Il Meridiano offre ai lettori una panoramica della versatile attività letteraria di Arpino: articolato in tre sezioni comprende nove romanzi (Sei stato felice, Giovanni; La suora giovane; Un delitto d'onore; L'ombra delle colline; Un'anima persa; Il buio e il miele; Domingo il favoloso; Il fratello italiano; Passo d'addio), una selezione di trenta racconti e infine scritti letterari e giornalistici.
Il volume raccoglie "I fratelli Cuccioli", "Roma", "Il Doge", "Stefanino", "Storia di un'amicizia", "L'interrogatorio della Contessa Maria", la riduzione teatrale di "Roma", "Vita" e "Prologo". Al curatore Gino Tellini, direttore del Centro di Studi Aldo Palazzeschi si devono anche l'introduzione e le notizie sui testi che ne ripercorrono la genesi e la storia.
I due volumi che raccolgono le "Prose di ricerca, di lotta di comando, di conquista, di tormento, d'indovinamento, di rinnovamento, di celebrazione, di rivendicazione, di liberazione, di favole, di giochi, di baleni", ripropongono l'edizione curata tra il 1947 e il 1950 da Egidio Bianchetti. L'edizione raggruppava in tre tomi ciò che D'Annunzio aveva pubblicato in singoli volumi secondo il "Disegno dell'Edizione di Tutte le Opere" da lui stesso approntato nel 1927. Contenitore multiplo e aperto, le "Prose di ricerca" erano concepite per risistemare opere già pubblicate e insieme per raccoglierne di ulteriori.
Secondo dei tre volumi dedicati all'opera eduardiana, la "Cantata dei gioni dispari" raccoglie le commedie composte tra il 1945 e il 1955 secondo un progetto ideato da Eduardo stesso a partire dall'edizione Einaudi pubblicata nel 1975 col titolo "Il teatro di Eduardo". Sono testi molto noti a un pubblico vastissimo che, nel tempo, ha potuto familiarizzarsi con l'opera di Eduardo sia attraverso le rappresentazioni teatrali, sia, più di recente, attraverso i libri e le registrazioni delle commedie trasmesse in televisione.
Un cofanetto che presenta un monumentale lavoro critico condotto sull'intera produzione di Svevo. I testi sono ordinati distinguendo gli editi dagli inediti e quelli completi da quelli incompiuti. Un lavoro critico di controllo sui dattiloscritti e sugli autografi dei testi non pubblicati dall'autore definisce un percorso "genetico" che permette di ricostruire il modo in cui Svevo stendeva le sue opere e vi apportava poi successivi interventi correttori. Nel caso delle opere pubblicate si è fatto il confronto di varianti fra diversi testimoni. In entrambi i casi, il lavoro filologico corregge i non pochi arbitri commessi in precedenza e offre un apparato critico di carattere esplicativo, interpretativo e di rimando intertestuale.
Un'edizione che sottopone a vaglio critico e filologico l'opera di Trilussa. Ripristinando la successione delle dodici raccolte poetiche stabilita dall'autore, controllando le prime stampe e, quando possibile, gli autografi, i curatori hanno ricondotto i testi alla lezione filologicamente più sicura e li hanno accompagnati con un ricco apparato di note, che analizza la struttura metrica, l'inquadramento storico-letterario, i riferimenti alle vicende politiche, i confronti con altri scrittori e fornisce spiegazioni linguistiche e stilistiche. Alle dodici raccolte canoniche segue una ricca sezione di poesie sparse, pubblicate sui giornali dell'epoca e sconosciute al pubblico, e una serie di illustrazioni a sanguigna realizzate dallo stesso Trilussa.
A Hammett si deve l'elaborazione di quello stile di scrittura caratterizzato da realismo asciutto e oggettività al limite del cinismo, senza perdere di vista la profondità e il lato umano dei personaggi. Nelle sue pagine prende forma quell'America dura, brutale e violenta in cui l'avidità e l'inganno appaiono impulsi fondamentali dell'agire umano. Eppure Hammett non è solo un autore "di genere", è scrittore colto, capace di una grande sensibilità per la realtà che lo circonda e di cogliere tutti gli aspetti di una cultura in continua evoluzione: il passaggio cruciale dall'euforia degli anni Venti alla Depressione, con il passaggio alla moderna società di massa. Il volume raccoglie cinque romanzi e una serie consistente di racconti.
Un'edizione critica completa della produzione romanzesca dell'autore triestino. I testi sono ordinati distinguendo gli editi dagli inediti e quelli completi da quelli incompiuti. Un lavoro critico di controllo sui dattiloscritti e sugli autografi dei testi non pubblicati dall'autore delinea un percorso "genetico" che permette di ricostruire il modo in cui Svevo stendeva le sue opere e vi apportava poi successivi interventi correttori. Nel caso delle opere pubblicate si è fatto il confronto di varianti fra diversi testimoni. In entrambi i casi, il lavoro filologico corregge i non pochi arbitri commessi in precedenza e offre un apparato critico di carattere esplicativo, interpretativo e di rimando intertestuale.
Un'edizione critica completa della produzione teatrale e saggistica dello scrittore triestino. I testi sono ordinati distinguendo gli editi dagli inediti e quelli completi dagli incompiuti. Un lavoro critico di controllo sui dattiloscritti e sugli autografi dei testi non pubblicati dall'autore ha delineato un percorso "genetico" che permette di ricostruire il modo in cui Svevo stendeva le sue opere e vi apportava poi successivi interventi correttori. Nel caso delle opere pubblicate si è fatto il confronto di varianti fra diversi testimoni. In entrambi i casi, il lavoro filologico corregge i non pochi arbitri commessi in precedenza e offre un apparato critico di carattere esplicativo, interpretativo e di rimando intertestuale.
Un'edizione critica completa della produzione narrativa dell'autore triestino. I testi sono ordinati distinguendo gli editi dagli inediti e quelli completi dagli incompiuti. Un lavoro critico di controllo sui dattiloscritti e sugli autografi dei testi non pubblicati dall'autore delinea un percorso "genetico" che permette di ricostruire il modo in cui Svevo stendeva le sue opere e vi apportava poi successivi interventi correttori. Nel caso delle opere pubblicate si è fatto il confronto di varianti fra diversi testimoni. In entrambi i casi, il lavoro filologico corregge i non pochi arbitri commessi in precedenza e offre un apparato critico di carattere esplicativo, interpretativo e di rimando intertestuale.
Tra gli scrittori giapponesi che hanno riscosso in Italia il maggior successo negli ultimi cinquant'anni, il nome di Mishima Yukio si segnala non soltanto per il numero relativamente alto di opere tradotte, ma anche per la regolarità con cui i suoi romanzi e racconti sono apparsi nelle librerie italiane. Questo primo volume contiene: La leonessa; Colori proibiti; La morte di Radiguet; L'amore dell'abate di Shiga; Il Padiglione d'oro; Onnagata; La casa di Kyoko; Patriottismo.
Il presente volume raccoglie i nove romanzi di ispirazione storica e civile scritti da Andrea Camilleri e ambientati - Tranne la "Presa di Macallé", che si svolge in epoca fascista - in Sicilia tra la fine del Seicento e Ottocento. Si tratta, in dettaglio, di: Un filo di fumo; La strage dimenticata; La stagione della caccia; La bolla di componenda; Il birraio di Preston; La concessione del telefono; La mossa del cavallo; Il re dei Girgenti; La presa di Macallé. Ai romanzi, disposti in ordine cronologico di pubblicazione, fa seguito una sezione intitolata 'Archivio', che raccoglie il racconto "Ballata per Fofò La Matina", prima idea della "Stagione della caccia".
I testi poetici del "Canzoniere", capolavoro del Petrarca, sono accompagnati nell'edizione dei Meridiani (uscita nel 1996 insieme al volume dedicato a "Trionfi", "Rime estravaganti", "Codice degli abbozzi") dal commento curato da Marco Santagata, petrarchista di fama internazionale. Questa nuova edizione, alla luce dell'altissimo numero di studi dedicati al Petrarca usciti nel corso degli ultimi anni, presenta un nuovo commento aggiornato e ampliato.
"Maschere nude" è il titolo che Pirandello stesso ha scelto per la raccolta dei propri testi teatrali: un ossimoro, immagine di un teatro nel quale l'uomo che si è dato (o al quale è stata imposta) una "maschera" ne scopre la nudità. Questo terzo volume, che copre il periodo 1923-28, propone drammi dell'importanza e della notorietà di "Vestire gli ignudi", "La giara", "L'uomo dal fiore in bocca", "Diana e la Tuda".
L'opera, in due volumi, comprende tutti i romanzi che Aldo Palazzeschi ha pubblicato, con ritmo imprevedibile e altalenante, nell'arco di oltre sessant'anni. Questo primo volume raccoglie: ":riflessi" (1908), "Il codice di Perelà" (1911), "La piramide" (1926), "Le sorelle Materassi" (1934).
Questo volume raccoglie la narrativa, la saggistica e le raccolte aforistiche di Giuseppe Pontiggia. Raffinato cultore dello stile, Pontiggia ha scritto e riscritto alcuni libri, tenendo anche conto delle osservazioni dei suoi critici. Di questo lavoro testuale danno conto, in modo complessivo e non analitico, le notizie dei testi, mentre la cronologia propone citazioni di taglio autobiografico tratte da scritti mai raccolti in volume.
Questo secondo volume completa la pubblicazione dell'opera narrativa di García Márquez nei Meridiani. Le opere presentate, in traduzioni riviste o interamente rinnovate, vanno dal 1972 al 1994, data dopo la quale "Gabo" si è dedicato soprattutto all'autobiografia e alla raccolta dei suoi scritti giornalistici. Da "La incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata" a "L'autunno del patriarca", da "Cronaca di una morte annunciata" a "L'amore ai tempi del colera" le opere dello scrittore colombiano curate da Bruno Arpaia.
Primo dei due volumi dedicati allo scrittore siciliano, questo Meridiano ne raccoglie innanzitutto i romanzi: oltre a "Don Giovanni in Sicilia", "Il bell'Antonio" e "Paolo il caldo", anche quelli meno noti al grande pubblico, come "Singolare avventura di viaggio", "Sogno di un valzer" e "Gli anni perduti". Nel volume sono raccolti inoltre i testi saggistici di Brancati, prevalentemente civili e letterari, a dimostrazione di un suo forte impegno intellettuale. Le riflessioni sul fascismo costituiscono il nucleo da cui si irradia la sua battaglia per la libertà della cultura.
Monica Centanni, docente all'Università Ca' Foscari di Venezia e studiosa di drammaturgia antica e di storia della tradizione classica, propone le sette tragedie complete di Eschilo (I persiani, Sette contro Tebe, Le supplici, Prometeo incatenato e la trilogia dell'Orestea) in una nuova traduzione, da lei stessa curata sulla base del testo, presentato a fronte, stabilito nel 1998 da Martin West.
Le opere di Kawabata, uno dei massimi scrittori giapponesi, sono pubblicate in Italia dal 1959, ma la fama dell'autore crebbe soprattutto dopo il conferimento del premio Nobel. Questo Meridiano, il primo di un autore giapponese, offre una scelta ragionata dei suoi testi, alcuni molto conosciuti altri mai tradotti, che mettono in luce la varietà dei toni della sua narrativa: da un raffinato erotismo alla sperimentazione vicina al dadaismo e al surrealismo.
I due tomi indivisibili raccolgono tutte le poesie di Pasolini, con diverse novità rispetto all'edizione Garzanti del 1993. Tra queste, la proposta di alcune raccolte del tutto (o quasi) inedite, come l'esperimento "L'italiano è ladro", il lungo poema in forma di sceneggiatura "Bestemmia", i 112 sonetti de "L'hobby del sonetto". Nuova è anche la proposta di sessanta testi del Pasolini traduttore di poesia.
Raffaele La Capria ha sempre pensato a se stesso come all'autore di una sola opera, un unico work in progress formato dai libri che via via è andato pubblicando. Per questa ragione non c'è libro che nel corso degli anni egli non abbia riscritto e commentato, mescolando in modo originale e libero la narrativa con la saggistica. Questo Meridiano, curato da Silvio Perrella, giovane critico da tempo amico ed esegeta di La Capria, si è dunque trasformato in una sfida letteraria: quella di realizzare il suo desiderio di un'opera racchiusa in solo libro.
Il volume presenta in due sezioni l'intera opera di Mario Rigoni Stern. La prima sezione contiene i 'romanzi' e la seconda sezione contiene i 'racconti'. Inoltre il testo offre: una Cronologia; Note all'edizione; Notizie sui testi e una bibliografia.
La presente edizione delle "Enneadi" del filosofo greco Plotino (205-269 d.C.) è curata da Giovanni Reale. Il docente di filosofia all'Università cattolica di Milano, conosciuto soprattutto come studioso di Platone, ha firmato un ampio saggio introduttivo e il commento. La traduzione è opera del suo collaboratore Roberto Radice ed è condotta alla luce e in stretto contatto con il commento. Al testo tradotto si aggiunge il testo greco a fronte, indici e una bibliografia.
Cesare Garboli ha raccolto in questi due volumi testi tratti da tutte le raccolte pascoliane e li ha proposti, scardinando l'ordine canonico, nell'ordine cronologico della loro composizione e nella lezione della prima stampa, dove gli inizi del "romanzo" autobiografico traspaiono ben più che nelle redazioni definitive. Scopo del curatore, infatti, è quello di mettere in luce il non espresso, il rifiutato dell'autobiografia del poeta.
Primo dei due Meridiani dedicati all'opera di Camilleri, questo volume raccoglie tutti i romanzi appartenenti al filone "contemporaneo" dello scrittore di Porto Empedocle: "La forma dell'acqua", "Il cane di terracotta", "Il ladro di merendine", "La voce del violino", "La gita a Tindari", "L'odore della notte", cui si aggiungono vari racconti tratti dalle raccolte "Un mese con Montalbano", "Gli arancini di Montalbano" e "La paura di Montalbano". Volume a cura di Mauro Novelli. Introduzione di Nino Borsellino, cronologia di Antonio Franchini.
Il volume si articola in cinque sezioni: universo barocco; inglesi in Italia; italiani in Inghilterra; romantici, decadenti, vittoriani e piccolo museo dannunziano; bellezza e bizzaria; il Prazzesco. Accanto agli studi più conosciuti, la cultura del manierismo e del barocco, i rapporti letterari tra l'Italia e l'Inghilterra, la letteratura e l'arte dell'Ottocento europeo, il decadentismo, gli studi sulle arti minori, il volume propone anche il Praz meno noto: il viaggiatore che ha lasciato pagine sugli Stati Uniti e sulla Russia; il recensore acuto e caustico di volumi importanti della cultura non solo italiana, l'osservatore attento, e ricco di ironia, della storia del gusto.
L'edizione dei romanzi manzoniani ("Fermo e Lucia". "I promessi sposi" 1827 e 1840) qui presentata offre al lettore, in un corpus unitario, quelli che il curatore Salvatore Silvano Nigro considera "romanzi" di Manzoni e non tappe dell'accidentata stesura del romanzo perfetto. Il commento fa dialogare tra loro i tre momenti del progetto narrativo di Manzoni ed esplicita le fonti letterarie e figurative. In particolare, il commento ai Promessi sposi è molto attento al dato visivo e tende a mettere in luce i giochi allusivi, i rimandi impliciti, la completezza dei significati offerta dall'analisi contemporanea.
Attraverso nuove traduzioni, il volume offre una significativa scelta della produzione narrativa di Andric. Accanto ad una sezione di racconti (alcuni mai pubblicati in Italia) vengono presentati i due romanzi maggiori, "La cronaca di Travnik" e "Il ponte sulla Drina". Ciò che Andric racconta è in primo luogo il difficile incontro di uomini, mondi e religioni, eventi spesso drammatici e avventurosi.
Per la prima volta vengono riuniti i romanzi che Kerouac aveva scritto non come unità a sé stanti, ma con l'intento di costruire proustianamente una propria Recherche. Romanzi che, quindi, si richiamano l'un l'altro, il tutto in uno stile che cerca le cadenze sincopate del jazz. Il volume si apre con "Sulla strada", seguono "I sotterranei", "I vagabondi del Dharma", "Big Sur" e "Angeli della desolazione". In appendice sono raccolti esempi della saggistica e della narrativa breve di Kerouac e una decina di pagine in lingua originale del romanzo postumo "Vision of Cody".
"La produzione in prosa di Saba è relativamente scarna (se paragonata a quella di molti altri poeti del Novecento da Ungaretti a Montale, a Sereni, a Caproni). Si possono individuare tre nuclei cronologici in cui sembra concentrarsi la gran parte del lavoro in prosa di Saba: il primo da collocare tra il 1910 e il 1915, il secondo tra il 1944 e il 1948, il terzo infine tra il 1952 e il 1953. " (Dall'introduzione di Mario Lavagetto).
"Il mio primo incontro con Hölderlin è avvenuto nel momento in cui stavo entrando all'università, avevo diciassette anni e iniziavo le frequenze a Padova. Un amico mi fece avere una vecchia edizione di Hölderlin in caratteri gotici, assicurandomi che avrei riconosciuto senza alcun dubbio un grande poeta, e io cominciai, col poco tedesco che avevo, a decifrarlo." dDall'introduzione di Andrea Zanzotto)
Dal sommario del volume: La rivelazione del Buddha, di Raniero Gnoli; I testi antichi, di Claudio Cicuzza e Francesco Sferra; Nota all'edizione; Trascrizione e pronuncia dei vocaboli in pali e sanscrito; Tavole: I luoghi del Buddha, Il cosmo; Abbreviazioni bibliografiche; La dottrina; Critica alle opinioni; Principi fondamentali della pratica meditativa; Morale e saggezza; Vita del Buddha; Glossario; Bibliografia; Indici.
Dal sommario del pimo volume: "Il cavaliere della valle solitaria" (di Bernardo Bertolucci), "Non padre, ma umile fratello" (di Mario Martone), "La trascrizione dello sguardo" (di Vincenzo Cerami), cronologia (a cura di Nico Naldini), nota all'edizione,. Per il cinema: sceneggiature (e trascrizioni), commenti per documentari, sceneggiature in collaborazione e materiali per film altrui, idee, soggetti, trattamenti, "confessioni tecniche" e altro, interviste e dibattiti sul cinema, note e notizie sui testi, bibliografia, filmografia. Il secondo volume comprende invece tutte le opere per il cinema scritte da Pasolini.
Dal sommario: un teatro borghese (intervista a Luca Ronconi), il corpo del testo (intervista a Stanislas Nordey), cronologia (a cura di Nico Naldini), nota all'edizione. Teatro: da "La sua gloria", da "Edipo all'alba", "I Turcs tal Friul", appendice a "I Turcs tal Friul", da "I fanciulli e gli elfi", "La poesia o la gioia", "Un pesciolino", "Vivo e coscienza", "Italie magique", "Nel '46!", progetto di uno spettacolo sullo spettacolo, "Orgia", appendice a "Orgia", "Pilade", appendice a "Pilade", "Affabulazione", appendice a "Affabulazione", "Porcile", appendice a "Porcile", "Calderon", "Bestia da stile". Traduzioni: "Orestiade", appendice a "Orestiade", "Antigone", "Il vantone", appendice a "Il vantone", bibliografia.
Questo secondo volume della raccolta delle opere di Greene, comprende i romanzi composti a partire dal 1956: "Il nostro agente dell'Avana", "I commedianti", "In viaggio con la zia", "Il console onorario", "Il fattore umano". I personaggi di Greene sono di preferenza anime sradicate che si battono nella loro fragilità. Assassini, alcolizzati, adulteri sono alcuni dei 'peccatori' che abitano un mondo diseredato da Dio. Ma l'apparente silenzio di Dio si trasforma in sentimento di pietà per l'uomo che soffre.
"Arcipelago Gulag" è una colossale raccolta di dati sulle deportazioni e i campi di reclusione dell'epoca staliniana: una vera e propria storia, geografica ed etnologia, della realtà dei lager. Per la sua immane impresa l'autore raccolse i racconti e le deposizioni di più di duecento ex deportati. Corredano i volumi una cronologia, un apparato di note e una bibliografia. I due tomi non sono vendibili separatamente.
Il cofanetto, di due volumi vendibili anche separatamente, raccoglie una scelta di opere di Boll. L'autore ha sperimentato diverse tecniche narrative e ha affrontato con passione i temi sociali, politici e culturali della nostra società. I temi, i protagonisti e lo stile dei suoi romanzi qui raccolti ne fanno uno scrittore di grande richiamo.
Il secondo volume delle opere di Boll 'chiude il cerchio' della sua opera. Nella prima parte si offrono i suoi ultimi resti narrativi; tra gli altri: "Foto di gruppo con signora", che individua e analizza il conflitto tra l'anima ingenua e l'ipocrisia della società, e "L'onore perduto di Katharina Blum", una requisitoria contro gli abusi della professione giornalistica. Nella seconda parte, divisi in quattro sezioni, in ordine cronologico, vengono presentati un centinaio di saggi, molti dei quali inediti in italiano.
Il volume contiene i seguenti romanzi: Claudine a scuola; Claudine a Parigi; Claudine si sposa; Claudine se ne va (Diario di Annie) ; La vagabonda; Chéri; Il grano in erba; La seconda; La gatta ; Duetto; Il cucciolaio. Racconti: Bellavista; Camera d'albergo; La luna di pioggia; Il kepì; Gigi; Il bambino malato.
Il volume riprende l'intero "corpus" poetico di Giudici, costituito dalle dodici raccolte da lui pubblicate, e arricchito dalla riproduzione in appendice alle sue prime "plaquettes", nonché da una cospicua sezione di poesie inedite.
Francois de Montcorbier nasce a Parigi nel 1431; rimasto orfano di padre, assume il nome del suo tutore, Guillaume de Villon. Segue gli studi universitari, fino a diventare maitre es arts nel 1452, e lavora come scrivano. Nel 1455, nel corso di una rissa, uccide un prete ed è costretto alla fuga. Rientrato a Parigi è coinvolto in un furto al Collegio di Navarra. Questi sono i primi della serie di analoghi episodi che costelleranno la sua vita. Dopo il 1463 non si hanno più sue notizie. La sua prima opera è "Il lascito", che il poeta dichiara di aver scritto nel giorno di Natale del 1456, lo stesso del furto del Collegio di Navarra. Nel 1462 compone il suo testo più famoso, "Il testamento".
I tre volumi di "Vita di un uomo" riuniti in un unico cofanetto offrono al lettore un ampio quadro dell'attività letteraria di Ungaretti: "Tutte le poesie" è l'unica edizione dell'intero corpus poetico ungarettiano e include le note ai testi redatte dallo stesso poeta, oltre a un saggio di poetica; "Saggi e interventi" costituisce una raccolta dei suoi testi in prosa risalenti agli anni tra il 1918 e il 1970; "Viaggi e lezioni", che conclude l'edizione delle opere ungarettiane dei Meridiani, restituisce due esperenze importanti, quella del viaggiatore e quella del docente universitario e del conferenziere, che ripercorre dalle origini il cammino della letteratura italiana.
Esteta, conferenziere, conversatore, polemista, uomo di spettacolo, Oscar Wilde (1854-1900) crebbe a Dublino in un ambiente spregiudicato. Studiò a Oxford e ben presto si impose come una delle personalità dominanti nei circoli artistici e nei salotti inglesi e francesi. Dopo il matrimonio, la sua relazione omosessuale con lord Alfred Douglas suscitò enorme scalpore. Il padre di Alfred lo trascinò in tribunale, dove Wilde nel 1985 fu condannato per omosessuaità a due anni di lavori forzati. Scontata la pena, ridotto in miseria, abbandonato da tutti, morì a Parigi dove si era rifugiato. In questo Meridiano, tutto il meglio di ciò che Wilde stesso raccolse in volume, oltre a qualche campione della sua attività giornalistica.
Il volume raccoglie una scelta di quasi mille lettere, per la maggior parte inedite, dalla cui semplice successione cronologica emerge una serie di temi rilevanti: la formazione culturale e morale negli anni della guerra e della Resistenza; l'impegno attivo nel PCI per oltre un decennio; il distacco dal partito ma non dalle motivazioni profonde della politica; trent'anni di lavoro editoriale presso Einaudi e infine il progressivo riconoscersi e atteggiarsi di Calvino come scrittore e letterato che si interroga, si commenta, si mette in questione discutendo con amici, autori, letterati, critici, editori.
Il volume è suddiviso in due sezioni che restituiscono due esperienze importanti di Ungaretti, quella di viaggiatore e quella di docente universitario e conferenziere, esperienze che, nella vita del poeta, si intersecano e si sovrappongono dall'inizio degli anni '30 agli anni '60. La pubblicazione di questo volume intende fornire, grazie anche all'esaustivo apparato di note, una visione più ricca e approfondita del letterato comunemente noto solo come poeta.
Il volume contiene l'intera produzione poetica di Carlo Porta, erede della tradizione dialettale milanese. Questa edizione si presenta rivista e accresciuta, grazie ai quattro inediti venuti alla luce negli ultimi anni e all'approfondito commento. Oltre alle poesie il libro contiene, in una sezione a s stante, gli abbozzi e i frammenti.
Il volume comprende i testi composti tra il 1936 e il 1955: tra questi "Una pistola in vendita" (1936), "Missione confidenziale" (1939), "Il potere e la gloria (1940), "L'amico tranquillo (1955).
Primo dei tre volumi dedicati all'opera eduardiana, la "Cantata dei giorni pari" raccoglie i testi che vanno dall'esordio nel 1920 al 1942 secondo un progetto ideato da Eduardo stesso a partire dall'edizione Einaudi pubblicata nel 1975 col titolo "Il teatro di Eduardo". Sono testi molto noti a un pubblico vastissimo che, nel tempo, ha potuto familiarizzarsi con l'opera di Eduardo sia attraverso le rappresentazioni teatrali, sia, più di recente, attraverso i libri e le registrazioni delle commedie trasmesse in televisione.
In un unico cofanetto sono racchiusi i due volumi, anche disponibili separatamente, dell'opera di Falubert. I Meridiani dell'opera di Flaubert anticipano l'edizione della Pléiade e si presentano con un corredo critico d'eccezione. Nuove le traduzioni, anch'esse prestigiose: Giovanni Raboni, Ernesto Ferrero, Giovanni Bogliolo, tra i tanti.
Il secondo e conclusivo volume dell'edizione di Flaubert nei Meridiani raccoglie le opere dal 1863 all'anno della morte, spaziando, sia pure in maniera antologica, per tutti i generi tentati dallo scrittore, compreso il teatro, grande e infelice amore della sua vita. Il libro si apre con uno dei suoi capolavori, la seconda Educazione sentimentale e si chiude con un altro purtroppo incompiuto, Bouvard et Pécuchet, accompagnato dal gustosissimo Dizionario delle idee correnti. Inoltre, la commedia Il candidato, in cui lo scrittore manifesta tutto il suo scetticismo per la vita politica e i suoi rappresentanti, le due diverse redazioni della Tentazione di sant'Antonio e il piccolo gioiello dei Tre racconti. Curatore del volume è Giovanni Bogliolo.
Nei quattro libri che compongono questo grande e appassionante romanzo del Novecento europeo, la materia biblica dà luogo a un emozionante racconto che accoglie al tempo stesso suggestioni dalla psicologia, dalla storia delle religioni e dal mito. Quale commento, nel volume è compresa, oltre a un ricco e preziosissimo corredo di note che ne chiariscono i riferimenti biblici e culturali, un'ampia sezione che raccoglie scritti manniani non reperibili altrove: riflessioni dell'autore sulla propria opera, nonché le lettere inviate, a partire dal 1934, da Mann a Károly Kerényi, grande studioso del mito e delle religioni, e riguardanti appunto la genesi e l'elaborazione del romanzo. La traduzione è quella, storica, di Bruno Arzeni, accuratamente rivista per questa nuova edizione. Arricchisce il volume un inserto iconografico che presenta immagini tratte dai testi su cui Mann si documentò per la descrizione, assolutamente fedele, di personaggi e luoghi dell'Egitto.
L'universo artistico di Bulgakov racchiude in sé una straordinaria varietà di mondi, luoghi e situazioni: ne sono un esempio "La guardia bianca", le "Memorie di un giovane medico", "Cuore di cane", "Le uova fatali", le "Memorie di un defunto e "Il maestro e Margherita". La scelta dei testi e la curatela del volume sono affidati a Merietta Cudakova.
Il volume raccoglie tutte le opere filosofiche italiane di Giordano Bruno: dialoghi cosmologici d'ispirazione copernicana e dialoghi morali, tutti risalenti al biennio 1584-85. La curatela dell'edizione è affidata a Michele Ciliberto, studioso di Bruno e presidente del comitato di celebrazioni dell'anniversario della sua morte, che firma il saggio introduttivo.
Con questo secondo volume si completa la pubblicazione di Tutte le opere di Maupassant nei Meridiani, iniziata nel 1993. Le novelle, presentate secondo l'ordine cronologico di pubblicazione su giornali e riviste, sono tutte tradotte da Mario Picchi, che firma anche la curatela del primo volume. Il secondo volume è invece curato da Maria Giulia Longhi.
Con questo secondo volume si completa la pubblicazione di Tutte le opere di Maupassant nei Meridiani, iniziata nel 1993. Le novelle, presentate secondo l'ordine cronologico di pubblicazione su giornali e riviste, sono tutte tradotte da Mario Picchi, che firma anche la curatela del primo volume. Il secondo volume è invece curato da Maria Giulia Longhi.
La scelta dei testi documenta sia la produzione narrativa sia quella saggistica, privilegiando le opere pubblicate da Debenedetti in vita poiché è in esse che le sue doti di prosatore emergono maggiormente. Non mancano tuttavia alcune pagine scelte dalle lezioni e dagli scritti sul cinema, testimonianza insieme agli scritti editi in vita di un metodo critico che, oltre a utilizzare la psicoanalisi, la sociologia, l'antropologia culturale e la fenomenologia, lascia ampio spazio alla sua soggettività di lettore.
Il Meridiano raccoglie sia scritti narrativi sia scritti saggistici. Gli anni vanno dal rientro in patria (1945) alla morte (1978), e coprono quindi il periodo della ricostruzione, delle rigide contrapposizioni ideologiche e degli squilibri della società del benessere. Tra i romanzi, "Una manciata di more", "Il segreto di Luca", "La volpe e le camelie", "L'avventura di un povero cristiano". La selezione di saggistica propone "Uscita di sicurezza" e una ricca scelta di interventi e articoli, oltre alla produzione meno nota, fra cui le sceneggiature.
Il Meridiano propone in ordine cronologico i romanzi "Altre voci, altre stanze", "L'arpa d'erba", "Colazione da Tiffany"; "A sangue freddo", "Musica per camaleonti", "Preghiere esaudite", numerosi racconti e una scelta di reportages di viaggio e di ritratti. La curatela è affidata a Gigliola Nocera; Alberto Arbasino firma un saggio-ritratto di Truman Capote, delineando la figura del raffinato scrittore e al contempo del protagonista mondano, adorato e adulato dal jet-set internazionale.
Il volume comprende l'opera narrativa di Zanzotto e una cinquantina di pagine inedite che costituiscono il nucleo di una nuova raccolta che sarà pubblicata nel 2000. La sezione relative alle prose raccoglie sia le prose creative e i racconti pubblicati in "Sull'altopiano", sia un'antologia di prose poetiche, mai raccolte in volume che testimonia l'impegno del poeta nel contribuire ai dibattiti culturali del nostro tempo.
Sono saggi militanti che permettono di seguire il percorso politico di Pasolini dal giovanile interesse per la l'autonomismo friulano fino al contrastato rapporto con il Pci, sempre da battitore libero o compagno di strada. Molto interessante è anche il Pasolini antropologo o sociologo, attento alle trasformazioni della società di massa, ben prima degli interventi degli "Scritti corsari" Tra gli inediti si segnala un durissimo saggio contro la televisione, che risale al 1966.