò con mirabile eroismo soprattutto a favore dei bambini orfani della Grande Guerra: «Sono povero, voglio vivere povero, voglio lavorare per i poveri», diceva. Si definiva «il commesso viaggiatore della carità», perché era sempre in movimento per tutta l’Italia e anche all’estero per reperire aiuti a favore della sua “Opera”.
L’attitudine a porsi in ginocchio di fronte alle esigenze del prossimo, è una delle chiavi di lettura della sua vita. «Andiamo!», fu l’ultima sua parola sul letto di morte: era davvero pronto ad andare incontro al suo Signore, accompagnato dalla grande schiera dei suoi assistiti.
Roberto Italo Zanini, originario di Monterosso al Mare nelle Cinque Terre, è nato a Milano il 6 maggio 1960. Laureato in Economia e Commercio, sposato, tre figli, è giornalista e lavora presso la redazione romana di Avvenire. Si occupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20053); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006).
Nel 1980, l’esercito guatemalteco avviò un’intensa campagna di terrore contro la popolazione civile della regione del lago Atitlán nel tentativo di stroncare il sostegno popolare all’opposizione durante la lunga guerra civile in Guatemala. A Santiago, l’esercito prese di mira i capi della comunità e i
catechisti laici, i quali spesso «scomparivano» o erano rapiti, torturati per ottenere informazioni e poi uccisi. La comunità era in preda alla paura. Molti denunciavano i loro stessi vicini alle autorità per dimostrare la propria lealtà e salvarsi la vita.
La vicenda si svolge a Santiago Atitlán, una città su di un magnifico lago sull’altipiano vulcanico del Guatemala sud-occidentale, ed è incentrata su Padre Tanley Francis Rother, un sacerdote missionario dell’Arcidiocesi di Oklahoma City, che fu parroco di Santiago per tredici anni, fino al suo assassinio per mano di uno squadrone della morte guatemalteco nel 1981. Perché raccontare questa storia? Perché, dopo venticinque anni dalla morte, rimane ancora ignorata proprio ora che, in Guatemala, gli abusi documentati contro la Chiesa sono di nuovo in aumento.
Henri Nouwen, scrittore, conferenziere e per moltissimi cristiani nel mondo maestro di spiritualità e di fede, nacque in Olanda nel 1932. Sacerdote e docente di grande talento, insegnò in varie Università, tra le quali Notre Dame,Yale e Harvard, ma trascorse il suo ultimo decennio di
vita come assistente e pastore della comunità di Daybreak a Toronto (Canada), una delle tante Comunità dell’Arca che, fondate da Jean Vanier nel 1963 e oggi diffuse in tutto il mondo, assistono disabili fisici e psichici. Colpito da infarto mentre si trovava lontano dalla sua comunità per un
periodo sabbatico, Nouwen morì nel 1996 nel suo Paese natale. Da allora il suo influsso è andato crescendo, alimentato dalla fama dei suoi scritti e della sua personalità di credente intensamente, appassionatamente impegnato. Tra le opere maggiori della sua copiosa produzione letteraria si segnalano Il guaritore ferito, A mani aperte, L’abbraccio benedicente e La voce dell’amore. Per San Paolo ha scritto, Muta il mio dolore in danza (2006).
«Sono tanto felice che mi pare impossibile esserlo di più». Quando scrive queste parole, suor Maria Rosa di Gesù (al secolo Bruna Pellesi, 1917-1972), ha già alle spalle numerosi anni di malattia, un calvario di sofferenze atroci che l’accompagneranno fino alla morte. Figlia di contadini, cresciuta in un ambiente segnato da lavoro, canto e preghiera, ragazza piacente e amante dell’eleganza, all’età di ventitrè anni decide di placare la sua sete di infinito entrando tra le Terziarie Francescane di Sant’Onofrio, a Rimini. Nel 1945 si ammala di tubercolosi e trascorre i restanti ventisette anni della sua esistenza nel sanatorio di Gaiato (Modena) e al Pizzardi di Bologna. In ospedale tutti sono conquistati dal suo sorriso luminoso, dalla sua perenne letizia, dalla certezza della sua fede, dalla sua dedizione ai bisogni delle altre malate. A molti viene spontaneo paragonarla a santa Teresa di Lisieux. La sua è una credibile testimonianza che si può essere felici nella malattia, che si può vivere il centuplo promesso da Cristo in ogni circostanza della vita.
Valerio Lessi (1957), giornalista, vive e lavora a Rimini. È stato redattore al Resto del Carlino e al Messaggero, vicedirettore a La Voce di Rimini. Per la San Paolo nel 2001 ha pubblicato Con questa tonaca lisa, libro-intervista con don Oreste Benzi. Nel 2006 è uscito Il destino si è fatto buono (Itaca) dedicato a Lella Ugolini, grande educatrice di Rimini. Si occupa della comunicazione turistica della Provincia di Rimini.
Un saggio storico che ricostruisce la vicenda umana e spirituale di Gianna Beretta Molla (1922-1962) - canonizzata nel 2004 da Giovanni Paolo II - dal punto di vista della vocazione alla famiglia. Nata in un ambiente cristiano che era luogo di comunione, di formazione e di gioia, avvertì a sua volta la vocazione alla vita di famiglia. Sposò l’ingegner Pietro Molla, ebbe quattro figli e cercò di trasmettere loro un modello educativo incentrato sull’amore di Dio e del prossimo.
Morì dopo aver dato alla luce la quarta figlia mostrando, in pieno XX secolo, «che cosa significa una vita vissuta come vocazione, una vita matrimoniale intensa quale gioiosa risposta alla chiamata del Signore» (Carlo M. Martini).
Maria Teresa Antognazza è giornalista professionista presso il settimanale diocesano «Luce».
Mario Picozzi è professore associato di Medicina Legale presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
Antonio Rimoldi è professore emerito di Storia della Chiesa presso il Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore.
La storia di don Andrea Santoro, ucciso nella città turca settentrionale di Trabzon (l’antica Trebisonda - Mar Nero). Don Andrea Santoro, 60 anni, era della diocesi di Roma ma nella missione in Turchia si interessava del dialogo interreligioso tra cattolici e islamici. È stato ucciso con un colpo di pistola mentre pregava nella chiesa parrocchiale di Santa Maria dove aveva appena celebrato Messa. Secondo i testimoni, l’assassino è un giovanissimo, un sedicenne che è fuggito dalla chiesa gridando “Allah Akbar”, Allah è grande. Ignoto il movente.
Il libro, per la prima volta racconta la formazione di don Andrea, studente a Roma e i motivi della sua scelta di andare in missione. La narrazione centra l’attenzione sulla Turchia e sulla situazione dei cristiani in quella terra. Sono proposte alcune pagine di don Andrea, tratte dal suo diario e dalle sue lettere: ascoltando i bambini, piccole e grandi virtù, pellegrini in Turchia, una testimonianza dall’est della Turchia, dove va la Turchia, lettera a Benedetto XVI
Don Andrea Santoro era nato a Priverno in provincia di Latina, il 7 settembre 1945 ed era stato ordinato sacerdote il 18 ottobre 1970 a Roma per la Diocesi della capitale. Aveva prestato servizio nella parrocchia Ss. Fabiano e Venanzio di via Terni 92, in zona Tuscolana, e nella parrocchia Gesù di Nazareth di via Igino Giordani al quartiere Collatino. Don Andrea è stato parroco nel quartiere di San Giovanni dal ‘94 al 2000, anno in cui era partito per la missione in Turchia. “Non per evangelizzare - ha sottolineato il parroco don Marco che con don Andrea ha collaborato per anni - ma solo per testimoniare una presenza cristiana e accogliere i pellegrini che si recavano in visita alle chiese dell’Asia minore”.
Augusto D'Angelo insegna Storia dei Partiti nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma «La Sapienza». Dopo essersi occupato a lungo di storia religiosa, negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca sul rapporto tra potere politico e autorità religiosa pubblicando, tra l'altro, i volumi De Gasperi, le destre e l'«operazione Sturzo» (2002), Moro, i vescovi e l'apertura a sinistra (2005). E' stato consulente storico di Liliana Cavani per il film RAI Alcide De Gasperi, l'uomo della speranza (2005).
“Una cosa in mente” ripercorre le tappe della vita del Cottolengo e gli episodi che lo hanno portato a dare vita, in soli 14 anni, ad una struttura che ospita 1300 ammalati, poveri, abbandonati.
La narrazione biografica di un apostolo della carità, san Giuseppe Benedetto Cottolengo (Bra [CN] 1786 – Chieri [TO] 1842), che, ispirato da Dio e animato da spirito evangelico, ha fondato l’istituzione Piccola Casa della Divina Provvidenza e ha dato vita a molteplici iniziative a favore degli uomini più bisognosi. Allegato al libro, l’omonimo film TV.
Paolo Damosso è nato a Torino il 4 aprile 1964. Sposato, con due figlie, da quindici anni si occupa come autore e regista di produzioni televisive. Sono più di cinquanta i lavori realizzati per la NOVA-T, il centro di produzione dei Padri cappuccini italiani. In questi anni ha realizzato programmi di vario tipo: reportage, documentari, docu-fiction e film. Tra questi ricordiamo: Un uomo in prestito al mondo sulla vita del card. Schuster (arcivescovo di Milano); Padre Pio. Uomo di Dio prodotto con la Rai; I fioretti di San Francesco con Flavio Bucci, Valeria Moriconi, Pamela Villoresi, Giancarlo Dettori e Franca Nuti; Un bel servizio film con Pamela Villoresi e Silvia Budri (realizzato per le Ancelle della Carità di Brescia); Io non lo so film con Francesca Draghetti e Anna Ferruzzo (realizzato per le Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret). Come autore delle sue sceneggiature, ora propone il “romanzo” del suo film Una cosa in mente, su San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Un nuovo modo per comunicare tutte le emozioni e le riflessioni vissute.
Il romagnolo don Carlo Cavina (1820-1880) appartiene alla folta schiera di fondatori che nell'Ottocento hanno dato un contributo determinante a "fare gli italiani", evangelizzando, istruendo ed educando intere generazioni di giovani delle classi povere che, senza il loro aiuto, sarebbero rimasti ai margini della società. Trovatosi a svolgere la sua missione di parroco a Lugo nel delicato momento di trapasso culturale, sociale e politico che vide la fine del potere temporale del Papa, il Cavina realizzò un programma pastorale moderno, di grande respiro, nel solco del suo vescovo, il cardinale Mastai Ferretti - che lo aveva ordinato prete prima di diventare Papa - dando un vigoroso impulso alla pietà popolare, mobilitando i laici a fianco del clero nelle iniziative di evangelizzazione e di carità, promuovendo la cultura e fondando una congregazione religiosa - le Suore Figlie di San Francesco di Sales - dedita all'apostolato della preghiera e all'educazione della gioventù. Angelo Montonati. Nato a Varese nel 1931, giornalista-scrittore, è specializzato nel campo dell'informazione religiosa. Ha esordito nel quotidiano varesino La Prealpina, passando poi, dopo un'esperienza di tre anni a Il Sole, alla Radio Vaticana (1966-69) e quindi a Famiglia Cristiana (1969-1980) come inviato e vaticanista. Dopo aver diretto il quotidiano cattolico di Como L'Ordine, è stato per un decennio redattore capo del mensile Jesus