Questo cofanetto raccoglie i tre volumi pubblicati a partire dal 2015, portando a compimento il progetto di traduzione e commento del Nuovo Testamento a cura di un team di bibliste italiane coordinate da Rosanna Virgili.
Il cofanetto contiene:
1. i Vangeli (2015)
2. le Lettere di Paolo (2020)
3. Atti degli apostoli, Lettere cattoliche, Ebrei e Apocalisse (2023)
Dal punto di vista metodologico, l'intero progetto è stato guidato da alcuni criteri generali:
tutti i testi sono stati curati da bibliste italiane e, sia nella traduzione sia nel commento, una particolare attenzione è stata data agli aspetti che evidenziano la presenza (o l'assenza), le concezioni, i ruoli e l'importanza del femminile;
dal punto di vista formale il commento ai singoli libri, pur rivelando la personalità diversa di ogni autrice, i suoi propri canoni esegetici e il suo stile personale, è stato sviluppato con metodo scientifico ma redatto con un linguaggio accessibile a tutti per una qualità di buona divulgazione. Per questo il lettore non troverà – se non in pochi casi, nelle introduzioni ai singoli libri – un apparato di note.
LA STRUTTURA DELL'OPERA (comune ai tre volumi)
Le sezioni del volume dedicate a ogni libro biblico si aprono con una "mappa per orientarsi", che riporta i titoli dei capitoli e delle pericopi maggiori, con le relative pagine. I titoli di capitoli e pericopi non sono "neutri", ma fortemente caratterizzati, per dare al lettore una prima chiave interpretativa.
Il testo biblico è proposto, normalmente, per capitoli interi. Segue il commento, anch’esso articolato capitolo per capitolo. In questo modo si propone al lettore di leggere e comprendere ogni libro così come si presenta oggi nel suo "testo canonico".
Questa edizione del Codice di diritto canonico, a cura della Redazione di «Quaderni di diritto ecclesiale», presenta: il testo integrale - latino e italiano - del Codice, aggiornato al 31 maggio 2024, comprensivo della nuova edizione del Libro VI; i rimandi alle fonti dei singoli canoni; le interpretazioni autentiche; l'indicazione degli articoli dell'istruzione Dignitas connubii a lato dei canoni del Libro VII; in appendice: il testo del Libro VI abrogato. Il volume si affianca al Codice di diritto canonico commentato, sempre a cura della Redazione di «Quaderni di diritto ecclesiale». Edizione riveduta e aggiornata.
Questo volume offre la traduzione e il commento degli Atti degli Apostoli, della Lettera agli Ebrei, delle Lettere cattoliche (Giacomo, 1 e 2 Pietro, 1, 2 e 3 Giovanni, Giuda) e dell'Apocalisse. Si tratta del terzo volume di un'opera tesa a racchiudere il Nuovo Testamento e che va a completare i due già pubblicati, dedicati ai quattro Vangeli (2015) e alle Lettere di Paolo (2020). I criteri che presiedono all'elaborazione di questo volume sono gli stessi che hanno guidato i precedenti: tutti i testi sono stati curati da bibliste italiane e, sia nella traduzione sia nel commento, una particolare attenzione è stata data agli aspetti che evidenziano la presenza (o l'assenza!), le concezioni, i ruoli e l'importanza del femminile. Il commento ai singoli libri biblici è stato sviluppato con metodo scientifico ma redatto con un linguaggio accessibile a tutti per una qualità di buona divulgazione.
Il Nuovo Testamento letto dagli Ebrei è un contributo innovativo allo studio dell'ambiente in cui nasce il cristianesimo. Un team di ottanta studiosi ebrei di fama mondiale getta nuova luce sul testo, sul suo sfondo giudaico, sulla sua ricezione in contesto ebraico lungo i secoli, offrendo informazioni di una qualità eccezionale, utili a una lettura criticamente consapevole del Nuovo Testamento. Nella prima parte del volume ciascun libro del Nuovo Testamento viene preceduto da una introduzione, con indicazioni per la lettura e informazioni specifiche sul modo in cui il libro si rapporta al giudaismo dell'epoca, e viene poi commentato versetto per versetto. Il commento è articolato in una ricca serie di note e in quasi novanta box tematici fuori testo, che mettono in risalto una grande quantità di rimandi e parallelismi testuali (Bibbia ebraica, rotoli del Mar Morto, Filone d'Alessandria e Flavio Giuseppe, scritti apocrifi, Midrashim, Targumim, Talmud...); ma si avvale anche di mappe e cartine, di tabelle e diagrammi riassuntivi. Nella seconda parte del volume il lavoro esegetico viene integrato da cinquantaquattro saggi monografici che delineano le prospettive ebraiche sul Nuovo Testamento. Sono straordinari materiali di consultazione organizzati per soggetto, in otto aree complessive, che vanno dalla storia ai vari aspetti della società ebraica, dai rapporti fra ebrei e gentili fino alle relazioni fra ebraismo e cristianesimo, colti nei loro versanti teologico, culturale, artistico...
Sesta edizione, aggiornata con le nuove norme canoniche e interamente riveduta nella parte di commento, del prestigioso volume realizzato dalla Redazione della rivista Quaderni di diritto ecclesiale. Un testo fondamentale, opera di riferimento nel campo del diritto canonico, per docenti, studenti, operatori del diritto, ma anche per parroci e amministratori di beni ecclesiastici. Il volume si compone di: testo ufficiale latino; traduzione italiana, fonti, interpretazioni autentiche, Costituzione apostolica Praedicate evangelium, legislazione complementare della CEI, commento, testo originale dei canoni modificati, indice analitico. Codice Commentato aggiornato alle ultime norme canoniche e interamente riveduto nella parte di commento. Con tasca interna per accogliere eventuali aggiornamenti.
Exsultet è uno strumento di lavoro, elaborato dai più competenti liturgisti e pastoralisti del Centro francese di pastorale liturgica, per rispondere alle domande che fe deli, ministri e animatori liturgici quotidiana mente si pongono. La prima parte di questa Enciclopedia pratica della liturgia privilegia il significato dell'azione celebrativa, i suoi fondamenti umani, storici e teologici. La seconda parte mette in rilievo l'originalità della liturgia cristiana, il significato della domenica, dell'eucaristia, dei sacramenti, della liturgia delle ore, delle benedizioni e delle devozioni. La terza parte, infine, si concentra sull'arte di celebrare e sulla realizzazione concreta delle celebrazioni. Ogni capitolo espone con chiarezza un sin golo argomento ed è arricchito da una antologia di documenti che ne completano l'esposizione, ma soprattutto permettono di riferirsi ai testi del magistero, di conoscere la storia, di approfondire i risvolti operativi di una liturgia, di misurare la reale portata di una questione, di ottenere suggerimenti originali ed efficaci, provenienti dall'esperienza sul campo.
Nell'introduzione alla quinta edizione del Codice di diritto canonico commentato si assicuravano i lettori che le eventuali innovazioni legislative concernenti il testo del Codice sarebbero state segnalate. La promulgazione di un intero nuovo Libro del Codice (il VI, sul diritto penale) ha richiesto di approntare il presente complemento al Codice di diritto canonico commentato. Al testo ufficiale latino del nuovo Libro VI, con l'indicazione della correzione di un errore materiale, è affiancata la traduzione italiana, integralmente ripresa inalterata da Bollettino Sala Stampa della Santa Sede B0348 del 1° giugno 2021. Sono state inserite le interpretazioni autentiche ai canoni 1367 (ora can. 1382 § 1) e 1398 (ora can. 1397 § 2), in quanto il testo normativo al quale si riferiscono è rimasto immutato.
Questa edizione del Codice di diritto canonico, a cura della Redazione di «Quaderni di diritto ecclesiale», presenta: il testo integrale - latino e italiano - del Codice, aggiornato al 15 giugno 2021, comprensivo della nuova versione del Libro VI, promulgata con la costituzione apostolica Pascite gregem Dei; i rimandi alle fonti dei singoli canoni; le interpretazioni autentiche; l'indicazione degli articoli dell'istruzione Dignitas connubii a lato dei canoni del Libro VII; in appendice: il testo del Libro VI abrogato.
Se sei alle prime armi con la Sacra Scrittura, se cerchi una guida facile e attraente al testo biblico, se sei giovane di anni o di cuore, se vuoi imparare a tradurre la Parola di Dio nel concreto della vita allora questa Bibbia è per te: più di 900 box di commento e 300 illustrazioni ti aiuteranno a conoscere con la mente e con il cuore la Parola di Dio, a pregarla da solo, nei gruppi biblici e in comunità a viverla in questo nostro tempo. Età di lettura: da 7 anni.
Risultato di un’attenta ricerca d’archivio e di un lavoro meticoloso di collazione dei testi, il volume raccoglie i documenti già editi e quelli non ancora pubblicati riguardanti l’iter di redazione dei canoni del Codice di diritto canonico sul matrimonio.
Si tratta di un’opera unica nel suo genere, in quanto per la prima volta tutti questi materiali sono pubblicati in un solo volume. Nello specifico, l’opera contiene le relazioni e gli schemi previ preparati dal relatore del Coetus, padre Peter Huizing, a partire dai vota redatti dai Consultori. Si trova inoltre pubblicato il verbale della IV Plenaria dei Cardinali membri della Commissione durante la quale furono affrontate alcune questioni di notevole rilievo in materia matrimoniale. I verbali delle sessioni di studio, 17 della Series prima e 5 della Series altera, vengono riportati per la prima volta con l’indicazione degli autori dei singoli interventi; ciò consente di cogliere quale fu l’apporto specifico di ciascun Consultore all’opera di revisione aprendo così a nuove prospettive di ricerca.
Un ampio studio introduttivo offre le fondamentali chiavi di lettura. Completa il volume una tavola sinottica che permette di cogliere con uno sguardo d’insieme l’evoluzione nella formulazione dei canoni dal Codice pio-benedettino al Codice vigente attraverso i passaggi intermedi (lo Schema de sacramentis del 1975, lo Schema Codicis del 1980 e lo Schema novissimum del 1982).
Questa miscellanea di studi in memoriam del Cardinale Velasio De Paolis (1935-2017), articolata in tre volumi e sviluppata in otto sezioni tematiche, ha visto la partecipazione di numerosi Autori, rappresentanti idealmente l'universo che ha conosciuto il Cardinale e che lo riconosce soprattutto come Maestro. Il titolo Opus humilitatis iustitia esprime adeguatamente chi è (stato) Velasio De Paolis. L'humilitas richiama anzitutto il suo legame filiale con la Congregazione dei Missionari di S. Carlo - Scalabriniani. Egli stesso ha voluto inserire nel suo stemma il motto Humilitas, che bene rappresenta sia l'indole del Cardinale, schivo e dimesso, sia uno degli aspetti che maggiormente ha connotato la sua lunga missione ecclesiale di illustre professore, il suo tono espositivo, magistrale e pacato, "mitis vero et humilis".
Testo integrale, traduzione CEI 2008.
Il Cinquecento è il secolo in cui all'arte viene riconosciuta, a pieno diritto, una forma di potere, e in cui l'artista può, nel momento stesso in cui soddisfa le richieste dei suoi potenti committenti, interrogarsi sui fini delle proprie opere e della propria pratica artistica. Daniel Arasse illustra le condizioni storiche che portarono all'affermazione delle personalità artistiche, mostrando insieme come il loro «genio» abbia potuto a sua volta influire sulle condizioni che consentirono le loro creazioni. Seguendo da vicino le variazioni dello stile moderno e l'espressione della «maniera» individuale dell'artista, Arasse disegna, sul filo dell'analisi, una sorta di ritratto in perpetua trasformazione dell'arte del Cinquecento. Le deviazioni, e perfino le devianze, spesso anch'esse geniali, dei discepoli vengono analizzate come altrettanti contributi per l'interpretazione dei maestri, anzitutto Michelangelo (con la sua terribilità) e Raffaello (che incarna la raffinatezza della grazia); metterli in prospettiva, al di là dell'interesse dell'analisi in sé, significa seguire il principio di una più reale comprensione della storia, che si serve del dettaglio - punto di condensazione dell'intero dipinto - come strumento di precisione.
Il rilevamento architettonico consente di individuare, analizzare e registrare l'origine di un edificio e le vicende che ne hanno contrassegnato la storia, dalla forma originale allo stato attuale. Dalla teoria della misura alla strumentazione per il rilevamento diretto, indiretto e fotogrammetrico, dai fondamenti teorici della materia alla normativa che la regola, dall'utilizzo delle tecnologie informatiche alle diverse varianti metodologiche applicate ai settori architettonico, urbano, archeologico e del restauro, il manuale offre un panorama della disciplina e dei suoi strumenti.
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo: alcuni respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù; altri vengono composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi, e raccolgono narrazioni della tradizione orale che guardano soprattutto alle situazioni lasciate in sospeso dai quattro Vangeli canonici.
Gli Apocrifi del Nuovo Testamento nella presente edizione sono stati curati da Mario Erbetta e pubblicati da Marietti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento: si tratta di un’opera fondamentale che spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell’intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Sommario
Introduzione generale. 1. Canonico e apocrifo. 2. Forme e tipi: origine degli apocrifi del NT. 3. Formazione e affermazione del canone neotestamentario. 4. Chiesa e apocrifi; influsso, bibliografia e valore.
Testi affini e vangeli canonici. 1. Agrapha. 2. Papiri con frammenti di antichi vangeli apocrifi. 3. Vangeli giudeo-cristiani. 4. Vangelo di Pietro. 5. Vangelo degli Egiziani.
Vangeli gnostici e testi affini. 1. Scritti dei Dodici, dei Settanta, sotto il nome di apostolo o di santa donna. 2. Vangeli con autore del messaggio il Salvatore o con richiamo nel titolo a entità astratte o impersonali. 3 Vangelo con il nome di persona del VT. 4. Vangeli attribuiti a eresiarchi o con il nome dei loro seguaci. 5. Vangelo con il nome dei lettori.
Appendice
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, leggeva l’antico geroglifico e conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo: alcuni respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù; altri vengono composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi, e raccolgono narrazioni della tradizione orale che guardano soprattutto alle situazioni lasciate in sospeso dai quattro Vangeli canonici.
Gli Apocrifi del Nuovo Testamento nella presente edizione sono stati curati da Mario Erbetta e pubblicati da Marietti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento: si tratta di un’opera fondamentale che spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell’intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Sommario
1. Infanzia. 2. Passione. 3. Assunzione. 4. Appendice.
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, leggeva l’antico geroglifico e conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.
Questa miscellanea di studi in memoriam del Cardinale Velasio De Paolis (1935-2017), articolata in tre volumi e sviluppata in otto sezioni tematiche, ha visto la partecipazione di numerosi autori, rappresentanti idealmente l'universo che ha conosciuto il Cardinale e che lo riconosce soprattutto come Maestro. Il titolo Opus humilitatis iustitia esprime adeguatamente chi è (stato) Velasio De Paolis. L'humilitas richiama anzitutto il suo legame filiale con la Congregazione dei Missionari di S. Carlo - Scalabriniani. Egli stesso ha voluto inserire nel suo stemma il motto Humilitas, che bene rappresenta sia l'indole del Cardinale, schivo e dimesso, sia uno degli aspetti che maggiormente ha connotato la sua lunga missione ecclesiale di illustre professore, il suo tono espositivo, magistrale e pacato, "mitis vero et humilis".
«Dobbiamo tenere sempre la Parola di Dio a portata di mano, per leggerla e meditarla di frequente»
Carlo Maria Martini
testo biblico spezzato da numerosi “a capo” in forma di prosa rimata, per facilitare la comprensione e la preghiera
testo integrale del Nuovo Testamento e dei Salmi
ampia antologia delle pagine fondamentali dell’Antico Testamento
note esegetiche, tavola sinottica dei Vangeli e indice dei temi teologici e spirituali
versione ufficiale CEI 2008
- Traduzione del testo originale in una lingua italiana fluente e suggestiva, per rendere la straordinaria forza e ricchezza del linguaggio paolino.
- Commento fondato su un'accurata analisi del testo, arricchita da sensibilità e intuizione femminili.
- Particolare attenzione - nei commenti e nel saggio conclusivo - alla presenza decisiva delle donne nella Chiesa delle origini e nell'epistolario di Paolo
- Dopo i Vangeli pubblicati nel 2015, questo è il secondo volume del progetto di traduzione e commento di tutto il Nuovo Testamento a cura di un gruppo di bibliste italiane coordinate da Rosanna Virgili.
a cura di Rosanna Virgili, Emanuela Buccioni, Rosalba Manes.
Il contesto in cui viviamo sembra non favorire un sentire culturale per una comprensione della fede in chiave sacramentale. «L'aspetto visibile, concreto, della religione, il rito e il simbolo», scriveva R. Guardini già negli anni Venti del secolo scorso, «viene compreso sempre meno, non è più vissuto in modo immediato». Eppure, le categorie di "rito" e di "mistero" costituiscono due riferimenti essenziali per la fede, per una riflessione credente sulla realtà e, non da ultimo, per un approccio al tema del sacramento. Il sacramento esiste infatti come evento nel quale si dà il mistero di Cristo nell'azione rituale della chiesa. Guidando a una ripresa sistematica di questi argomenti, a partire dal confronto con la sacramentalità della rivelazione e della chiesa, insieme al rimando ai sacramenti in genere ritus, il manuale offre una chiave di lettura aggiornata e originale sulle classiche questioni dell'istituzione, dell'efficacia, del ministro, a cui si aggiunge il tema del rapporto tra sacramenti come atti di culto e di santificazione. Non mancano alcune schede sul carattere pastorale del settenario e, per finire, un'Appendice sul senso e il valore dei cosiddetti "sacramentali": rito delle esequie, liturgie della Parola, benedizioni, consacrazioni, esorcismi, dedicazione della chiesa... Gli elementi fondamentali della riflessione teologica sui sacramenti in un manuale chiaro, documentato, completo, sistematico.
Daniel Arasse ha sempre privilegiato un efficace approccio critico all'iconografia e alla storia dell'arte fondato su una modalità di esercizio particolare dello sguardo, in costante ricerca degli intimi significati artistici delle opere e delle motivazioni profonde che le hanno generate. Questo libro, uno dei primi dell'autore, ricostruisce «ciò che gli uomini del XIV e del XV secolo cercavano attraverso le immagini» e offre al lettore un doppio punto di vista, sempre oscillante tra la nozione di individualità e quella di scuola, in grado di restituire per intero la ricchezza e la complessa evoluzione di due secoli di pittura. Arasse sottolinea l'originalità e la varietà degli esperimenti locali, da affiancare al modello toscano, ed elabora gradualmente il profilo dei primitivi non solo come precursori ma anche come «altri» del moderno. Giotto, Masolino, Paolo Uccello, Masaccio, Piero della Francesca, Foppa, Botticelli, Mantegna, Pinturicchio, Antonello da Messina... tutti i principali artisti che operarono in Italia nel Trecento e nel Quattrocento misero a punto nelle loro opere «una nuova formula di figurazione del mondo e dell'uomo, fondata su una coscienza progressiva delle proprie dimensioni storiche e che talvolta si configura come un appello a farsi carico della storia nel suo insieme».
Un testo per docenti, studenti, operatori del diritto, ma anche per parroci e amministratori di beni ecclesiastici. È la quinta edizione, aggiornata con le nuove norme canoniche e interamente riveduta nella parte di commento, del prestigioso volume realizzato dalla Redazione della rivista «Quaderni di diritto ecclesiale».
Dalle pietre preziose alle spezie, dalle fedi religiose alle innovazioni tecnologiche, lo scambio di merci e idee lungo le antiche rotte commerciali delle Vie della Seta svolse un ruolo cruciale nello sviluppo delle civiltà asiatiche, africane ed europee. Questo libro offre la prima visione complessiva di 1500 anni di storia, ponendo al centro del discorso le tipologie dei territori. Con contributi di oltre settanta specialisti di tutto il mondo, ogni capitolo esplora la storia del commercio e delle culture lungo le Vie della Seta nel contesto dei diversi luoghi - steppe, montagne, deserti, fiumi e mari - per rivelare l'estrema importanza che i paesaggi hanno avuto nel determinare i viaggi, le economie e le comunità di coloro che vissero e commerciarono lungo tali rotte. Splendidamente illustrato con le mappe dettagliate degli itinerari, le fotografie degli spettacolari paesaggi dell'Asia centrale e cento tesori iconici, tra oggetti e strutture architettoniche, questo innovativo libro celebra la storia e l'eredità di culture diversissime che si sono sviluppate e hanno prosperato non a dispetto delle loro differenze, ma in virtù di esse.
"Mecenati e pittori" è un libro di storia dell'arte: non di storia della critica d'arte, di storia del gusto, di storia del collezionismo o del mecenatismo. E nemmeno di storia sociale dell'arte. Occorre rammentarlo, oggi: mentre finiamo col credere che le risibili barriere dei settori scientifico-disciplinari della nominalistica burocrazia accademica italiana corrispondano a qualcosa di concreto. La riottosità che Haskell opponeva al tentativo di incasellarlo in qualche etichetta di facile consumo storiografico (come quella della pur gloriosa "storia sociale dell'arte") traspare dalla disarmante semplicità con la quale diceva di se stesso (cito dal film-intervista che gli ha dedicato il Louvre): "Sono uno storico dell'arte, e scrivo libri sull'arte". Per Haskell questa rivendicazione significava distinguersi dagli archeo-logi (dagli antiquari, come diceva alludendo al saggio celebre di Momigliano), e si fondava sulla centralità del giudizio di qualità, assunto come metro ultimo del suo esercizio storiografico.
Le attuali esigenze di conversione e rinnovamento costituiscono solo l'epilogo di una lunga storia della comunità ecclesiale che è storia della sua riforma, espressione di una insopprimibile esigenza dettata dall'evangelizzazione. In linea con una ermeneutica della continuità, il presente della vita ecclesiale avverte con forza l'urgenza di darsi "nuova forma". Come indica a chiare lettere il titolo Riforme nella Chiesa, riforma della Chiesa, il volume mira a mantenere un legame tra l'Ecclesia semper reformanda e l'Ecclesia semper purificanda, nella consapevolezza che non sono sufficienti interventi parziali o meramente strutturali, se non partono e tendono all'anima del rin novamento. Muovendo da un esame della realtà sociale, i contributi si interrogano prima circa i cambiamenti sociali e i suoi influssi sulla vita e sulla missione della Chiesa, intendendo presentare l'idea teologica di riforma. L'attenzione si trasferisce, poi, su alcuni sistemi giuridici a base religiosa, per verificare se e in che modo anche in essi, come nella Chiesa cattolica, siano presenti istanze riformatrici. Sullo sfondo di una possibile rinnovata sinodalità ecclesiale, e tenuto conto che il diritto della Chiesa continua a svolgere una funzione propulsiva di riforma, viene quindi proposta una verifica dell'ermeneutica della continuità nell'ambito del matrimonio, della famiglia e dei processi per la dichiarazione di nullità matrimoniali. Dall'ascolto e dall'esperienza delle giovani Chiese possono sorgere interpellanze riformatrici. Così è stato in passato, così è oggi. Dunque, la domanda finale e fontale del volume punta a esplorare le condizioni e le modalità del diritto missionario, quale contributo specifico per la riforma della e nella Chiesa.
A differenza di quanto accade oggi, i Bizantini guardavano alla produzione artistica e architettonica non solo dal punto di vista estetico. Per i potenti come per la gente comune, l'arte era parte integrante della vita politica e andava osservata con gli occhi della fede. Le icone e i mosaici celesti offrivano un senso di serena contiguità alla vita dei santi, della Vergine e degli imperatori divinizzati agendo da monito e memoria, mentre gli spazi ecclesiastici garantivano un'esperienza mistica delimitando il potere terreno per innalzare quello dei Cieli. Neslihan Asutay-Effenberger e Arne Effenberger esplorano i linguaggi visuali di un'arte che, al pari di quella «occidentale», affonda le sue radici nell'Antichità romana. Il lettore scoprirà quanto l'arte bizantina abbia influito su quella europea (e in particolare sui mondi slavi), reagendo agli eventi politici e agli sconvolgimenti religiosi e culturali, e creando nel corso dei suoi oltre mille anni una varietà straordinaria di opere. Un volume illustrato che offre una panoramica completa e criticamente aggiornata di quella che per moltissimi anni fu la cultura più importante del Medioevo.
Con custodia e bottone.
Si tratta della Bibbia Àncora versione Giovane con una speciale sovraccoperta che la trasforma in un regalo ad hoc per la Cresima dei ragazzi. Nell'aletta interna uno spazio è riservato alla personalizzazione, dove si può incollare la foto del cresimando e scrivere una dedica.
L'unica Bibbia per la Cresima che offre un primo approccio al testo INTEGRALE della Sacra Scrittura.
Contiene:
– spiegazioni su come si citano i testi della Bibbia
– domande e risposte su come studiare, capire e interpretare la Bibbia
– riferimenti alle preghiere bibliche e alle basi bibliche dei sacramenti
– introduzioni per più di 100 pagine
– 900 box di commento
– post-it biblici per mettere in rilievo le frasi che “parlano da sé”
– dizionario biblico
– riferimenti al ricco bagaglio della tradizione cristiana
– simboli biblici illustrati e commentati
– presentazione dei personaggi principali, collocati nel loro tempo e nella loro cultura
– suggerimenti per pregare e riflettere con la Sacra Scrittura
– riferimenti paralleli ad altri orizzonti culturali nei quali la fede cristiana si è incarnata
– la testimonianza di santi, modelli per la vita cristiana di oggi
– schema dei Lezionari romano e ambrosiano
– 7 piani tematici di lettura
– 8 indici tematici
– 22 mappe geografiche
Si tratta della nuova Bibbia Àncora nella confezione in brossura "olandese" con una speciale sovraccoperta dai colori vivaci che la trasforma in un regalo ad hoc per la Prima Comunione dei regazzi. Nell'aletta interna uno spazio è riservato alla personalizzazione, dove si può incollare la foto del ragazzo e scrivere una dedica.
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Contiene:
– spiegazioni su come si citano i testi della Bibbia
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– riferimenti al ricco bagaglio della tradizione cristiana
– simboli biblici illustrati e commentati
– presentazione dei personaggi principali, collocati nel loro tempo e nella
loro cultura
– suggerimenti per pregare e riflettere con la Sacra Scrittura
– riferimenti paralleli ad altri orizzonti culturali nei quali la fede cristiana si è
incarnata
– la testimonianza di santi, modelli per la vita cristiana di oggi
– schema dei Lezionari romano e ambrosiano
– 7 piani tematici di lettura
– 8 indici tematici
– 22 mappe geografiche
1.1 Popolo di Dio: un incompiuto riconoscimento di identità (pag. 21)
Serena Noceti
1.2 Alla luce del “popolo”: teologizzare nella nostra epoca (pag. 37)
Nancy Pineda-Madrid
1.3 Missione e identità del popolo di Dio: una chiesa in uscita e chiamata al Regno (pag. 49)
Cesar Kuzma
1.4 Il popolo agnello di Dio (pag. 58)
Luiz Carlos Susin
2.1 Interculturalità e “popolo”. Per continuare la conversazione con la teologia latinoamericana della liberazione (pag. 70)
Raúl Fornet-Betancourt
3.1 La teologia dei popoli nelle comunità multireligiose (pag. 80)
Michael Amaladoss
3.2 La centralità del popolo nella teologia socio-culturale di papa Francesco (pag. 92)
Rafael Luciani
3.3 Potere e mancanza di potere. Coinvolgere nella missione gli emarginati (pag. 107)
Wati Longchar
3.4 Inventare oppure scoprire l’ordine del nostro mondo? Lettura di un testo biblico a partire da una visione indigena del cosmo (pag. 122)
Margot Bremer
I Sentimenti: Paura
L’uomo di fronte a Dio: dal terrore al rispetto (pag. 4)
Sebastiano Pinto
La paura della libertà (pag. 10)
Dionisio Candido
Paura e inadeguatezza: spazio di Dio? (pag. 16)
Laura Invernizzi
Nella paura, la fiducia (pag. 22)
Benedetta Rossi
Gesù al Getsèmani.
Un ritratto poco edificante? (pag. 28)
Carlo Broccardo
Le paure del discepolo (pag. 33)
Annalisa Guida
«Ho avuto paura»:
Una emozione che ci rivela (pag. 39)
Serena Noceti
La paura. Il vangelo come antidoto contro la solitudine (pag. 43)
Valentino Bulgarelli
Silenzio, la paura sta parlando (pag. 47)
Rosella De Leonibus
Rubriche Per saperne di più
Il bello non ha paura di nulla: il monastero di Daphni (pag. 53)
Marcello Panzanini
Men at work
Una musica da paura (pag. 55)
Valeria Poletti
Apostolato biblico
Il giovane nella Bibbia (pag. 57)
Calogero Manganello
Vetrina biblica
Recensioni (pag. 58)
Arte
Il vero catenaccio è la paura: L’incredulità di Tommaso del monastero di Daphni (pag. 59)
Marcello Panzanini
Inserto staccabile La Bibbia a scuola
La Bibbia come paradigma culturale/6
Marco Tibaldi
Rivista per la formazione liturgica permanente di ministri ordinati, persone consacrate e animatori laici della liturgia.
Nuova edizione riveduta e aggiornata del Prontuario del compianto Francesco D'Ostilio, pubblicato nel 1995 e per tanti anni sicura fonte di studio per gli studenti di diritto canonico. Seguendo un rigoroso ordine logico-induttivo, propone lo studio sistematico dei sette libri che compongono il Codice di Diritto Canonico promulgato nel 1983 attraverso tavole schematiche che lo rendono accessibile a studiosi e operatori del diritto ecclesiastico. La redazione delle tavole è finalizzata ad accompagnare il lettore nello spirito teologico e pastorale alla base dei singoli canoni del Codice attraverso una sintetica analisi che ne mette in evidenza le specifiche peculiarità. Inoltre, attraverso i tanti richiami intertestuali, ciascun istituto giuridico è ricompreso alla luce dell'intero corpo normativo, garantendo un'uniforme visione d'insieme. La necessità di riallineare il Prontuario con la vigente normativa della Chiesa ha suggerito di procedere a un aggiornamento, a sette anni dalla prima revisione operata nel 2011, per adeguare il testo alle novità apportate al Codice da papa Benedetto XVi e da papa Francesco.
Un'opera di riferimento per lo studio della storia del XI secolo. IN PRIMA TRADUZIONE ITALIANA INTEGRALE. Il corpus delle opere di Pier Damiani (1007-1072) è del tutto eccezionale nel panorama della letteratura dell'XI secolo, sia per la quantità che per l'elegante qualità degli scritti. Essi rivestono un grande interesse prima di tutto per lo storico, in quanto sono ricchi di informazioni sull'Autore e sulla sua epoca. Nelle sue lettere, qui tradotte per la prima volta integralmente in italiano, affronta i temi più scottanti della sua epoca, in un momento di grandi rivolgimenti politici, economici, sociali e religiosi, mentre i tempi nuovi della civiltà Occidentale si affacciano con prepotenza. Nutrito di cultura letteraria e patristica eccezionale per il suo tempo, in questo gruppo di lettere affronta problemi teologici (l'onnipotenza di Dio), esegetici, di riforma monastica ed ecclesiale e di direzione spirituale (di rilievo le lettere alla imperatrice Agnese).
Dal 1968 è il più qualificato e apprezzato strumento di lavoro per la comunicazione di fede nelle assemblee liturgiche. Il suo intento non è quello di sostituirsi ai responsabili delle comunità cristiane, ma di offrire loro un qualificato contributo per animare in modo sempre più adeguato e incisivo le assemblee celebranti, domenicali e festive.
Per ciascuna domenica e festa vengono proposti quattro contributi per preparare l'omelia:
– un'analisi delle tre letture bibliche, con elementi per indagare il senso originale dei testi;
– una riflessione su un tema particolare che sta al centro della Parola di Dio;
– uno schema completo di omelia, con indicazioni per la celebrazione e la regia liturgica;
– due schede (una per il presidente, una per i collaboratori) che suggeriscono gli interventi di parola adatti alle diverse figure ministeriali e alle diverse sequenze celebrative.
Ogni fascicolo è inoltre arricchito da:
– un Dossier monografico che passa in rassegna una nutrita sequenza dei nostri modi di dire: Portare la propria croce, Lasciarsi guidare dallo spirito, Vivere in grazia di Dio, Offrire le sofferenze a Dio, Con la preghiera di ottiene tutto;
– un Sussidio pratico per celebrazioni particolari durante l’anno liturgico e per interpretare cristianamente le vicende della vita civile ed ecclesiale (Celebrazioni della Parola, Via Crucis, Novene…)
– una Rubrica «Per comunicare meglio».
Per il 2018 il Numero speciale avrà come tema: «Credere da giovani».
Sommario
1. Questioni fondamentali
1.1 Attribuire un peso etico alla sicurezza umana e renderla utilizzabile sul piano politico (pag. 27)
Erny Gillen
1.2 «Forte rocca è il nostro Dio»: necessità e limiti della sicurezza (pag. 39)
Regina Ammicht Quinn
2. Prospettive teologiche
2.1 Fra paura e abbondanza
Per una teologia del bisogno di sicurezza (pag. 52)
Knut Wenzel
2.2 «Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto sicurezza per sempre» (Is 32,17)
Sicurezza individuale e collettiva alla luce della Bibbia ebraica (pag. 62)
Rainer Kessler
2.3 Chiesa e sicurezza in Argentina
Fluttuazioni di un legame controverso (pag. 73)
Matías Omar Ruz
3. Insicurezza, povertà e violenza
3.1 Una teologia emergente della sicurezza umana: il contesto filippino (pag. 81)
Jojo M. Fung
3.2 Perdere ogni sicurezza
Le migrazioni forzate in Colombia (pag. 91)
Pilar Mendoza
3.3 Insicurezza e violenza: effetti sulla sicurezza degli individui (pag. 101)
Elias Opongo
3.4 Da una discreta sicurezza ad una libertà insicura (pag. 110)
Michael Kaplánek
3.5 Ripensare la sicurezza umana nella Penisola coreana: mettere in pratica una pace giusta (pag. 122)
Jude Fernando
Forum teologico
1. Ruth Pfau (1929-2017)
In memoriam (pag. 137)
Harald Meyer-Porzky
2. Claude Geffré (1926-2017), domenicano, docente onorario dell’Institut Catholique
In memoriam (pag. 143)
Bruno Demers
3. Gregory Baum (1923-2017), pioniere dell’ecumenismo e del dialogo
In memoriam (pag. 149)
Solange Lefebvre, David Seljak
Dal 1968 è il più qualificato e apprezzato strumento di lavoro per la comunicazione di fede nelle assemblee liturgiche. Il suo intento non è quello di sostituirsi ai responsabili delle comunità cristiane, ma di offrire loro un qualificato contributo per animare in modo sempre più adeguato e incisivo le assemblee celebranti, domenicali e festive.
Per ciascuna domenica e festa vengono proposti quattro contributi per preparare l'omelia:
– un'analisi delle tre letture bibliche, con elementi per indagare il senso originale dei testi;
– una riflessione su un tema particolare che sta al centro della Parola di Dio;
– uno schema completo di omelia, con indicazioni per la celebrazione e la regia liturgica;
– due schede (una per il presidente, una per i collaboratori) che suggeriscono gli interventi di parola adatti alle diverse figure ministeriali e alle diverse sequenze celebrative.
Ogni fascicolo è inoltre arricchito da:
– un Dossier monografico che passa in rassegna una nutrita sequenza dei nostri modi di dire: Portare la propria croce, Lasciarsi guidare dallo spirito, Vivere in grazia di Dio, Offrire le sofferenze a Dio, Con la preghiera di ottiene tutto;
– un Sussidio pratico per celebrazioni particolari durante l’anno liturgico e per interpretare cristianamente le vicende della vita civile ed ecclesiale (Celebrazioni della Parola, Via Crucis, Novene…)
– una Rubrica «Per comunicare meglio».
Per il 2018 il Numero speciale avrà come tema: «Credere da giovani».
Questa terza edizione del Codice di diritto canonico, a cura della Redazione di «Quaderni di diritto ecclesiale», presenta:
• il testo integrale – latino e italiano – del Codice, aggiornato al motu proprio di Papa Francesco Magnum principium del 3 settembre 2017;
• i rimandi alle fonti dei singoli canoni;
• le interpretazioni autentiche;
• l’indicazione degli articoli dell’istruzione Dignitas connubii a lato dei canoni del Libro VII.
Il volume si affianca al Codice di diritto canonico commentato, sempre a cura della Redazione di «Quaderni di diritto ecclesiale», giunto nel 2017 alla sua quarta edizione.
Rivista per la formazione liturgica permanente di ministri ordinati, persone consacrate e animatori laici della liturgia.
Al tema del discernimento è stato dedicato il convegno internazionale tenutosi all'Università Urbaniana nel marzo 2017. La riflessione di qualificati autori offre uno strumento efficace di riflessione per individuare i fondamenti, i soggetti, la dinamica, i luoghi e lo stile dell'esercizio del discernimento che anche in questo tempo deve contraddistinguere l'azione di ogni cristiano. Passando così attraverso le pagine della Sacra Scrittura, sostando su alcuni luoghi esemplari della letteratura patristica, approfondendo il magistero recente, illuminando i nuclei ecclesiologici più rilevanti, analizzando la normativa canonica vigente, richiamando il tema dei 'segni dei tempi', allargando la prospettiva al campo della morale e della spiritualità, il volume offre al lettore l'occasione preziosa per immergersi dentro il vasto orizzonte che la pratica del discernimento dischiude e promuove per un annuncio della gioia del Vangelo nel tempo che ci è dato vivere.
Sommario
1. Cristianesimi asiatici: letture postcoloniali
1.1 Cristianesimi e teologie asiatici attraverso la lente del postcolonialismo (pag. 27)
Felix Wilfred
1.2 Rivendicare il cristianesimo come asiatico (pag. 42)
Jose Mario C. Francisco
1.3 Una lettura postcoloniale di Gal 3,28 (pag. 54)
Pablo Virgilio S. David
1.4 Approcci postcoloniali a Gal 3,27-28 per una varietà del cristianesimo in Asia (pag. 64)
Marie-Theres Wacker
2. Teologie della liberazione e teologie femministe: incontri asiatici
2.1 La liberazione dell’America del Sud alimentata dal cristianesimo asiatico (pag. 75)
Diego Irarrázaval
2.2 La dominazione linguistica in teologia (pag. 85)
José de Mesa
2.3 Etica interculturale femminista: colloquiare con l’Asia (pag. 95)
Linda Hogan
2.4 Immagine femminile di Dio e leadership delle donne in Ciudad Mistica de Dios (pag. 106)
Agnes M. Brazal
2.5 Percepire l’Altro e il Divino attraverso esperienze incarnate (pag. 117)
Stefanie Knauss
3. Dialoghi interreligiosi e tra fedi diverse in Asia
3.1 Il dialogo tra fedi diverse nei contesti religiosi asiatici (pag. 127)
Huang Po Ho
3.2 La mano che ascolta. Essere in dialogo con le tradizioni asiatiche (pag. 138)
Thierry-Marie Courau
3.3 Incontri postcoloniali con le religioni indigene per la pace e l’armonia ecologica (pag. 148)
Jojo M. Fung
Forum teologico
1. Profetizzare o non profetizzare: è questo il dilemma? (pag. 163)
Ramon Echica
2. Soffia un vento nuovo che modella nuove piattaforme per il dialogo interreligioso (pag. 172)
Eliseo Mercado
I miracoli affascinano: attraggono e provocano. Dicono la nostra propensione a meravigliarci. Ma oggi, in piena marcia trionfale della ragione illuministica, sono ancora proponibili all’ascoltatore? Nell’epoca della scienza, non indicano forse una forma sorpassata di superstizione? per esempio: un fenomeno che oggi definiamo “guarigione spontanea” è identico a ciò che ieri veniva chiamato “miracolo”? Che cosa significa propriamente parlare di “miracolo”, che forma di linguaggio si adotta, quali presupposti si hanno? Come comprendere e narrare, allora, i miracoli di Gesù?
In una parte introduttiva il volume chiarisce questioni di metodo sul genere letterario, oltre a offrire una panoramica della ricerca storica.
Nella parte centrale, ogni racconto di miracolo viene esaminato nel dettaglio, analizzandone la forma linguistica, la struttura narrativa, il contesto storico e sociale, lo sfondo religioso e teologico.
Segue una proposta di comprensione attualizzante, recuperando l’intenzione comunicativa presente in origine.
Una particolare attenzione viene dedicata agli aspetti estetici e linguistici della narrazione – al loro potenziale per l’esegesi – e alla storia della ricezione di quel testo
Ulteriori excursus tematici dedicati arricchiscono volta per volta lo sguardo sullo specifico racconto di miracolo.
Una Bibbia UNICA nel panorama editoriale italiano. Adatta a tutti e soprattutto a chi è alle prime armi con la Sacra Scrittura , a chi cerca una guida facile e attraente al testo biblico, a chi vuole finalmente imparare a tradurre la Parola di Dio nel concreto della vita. Allo stile giovane e fresco, a colori e con molteplici disegni, si accompagna una grande ricchezza di contenuti, in grado di venire incontro a tutte le esigenze di una lettura personale e di preparazione di incontri e catechesi. Può, da sola, costituire un vero e proprio “compendio” per i sempre più numerosi laici che si devono occupare di catechesi.
TESTO INTEGRALE NELLA TRADUZIONE CEI
Contiene infatti:
– spiegazioni su come si citano i testi della Bibbia
– domande e risposte su come studiare, capire e interpretare la Bibbia
– riferimenti alle preghiere bibliche e alle basi bibliche dei sacramenti
– introduzioni per più di 100 pagine
– 900 box di commento
– post-it biblici per mettere in rilievo le frasi che “parlano da sé”
– dizionario biblico
– riferimenti al ricco bagaglio della tradizione cristiana
– simboli biblici illustrati e commentati
– presentazione dei personaggi principali, collocati nel loro tempo e nella loro cultura
– suggerimenti per pregare e riflettere con la Sacra Scrittura
– riferimenti paralleli ad altri orizzonti culturali nei quali la fede cristiana si è incarnata
– la testimonianza di santi, modelli per la vita cristiana di oggi
– schema dei Lezionari romano e ambrosiano
– 11 piani tematici di lettura, di cui 4 specifici per la pastorale giovanile
– 8 indici tematici
– 22 mappe geografiche
Introduzione Editoriale
Congedare il Messale dei fanciulli e scriverne uno per i giovani? (pag. 2)
Marco Gallo
Studi
In fuga dalla liturgia (pag. 5)
Franco Garelli
Liturgie, giovani e ‘cyber liturgia’ (pag. 10)
Pier Cesare Rivoltella
Il rito: l’avatar di Dio (pag. 16)
Lorenzo Voltolin
Una liturgia giovane: il caso Taizé (pag. 21)
Claudio Monge
Una liturgia con i giovani: il caso GMG (pag. 26)
Ivo Seghedoni
Liturgia senza emozioni? Il caso giovanile (pag. 31)
Domenico Cravero
I giovani e l’assemblea liturgica: le difficoltà di partecipazione (pag. 36)
Salvatore Currò
Formazione
Giovani e liturgia: una indagine empirica (pag. 41)
Daniele Piazzi
Giovani e liturgia 1. «Ci vogliono i riti!» (pag. 49)
Marco Di Benedetto
Guida per cantare la messa 1. Il canto d’ingresso (pag. 54)
Elena Massimi
DOWNLOAD
Sussidi e testi
Preghiera a portata di dita. Orientarsi tra le prayer’s App (pag. 61)
Domenico Donatelli
Rubriche Approfondimento
‘Questione liturgica’ e catechesi: l’ ‘inflazione antropologica’ (pag. 66)
Sajan Pindiyan
Cronaca
Una Liturgia viva per una Chiesa viva (pag. 75)
Alessandro Ghersi
Donne e uomini: il servizio nella liturgia (pag. 77)
Introduzione
Editoriale (pag. 11)
Maria Clara Lucchetti Bingemer, Solange Lefebvre, Erik Borgman, Mile Babic
Abstracts (pag. 15)
Tema monografico:
Letteratura, poesia e teologia 1. Teologia e letteratura
1.1 La teologia nel modo in cui viviamo oggi: una teopoetica del life writing (pag. 23)
Heather Walton
1.2 Letteratura: un’importante mediazione ermeneutica per la teologia (pag. 38)
Cecilia Inés Avenatti de Palumbo
1.3 La poetica del silenzio nel Cantico spirituale di san Giovanni della Croce (pag. 49)
Luce López Baralt
1.4 La lettura infinita. Scrittura e interpretazione (pag. 63)
José Tolentino Mendonça
1.5 La teologia di Dante (pag. 74)
Vittorio Montemaggi
1.6 Grammatiche della carne: eros, poesia e corpo in relazione (pag. 86)
Luis Gustavo Meléndez Guerrero
2. Voci dai cinque continenti
2.1 Sguardi teologici nella letteratura latinoamericana (pag. 98)
Carmiña Navia Velasco
2.2 Poetica di sopravvivenza (pag. 105)
Mayra Rivera
2.3 Lo scrittore e Cristo: «La parola è il verbo e il Verbo è Dio» (pag. 114)
Jean-Baptiste Sèbe
2.4 Fare teologia con la letteratura: un tentativo asiatico (pag. 127)
Huang Po Ho
2.5 Teologia e letteratura nella fede cristiana africana. Uditori della Parola in Africa (pag. 135)
Stan Chu Ilo
Forum teologico:
brani teologico-letterari
1. Pedro Casaldáliga, poeta e profeta di speranza (pag. 151)
Emerson Sbardelotti Tavares
2. Una sete infinita: Ernesto Cardenal (pag. 156)
Faustino Teixeira
3. Dietrich Bonhoeffer: la mistica della croce in un mondo divenuto adulto (pag. 160)
Márcio Cappelli, Edson Fernando de Almeida
4. Thomas Merton: fra azione, contemplazione e scrittura (pag. 166)
Marcelo Timotheo da Costa
5. Pierre Teilhard de Chardin e la preghiera al Cristo cosmico. Il primo saggio: La vita cosmica (pag. 170)
Ursula King
6. Adélia Prado: alcune considerazioni sulla sua poetica (pag. 174)
Cleide Maria de Oliveira
Sommario
I sentimenti nella Bibbia
Emozioni , sentimenti, passioni
La Bibbia , libro ricco di sentimenti
Si può sentire senza pensare?
Il Dio dei sentimenti
Una anatomia metaforica dei sentimenti
Come tradurre i sentimenti biblici?
Ragione e sentimento in Davide
Passione e sentimento in Paolo
I sentimenti nella Bibbia: spontaneità o comando?
I nostri modi di dire 1. Portare la propria croce
Presentazione a cura della Redazione (pag. 11)
1. Portare la propria croce: il significato nel linguaggio comune e in quello religioso (pag. 13)
Valeria Boldini
2. Portare la propria croce: una lettura spirituale (pag. 16)
Angelo Brusco
3. Portare la propria croce: un punto di vista esistenziale (pag. 20)
Daniele Rocchetti
Sussidio
Alla scoperta del sacramento della Penitenza (pag. 25)
Roberto Laurita
Preparare la messa Dal Mercoledì delle ceneri alla Veglia pasquale
Presentazione a cura della Redazione (pag. 47)
Mercoledì delle ceneri
Presentazione a cura della Redazione (pag. 49)
Interpretare i testi:
Laceratevi il cuore, non le vesti! (pag. 50)
Nicoletta Gatti
Programmare la celebrazione (pag. 61)
Simone Toffolo
1ª domenica di quaresima
Presentazione a cura della Redazione (pag. 71)
Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino (pag. 72)
Nicoletta Gatti
Programmare la celebrazione (pag. 83)
Simone Toffolon
2ª domenica di quaresima
Presentazione a cura della Redazione (pag. 92)
Interpretare i testi:
Dio vuole la vita (pag. 93)
Nicoletta Gatti
Programmare la celebrazione (pag. 106)
Simone Toffolon
3ª domenica di quaresima
Presentazione a cura della Redazione (pag. 116)
Interpretare i testi:
La legge del Signore è perfetta (pag. 117)
Nicoletta Gatti
Programmare la celebrazione (pag. 129)
Simone Toffolon
4ª domenica di quaresima
Presentazione a cura della Redazione (pag. 138)
Assaggi PDF
Interpretare i testi:
Dio rimane fedele (pag. 139)
Nicoletta Gatti
Programmare la celebrazione (pag. 151)
Simone Toffolon
5ª domenica di quaresima
Presentazione a cura della Redazione (pag. 161)
Interpretare i testi:
Chi vede me vede il Padre (pag. 162)
Nicoletta Gatti
Programmare la celebrazione (pag. 175)
Simone Toffolon
Domenica delle palme
Presentazione a cura della Redazione (pag. 184)
Interpretare i testi:
Benedetto colui che viene nel nome del Signore (pag. 185)
Nicoletta Gatti
Programmare la celebrazione (pag. 196)
Simone Toffolon
Giovedì santo
Presentazione a cura della Redazione (pag. 207)
Programmare la celebrazione (pag. 208)
Simone Toffolon
Venerdì santo
Presentazione a cura della Redazione (pag. 217)
Assaggi PDF
Programmare la celebrazione (pag. 218)
Simone Toffolon
Veglia pasquale
Presentazione a cura della Redazione (pag. 228)
Programmare la celebrazione (pag. 229)
Simone Toffolon
Non v’è dubbio che la questione identitaria rappresenti oggi (e probabilmente lo sarà ancor di più in futuro) un momento centrale della riflessione antropologica. Rivendicazioni identitarie stanno emergendo su scala globale sempre di più e nei modi più diversi, sia all’interno delle singole società – si pensi alla questione dei diritti soggettivi e più in generale delle minoranze – che dall’esterno, nel modo in cui queste società vanno ri-configurando i loro reciproci rapporti.
I contributi raccolti in questo volume affrontano la questione identitaria (pur nelle sue molteplici declinazioni) da un particolare punto di vista, quello del superamento del paradigma individualista (cui afferisce anche il pensiero del gender), e sono l’esito dei lavori svolti, dal 9 all’11 marzo 2016, nell’ambito del Convegno internazionale di Filosofia proposto dalla Pontificia Università Urbaniana.
La prima pubblicazione a colori di una delle piú straordinarie raccolte di stampe botaniche del Settecento. Il Florilegium non è soltanto una grande opera di scienza, ma anche un'importante testimonianza artistica dell'età dei Lumi e un lavoro di illustrazione botanica di ineguagliata bellezza.
Con 181 illustrazioni a colori.
Quarta edizione aggiornata.
Il volume si compone di:
- Testo ufficiale latino
- Traduzione italiana
- Fonti
- Interpretazioni autentiche
- Legislazione complementare della CEI
- Commento
- Indice analitico
Unico Codice Commentato aggiornato alle ultime norme canoniche e interamente riveduto nella parte di commento.
Con tasca interna per accogliere eventuali aggiornamenti.
Versione integrale ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana.
Introduzioni, commenti, mappe e indici tratti dalla Bibbia Ancora a cura di B. Maggioni e G. Vivaldelli.
L'architettura prima di diventare opera concreta prende forma attraverso il disegno: dagli schizzi di ideazione e raffinando via via la forma, l'architetto visualizza e mette alla prova il proprio progetto fino a giungere a quello definitivo. Dunque, solo a partire dal disegno l'opera può essere compresa e attraverso l'analisi puntuale dei suoi elementi costitutivi è possibile scioglierne la complessità e mettere in evidenza le relazioni tra gli elementi che la costituiscono. A partire dalla classicità fino all'età contemporanea, gli autori utilizzano una metodologia di lettura delle opere architettoniche più significative che si fonda sull'analisi grafica.
Di tutte le tipologie di arte medievale, i manoscritti miniati sono probabilmente una delle meno accessibili al grande pubblico. Conservati perlopiù all'interno di biblioteche, questi volumi sono stati esibiti nel corso degli ultimi secoli in sale di lettura per specialisti e in sporadiche mostre ed esposizioni temporanee. Soltanto di recente le versioni digitalizzate sul web hanno ampliato in modo significativo l'accesso a queste opere. Eppure, di fatto, la pittura medievale di maggiore qualità artistica sopravvive nei libri più che in qualsiasi altro mezzo espressivo. Attraverso le illustrazioni del volume si viene trasportati in un viaggio di mille anni, concentrato soprattutto nel periodo medievale, ma capace di restituire la costanza nella produzione di manoscritti miniati della Bibbia in alcune tradizioni fino all'alba dell'era moderna. Dal punto di vista geografico si attraverseranno molti dei più importanti centri del mondo cristiano. Partendo da Costantinopoli, a Oriente, il viaggio si sposta a Lindisfarne al nord, nella Aquisgrana imperiale, fino a Canterbury, poi nella Tours carolingia. Proseguendo, vedremo alcune delle ricchezze di Winchester, della Spagna, di Gerusalemme, della valle della Mosa, dell'Iraq settentrionale, di Parigi, Londra, Bologna, Napoli, della Bulgaria, dei Paesi Bassi, di Roma e della Persia. Un viaggio che termina a Gondar, la capitale dell'Etiopia imperiale.
La ricchezza del lavoro multidisciplinare condotto da studiosi di tutti i principali atenei toscani per il Piano paesaggistico regionale è qui restituita attraverso una serie di saggi inediti. Questo libro costituisce un riferimento particolarmente interessante per chiunque intenda fare il punto sulla pianificazione paesaggistica oggi in Italia. Mostra, inoltre, la differenza tra pianificazione paesaggistica e progettazione di giardini e parchi o tutela dei singoli beni paesaggistici, ovvero quali siano le conoscenze e le interpretazioni del paesaggio in chiave patrimoniale che possono essere messe in gioco su scala regionale.
Pubblicato per la prima volta nel 1981, questo manuale di introduzione teologica alla sacra Scrittura ha conosciuto un successo immediato e duraturo. Affrontava tematiche nuove con chiarezza di linguaggio, andando a costituire una proposta didattica che univa la serietà e il rigore alla semplicità d'uso da parte degli studenti. Quell'apprezzatissimo manuale è stato ora interamente rivisto, con aggiornamenti e integrazioni, alla luce delle nuove acquisizioni delle scienze bibliche e teologiche, oltre che degli ultimi pronunciamenti del magistero ecclesiale. Il lavoro di revisione ha badato a non alterare l'impostazione originaria del testo, ancora del tutto valida: quella di introduzione prevalentemente teologica alla sacra Scrittura. Si sono ridotti all'essenziale i tagli all'opera originale, mentre sono state introdotte volta per volta generose aggiunte - ora qualitativamente puntuali, ora quantitativamente sostanziose. Ampie revisioni e integrazioni hanno interessato la stessa bibliografia.
I primi tentativi di far decollare l'archeologia medievale in Italia, nell'arco di tempo che va dalla nascita della nazione al secondo dopoguerra, sono tentativi falliti. Si è definita l'archeologia medievale "uno specialismo mancato". Come mai? Perché mentre nel resto dell'Europa inizia ad affermarsi un'archeologia dedicata al Medioevo, da noi questo non succede? La risposta è piuttosto semplice: mentre nelle altre nazioni fare archeologia medievale significa indagare le proprie origini, da noi il Medioevo è stato a lungo percepito soprattutto come un periodo oscuro, negativo, durante il quale l'Italia venne assoggettata e invasa da vari popoli stranieri. Solo a partire dagli anni Settanta l'archeologia medievale è definitivamente decollata e recentemente, tra scavi e progetti, ha fatto passi da gigante. Città, castelli, torri, chiese, monasteri, manufatti, sepolture e molto altro ancora: "Archeologia dell'Italia medievale" è un manuale, ma anche un saggio rigorosamente documentato e aggiornato, con un ampio apparato di illustrazioni, per dar conto dello stato dell'arte e delle prospettive future di questa disciplina.
Raccoglie oltre 1200 personaggi rappresentativi del Movimento cattolico in una dimensione prevalentemente regionale. Il lavoro di ricostruzione biografica è stato coordinato da docenti universitari ed esperti.
Perché per un cinquantennio le pareti della Basilica superiore rimasero bianche nonostante Francesco riposasse, in quella inferiore, dal 1230? Occorreva lodare il fondatore ma nello stesso tempo raccordare i suoi ideali di povertà assoluta agli stridenti cambiamenti avvenuti nel frattempo: i frati rifiutavano ormai il lavoro manuale, studiavano e volevano essere mantenuti dai fedeli. Secondo l'autrice, gli affreschi, legati l'uno all'altro, dipendono da un unico e coerente programma; fu realizzato però in tempi diversi, da Cimabue in poi, fino al ciclo dedicato al santo, dipinto sotto Nicola IV (1288-92), il primo papa francescano, ciclo che si basa sulla "Legenda maior" di Bonaventura. Ma un'altra sua opera è da tenere presente: le "Collationes in Hexaëmeron", Accettando in modo prudente ma deciso le previsioni di Gioacchino da Fiore e dello pseudo-Gioachino, si attua il raccordo fra posizioni inconciliabili. Francesco ha anticipato, come un prototipo, l'Ordine perfetto dei contemplativi che si concretizzerà solo in futuro, Ordine che non è ancora quello di Bonaventura. I suoi frati, preparandosi attraverso lo studio e la dotta predicazione, concorrono perciò attivamente a realizzare il progetto divino. In un volume illustrato, Chiara Frugoni, studiosa di Francesco e di iconologia francescana, offre un'inedita chiave interpretativa dell'intera Basilica superiore.
Edizione italiana a cura di Gianni Francesconi e Rosino Gibellini
Il Lessico, che costituisce un’autentica novità nel panorama editoriale, fornisce i dati essenziali di oltre un migliaio di opere fra le più significative – scritte dagli autori più rappresentativi – della storia del pensiero cristiano. Le singole voci offrono le informazioni fondamentali riguardo ai titoli delle opere, al loro contenuto, alle edizioni più importanti e alla bibliografia in merito.
Il Lessico delle opere teologiche è una autentica novità in lingua italiana. Esiste già il Lessico delle opere filosofiche (in lingua tedesca, francese e italiana), ma il Lessico delle opere teologiche esisteva solo in lingua tedesca. Viene ora proposto in edizione italiana integrale.
Il Lessico è stato realizzato da una speciale Commissione di teologi e teologhe, esperti nelle diverse articolazioni delle scienze teologiche e dei diversi periodi della storia della teologia.
La Commissione è guidata da due teologi rinomati a livello internazionale: il cattolico Bernd Hilberath e l’evangelico Eberhard Jüngel, coadiuvati da Michael Eckert della Facoltà di teologia cattolica di Tübingen e da Eilert Herms della Facoltà di teologia evangelica di Tübingen; e si avvale di 250 collaboratori e collaboratrici, tra i quali noti rappresentanti del pensiero cristiano a livello internazionale.
L’edizione italiana è integrale, senza ulteriori aggiunte (salvo brevi indicazioni bibliografiche). Si mantiene l’ampiezza ecumenica e la responsabilità ecumenica delle scelte delle opere della letteratura cristiana, dalle origini della patristica fino alle soglie del Terzo Millennio – presentate nei loro contenuti, situate nel loro contesto storico, prospettate nella storia degli effetti (Wirkungsgeschichte). L’edizione italiana integrale fa sempre riferimento, quando esiste, alla traduzione italiana delle opere teologiche presentate e recensite nel Lessico.
L’opera è praticamente utile per la consultazione di teologi, filosofi, letterati e storici e rappresenta una storia della teologia, scandita da più di mille opere, dalle origini del cristianesimo fino alle soglie del Terzo Millennio.
Il presente Lessico, unico nel suo genere, ripercorre la storia della teologia cristiana dagli inizi del cristianesimo fino al Duemila compreso. Serve a inquadrare gli autori e il loro lavoro, a farsi velocemente un’idea corretta delle opere principali, a pregustare i contenuti decisivi di un testo, a informarsi su quanto in teologia è stato ed è attualmente oggetto di discussione.
Due millenni di pensiero cristiano, nelle opere più rappresentative e autorevoli: dai padri della chiesa (Ambrogio e Agostino, per esempio) alle summae medievali, dai riformatori fino ai grandi teologi contemporanei, anche viventi (fra gli altri, Bultmann, Bonhoeffer, Küng, Drewermann…).
Ciascun lemma riassume le idee principali dello scritto preso in esame e ne menziona l’influsso esercitato nella storia del pensiero; senza avere l’ambizione di sostituire la lettura diretta delle opere menzionate, spera di invogliare – e guidare – a un contatto diretto con le fonti. L’Indice dei nomi finale, con autori e relative opere, permette una facile consultazione.
A un sussidio così concepito hanno dato il loro contributo oltre duecentocinquanta autrici e autori, spesso noti specialisti dei singoli teologi e dei singoli scritti. Ne è risultata un’opera di grande valore sotto il profilo culturale e letterario, sotto il profilo filosofico e teologico, oltre che in prospettiva ecumenica.
Ai volumi Nuove forme di vita consacrata e Primo censimento delle nuove comunità (Urbaniana University Press, 2010) segue ora la presente pubblicazione, con il compito di mettere maggiormente in luce la "novità" di queste nuove forme, che sono realmente di vita consacrata, qualunque forma giuridica esse possano assumere. Oltre che dall'aggiornamento bibliografico e da un elenco di nuove comunità, con particolare attenzione a quelle del Brasile, il volume è arricchito - fiore all'occhiello - da un'approfondita analisi storico-sociologico-statistica sulle nuove comunità fondate fino al 2010. Viene esaminato, inoltre, il legame delle nuove comunità con quelle che appartengono alla tradizione: Gesuiti, Francescani, Domenicani. Viene meglio evidenziato il loro forte orientamento a una vita comune, a una spiritualità che appare desiderata, all'attenzione per la formazione. Viene documentato anche come in Francia le nuove comunità abbiano contribuito al rinnovamento della missione sacerdotale e come, per un rinnovamento della vita cristiana, la diocesi di Frèjus-Toulon abbia puntato proprio sulla loro presenza. Risaltano anche le discussioni sulla "consacrazione" dei coniugi, sulla crisi vissuta da alcune comunità (Froidmont, Villaregia), sulle questioni che sorgono quando una donna si trova a essere superiora generale in un istituto di cui fanno parte anche dei sacerdoti...
Walter Benjamin è stato uno dei più importanti ed enigmatici intellettuali del ventesimo secolo. I suoi scritti, che sovrappongono filosofia, teoria letteraria, analisi marxiana della società e una sorta di sincretismo teologico, sfuggono a ogni tradizionale categorizzazione. E la sua esistenza randagia e spesso in fuga dal minaccioso incalzare degli eventi ha offerto terreno ideale a ogni forma di mitologizzazione. La sua parabola intellettuale muove dal brillante esoterismo dei primi scritti ai saggi che hanno fatto di Benjamin una voce centrale della cultura di Weimar, per arrivare agli anni dell'esilio con le pionieristiche teorie sui media moderni e la nascita del capitalismo di consumo nella Parigi del secondo Ottocento. Questo percorso ha avuto luogo nel corso dei più catastrofici decenni della moderna storia europea: l'orrore della prima guerra mondiale, la surreale instabilità della Repubblica di Weimar e l'incombente ombra del nazismo. Questa nuova biografia, a firma di due tra i più affermati studiosi dell'opera dell'intellettuale tedesco, getta, al di là dei miti e del carattere frammentario della sua opera, una nuova luce su uno straordinario protagonista della cultura contemporanea. Howard Eiland e Michael W. Jennings mettono a disposizione del lettore una ricca messe di informazioni che consentono di ricostruire in modo sorprendente una vita tragicamente straordinaria.
"Questo volume costituisce una sorta di ricognizione, una storia dell'arte in Italia e dell'arte prodotta da artisti italiani all'estero lungo due secoli, a partire dal 1400. Abbiamo puntato alla completezza piuttosto che all'enciclopedismo; abbiamo fatto scelte e fissato limiti, in modo da poterci concentrare su singoli oggetti e monumenti. Il testo è stato organizzato secondo una sequenza cronologica neutrale, piuttosto che per capitoli costruiti intorno alle carriere dei singoli artisti, anche per sottolineare i limiti dell'approccio biografico e per indicare possibili alternative. La scrittura storica è la costruzione di una narrazione e si possono narrare storie differenti su ognuna delle opere prese in considerazione: la vita del suo autore, l'interesse del compratore, o committente, la tradizione che sta dietro a quel soggetto, la risposta del pubblico e così via. Ogni capitolo intende mettere in risalto le circostanze e le aspettative che definiscono i momenti storici in cui l'opera venne eseguita, nonché i temi e i problemi condivisi da oggetti coevi anche piuttosto diversi fra loro. Così, al singolo capitolo corrisponde un tema che le opere realizzate in un particolare decennio si prestano particolarmente bene a esplorare. La produzione di immagini nella cultura del Rinascimento fu guidata dalla memoria di immagini precedenti e controllata da supposizioni spesso taciute circa il formato, lo stile, la tipologia..."
"Ci sono luoghi", ha scritto il poeta Iosif Brodskij, "che, esaminati su una mappa, ti fanno sentire per un breve istante un'affinità con la Provvidenza, luoghi in cui la storia è inevitabile, luoghi in cui la geografia provoca la storia". Il bacino del Mediterraneo è costellato di simili luoghi e per millenni ha prodotto alcune delle più sorprendenti vicende storiche e culturali del pianeta. Questo libro è la più completa e aggiornata sintesi interpretativa dell'evoluzione del Mediterraneo, dai primi insediamenti umani e l'origine dell'agricoltura e della metallurgia fino al sorgere delle antiche civiltà: egizia, levantina, minoica, micenea, fenicia, etrusca, greca arcaica. Il Mediterraneo possiede requisiti non comuni che ne spiegano il precoce sviluppo: è il più grande mare interno del mondo ed è prossimo al nucleo fluviale nei pressi del quale si sono diffuse le prime civiltà. Non c'è quindi da meravigliarsi se le società che vi si affacciavano si siano rivelate eccezionali, e che, come importanti campagne archeologiche hanno evidenziato, il "Mare di mezzo" custodisca le fonti più ricche e preziose per lo studio delle culture antiche.
Questo Commentario esegetico agli scritti del Nuovo Testamento è opera, in due volumi, di Klaus Berger, uno dei più noti biblisti di lingua tedesca, fra i pochi a essere raccomandati da Benedetto XVI nei suoi libri su Gesù.
Il primo volume contiene il commento ai quattro vangeli e agli Atti degli apostoli.
Il secondo volume contiene il commento alle epistole e all’Apocalisse.
Nell’avvicinare ciascuno scritto vengono brevemente affrontate e discusse le principali questioni introduttive: quando ha avuto origine, chi l’ha redatto, a quali destinatari è rivolto, a partire da quali contesti storici e sociali si è sviluppato, qual è il suo profilo teologico, in quale regione dell’impero romano si è diffuso inizialmente.
Prende poi avvio il commento vero e proprio di ciascun brano: il lettore viene condotto a scoprire man mano le linee di pensiero e le affermazioni teologiche salienti del testo. Quando si incontrano punti difficili o particolarmente discussi, la spiegazione si fa più dettagliata, versetto per versetto.
L’opera di Berger ha svariati tratti di originalità: l’esegeta si serve, oltre che dei ben noti metodi storico-critici, della cosiddetta “critica della composizione” (ossia, guardando alla specifica disposizione dei temi e dei materiali, si chiede: quale concezione teologica traspare?). Berger assume poi il giudaismo dell’epoca quale contesto per tutte le teologie neotestamentarie, come loro più vasto sfondo storico-religioso. Nell’interpretazione, fa altresì ricorso a scritti pagani, a testi apocrifi, alla letteratura extracanonica della chiesa primitiva e alle antiche liturgie cristiane (illuminanti “testi paralleli”, che hanno funzione costruttiva). Infine, andando a fornire una datazione nuova degli scritti protocristiani, rispetto all’esegesi tradizionale, l’autore propone in realtà al lettore nuovi spunti di riflessione.
Un’opera esegetica che, lontana da una rigidità freddamente tecnica, sarà apprezzata per la concretezza spirituale e la profondità dei riferimenti al vissuto.
Da sempre la storia del mondo è stata scritta come una storia di ascesa e declino di un esiguo numero di culture dominanti. Fra queste, nel corso degli ultimi secoli, e facendo riferimento a parametri quali potenza, ricchezza e creatività culturale, l'Europa e l'Occidente atlantico hanno ricoperto un ruolo indubbiamente centrale. Questa nuova "Storia del mondo" in sei volumi, diretta da un'équipe di importanti storici internazionali, si discosta radicalmente da tale tradizione. Pur non rinnegando le grandi conquiste dell'Occidente, essa le pone in rapporto con i più importanti sviluppi che hanno avuto luogo nella stessa epoca in altre parti del mondo. Da tale impostazione emerge con ogni evidenza la graduale, problematica nascita dell'età contemporanea come frutto di una complessa e pluralistica rete di relazioni mondiali. Per la prima volta autorevoli specialisti dei vari campi disciplinari mettono a disposizione del lettore i risultati di decenni di ricerca internazionale sulla preistoria della globalizzazione, sullo sviluppo delle società e sugli ordinamenti politici dei vari continenti. La storia del mondo che ne emerge, lungi dal risultare una mera concatenazione di singole storie specialistiche, ricostruisce piuttosto relazioni trasversali e interazioni finora poco esplorate dagli studiosi: le migrazioni di singoli e di gruppi e la fondazione di nuove società, la diffusione intercontinentale delle tecnologie, religioni o idee politiche, le reti di connessione globale.
In breve
Questo Commentario esegetico agli scritti del Nuovo Testamento è opera, in due volumi, di Klaus Berger, uno dei più noti biblisti di lingua tedesca, fra i pochi a essere raccomandati da Benedetto XVI nei suoi libri su Gesù.
Il primo volume contiene il commento ai quattro vangeli e agli Atti degli apostoli. Il secondo volume (in preparazione) conterrà il commento alle epistole e all’Apocalisse.
Descrizione
Un articolato commentario a tutti gli scritti del Nuovo Testamento ad opera di un solo autore, il biblista tedesco Klaus Berger, uno dei massimi specialisti in campo internazionale.
Nell’avvicinare ciascuno scritto vengono brevemente affrontate e discusse le principali questioni introduttive: quando ha avuto origine, chi l’ha redatto, a quali destinatari è rivolto, a partire da quali contesti storici e sociali si è sviluppato, qual è il suo profilo teologico, in quale regione dell’impero romano si è diffuso inizialmente.
Prende poi avvio il commento vero e proprio di ciascun brano: il lettore viene condotto a scoprire man mano le linee di pensiero e le affermazioni teologiche salienti del testo. Quando si incontrano punti difficili o particolarmente discussi, la spiegazione si fa più dettagliata, versetto per versetto. L’opera di Berger ha svariati tratti di originalità: l’esegeta si serve, oltre che dei ben noti metodi storico-critici, della cosiddetta “critica della composizione” (ossia, guardando alla specifica disposizione dei temi e dei materiali, si chiede: quale concezione teologica traspare?). Berger assume poi il giudaismo dell’epoca quale contesto per tutte le teologie neotestamentarie, come loro più vasto sfondo storico-religioso. Nell’interpretazione, fa altresì ricorso a scritti pagani, a testi apocrifi , alla letteratura extracanonica della chiesa primitiva e alle antiche liturgie cristiane (illuminanti “testi paralleli”, che hanno funzione costruttiva). Infine, andando a fornire una datazione nuova degli scritti protocristiani, rispetto all’esegesi tradizionale, l’autore propone in realtà al lettore nuovi spunti di riflessione.
Un’opera esegetica che, lontana da una rigidità freddamente tecnica, sarà apprezzata per la concretezza spirituale e la profondità dei riferimenti al vissuto.
Il manuale affronta la tematica dei fondamenti basilari della morale cristiana secondo una triplice scansione: storia della riflessione teologico-morale, ermeneutica della morale biblica, ripresa teorica e sistematica degli argomenti. Il testo rappresenta inoltre il volume inaugurale della collana "Nuovo Corso di Teologia Morale", dedicata non solo agli studenti, ma più in generale ai cultori della disciplina e a chiunque si dedichi allo studio scientifico - a diverso titolo e a diverso livello - dell'etica cristiana.
Le biblioteche non sono soltanto degli spazi in cui si conservano e custodiscono libri. Nel corso dei secoli, i progetti dei più grandi edifici destinati a questo scopo hanno voluto esaltare il momento della lettura e l'importanza dell'apprendimento. Indipendentemente dalla loro appartenenza a un singolo individuo, a un'istituzione o perfino a un'intera nazione, le biblioteche sono diventate simboli di cultura, luoghi di scambio e incontro, istituzioni che preservano e tramandano il sapere. Questo libro intende esporre la storia completa dell'evoluzione di tali edifici, dalle prime biblioteche dell'antica Mesopotamia alle biblioteche perdute delle civiltà classiche, dalle biblioteche monastiche del Medioevo a quelle sontuose in stile rococò, fino ad arrivare alle biblioteche monumentali del mondo moderno. Il volume, tra narrazione e ricerca fotografica, vuole sia chiarire in che modo lo sviluppo delle biblioteche illustri il mutevole rapporto del genere umano nei confronti della parola scritta, sia dimostrare che le biblioteche, in tutto il mondo e in ogni epoca storica, siano sempre state ben di più di meri depositi polverosi di documenti, divenendo piuttosto simboli attivi di cultura e civiltà.
Questa edizione del Codice di diritto canonico, a cura della Redazione di «Quaderni di diritto ecclesiale», presenta:
• il testo integrale – latino e italiano – del Codice, aggiornato al motu proprio di Benedetto XVI Omnium in mentem del 26 ottobre 2009;
• i rimandi alle fonti dei singoli canoni;
• le interpretazioni autentiche;
• l’indicazione degli articoli dell’istruzione Dignitas connubii a lato dei canoni del Libro VII.
Il volume si affianca al Codice di diritto canonico commentato, sempre a cura della Redazione di «Quaderni di diritto ecclesiale», giunto nel 2009 alla sua terza edizione.
La prima guerra mondiale è stata il tragico atto di nascita del XX secolo. In genere le opere sulla Grande Guerra, perfino quelle che si vogliono "globali", limitano l'indagine al fronte occidentale; questo volume si presenta invece come una storia complessiva del conflitto e delle sue conseguenze, che dà finalmente spazio a ogni teatro di guerra, comprendendo il fronte orientale e balcanico e gli interventi nei mari e in ambito extraeuropeo (in Asia orientale, nel Pacifico, in Africa), ma soprattutto i fronti interni, con l'ampio coinvolgimento delle popolazioni civili dei paesi belligeranti. Al lettore viene così offerto un quadro approfondito, utile alla comprensione di un fenomeno radicale e di lunga durata, e che oltre all'ambito militare, politico e diplomatico esamina le trasformazioni provocate dalla guerra nei comportamenti sociali, nei rapporti di lavoro o tra i sessi, nel commercio e nella finanza internazionale. Un racconto dalle molte sfaccettature, integrato con cronologie, testimonianze, documenti storici, approfondimenti e illustrato con numerose mappe e fotografie.
Caravaggio, Shakespeare, Vermeer, Rembrandt, Molière, Borromini, Monteverdi e poi Galileo, Pascal, Descartes, Cervantes, Newton e Leibniz... Ciascuno dei protagonisti di questo secolo porta con sé una "rivoluzione": nelle arti, che sperimentano architetture vertiginose e forme dinamiche oppure si addentrano senza esitazioni nel cuore ombroso del reale; nella visione del mondo e dell'Universo, che la novità galileiana scombina completamente catapultando il soggetto tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo (Pascal) rivelato dagli strumenti e dai metodi della nuova scienza; nelle forme teatrali e musicali, rinnovate radicalmente sul piano teorico e tecnico. Anche la storia politica ed economica viaggia su rotte diverse rispetto al passato. Il predominio di Inghilterra e Olanda sui mari e sulle terre del mondo scalza quello della Spagna e dell'Impero e apre nuovi scenari, generando mutazioni decisive. Addentrarsi nelle vicende del Seicento significa scoprire quanto la storia d'Europa si vada scrivendo in una relazione sempre più stretta con quella del resto del mondo: economia, società, sistemi di produzione e distribuzione dei beni, ricchezze e schiavitù descrivono un secolo che ha molto da raccontare alle nostre stesse contraddizioni.
Viktor Lazarev ha consegnato alla storia dell'arte un'opera di riferimento sulla pittura bizantina, contribuendo sostanzialmente a definirne un quadro complessivo e coerente. Il termine "bizantino", applicato talvolta come etichetta alle opere di altri contesti, era stato spesso sminuito e alterato nel suo valore storico-artistico. Lazarev ha cercato di restituire all'arte di Bisanzio e delle province bizantine i loro caratteri essenziali, ricostruendo le fasi del loro sviluppo: dai monumenti del VI secolo alla dissoluzione di un impero e di una cultura sopravvissuti alle ragioni che ne avevano reso possibile la nascita. L'opera non è la semplice traduzione dell'originale russo apparso nel 1947-1948: essa venne radicalmente riveduta e ampliata dall'autore in vista della prima edizione einaudiana apparsa nel 1967, divenendo cosi uno dei punti di riferimento classici per la storia dell'arte e della bizantinistica. Per queste ragioni, dopo la seconda edizione nel 1981 (BSA), l'opera viene ora riproposta.
Il "Righetti" (come è convenzionalmente definita quest'opera) è la più ampia storia della liturgia latina redatta nel nostro secolo, un vero e proprio Manuale, un'opera enciclopedica in 4 volumi, che offre un'esposizione sistematica dei riti della Chiesa romana, con in appendice Excursus di P. Borella sul rito ambrosiano. Si tratta di uno strumento utile nel campo della ricerca storico-liturgica, destinato a studiosi di liturgia, ambienti accademici, Facoltà teologiche e Biblioteche. Questa nuova edizione offre un indice analitico ed onomastico rinnovato, che si riferisce alla edizione più recente di ciascun volume, ciò permette una ricerca delle voci e una consultazione dell'opera più agevoli e rapide. I volume (3a ed. 1964): Introduzione generale; II volume (3a ed. 1969): L'anno liturgico / Il breviario; III volume (3a ed. 1966): La Messa IV Sacramenti / Sacramentali / Indici. L'opera è confezionata in cofanetto.
Perfezionato nel corso delle tre precedenti edizioni andate esaurite, il Prontuario si presenta ora in una nuova edizione aggiornata e in versione 'atlante'. Seguendo un rigoroso ordine logico-induttivo, l'autore propone lo studio sistematico dei sette libri che compongono il Codice di Diritto Canonico promulgato nel 1983 attraverso tavole schematiche che, con immediatezza, lo rendono accessibile a studenti e operatori del diritto ecclesiastico. La redazione delle tavole è finalizzata ad accompagnare il lettore nello spirito teologico e pastorale alla base dei singoli canoni del Codice attraverso una sintetica analisi che ne mette in evidenza le specifiche peculiarità. Inoltre, attraverso i tanti richiami intertestuali, ciascun istituto giuridico è ricompreso alla luce dell'intero corpo normativo, garantendo un'uniforme visione d'insieme.
A cinquant'anni dal Vaticano II una panoramica sui Concili Ecumenici. Dal Concilio di Nicea (325) al Concilio Vaticano II (1962) sono ventuno i concili ecumenici della storia della Chiesa. Ciascuno ha rappresentato un momento importante e solenne della cristianità; luogo chiave di confronto e soluzione su questioni relative alla vita e alla dottrina della Chiesa. Frutto di un'èquipe di dieci studiosi, nel volume ciascun concilio viene presentato attraverso una scheda articolata in tre sezioni: attori, canoni, eredità. Due saggi introduttivi offrono un utile strumento interpretativo della materia. Il primo riflette sul rapporto tra il primato petrino e i concili, mentre il secondo illustra il dibattito sui criteri della 'ecumenicità' dei concili dal secolo XVI sino ai nostri giorni.
Questo libro di Otto Pächt si occupa di uno dei problemi centrali della storia dell'arte occidentale: la nascita di un nuovo tipo di pittura negli antichi Paesi Bassi, quella fiamminga; gli artisti che furono i promotori di questo rinnovamento sono il Maestro di Flémalle e i fratelli Van Eyck, mentre il Polittico di Gand appare come opera centrale che apre, al tempo stesso, nuove discussioni. Questa svolta non è caratterizzata soltanto da un nuovo tipo di tecnica pittorica, ma soprattutto da una inedita concezione della rappresentazione, liberata da costrizioni ideologiche. Intorno a questi temi, a questi artisti e alle loro opere (dal Maestro di Flémalle a Jan Van Eyck, dal Polittico di Gand a Hubert Van Eyck e al Libro d'Ore di Torino) si snodano i cinque capitoli in cui è suddiviso il testo che, senza voler trattare da un punto di vista monografico né le personalità artistiche, né tanto meno i loro celebri dipinti, mira a tracciare un disegno complessivo del nuovo linguaggio figurativo, che dissolse a nord delle Alpi la tradizione medievale e introdusse la prima idea di realismo moderno. Pächt procede attraverso una sapiente e serrata lettura formale del dipinto, dal quale non si allontana mai. Anche per questo le numerosissime riproduzioni a colori accompagnano costantemente il lettore in una vera e propria galleria di capolavori.
Con 5000 immagini per 650 voci questo Dizionario si propone di costruire il primo immaginario della cultura visiva sacra occidentale. Dai protosanti biblici a quelli leggendari, dai martiri romani a quelli storicamente accertati, per arrivare agli ultimi santi riconosciuti dalla chiesa cattolica. Il tutto con una particolare attenzione ed evidenziazione delle iconogra e, dei simboli, degli attributi e dei segni per permetterne un facile riconoscimento. Una ricchezza di immagini unica, tramite la riproduzione di dipinti, sculture, mosaici, francobolli, medagliette, santini, reliquari ecc.
"Dio è considerato trascendente e irrappresentabile: è un punto sul quale i tre monoteismi, detti abramici, concordano. Possiamo però immaginarlo, o meglio renderlo visibile attraverso l'immagine, cioè disegnarlo, dipingerlo, scolpirlo? O bisogna pensare che sia al di là di qualunque immagine e definirlo radicalmente inimmaginabile? Abbiamo pensato che, con questo libro, fosse possibile fare la storia del significato di tale domanda e al tempo stesso dei diversi aspetti della risposta". Moltissime immagini hanno rappresentato Dio nel corso dei secoli. Alcune sono state ritenute legittime e hanno goduto di un successo duraturo, altre sono invece state considerate fraudolente, blasfeme, e sono incorse anche in pesanti condanne. Ancora oggi, la questione della rappresentazione di Dio appare profondamente controversa e costituisce un costante argomento di divisione. François Boespflug ripercorre i secoli di storia e di storia dell'arte che hanno al centro la figura del Dio unico. Pur focalizzandosi maggiormente sull'arte medievale, Boespflug non manca di affrontare l'epoca moderna e dedica l'ultimo capitolo a "l'arte d'ispirazione cristiana al di fuori dell'Europa".
A mezzo secolo dalla pubblicazione della classica "Storia delle crociate" di Steven Runciman, "Le guerre di Dio" di Christopher Tyerman è oggi, per la meticolosità e l'approccio innovativo, il testo di riferimento sull'argomento. Non solo in quanto prende in considerazione le acquisizioni più recenti della ricerca storica, ma anche perché fa i conti con una mutata sensibilità culturale. L'autore, medievista di Oxford, colloca innanzitutto gli eventi in una cornice più vasta e realistica, che tiene conto di tutte le forze che portarono alle crociate: sia quelle politiche e religiose, sia quelle culturali, economiche, sociali, demografiche. Dalla pressione araba in Spagna, ai movimenti ereticali in Francia, alle sacche di paganesimo nei paesi baltici: per la prima volta in maniera tanto esaustiva, le crociate vengono viste come l'evento globale che furono, un qualcosa che va ben al di là delle campagne militari in Terrasanta. Una vera e propria visione del mondo, che ha definito la mentalità europea tra l'anno Mille e la" scoperta" dell'America. Tyerman porta alla luce l'intreccio di aggressività e paranoia, utopia e miopia che si materializzò nelle guerre (in Medio Oriente o nel "fronte interno", contro i movimenti ereticali), raccontando le storie degli individui che vi presero parte, dai personaggi celebri a quelli che nessuna cronaca riteneva degni di riportare ma che ugualmente contribuiscono a questo grandioso, paradossale affresco storico.
Ampia raccolta di scritti sulla Madonna ad opera di autori contemporanei dell'Occidente (sec. XX).
In una forma metodologicamente accurata, il manuale fornisce le conoscenze di base per uno studio dei libri del Nuovo Testamento, presentando le tesi più recenti e i risultati più aggiornati del dibattito internazionale. Di ciascuno scritto neotestamentario analizza: la struttura del testo, l'origine storica (fonti e tradizioni, autore, tempo e luogo di composizione, contesto culturale e situazione sociale), i contenuti teologici caratterizzanti. Un'opera di studio e di consultazione, rigorosa ed esauriente, utile per lo studio personale.
Il tempo viene per lo più rappresentato sotto forma di linea: la metafora lineare, infatti, è onnipresente in almanacchi, calendari, tabelle e grafici di ogni genere. Anche se nella sua forma moderna non ha nemmeno 250 anni, la linea del tempo fa talmente parte del nostro bagaglio culturale che si fatica a pensare ci sia stata un'epoca in cui l'abbiamo acquisita per la prima volta. "Cartografie del tempo2 è la prima storia completa delle rappresentazioni grafiche del tempo in Europa e negli Stati Uniti dal 1450 a oggi. Dai manoscritti medievali fino all'era di internet, il volume prende in considerazione una vasta gamma di linee temporali che con le loro forme danno vita a emozionanti narrazioni. Una linea del tempo (dalla Creazione al 1753) è lunga sedici metri e mezzo, montata su cilindri girevoli e inserita in un astuccio. Un'altra utilizza le diverse parti del corpo umano per mostrare le genealogie di Gesù e dei sovrani di Sassonia. I diagrammi creati dai missionari del XVIII secolo per convertire gli indiani dell'Oregon ordinano in colonne verticali le storie bibliche. C'è persino il diagramma di comunicazione nel Nord Atlantico del telegrafo di Marconi, datato aprile 1912. Ci sono poi opere poco conosciute di personaggi famosi, come la cronologia storica del cartografo Gerardo Mercatore o un gioco mnemonico da tavolo brevettato da Mark Twain.
Il libro costituisce un vero e proprio percorso attraverso l'architettura della Roma contemporanea organizzato secondo un repertorio in cui si succedono più di 260 schede, disposte in rigoroso ordine cronologico, per classificare la complessità e l'eterogeneità dei fenomeni urbani. Le singole schede, rivedute e ampliate in questa quarta edizione, illustrano quanto concretamente è stato costruito o modificato a Roma dagli inizi del Novecento a oggi. Una struttura che, escludendo schemi interpretativi giustapposti, costituisce il vero punto di forza dell'opera perché riesce a collocare le singole architetture nel complesso e tormentato sviluppo della città. Questa nuova edizione fa seguito a quelle del 1984, del 1991 e del 2000 e si arricchisce della presenza di più di 50 nuove schede che riguardano edifici realizzati nell'ultimo decennio o che sono in via di realizzazione. Tra questi, l'auditorium Parco della Musica, la chiesa di Dio Padre Misericordioso, il Museo dell'Ara Pacis, la sala d'esposizione nel giardino romano dei Musei Capitolini, la biblioteca dell'università Lateranense, il MAXXI, l'ampliamento del MACRO e la nuova biblioteca Hertziana. Si tratta di progetti spesso firmati da architetti stranieri di fama internazionale che da alcuni anni sono sempre più coinvolti nella realizzazione di opere pubbliche di grande importanza per la città. Tra le schede spicca quella dedicata al nuovo Piano Regolatore di Roma approvato nel 2008.
Già annunciata da Giovanni Paolo II, dal 4 al 25 ottobre 2009 si è svolta la II Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi. Dopo un’apposita consultazione, Papa Benedetto XVI ha voluto che tale assise affrontasse il tema: La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione della giustizia e della pace. “Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo” (Mt 5,13.14). Molteplici sono le ragioni della sua importanza, non ultima la crescente rilevanza assunta dal dinamismo della Chiesa in Africa nell’orizzonte della Chiesa universale. Gli Atti di questo Sinodo costituiscono il primo strumento per conoscere il presente e il futuro della vita delle Chiese particolari in Africa (valori coltivati, difficoltà incontrate, aspirazioni, progetti ecc.). Il volume consente di seguire l’iter dei lavori sinodali, dal momento dell’annuncio del tema fino alla promulgazione dell’Esortazione Apostolica Postsinodale Africae Munus.
I contenuti sono distribuiti in sei sezioni:
1. Annuncio e preparazione del Sinodo (storia e significato dell’istituzione sinodale; i Lineamenta; lo Instrumentum laboris);
2. L’inizio del Sinodo: temi e problemi;
3. In ascolto dei Padri (le prime 14 Congregazioni Generali; la Relatio post Disceptationem);
4. Il frutto pastorale (Nuntius e Propositiones);
5. Il Sinodo come evento;
6. L’Esortazione Apostolica Postsinodale Africae Munus (consegnata alla Chiesa da Benedetto XVI nel novembre 2011).
Il Sinodo dei Vescovi è un’istituzione permanente fondata dal papa Paolo VI il 15 settembre 1965, con la Lettera Apostolica Apostolica sollicitudo, per mantenere viva l’esperienza collegiale che, raggiungendo la sua manifestazione più alta nel Concilio, rende i membri del Corpo episcopale partecipi in gerarchica comunione della sollecitudine della Chiesa universale. Si tratta di un organismo che, favorendo la comunione dei Vescovi tra loro e con il Romano Pontefice, aiuta il Vescovo di Roma con il consiglio per la salvaguardia e l’incremento della fede e dei costumi, come pure per l’osservanza e l’incremento della disciplina ecclesiastica, per lo scambio di informazioni ed esperienze, per la comune ricerca di soluzioni pastorali adeguate e per lo studio dei problemi riguardanti l’attività della Chiesa nel mondo.
Un nuovo sussidio liturgico in formato Lezionario con la rappresentazione iconografica di tutte le Feste del Signore e della Madonna, le immagini di 250 Santi o Beati, tutti i Santi, le Sante e i Beati del calendario romano e ambrosiano più altri Santi e Beati popolari o significativi. Ad ogni Santo sono dedicate due pagine a fronte: a destra l'immagine del Santo e a sinistra una breve biografia, una citazione degli scritti del Santo o sul Santo, notizie e curiosità.
Dalla rinascenza carolingia alle grandi creazioni pre-romaniche e romaniche, dalle cattedrali gotiche al Quattrocento fiorentino. Le diverse opere - da quelle più note a quelle spesso ignorate - sono documentate da un ricco apparato illustrativo e analizzate sia sotto il profilo tecnico costruttivo sia in relazione ai contesti di cultura urbana.
Frutto di lunghe meditazioni su alcuni autori di ascetica e mistica (i Padri della Chiesa; Angela da Foligno; Caterina da Siena; Teresa di Gesù) e della nascita dell'Ordine della Visitazione, fondato con Giovanna di Chantal, il Trattato si propone come nutrimento spirituale per le Visitandine. Capolavoro della spiritualità salesiana, opera di straordinario spessore teologico, filosofico e spirituale, si presenta come una lunga lettera indirizzata all'amico "Teotimo", tesa a presentare ad ogni uomo la sua vocazione essenziale: vivere è amare. L'ampia introduzione è un'ottima guida alla lettura.
Il trattato Sulla Pasqua si colloca intorno al 235-248 d.C., in un’epoca nella quale era in atto una controversia liturgico-teologica sull’interpretazione della Pasqua cristiana: per alcuni l’accento è sulla Passione di Cristo; per altri sulla Resurrezione. Nel testo Origene spiega il significato della parola Pasqua come passaggio, “schierandosi” a favore della seconda interpretazione, e offre un commento allegorico-spirituale dei versetti pasquali di Es 12. Il volume presenta un’ampia e illuminante introduzione al testo.
In questo Evangeliario, con la nuova traduzione CEI, sono riportati tutti i brani dei Vangeli (anni A, B e C) letti nelle Domeniche secondo il Rito romano.
Una grande opera, tutti i Santi e i Beati di 2000 anni di cristianesimo raccolti in un dizionario innovativo per struttura, qualità e quantità di informazioni.
Fenomeno fondamentale tra fine del XX e inizio del XXI secolo, la fotografia non è una semplice corrente dell'arte contemporanea. Essa arriva in realtà ad abbracciare la categoria generale dell'immagine, le ricerche sperimentali rese possibili dall'universo virtuale, le forme alternative della comunicazione nell'era dei nuovi media, la storia del modernismo nel momento in cui entra in crisi lo statuto dell'opera d'arte, la problematica caratteristica del documento in un contesto in cui l'arte non è più l'unico orizzonte della creazione e, infine, l'allestimento delle immagini nell'epoca in cui si dubita dell'esperienza che ci offrono le rappresentazioni. Questo saggio, illustrato, ricostruisce il periodo di produzione fotografica che va dai primi anni Ottanta e arriva fino a oggi, raccogliendo esperienze artistiche che, pur nella loro diversità, sono ugualmente pervase dello stesso afflato etico. In che modo vediamo? cosa guardiamo? quale rapporto c'è tra finzione e realtà? Imponendo la stabilità delle sue forme riflesse in un mondo di messaggi fluenti e indecifrabili, la fotografia contemporanea dà il nome a un insieme di pratiche creative che la collocano al centro della sensibilità del nostro tempo.
Questo 'Compendio', aggiornato e completo, stabilisce un nuovo paradigma nella interpretazione della parabole di Gesù. In questo è senz'altro un punto di riferimento imprescindibile per lo studio scientifico delle parabole: per i teologi di professione, per gli studenti di teologia e per chi si occupa di annuncio e catechesi. È inoltre un'opera indispensabile per la formazione personale: per chi si interessa di storia, di letteratura e di scienze della cultura, e per tutti i lettori e le lettrici che desiderano conoscere più a fondo il Gesù storico e, attraverso le parabole, il suo mondo.
Per la prima volta in lingua moderna il commento al Vangelo di Luca, in materia praedicabilis", di San Bonaventura. " Introduzione, revisione e note a cura di B. Faes de Mottoni, trad. Di P. Muller e S. Martignoni.
Rovine eroiche, città morte o agonizzanti, vita in mezzo ai detriti e distruzioni; e poi i relitti della storia come strumenti di legittimazione o di rafforzamento, difesa di identità e veicolo di memorie culturali; e ancora il timido affiorare di un 'sentimento delle rovine': il viaggio alla (ri)scoperta dell'‘antico' per gli Antichi può cominciare.
Secondo la testimonianza dell'archeologia nel mondo greco e romano (Atene, Troia, Roma e non solo) tanti erano i paesaggi pieni di resti di epoche precedenti con cui le popolazioni convivevano.
Massimiliano Papini si interroga sul valore e il senso che potevano avere le rovine o i monumenti antichi già nell'antichità. Ci accompagna in un viaggio indietro nel tempo e indaga su momenti e luoghi in cui le rovine hanno avuto un significato particolare. Ad esempio, tra l'VIII e il VII secolo a.C., quella che conosciamo come l'‘età di Omero', i Greci instaurarono un rapporto di distanza e, al contempo, di familiarità con i monumenti funerari dell'Età del Bronzo da tempo abbandonati e riletti in chiave eroica. Nell'estate del 479 a.C. i Persiani distrussero Atene; tornati a casa, gli Ateniesi trovarono uno scenario da incubo, e si tramanda un loro giuramento sul campo della battaglia finale, a Platea, che prevedeva di non ricostruire i templi per lasciarli a reminiscenza delle distruzioni. Quanto stretto potesse essere il rapporto con i luoghi del passato storico ed eroico è poi mostrato da Troia, Urbs capta per eccellenza, che comprendeva in sé due città, la reale e l'immaginaria. Infine, anche i Romani, benché febbrili ricostruttori, dovevano comunque confrontarsi con la visione (da loro assai poco gradita) di monumenti diroccati e di città morte, ai quali talvolta sapevano però attribuire anche una funzione positiva, almeno in chiave consolatoria: al cospetto dei resti urbani era infatti vacuo dolersi per la morte di un caro individuo, e più giovava rendersi conto della piccolezza di sé e del proprio lutto privato.
Il primo volume della raccolta dedicata alle testimonianze figurative sul Santo di Ippona dalle origini fino al XVIII secolo.
Le città e le produzioni della Magna Grecia e della Sicilia durante la colonizzazione greca: una 'cultura delle colonie' fatta di pratiche, consuetudini e simboli che combinano insieme saperi, tecniche e modelli culturali originati nella madrepatria.
Il volume affronta il tema, centrale nella vicenda coloniale dell'Antica Grecia, dell'insieme di forme ideali dominanti nel mondo greco attinenti alla sfera della religione, dei culti e delle pratiche della devozione, che i coloni hanno recato con sé dalla madrepatria e hanno via via sottoposto a una serie di modificazioni successive. Ma esamina anche come nelle nuove sedi queste forme religiose si siano articolate secondo specifici rituali, informando edifici, monumenti, immagini e materiali artigianali.
Mario Torelli, fra i maggiori archeologi italiani, si confronta dunque non con uno, ma con due 'discorsi sull'antico' fondati su religione e artigianato. Sulla base di una ricchissima documentazione, studia il vasto materiale che la ricerca sul campo ha raccolto in due secoli di scavi. Attraverso quelle produzioni artigianali e architettoniche, destinate di volta in volta ad accogliere e contenere le manifestazioni di radicata ideologia religiosa, può ricostruire alcuni comportamenti sociali come il simposio o cerimonialità di rituali come il matrimonio, le dediche votive o le tradizioni patrie di religiosità domestica o funeraria.
Alla scoperta delle residenze, espressioni di ricchezza e potenza, nel cuore della Roma antica, dove si decidevano i destini del mondo.
Nell'antichità le azioni politiche sono spesso pensate dentro le mura domestiche, per essere poi inscenate e attuate all'aperto, nella pubblica piazza. A Roma è nelle case che le amicizie dei potenti si trasformano in inimicizie, che i nemici diventano alleati, che si tessono trame matrimoniali, che si organizzano esibizioni di prestigio e che si manovrano bande. Nelle pause della vita politica si va a riposare nell'ozio senza freni, lussuoso e colto dei parchi con residenze spaziose (horti), disposti intorno al centro storico chiuso nelle mura di Servio Tullio; oppure meglio ancora nelle ville, in campagna e al mare. Ma è nella zona tra il Palatino e il colle Oppio, a ridosso del Foro, che risiede l'aristocrazia. È questa la Roma prestigiosa, ricca di storia, vicina ai luoghi istituzionali e tuttavia appartata, piena di sale ben frequentate e di mercati di lusso.
Andrea Carandini entra in queste case del potere, nei grandi atri per il ricevimento, nei peristili alla greca affollati di opere d'arte, negli stretti cubicoli con pitture a trompe l'oeil e nelle sale da pranzo con pavimenti a intarsi di marmi colorati, e di questo cuore di Roma descrive consuetudini e stramberie tra la tarda Repubblica e Nerone (210 a.C.-64 d.C.), quando la casa diventa simbolo dello status sociale ed economico, manifestazione della personalità carismatica del proprietario, riflesso della sua ambizione sfrenata, del suo delirio.
I protagonisti di una civiltà letteraria, anche i più originali, non vivono mai isolati. Sono maestri o allievi, sono intellettuali in competizione fra loro o solidali nella lotta per una certa idea di letteratura e, magari, di società. Nessuna isola è un'isola, ogni scrittore è riconducibile a un mondo.
Le mappe, i grafici e i racconti che compongono questo Atlante della letteratura italiana individuano, attraverso la geografia, le trame della nostra cultura letteraria, e strada per strada, città dopo città, collocano nel posto preciso del tempo e dello spazio tutto quanto contava nel paesaggio sociale e mentale di scrittori e intellettuali.
«Pensata nello spazio oltreché nel tempo, la storia della letteratura italiana assume un profilo estremamente mosso, che restituisce tutto il loro rilievo alle presunte periferie di un'Italia troppo a lungo disegnata intorno a un unico asse toscano. Ne emerge un dato evidente e mai messo a fuoco con tanta nettezza, anche se da tempo risaputo: l'Italia letteraria ha conosciuto, dal Duecento all'Ottocento, una geografia policentrica, come non è avvenuto per nessun altro paese europeo; ha ruotato, spesso e lungamente, intorno a città diverse da Firenze o da Roma, o addirittura esterne ai confini della penisola, com'era l'Avignone trecentesca dei papi. Si può dire che fino allo spartiacque del 1860-61, cioè fino alle sorprendenti e quasi mirabolanti vicende che propiziarono l'Unità, la civiltà italiana abbia vissuto al ritmo di una singolare alternanza tra città-perno: capitali in pectore di Italie probabili o improbabili, possibili o impossibili, capitali letterarie elettive che l'Atlante identifica, illustra, e alle quali intesta un'età della nostra storia».
Comitato scientifico: Mauro Bersani, Amedeo De Vincentiis, Erminia Irace, Michele Luzzatto, Sergio Luzzatto, Gabriele Pedullà, Domenico Scarpa
In edizione latino-italiana una scelta dal ricchissimo epistolario di Girolamo a uomini e donne d'Oriente e Occidente.
La Cina II. L'età imperiale dai tre Regni ai Qing si propone lo studio di un'epoca di grande splendore nella storia della civiltà cinese, dal tramonto della dinastia Han nel III secolo fino alla metà del XIX secolo e l'avvento della modernità. Un progetto unitario e ambizioso, che per ricchezza dei contenuti e prestigio degli studiosi coinvolti, è unico a livello internazionale.
Anche per La Cina II, Maurizio Scarpari - docente di Lingua cinese presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e curatore di tutti e quattro i volumi che comporranno la Grande Opera - raccoglie il prezioso contributo di diciotto sinologi di fama mondiale (tra cui undici italiani e sette stranieri), per una panoramica esaustiva sul periodo della storia cinese che più colpisce l'immaginazione occidentale: la Cina della Grande Muraglia, dell'esercito di terracotta, della Via della Seta, di Marco Polo e della dinastia Ming.
Il volume si apre con l'analisi delle forme organizzative dello Stato sotto le diverse dinastie imperiali, per poi occuparsi, nelle sezioni successive, della struttura della società, delle correnti artistiche e letterarie, dei progressi in campo scientifico-tecnologico e dell'avvento delle grandi religioni della tradizione cinese, buddismo, daoismo e confucianesimo. Una panoramica esaustiva e affascinante, che non tralascia le relazioni tra la Cina e l'estero, dalle influenze indiane in campo religioso al conflitto con gli imperi nomadi, fino ai primi incontri con l'Europa del Medioevo.
La prima biografia conosciuta dell'Ipponate e, dagli scritti di Agostino raccolti per la prima volta dai Maurini, la sua autobiografia.
L’opera rappresenta un’impresa di tipo nuovo, in quanto esposizione completa della storia della Chiesa elaborata insieme da storici delle grandi confessioni cristiane, secondo i più moderni criteri storiografici. L’Introduzione all’edizione italiana è di Alberto Melloni.
Dalla quarta di copertina:
La Storia ecumenica della Chiesa, in questa nuova edizione, è stata sottoposta ad una radicale rielaborazione che ha mutato sotto vari aspetti la sua forma originaria, inclusa una nuova periodizzazione.
L’opera rappresenta un’impresa di tipo nuovo, in quanto esposizione completa della storia della Chiesa elaborata insieme da storici delle grandi confessioni cristiane, secondo i più moderni criteri storiografici.
Un manuale nuovo per lo studio e un libro di lettura, aggiornato al periodo attuale, in tre volumi:
1. Dagli inizi al Medioevo
2. Dal basso Medioevo alla prima età moderna
3. Dalla Rivoluzione francese al 1989
In edizione latino italiana: L'Apologia contro Rufino, I Prologhi, Gli uomini illustri di Girolamo.
Il pensiero umano ha seguito percorsi simili in tutto il mondo e in ogni epoca. Si possono trovare le medesime domande fondamentali della filosofia in tutte le culture che, nel corso della storia dell'uomo, si sono intrecciate tra loro.
In 41 carte a colori, commentate e contestualizzate, Holenstein ripercorre la storia del pensiero umano dagli inizi ai giorni nostri, dall'Africa all'Asia, dall'Europa all'America, visualizzando i percorsi e le possibili trame del pensiero, senza mai focalizzare l'attenzione su un unico «centro». Il pregiudizio eurocentrico, che ha a lungo permeato la storia della filosofia occidentale, viene infatti scardinato, grazie a un uso originale e pionieristico della rappresentazione cartografica e della terminologia.
Assolutamente innovativo, questo atlante di Elmar Holenstein è uno strumento imprescindibile per comprendere la filosofia nel suo divenire storico senza dimenticare la sua dimensione spaziale.
Immanuel Kant era appassionato di geografia. Secondo la tradizione, sua è la massima: «Nulla affina e forma la ragione addestrata piú della geografia». Qualunque cosa intendesse dire, la geografia è, per la natura della propria materia, una disciplina ermeneutica: conferisce visibilità ai contesti. La geografia mostra le cose all'interno di una cornice e, se praticata in maniera «globalizzata», quella cornice è il mondo.
Questo atlante si occupa delle correnti filosofiche in giro per il mondo, seguendo con particolare determinazione due aspetti: i rapporti e le possibili analogie tipologiche tra le diverse aree della Terra da un lato, e dall'altro - solo in apparente contrasto - la varietà degli sviluppi intellettuali all'interno di ciascuna. L'umanità nel suo complesso è piú omogenea di quanto si pensasse all'inizio del secolo 20; le singole culture sono invece piú eterogenee di quanto in passato si fosse dogmaticamente ammesso. Tra le concezioni filosofiche degli esseri umani ci sono sensibili differenze. Quelle piú profonde si registrano non tra zone diverse, ma tra gli individui e le scuole di pensiero all'interno di ciascuna.
Nuova edizione aggiornata, interamente riveduta e arricchita di nuovi documenti.
Strumento indispensabile per la conoscenza e lo studio dei libri liturgici.
• Tutti i testi ufficiali dei Praenotanda (rito romano e ambrosiano):
1. La messa, l’anno liturgico e la liturgia delle ore
2. I sacramenti e altri riti
3. Le benedizioni
• Schede di lettura per ogni Praenotanda
• Bibliografi a di approfondimento
• In appendice, traduzione italiana del Cerimoniale dei Vescovi
In breve
«Il design è il linguaggio che una società usa per creare oggetti che riflettono i suoi scopi e i suoi valori. Può essere usato in maniera cinica e manipolatoria, oppure in maniera creativa e sensata. È il linguaggio che aiuta a definire, o forse a segnalare, ciò che costituisce un valore. Crea gli indizi tattili e visivi che segnalano quel che è prezioso o scadente. Può essere manipolato con sottigliezza e ingegno, o con la mano pesante dell’ovvietà. Ma è la chiave che ci permette di comprendere il mondo fatto dall’uomo.»
Che cos’è il design? Come funziona il linguaggio degli oggetti di cui ci circondiamo? Quali relazioni lo legano alla moda, al lusso, alla pubblicità, all’arte, all’industria, alla nostra storia personale e collettiva? Il designer è un artista o un professionista, è un meticoloso risolutore di problemi o un egocentrico creatore di oggetti inutili? «In tutte le sue manifestazioni, il design è il Dna delle nostre società. Se vogliamo capire la natura del mondo moderno, è questo codice che dobbiamo esplorare.» Gli oggetti parlano e, in un mondo sommerso di cose, il rumore di fondo è diventato così assordante che è giunto il momento di chiedere un po’ di silenzio e lasciar parlare quelli che hanno seriamente qualcosa da dire: capitolo dopo capitolo, pagina dopo pagina, scopriamo con meraviglia quanto ci manchi una seria e approfondita cultura sull’argomento, quanto piacere ci sia nel conoscere attraverso gli oggetti, quanto possiamo coltivare noi stessi e la nostra stessa personalità circondandoci di oggetti, nei quali riconoscerci e ai quali affidare il compito di rappresentarci. Deyan Sudjic ci insegna ad apprendere questo linguaggio e ad ascoltare con giudizio critico, così da renderci più consapevoli del mondo nel quale viviamo.
Michele De Lucchi
Indice
Introduzione Un mondo che annega negli oggetti - I. Linguaggio - II. Archetipi - III. Lusso - IV. Moda - V. Arte - Note - Referenze iconografiche - Indice dei nomi e delle cose notevoli
Dal centro a tutte le regioni e le periferie dell'Impero, questo volume è un itinerario sistematico dell'architettura romana attraverso singole costruzioni e tipologie ricorrenti, dalle più semplici a quelle più complesse. Templi e santuari, fori e archi, residenze urbane ed extraurbane di privati, di governatori e di monarchi, teatri e anfiteatri, circhi e stadi, terme e ninfei, mura e porte urbane, sepolcri e mausolei insieme a ponti, acquedotti e strade si susseguono in queste pagine senza dimenticare le opere più imponenti come i fori di Augusto e di Traiano, il Pantheon e Villa Adriana. Dalla Roma regio-etrusca di legno, tufo, peperino e terracotta alla repubblicana di laterizio e travertino, dall'augustea rivestita di marmo lunense fino all'imperiale e tardo-imperiale di caementum rivestito di marmi esotici, marmorini e mosaici, questo volume, corredato da un apparato illustrativo e bibliografico, restituisce la "magnificenza" e la complessità dell'architettura antica più nota e ancora sotto i nostri occhi.
Questa nuova "Grande Opera" vede la luce a partire dall'ultimo volume, quello che descrive gli anni a noi più vicini; ma seguiranno presto i volumi che completeranno l'intera storia della civiltà cinese dal periodo dei primi insediamenti umani ai giorni nostri. La storia, il pensiero, la letteratura, l'arte, le religioni e le scienze della Cina nel processo di formazione e di evoluzione nel corso dei secoli saranno trattati nei tre volumi tenendo conto dei rapporti con il mondo esterno, in un'ampia prospettiva che contempla l'incontro tra le diverse civiltà (superando dunque la consueta dimensione sinocentrica), in un terreno di dialogo e di scambio reciproco dove linee di pensiero si confrontano, i miti si intersecano arricchendosi di nuovi significati, l'arte e l'iconografia fungono da supporto essenziale alla circolazione delle idee, le innovazioni tecnologiche si sviluppano e transitano nelle opposte direzioni, e le religioni uniscono e dividono i popoli contribuendo alla penetrazione di culture straniere (si pensi, ad esempio, alla penetrazione del Buddismo e del Cristianesimo in Cina e nell'Estremo Oriente in genere). Una dimensione nuova e inedita, dunque, stimolante per il lettore occidentale desideroso di apprendere i rudimenti di una cultura che può apparire "esotica", "aliena" e "impenetrabile": una dimensione che gli consentirà di valicare i limiti della sua condizione, avvicinandolo alla civiltà cinese come a una realtà con cui confrontarsi.
Attraverso tre direttrici - voci teoriche, esperienze e personaggi (studiosi, operatori e imprenditori) - il Dizionario intende dare "voce" alla dimensione civile dell'economia. Partendo dalla convinzione che il mercato, l'impresa e l'economico sono in sé luoghi anche di gratuità e fraternità, l'economia civile propone un umanesimo a più dimensioni, in cui il mercato non è combattuto, ma vissuto come luogo aperto anche ai principi di reciprocità e di solidarietà e perciò capace di costruire la città. Una scienza e prassi economica che fanno posto al principio del dono dentro (non a latere) la teoria economica.
Mentre i primi tre volumi sono dedicati a ricostruire idiograficamente e sulla base di documentate ricostruzioni storiche la molteplicità dei percorsi e delle risposte che caratterizzano la maniera con cui ognuno dei tre monoteismi ha affrontato le sfide della modernità, con il rischio di isolare talora tradizioni e contesti che storicamente hanno in realtà, almeno in determinate situazioni, interagito tra di loro, ma con il vantaggio di poter in questo modo mettere meglio a fuoco la specificità delle differenti vie alla modernità, il quarto volume, dedicato a "problemi e prospettive", persegue uno scopo diverso. Il volume affronta, anche in rapporto con altre tradizioni religiose come l'induismo e il buddhismo, alcune questioni cruciali soltanto sfiorate nei volumi precedenti, in una prospettiva comparata che si fa carico anche delle risposte che le grandi religioni hanno dato ad alcune sfide della modernità su temi cruciali come i rapporti con i diritti sacri, il nesso tra religione e politica (e democrazia), le posizioni sulla guerra (e sulla pace), il rapporto con la scienza, le questioni di genere e altri temi importanti oggi al centro dell'attenzione.
Dalla Rivoluzione industriale a oggi, una storia completa del design. Uno dei più grandi fenomeni culturali e socio-economici dell'età contemporanea, visto nei suoi aspetti più specifici: la progettazione, la produzione, il consumo e la vendita. Un nuovo inserto illustrativo completa la nuova edizione del volume.
Tutti gli scritti di Origene ad oggi conosciuti sulle lettere di San Paolo.
Nuova edizione aggiornata con l'aggiunta di un corposo indice analitico del prestigioso volume che commenta in modo puntuale e completo l'intero Codice di diritto canonico.
L'opera d'arte riflette in sé una somma di fattori: la personalità dell'artista, le richieste del committente, il peso della tradizione, il riflesso della cultura contemporanea. A volte i colori possono incarnare un particolare significato, diverso da epoca a epoca e da luogo a luogo (per esempio in Occidente il colore del lutto è il nero, mentre in Cina è il bianco), e perfino i gesti non hanno una lettura univoca: ciò che da noi esprime dileggio, può risultare incomprensibile ad altri popoli. Ricostruire il contesto cronologico e territoriale di un'opera d'arte, e apprezzarne appieno il significato, può dunque voler dire decifrare codici divenuti per noi incomprensibili. Compito dello storico dell'arte è attivare tutti i canali conoscitivi - documentari, storico-filologici, iconologici, di analisi del contesto e della committenza, di storia del gusto e della fortuna critica per approssimarsi il più possibile all'interpretazione autentica dell'opera. Questo libro, che si avvale di una sezione iconografica, si propone di far acquisire al lettore uno sguardo critico e metodologicamente aggiornato sulla storia dell'arte, collocando le opere sullo sfondo di questioni più ampie, quali il ruolo sociale dell'artista nelle diverse epoche - misurato anche sulla base del valore attribuito all'opera in termini di prezzo - o il significato e i limiti delle cosiddette "etichette storico-critiche", come Gotico, Manierismo, Barocco o Rococò.
Nell'VIII secolo avanti Cristo la madrepatria greca, attraverso la mediazione delle precedenti civiltà mediterranee, definisce il concetto di architettura e lo impone al successivo corso della cultura occidentale. L'innesto degli apporti tecnico-costruttivi, spaziali, tipologici, provenienti dal vasto bacino mediterraneo e non solo, nel quale si affermano e diffondono il mondo ellenistico, Roma imperiale e cristiana, le componenti "barbariche" europee ed extraeuropee, Costantinopoli e l'Islam, dà luogo agli ulteriori sviluppi del mondo antico sino alle soglie dell'VIII secolo dopo Cristo. In questo volume, una storia unitaria, sintetica e completa dell'architettura classica in Occidente e nelle regioni dell'Oriente prossimo, che spazia dagli aspetti edilizi a quelli relativi ai contesti urbani.
Il terzo volume di "Le religioni e il mondo moderno" è dedicato al rapporto tra Islam e modernità. Si tratta di un tema oggi al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica occidentale per una serie di motivi troppo noti per insistervi, i cui effetti in ogni caso toccano sempre più i vari paesi europei. Anche se il confronto dell'Islam con la modernità è ben più antico e meritevole di adeguati approfondimenti e di un'adeguata contestualizzazione storica, la centralità che questo confronto ha assunto nel villaggio globale negli ultimi trent'anni spiega la scelta, a differenza dei due volumi precedenti, di privilegiare una "storia presente" di questi rapporti.
Il rapporto fra fotografia e architettura è antico quanto l'invenzione della fotografia stessa. È noto che la prima immagine "fotografica" della storia, databile al 1826 o 1827, rappresentava proprio uno spazio architettonico: la veduta da una finestra della casa familiare di J.-N. Niépce. Nel corso del tempo tale rapporto è andato sviluppandosi e articolandosi e oggi gli architetti prediligono la fotografia per rappresentare tutte le fasi del processo di ideazione e realizzazione. Perseguendo una stretta interazione tra testo e immagini, Giovanni Fanelli ricostruisce l'evoluzione della fotografia di architettura a partire dalla sua concezione ottocentesca, tesa fra istanza documentaria e artistica, produzione amatoriale e proto-professionale, fino ad arrivare al ruolo primario che gioca ai nostri giorni.
L'arte moderna ha utilizzato e assorbito l'intero assortimento dei colori messi in commercio dall'industria chimica, da quelli artificiali in tubetto ai coloranti industriali. Attraverso i colori si è misurata con gli oggetti, le materie e i materiali ordinari, tentando di darne una resa estetica. Negli anni centrali della seconda metà del Novecento sì è assistito a una significativa compresenza tra la nuova astrazione americana - e dunque la pittura pura in un'espressione assoluta - e l'arte povera italiana, ovvero la libera manipolazione dei materiali e degli elementi naturali. In entrambi i casi il risultato è stato quello di una vistosa inflazione coloristica, una vera 'pancromia' che riflette la chiassosità multicolore della metropoli, eletta a orizzonte di riferimento dall'arte odierna. Alberto Boatto rilegge le svolte e le rivoluzioni, il meglio dell'arte odierna in chiave coloristica e propone al lettore una serie di itinerari attraverso le opere dei più grandi artisti contemporanei.
Il secondo volume di "Le religioni e il mondo moderno" indaga la "via alla modernità" che ha conosciuto l'ebraismo. E questo, sia dapprima come minoranza religiosa diasporica, ghettizzata e perseguitata, in un'Europa in via di modernizzazione che solo lentamente e drammaticamente doveva creare le condizioni perché gli ebrei europei potessero, a partire dall'emancipazione, reagire anch'essi a questa sfida, dando un loro contributo alla costruzione di una modernità aperta al pluralismo religioso; sia, come tragico effetto della Shoah e della nuova situazione che si è venuta a creare a partire dalla nascita dello Stato di Israele nel 1948.
Come definire l'arte romana e, soprattutto, quando fissarne l'inizio? Possono considerarsi romane le opere create a Roma e per Roma dal VI al IV secolo a.C., o sono ancora espressioni dell'arte etrusca, riferibili a una generale arte italica? E come comportarsi con la stragrande maggioranza dei generi artistici romani, che perlopiù copiano o adattano analoghi generi greci? "Dell'arte romana ci interessano soprattutto il contesto storico e i messaggi delle immagini: non più l'arte come una dimensione autarchica, quanto piuttosto come medium della comunicazione sociale. Con un approccio di questo tipo, le immagini vengono intese come elemento integrato di una cultura definita in senso antropologico". Secondo questa prospettiva diventa naturale fissare un inizio orientativo dell'arte romana nel momento in cui essa sviluppa le sue caratteristiche specifiche, in risposta a una meglio definita organizzazione sociale e politica. Tale momento coincide con la trasformazione dello Stato al sorgere dell'Imperium romanum. L'ellenizzazione che andò di pari passo con la conquista delle città e delle monarchie greche modificò radicalmente le strutture politiche e sociali.
Nei secoli VII-XIII l'epoca medievale vede la trasformazione del vasto impero multietnico in uno Stato ricentrato sulla popolazione greca, anche se ancora accoglie minoranze slave e armene e non ha ancora perduto tutte le province italiane. I sovrani bizantini mettono in atto un formidabile rinnovamento che rende Bisanzio la più grande potenza cristiana dei secoli X-XI, prima di essere invasa da un nuovo avversario venuto dalle steppe d'Oriente, i turchi. Le istituzioni, le gerarchie, gli eserciti sono più di una volta modificati per far fronte a nuove minacce o in vista di espansioni. Lo stesso potere imperiale si trasforma in un sistema familiare e dinastico. L'Impero trova la sua identità in un cristianesimo ortodosso, che si fonda, dopo il rifiuto dell'iconoclastia, sulla devozione a immagini che ispirano un'arte religiosa specifica. La chiesa bizantina si allontana da quella romana e allarga la sua sfera di influenza verso Russia e Bulgaria. Durante questo periodo, la cultura bizantina si riappropria della tradizione ellenica pagana e si convince della propria superiorità. La potenza militare ed economica dei latini, che culminerà nella presa di Costantinopoli del 1204, spinge i bizantini verso un rimodellamento identitario che sfocerà nello "Stato-nazione" dell'epoca successiva, e che sarà argomento del terzo e conclusivo volume.
Oggi, nel momento in cui le immagini digitali sempre piú dominano la scena, sia a livello amatoriale sia a quello professionale, la fotografia sembra giunta a uno spartiacque della sua ormai lunga storia. Con questa opera si intende dare un quadro completo dell'argomento, che spazia dai fotografi alle informazioni tecniche piú aggiornate, dalle scuole nazionali alla critica d'arte, passando per la storia culturale dell'immagine negli ultimi 150 anni. Le oltre 1700 voci del dizionario sono state scritte da un gruppo di piú di 140 specialisti internazionali. Sono piú di 800 le voci biografiche dedicate a fotografi o a personalità che hanno notevolmente influenzato la cultura fotografica dal XIX secolo a oggi. I due volumi sono ampiamente illustrati e comprendono molte immagini inedite o poco conosciute. Molte delle voci includono suggerimenti per letture di approfondimento. L'utilità dell'opera è rafforzata dalla presenza di una vasta bibliografia, una cronologia della storia fotografica, una lista dei siti web di rilievo e un indice dei nomi. L'edizione italiana aggiunge 50 voci all'originale inglese, concentrandosi in maggior dettaglio sugli autori piú noti del nostro Paese.
– Una “grande opera” che colma un vuoto inspiegabile su un tema, quello delle vesti liturgiche nel mondo cristiano, che, pur sembrando di importanza minore, giunge rapidamente al nocciolo di numerose questioni, come il rapporto tra dignità del corpo e apparenza, tra funzione e simbolo, tra espressione di spiritualità o di potere.
– Il testo è diviso essenzialmente in due parti: la prima offre una breve sintesi dell’evolversi del concetto di corpo nella società occidentale in relazione al problema dell’abbigliamento e, in particolare, del vestire “sacro”; la seconda segue la storia e l’evoluzione dei singoli “pezzi” dell’abbigliamento liturgico cattolico, con qualche breve accenno ad alcune varianti di altri riti cristiani.
– La trattazione è accompagnata da oltre 200 illustrazioni al tratto in bianco/nero, realizzate dall’autrice stessa, che fanno “vedere” in modo didatticamente efficacissimo le vesti e gli oggetti di cui si parla nel testo.
– Completano l’opera una esauriente Bibliografia ragionata e un accurato Indice analitico.
Cos’è la veste liturgica ?
E’ l’abito che viene utilizzato durante le celebrazioni liturgiche dal ministro o dai ministri che presiedono la celebrazione (es. tunica, casula, pianeta, dalmatica, tonacella, piviale, cappa, etc.). Generalmente viene adattato al colore proprio del periodo dell'Anno liturgico che si sta celebrando o della festa in corso, nella Chiesa Cattolica essenzialmente 6: bianco, verde, rosso, viola, rosa e nero. Lo stesso colore liturgico seguono alcune suppellettili utilizzate in chiesa.
Con il patrocinio dell’ufficio dei beni culturali della CEI
Un'opera che salda sensibilità e interessi propri della storiografìa tradizionale più attenta all'oggettività dei processi, alle dimensioni diplomatiche, politiche, militari, ma anche economiche e sociali dell'evento, con i nuovi orizzonti aperti da una storia che si suole definire culturale e che riporta in primo piano le dimensioni della soggettività, dell'esperienza vissuta, dell'immaginario e della memoria anche grazie all'uso di fonti mai prima esplorate. Non solo la vita politica dunque, ma anche il ruolo, attivo o passivo, delle donne e dei bambini, degli intellettuali e degli scienziati, dei giornalisti e dei cineasti. Anche il secondo volume integra ampiamente l'edizione francese con voci che mettono l'accento sulla specificità dell'Italia, con saggi sulle regioni di confine, su Vittorio Veneto e l'armistizio, sul territorio e la memoria della guerra, sulle scritture dei soldati, sulla violenza squadristica, sul cinema e la letteratura.
All'interno dell'universo della matematica sembrano esserci infiniti temi, suggestioni, letture che, prendendo le mosse dagli studi specialistici, invadono e permeano ogni campo del sapere umano. Il libro è un'opera che getta una luce nuova sui rapporti, antichi e moderni, tra la scienza dei numeri e le altre forme di cultura. Claudio Barrocci e Piergiorgio Odifreddi, due matematici da sempre aperti al confronto interdisciplinare, curano questa "Grande Opera" in quattro volumi con il contributo di un comitato scientifico di prima grandezza e composta con i saggi di quasi cento autori provenienti da tutto il mondo. Il primo volume ripercorre in circa 30 saggi la storia di altrettanti centri di cultura dai quali si è irradiata nel mondo la conoscenza matematica, da Babilonia ed Atene a Oxford e a Princeton.
Redatto da una gruppo di studiosi del Centre d'histoire et civilisation de Bysance (CNRS-Collège de France) e curato da un'importante bizantinista italiana, questo primo volume, di una serie di tre, è dedicato al periodo fondativo dell'Impero: dall'inaugurazione della capitale di Costantino sul sito dell'antica Bisanzio nel 330 fino ai primi anni della conquista araba che definisce i limiti territoriali ridotti dell'Impero (termine del regno di Eraclio nel 641, arrivo degli eserciti arabi in Siria e Palestina e inizio del Medioevo bizantino). Negli ultimi trent'anni molte prospettive e numerosi dati storici sono stati messi in discussione dai progressi avvenuti in campo archeologico, epigrafico, numismatico e papirologico. Questi nuovi risultati sono qui affiancati alle testimonianze delle fonti tradizionali in modo da fornire una sintesi concisa, il più possibile completa, della storia politica e militare, religiosa, culturale e sociale bizantina. Una serie di capitoli è poi dedicata alle principali regioni dell'Impero, dai Balcani all'Egitto. Evitando le semplificazioni legate alla "decadenza" e al dirigismo statale, vengono delineate con chiarezza le cause della prosperità dell'Oriente romano, ma anche quelle della regressione che si avvia nel 550.
Il comunismo è stato a lungo il principale avversario-interlocutore dell'Occidente capitalista fin dall'evento fondante della Rivoluzione d'Ottobre. Grazie agli oltre duecento lemmi critici che compongono questo dizionario, le personalità, gli eventi storici, le organizzazioni, le istituzioni e le parole-chiave di quell'ideologia vengono presentati al pubblico con un taglio insieme informativo e saggistico che lo rendono uno strumento utile sia per gli specialisti sia per i curiosi del passato e del presente.
Con l'ausilio di un ricchissimo apparato iconografico e sulla base delle più recenti ricerche archeologiche in Italia e all'estero, questo volume ricostruisce il lungo processo di formazione urbana e di organizzazione del territorio dai primi insediamenti preromani alle grandi realizzazioni di Roma imperiale. Questa nuova edizione, profondamente rivisitata, conserva l'organizzazione della materia in due parti: nella prima Mario Torelli ripercorre le esperienze urbanistiche dell'Italia antica, in particolare nell'Etruria e nel Lazio, lo sviluppo urbano di Roma, regia e repubblicana, gli interventi nelle colonie romane. Nella seconda, Pierre Gros ricostruisce l'urbanistica di Roma, dell'Italia e delle province in età imperiale. La chiave interpretativa del volume è nella lettura della genesi, della forma e della qualità urbana come strettamente connesse all'evoluzione delle strutture economico-sociali.
Il liberty, il futurismo, l'art déco, il fascismo, il razionalismo, lo stile Olivetti, il neo-storico, l'high tech, il minimalismo, il radical design, fino all'era informatica: Renato De Fusco traccia la complessa evoluzione del design nel nostro paese privilegiando le continuità formali che la caratterizzano, piuttosto che la pura successione cronologica da cui è scandita Questo volume approfondisce le peculiarità proprie di una nazione come l'Italia dove mancano, o sono mancati, solidi riferimenti come risorse, grandi imprese industriali, vasta committenza: un contesto produttivo-commerciale che ha inevitabilmente influenzato la vivacissima parabola artistico-culturale del nostro design.
Si tratta del primo volume dell'edizione italiana dell'"Encyclopédie de la Grande Guerre" curata dagli storici francesi Jean-Jacques Becker e Stéphane Ardoin-Rouzeau. Le linee guida dell'opera sono quelle di fondere sensibilità e interessi propri della scuola tradizionale attenta all'oggettività dei processi, alle dimensioni diplomatiche, politiche e militari, ma anche economiche e sociali dell'evento, con i nuovi orizzonti aperti da quella che si suole definire storia culturale, e che riporta in primo piano le dimensioni della soggettività, dell'esperienza vissuta, dell'immaginario e della memoria anche grazie al ricorso a fonti finora poco esplorate. La Grande Guerra, in particolare in Francia, continua a occupare un ruolo di primissimo piano tanto dal punto di vista storiografico che da quello della memoria collettiva: un evento carico di intensa emotività, il primo esempio di "evento senza soggetto", la prima rivelazione compiuta e folgorante della modernità, della sua natura, dei suoi dilemmi e dei suoi rischi.
I lemmi di questo dizionario mettono in relazione tutti i saperi che afferiscono al campo della psiche; sottolineano il reticolo di interrelazioni, influenze e debiti reciproci fra le discipline, nonché i trasferimenti di apparati categoriali e di problemi da un ambito all'altro; ricostruisce il processo di formazione e consolidamento di ciascun sapere coinvolto e del suo impianto teorico complessivo. Grande attenzione è pure rivolta ai contesti socio-politico-culturali e alle credenze e ideologie condivise entro cui si sono mossi i principali studiosi.
Il volume è un dizionario sintetico di circa 500 voci che consente una conoscenza divulgativa e sintetica dei concetti chiave e delle figure più significative della mistica cristiana. Il linguaggio delle voci è semplice ed essenziale, destinato ai non addetti ai lavori, a tutti coloro cioè che sempre più numerosi si avvicinano al mondo della mistica e cercano uno strumento di comprensione e consultazione. Le voci riguardano per lo più concetti tipici del linguaggio e dell'esperienza dei mistici, figure storiche, informazioni sintetiche su tradizioni diverse da quella cristiana.
Il comunismo è stato a lungo il principale avversario-interlocutore dell'Occidente capitalista fin dall'evento fondante della Rivoluzione d'Ottobre. Grazie agli oltre duecento lemmi critici che compongono questo dizionario, le personalità, gli eventi storici, le organizzazioni, le istituzioni e le parole-chiave di quell'ideologia vengono presentati al pubblico con un taglio insieme informativo e saggistico che lo rendono uno strumento utile sia per gli specialisti sia per i curiosi del passato e del presente.
"Scultura è un termine oggi abitualmente utilizzato nell'ambito dell'arte contemporanea non solo per le opere tradizionali ma anche per ogni tipo di lavoro con caratteristiche tridimensionali effettive, dalle costruzioni e assemblaggi agli oggetti, dalle installazioni spaziali agli ambienti e agli interventi in contesti esterni. Perché si è arrivati a estendere, forzandola all'estremo, una categoria che per secoli ha avuto un'identità precisa, tale da non dare mai adito ad ambiguità interpretative di fondo? Di fatto oggi ci troviamo in una situazione culturale in cui si registra una compresenza delle più diverse forme operative, tutte legittimate al livello della produzione artistica più avanzata." Dalle sculture plastiche di Rodin e Medardo Rosso ai rilievi cubisti di Picasso, da Boccioni ai ready made di Duchamp, agli artisti pop, dai concetti spaziali di Fontana alle realizzazioni tridimensionali che incorporano nell'opera lo spazio dell'installazione o il corpo dell'artista, la parabola straordinaria e vitale della scultura del Novecento, nelle sue eclettiche modalità creative.
Gli oltre 250 lemmi di questo dizionario mettono in relazione tutti i saperi che afferiscono al campo della psiche; sottolineano il reticolo di interrelazioni, influenze e debiti reciproci fra le discipline, nonché i trasferimenti di apparati categoriali e di problemi da un ambito all'altro; ricostruisce il processo di formazione e consolidamento di ciascun sapere coinvolto e del suo impianto teorico complessivo. Grande attenzione è pure rivolta ai contesti socio-politico-culturali e alle credenze e ideologie condivise entro cui si sono mossi i principali studiosi.
Se il ciclo dell'architettura moderna può essere consegnato alla storia, la cultura architettonica può smettere di riflettere su se stessa e riflettere piuttosto sullo scenario fisico mondiale. Il nuovo punto di partenza non deve essere un consuntivo delle esperienze passate, ma un giudizio obiettivo sul loro risultato complessivo: il paesaggio concreto, prodotto di tutti gli interventi avvenuti, delle proposte innovative di ogni genere e delle resistenze contrapposte. Il quadro che ne risulta, ben diverso dai programmi teorici che lo hanno originato, è la base per il lavoro da svolgere nel presente. È per questo motivo che tentare un'analisi ravvicinata dell'attualità architettonica riveste, oggi, un ruolo tanto importante. In questo volume Leonardo Benevolo offre un quadro personale e ragionato delle esperienze più recenti e invita i lettori a riflettere per proprio conto su quel che succede, per inoltrarsi a loro volta nell'ignoto futuro.
Troppo a lungo negletto perché identificato con il regime politico ad esso contemporaneo, il mobile italiano degli anni Venti e Trenta torna oggi a rivelare tutta la sua squisita eleganza. Questo libro è una guida puntuale all'arredamento di quei decenni, arricchita da una introduzione storica e da schede monografiche dedicate a famosi architetti e mobilieri.
"'L'Italia del Novecento' è la descrizione dell'Italia e degli italiani attraverso lo sguardo delle istituzioni e dei partiti, quello dei fotografi professionisti o delle agenzie e quello stesso degli italiani che si sono autorappresentati attraverso la fotografia di famiglia. Dall'incrocio di questi sguardi emerge una storia italiana in cui la complementarità tra locale, regionale e nazionale rappresenta la soluzione adottata, autonomamente dal basso, per sopperire alle carenze dell'"artificialismo" statuale; queste identità locali sono infatti sopravvissute con spontanea vitalità, non ponendosi in alternativa alo Stato unitario ma semmai sottolineando i limiti nella capacità di attivare un efficace processo di integrazione." (G. De Luna)
È questo il secondo dei tre volumi che compongono il "Dizionario dei registi del cinema mondiale", una "grande opera" che va ad aggiungersi ai sei volumi della "Storia del cinema mondiale" del catalogo Einaudi. All'interno dei tre volumi troveranno spazio circa milletrecento schede, dedicate ad altrettanti registi, analizzati criticamente da centoventi esperti internazionali. Ogni voce comprende un'analisi critica dell'intera opera del regista, una bibliografia e la filmografia completa.
"'L'Italia del Novecento' è la descrizione dell'Italia e degli italiani attraverso lo sguardo delle istituzioni e dei partiti, quello dei fotografi professionisti o delle agenzie e quello stesso degli italiani che si sono autorappresentati attraverso la fotografia di famiglia. Dall'incrocio di questi sguardi emerge una storia italiana in cui la complementarità tra locale, regionale e nazionale rappresenta la soluzione adottata, autonomamente dal basso, per sopperire alle carenze dell'"artificialismo" statuale; queste identità locali sono infatti sopravvissute con spontanea vitalità, non ponendosi in alternativa alo Stato unitario ma semmai sottolineando i limiti nella capacità di attivare un efficace processo di integrazione." (G. De Luna)
Questo libro è la versione “ridotta” del manuale versione maior “Il diritto nel mistero della Chiesa”, edito dalla Pontificia Università Lateranense negli anni ’90.
Si tratta di un manuale universitario, che si affianca al “Codice di diritto canonico commentato” e – insieme a quello – ambisce a diventare testo di riferimento per lo studio di base della scienza canonistica.
Il secondo volume de "Il sapere greco" è interamente composto da ampi saggi dedicati a tutte le principali figure e correnti del pensiero greco classico. Nel complesso, l'opera cerca di spiegare cosa i Greci sapevano di se stessi, che cosa hanno inventato, e in che cosa siamo loro debitori. Il volume analizza, tra le altre, le figure di Anassagora, Aristotele, Democrito, Empedocle, Erodoto, Euclide, Parmenide, Platone, Polibio, Socrate, Tolomeo, Tucidide, Senofonte, Zenone, e le correnti dell'Accademia, del Cinismo, dell'Ellenismo nei suoi rapporti con il Giudaismo e con il Cristianesimo, il Platonismo, lo Scetticismo, la Sofistica, lo Stoicismo...
È questo il primo dei tre volumi che compongono il "Dizionario dei registi del cinema mondiale", una "grande opera" che va ad aggiungersi ai sei volumi della "Storia del cinema mondiale" del catalogo Einaudi. All'interno dei tre volumi troveranno spazio circa milletrecento schede, dedicate ad altrettanti registi, analizzati criticamente da centoventi esperti internazionali. Ogni voce comprende un'analisi critica dell'intera opera del regista, una bibliografia e la filmografia completa.
Da Van Gogh a Picasso, da David a Boccioni, da De Pisis a Clemente: Alberto Boatto ripercorre la storia dell'autoritratto dall'inizio del moderno fino al suo tramonto. Il volume, qui proposto in una nuova edizione arricchita di nuovi profili e nuove immagini, è suddiviso in due parti: nella prima l'autore risponde alla domanda "che cos'è un autoritratto?"; nella seconda presenta circa novanta autoritratti, commentandoli e interpretandoli.
Grazie a numerose illustrazioni, il volume racconta le feste e i luoghi di un'Italia da scoprire: feste di paese e di città, feste religiose, civili, storiche, folkloriche, patronali rivivono per testimoniare l'identità del nostro paese, delle sue tradizioni e dei suoi costumi. Il percorso di scoperta delle tradizioni, ma anche delle forme di aggregazione e di incontro, è organizzato secondo il ritmo delle stagioni, ognuna ricca di occasioni per celebrare la voglia di divertirsi, di condividere emozioni, di ritrovare la propria identità di popolo. L'album, curato da Valerio Castronovo, è introdotto da un saggio di Natalia Aspesi.
Per le sue esplicite finalità, per il metodo coerentemente applicato, per la sua stessa articolazione, questo Dizionario si presenta come un’opera speciale. Essa consiste di dieci voci fondamentali, centotrentuno tematiche e quattordici approfondimenti, dedicati al magistero sociale della Chiesa. Gli autori sono per grandissima parte scienziati sociali, che, nei loro contributi, intendono individuare e illustrare non solo i punti di più feconda intersezione tra il Magistero e le scienze sociali, ma anche le concrete forme con cui i principi fondamentali della dottrina sociale sono collocabili alla base e a guida dei comportamenti e delle azioni di singoli, gruppi, grandi collettività.
Come tutti i repertori sistematici (siano essi dizionari, enciclopedie, o meno esaustive raccolte di lemmi e concetti fondamentali per delimitare aree del sapere e dell’agire) che non casualmente compaiono in certi snodi della cultura e della vita associata, anche questo Dizionario porta già in sé un significato e un valore. Analizza le ricadute concrete dei principi fondamentali della dottrina sociale, che auspica espressamente il confronto e l’apporto delle scienze politiche ed economiche. Più che per ciò che delimita, è importante per i nuovi campi che apre.
A cura del Centro di ricerche per lo studio della dottrina sociale della Chiesa
Comitato di direzione: Carlo Beretta, Evandro Botto, Ferdinando Citterio, Michele Colasanto, Alessandro Colombo, Giorgio Feliciani, Lorenzo Ornaghi, Daniela Parisi, Eugenia Scabini, Sergio Zaninelli
All'inferno, ma ancora al lavoro, giudici, mercanti, notai, artigiani, continuano con i propri ferri del mestiere gli inganni esercitati in vita. È uno dei tratti più sorprendenti del Giudizio Universale della chiesa della SS. Annunziata a Sant'Agata de' Goti. Con la guida di un sapiente saggio di Chiara Frugoni, un percorso a più voci, per immagini e parole, alla scoperta degli affreschi di grande godibilità e freschezza dell'intera chiesa.
Dagli scultori longobardi a Giotto, da Simone Martini a Claus Sluter, venticinque profili di pittori, scultori, architetti, miniaturisti e orafi. Una galleria di artisti europei, diversi nel tempo, nello spazio, nelle situazioni e nelle tecniche, che restituisce un volto all'arte medievale. Enrico Castelnuovo insegna Storia dell'arte medievale alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Che l'arte sia un piacere è un'idea così lontana dalle più recenti manifestazioni e tanto poco dichiarata da non essere oggi nemmeno pensata. Questo saggio pone in primo piano il piacere da ricercare nelle quattro arti visive -la pittura, la scultura, l'architettura e il design- cominciando a proporsi come una guida per la loro conoscenza. Renato De Fusco è professore di Storia dell'Architettura all'Università di Napoli. Dal 1964 dirige la rivista "Op. cit." di selezione della critica d'arte contemporanea.
Ritorna in edizione anastatica un testo di riferimento per lo studio della liturgia. Assente dal mercato editoriale italiano dal 1963, data dell’ultima edizione della casa editrice Marietti, quest’opera affronta il tema della comprensione del culto e della celebrazione eucaristica. La tesi offerta da Jungmann guarda ad un’interpretazione storica dell’evoluzione dei riti e delle preghiere della Chiesa e coglie nell’istanza pastorale il motivo di fondo delle varie scelte della Chiesa in questo campo.
Antonio Pinelli insegna Storia dell'arte moderna all'Università di Pisa. Ha pubblicato, fra l'altro, "La Bella maniera. Artisti del Cinquecento tra regola e licenza", "Nel segno di Giano. Passato e presente nell'arte europea tra Sette e Ottocento", "Roma instaurata. Arte del Quattrocento alla corte di papi e cardinali". In questo volume analizza il difficile rapporto tra arte e potere, sempre in bilico tra mecenatismo e asservimento, committenza e manipolazione.
"Tante cose ci arrivano dal Medioevo: il libro, i nostri abiti, il calendario, il genere letterario del romanzo, gli atteggiamenti nei confronti dei poveri, le reazioni di fronte alle epidemie. Ma il Medioevo è anche lontano da noi. Ci è spesso estraneo e questo charme esotico costituisce una parte importante del fascino che esercita. Il miracolo e il diavolo non sono più onnipresenti, la morte improvvisa non è più considerata la peggiore possibile e, a dispetto dell'arte astratta, il nostro occhio si è abituato sin dal Rinascimento a concepire la pittura e osservare la realtà secondo le regole della prospettiva". Jacques Le Goff sintetizza così il senso del volume conclusivo di un'opera che introduce al mondo medievale e ai suoi echi immaginari.
Un'antologia fotografica delle diverse rappresentazioni che l'Italia ha dato di sé attraverso le immagini realizzate nella seconda metà del Novecento. Una storia fotografica del paese dal dopoguerra in poi, che è però al contempo una storia dei diversi percorsi della fotografia, da quella d'informazione e sportiva, alla fotografia pubblicitaria a quella d'arte. Uno sguardo che svela la realtà di forma e strumento d'espressione, ma anche quella di portatrice di contenuti della fotografia. I saggi che compongono il volume sviluppano le diverse tematiche legate all'immagine come memoria storica, documento, rappresentazione e soprattutto linguaggio, nell'ambito specifico dei temi affrontati all'interno delle singole sezioni.
Attraverso un'ampia sequenza di inserti fotografici, il volume ripercorre le vicende più significative del nostro Paese. Dopo l'apparente stabilizzazione del quadro politico sulla base del pentapartito e la ventata di euforia economica degli anni Ottanta, la crisi della Prima Repubblica, il dissesto della finanza statale e il pericolo di un allontanamento dall'Europa dominano lo scenario dell'italia per gran parte del decennio successivo. E, nonostante il passaggio col maggioritario uninominale a un nuovo assetto bipolare, rimangono tuttora numerosi i motivi di instabilità e così pure i problemi insoluti tanto sul versante istituzionale che economico e sociale.
Naso adunco, capelli ricci neri, bassa statura, barba folta, lunghi boccoli... la figura dell'ebreo, dalle caratteristiche fisiche volutamente accentuate fino alla caricatura da una precisa e martellante iconografia cristiana, è divenuta nel corso del tempo stereotipo di avarizia e di doppiezza malvagia. Bernhard Blumenkranz usa l'arte cristiana medievale come uno specchio in cui si riflette questo ebreo stereotipato, per ricostruire genesi e sviluppi dell'antisemitismo cristiano. Il libro è un viaggio attraverso la mentalità medievale espressa con una ricchissima documentazione iconografica.
Nel 1993, con l'elezione dei sindaci, si è aperta una nuova fase per il governo delle città italiane. La continuità della gestione e l'autorevolezza dei sindaci sono divenute condizioni indispensabili per impostare nuove politiche della città, per migliorare la qualità della vita, costruire le condizioni per nuove funzioni urbane e inserire il sistema italiano nella rete internazionale, recuperando un palese ritardo storico rispetto all'Europa. La redazione del nuovo strumento urbanistico di Roma, adottato dal consiglio comunale nel 2003, dimostra, seppure tra molte difficoltà oggettive e soggettive, una grande volontà innovativa dell'amministrazione.
Il libro ricostruisce la storia del movimento moderno dell'architettura, il movimento che ha cambiato il significato dell'architettura e interrotto la classificazione dei settori tradizionali: arte, scienza, tecnica.
Questo dizionario nasce dal desiderio di colmare una lacuna. Esistono già altri dizionari che riuniscono le più recenti acquisizioni della ricerca sul medioevo, ma un libro del genere mancava. Sessantatre autori hanno scritto più di ottanta voci, da Aldilà a Violenza, passando per Amore cortese, Cattedrale, Cavalleria, Immagini, Impero, Islam, Predicazione, Ragione, Re, Simbolo, Sogni, Stato, Terra, per ricostruire l'Occidente medievale e suggerire possibili percorsi di lettura. In questo volume, il primo, sono proposte le voci da Aldilà (a cura di Jacques Le Goff) a Lavoro (dello stesso Le Goff).
"Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti" è il secondo volume di un'opera di quattro che si pone come obiettivo quello di affrontare un periodo lungo dieci secoli, illustrando le interferenze e le interazioni fra la storia delle espressioni artistiche e la storia sociale, politica e culturale e quelle che potremmo chiamare le storie strutturali (storia del territorio, dell'economia...). Questo volume si concentra sulle tecniche, gli artisti, gli artigiani, i committenti con contributi di studiosi italiani e stranieri. Tra questi: Beat Brenk, Carlo Tosco, Roberto Greci, Giuseppe Sergi, Chiara Piccinini, Arturo Carlo Quintavalle, Costanza Segre Montel, Matthias Exner, Francesca Dell'Acqua.
Dalle tecniche più semplici all'uso di strumentazioni tecnologiche avanzate, i temi e i metodi per la documentazione e lo studio dei manufatti antichi, in una guida chiara, ricca di esempi, che unisce la teoria alla pratica del rilievo archeologico nei diversi contesti.
Con questo secondo volume continua e si conclude il "Dizionario del fascismo", cui hanno collaborato 180 studiosi (per un terzo stranieri), fra cui lo storico francese Pierre Milza, autore della voce su Mussolini, Enzo Collotti, Nicola Tranfaglia, Angelo d'Orsi, ma anche critici della letteratura e dell'arte, sociologi, antropologi e giuristi. Il volume si apre con la voce Labriola Teresa e si chiude con la Z di "zona grigia", con cui gli storici hanno definito quella maggioranza degli italiani che, alla fine della guerra, sono passati dal regime fascista alla repubblica in modo passivo.
Si tratta del “Supplemento” – atteso da tempo – al “Dizionario teologico della Vita Consacrata”, un’opera importante e di riferimento, unica nel panorama editoriale.
L’edizione italiana del “Dizionario teologico”, uscita nel 1994, riprendeva l’impianto del prestigioso “Diccionario” spagnolo curato dall’Istituto teologico della vita consacrata di Madrid, adattato e ampliato per il pubblico italiano da due studiosi del calibro di Tullo Goffi e Achille Palazzini.
Questo “Supplemento” comprende 20 voci, per la maggior parte su temi totalmente nuovi, mentre alcune sono ampliamenti e aggiornamenti di voci già esistenti.
Ogni voce è corredata da un’ampia e aggiornata bibliografia.
Completano l’opera un Indice analitico e una Bibliografia generale ragionata.
Gli Autori e le Voci:
Salvatore Abbruzzese (Università di Trento)- Opere/attività
Sante Bisignano (Istituto “Claretianum” di Roma)- Formazione: La ratio institutionis
Pier Giordano Cabra (Pontificia Università Salesiana di Roma)- Magistero recente (I-II)
Amedeo Cencini (Pontificia Università Salesiana di Roma)- Formazione: nuove prospettive / Formazione: formazione permanente
Fabio Ciardi (Consultore presso la Congregazione degli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica) - Rifondazione
Carmine Di Sante (Teologo e saggista)- Ebraismo
Antonio Fanuli (Facoltà Teologica dell’Italia meridionale)- Parola di Dio
Gianfranco Agostino Gardin (già Ministro generale dell’Ordine dei Francescani Conventuali)- Progetto apostolico
Eusebio Hernández Sola (Capo ufficio della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica) - Magistero recente (III)
Giuseppe Mattai (Pontificia Università Salesiana di Torino) - Giustizia-libertà-liberazione
Mario Midali (Pontificia Università Salesiana di Roma) - Ecclesiologia della vita consacrata
Renato Mion (Pontificia Università Salesiana di Roma) - Globalizzazione Maria Pia Montemurro (Economista)- Economia
Pier Luigi Nava (Pontificia Facoltà “Auxilium” di Roma)- Capitolo generale / Istituzioni di vita consacrata
Gian Franco Poli (Pontificio Ateneo “Regina Apostolorum” di Roma)- Laici e religiosi insieme
Giancarlo Rocca (Direttore del “Dizionario degli Istituti di perfezione” di Roma)- Nuove comunità
Piersandro Vanzan (Facoltà Teologica dell'Italia meridionale)- Interculturalità
Marcello Zago (già Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli)- Inculturazione della vita consacrata
I saggi qui raccolti si propongono di esplorare il ruolo e le funzioni della moda nella società italiana tra Basso Medioevo e XX secolo: dal rapporto fra il corpo e la moda al legame tra abito e rappresentazione sociale; da un'analisi dei materiali al ruolo della confezione; dall'esame della stampa di moda ai luoghi di distribuzione. Il volume illustra così come, da almeno cinquecento anni, la moda sia una componente del vivere sociale e come il ruolo e la funzione che essa ricopre nell'attuale società italiana siano il frutto di un plurisecolare e cumulativo percorso di interazioni tra evoluzione del gusto, trasformazioni sociali, cambiamento economico e innovazioni tecnologiche.
Dopo "La cultura del romanzo" e "Le forme", il terzo volume dell'opera si avventura ora a tracciare le coordinate spazio-temporali del romanzo: da quello greco a quello della Cina premoderna, dal romanzo arabo a quello europeo del Sei-Settecento, da quello russo a quello giapponese, dal romanzo statunitense a quello latinoamericano. Firmano i saggi contenuti nel volume studiosi e autori italiani e stranieri, tra cui Salvatore Nigro, Alberto Asor Rosa, Giovanni Ragone, Eraldo Affinati, Stefano Bartezzaghi, Alberto Varvaro, Andrew Plaks, Gerald Martin.
Attraverso un'ampia sequenza di inserti fotografici, il volume ripercorre le vicende più significative del nostro Paese in uno dei periodi cruciali della sua storia. Un periodo caratterizzato dalle traversie politiche dei governi di centro-sinistra, da ricorrenti crisi economiche, dalle istanze radicali della contestazione studentesca e dei movimenti extraparlamentari, da grandi conquiste sociali, da sanguinosi eventi terroristici. Introdotto da un saggio di Valerio Castronovo, il volume offre una serie di annotazioni firmate da Guido Vergani e un'antologia di circa 250 immagini.
Il dizionario affianca alle voci storiche (su personaggi maggiori e minori, momenti politicamente e militarmente decisivi, istituzioni politiche ed economico-sociali, centri di cultura e di propaganda, periodici, entità diplomatiche) voci sociologiche e antropologiche per studiare i concetti chiave, i simboli liturgici, gli slogan, le pratiche diffuse, la mentalità del fascismo.
Percorrendo un viaggio immaginario attraverso la città greca e le sue parti (mura, santuari, teatri, agorà, necropoli), questo Atlante offre un campionario per immagini della cultura greca antica: la vita politica e religiosa, le attività ludiche ed economiche, l'arte. I due volumi, contenuti in un cofanetto, sono arricchiti dagli alberi genealogici delle divinità, degli eroi e delle dinastie; da una cronologia a tre colonne (date, avvenimenti, fonti); e dagli indici dei nomi, dei luoghi e delle cose notevoli.
Dalle recinzioni claustrali monastiche sino alle raffinate costruzioni dell'Umanesimo attraverso la lezione musulmana e le esperienze cortesi, il giardino riflette non solo la complessa vicenda storica del nostro Medioevo europeo, ma anche il rapporto tra messaggio filosofico e teologico ed esperienza botanica e naturalistica. Il giardiniere medievale ripete il gesto creatore di Dio, conosce le norme sapienti che possono piegare la natura per ricreare, se non la realtà, quanto meno l'illusione dell'Eden perduto. Il paradiso terrestre e i Campi Elisi sono gli archetipi, i modelli di una costruzione umana che osa sfidare il limite dell'eterno, nel sogno paradossale di una natura perfetta e al tempo stesso dominata dall'uomo.
Il volume, curato da Walter Barberis, raccoglie interventi di vari autori su un tema comune, quello della guerra, che ha avuto un'enorme importanza nella storia del nostro Paese. La guerra ha "offerto" agli italiani l'occasione per inventarsi forme d'arte e tecnologie, letteratura e scienza, architettura e industria, ideologie e dottrine politiche. Firmano i saggi, tra gli altri, Alessandro Barbero, Mirella Mafrici, Francesco Paolo Fiore, Filippo Camerota, Lina Bolzoni, Sergio Mamino, Piero Del Negro, Corrado Vivanti, Salvatore Silvano Nigro, Vincenzo Ferrone, Giorgio Rochat, Alberto Asor Rosa.
"Tempi Spazi Istituzioni" è il primo volume di un'opera di quattro che si pone come obiettivo quello di affrontare un periodo lungo dieci secoli, illustrando le interferenze e le interazioni fra la storia delle espressioni artistiche e la storia sociale, politica e culturale e quelle che potremmo chiamare le storie strutturali (storia del territorio, dell'economia...). Questo volume fornisce un quadro cronologico, spaziale e istituzionale della produzione e della fruizione artistica del Medioevo.
A conclusione e coronamento del lavoro di Brunetta sulle epoche e sugli spazi della cinematografia mondiale, un volume dedicato alla teoria del cinema, per analizzare i generi e gli orientamenti critici, le tecniche di doppiaggio e quelle degli effetti speciali, le nuove tecnologie di ripresa e di visione che stanno rivoluzionando la settima arte.
"Come parlare degli innumerevoli romanzi del mondo? Quest'opera proverà a combinare tre prospettive distinte. Per prima cosa, il romanzo è per noi un fatto culturale, che ha ridefinito il senso della realtà, il fluire del tempo e dell'esistenza individuale, il linguaggio, le emozioni e i comportamenti. Romanzo come cultura, dunque; ma anche come forma, anzi forme, plurale, perchè nella sua lunga storia si incontrano le creature più sorprendenti e i confini stessi dell'universo letterario diventano incerti. Ma è proprio questa flessibilità che ha fatto del romanzo la prima forma simbolica mondiale: una fenice che ovunque si trovi sa riprendere il volo, e ha l'astuzia di azzeccare sempre il linguaggio giusto per i suoi lettori." (Franco Moretti).
Le origini, l'evoluzione, le strutture che caratterizzano l'istituzione parlamentare in Italia, analizzate in ogni loro aspetto attraverso cinquanta saggi affidati a grandi esperti di questioni storico-poliitiche e con una particolare attenzione ai cambiamenti che l'Europa unita e, più in generale, il processo di globalizzazione, vanno apportando.
Un medioevo inaspettato dalle mille invenzioni: occhiali e bottoni, ma anche forchetta e spaghetti, note musicali e polvere da sparo. Un racconto affascinante, una storia documentata di sorridente ironia e di immagini colorate. Il narratore è Chiara Frugoni, uno dei maggiori medievisti italiani, che crea un dizionario ideale del Medioevo con lievità e humour rispondendo a tante curiosità implicite o esplicite poste dalle nostre esperienze quotidiane di oggetti, usanze e modi di dire.
Dopo l'esplorazione della nascita, nel Rinascimento, del teatro moderno e della sua crescita nei secoli dello sviluppo della borghesia europea la "Storia del teatro moderno e contemporaneo" ci guida in questo terzo volume attraverso l'esplosione delle forme teatrali realizzatasi nel secolo appena concluso.
Con il IV volume si conclude la prima parte del viaggio nella geografia e nella storia del cinema mondiale. E insieme il tentativo di giungere a una mappatura - per quanto incompleta - di fenomeni cinematografici comuni e di motivi, opere e personalità caratterizzanti le identità nazionali nei cinque continenti. In questo volume in particolare si parla del cinema canadese, messicano, latino americano, africano, egiziano, magrebbino, medio orientale, sudafricano, georgiano, turco, israeliano, iraniano, indiano, sudcoreano, cinese, indonesiano, giapponese, australiano, neozelandese.
Il volume si articola in due parti distinte: l'una ha il compito di affrescare una sintesi organica della storia del teatro, delineando i percorsi della civiltà teatrale dall'era moderna ai giorni nostri. L'altra analizza quello che, nella sua introduzione, Roberto Alonge ha definito "teatro materiale": il teatro fatto di attori in carne e ossa, alle prese con esistenze nomadiche e attrezzature tecniche limitate.
Si tratta del secondo tomo del cinema europeo, dedicato alle cinematografie nazionali. Se nel primo venivano affrontati i passaggi storico e culturali, le fasi stilistiche e i processi industriali, questo nuovo volume porge al lettore un quadro ampio e articolato degli sviluppi, dei caratteri e dell'identità delle singole cinematografie nazionali.
L'Egitto dei faraoni si proietta sopra un periodo di più di trenta secoli, dalla fine del IV millennio a.C.: un eccezionale esempio di continuità e di vitalità. Questo libro documenta, attraverso dati iconografici e testuali, la società egiziana antica, presentando la gente dell'Egitto nei suoi ritmi quotidiani.
In questo volume il grande medievalista utilizza le immagini delle opere d'arte per condurre il lettore in un viaggio nella spiritualità, nella mentalità, nell'immaginario, nella vita quotidiana dell'uomo medievale. Le Goff mostra, attraverso il commento di 219 immagini, quale concezione l'uomo medievale avesse del corpo umano, degli animali, della natura, come vivesse il suo rapporto con il divino. Uno sguardo inedito e appassionante che rivela gli aspetti più singolari di quest'epoca straordinaria.
La caccia ha accompagnato l'umanità lungo tutta la sua storia. E' stata un mezzo di sussistenza e uno strumento culturale per interpretare le relazioni tra ambiente, animali e società umana. In questo libro si incontreranno culture che proiettano sugli animali vizi e virtù, culture per le quali la caccia è una manifestazione di potere sul mondo, altre ancora che credono che tra animali e umani esista un rapporto di parentela e che quindi la caccia non possa essere praticata senza aver chiesto il permesso alla divinità o all'animale stesso. Si conosceranno le diverse composizioni sociali delle società che praticano la caccia per sussistenza o per svago fino ad oggi, quando la caccia ha imparato ha confrontarsi con le problematiche ecologiche.
Il libro è formato dall'intreccio di storie raccontate, di immagini, di spiegazioni delle une e delle altre, allo scopo di dare un'idea più precisa degli anni fra il 1590 e il 1630. La città al centro di questi racconti è Bologna. Le storie sono quasi tutte tratte dagli atti dei processi del tribunale criminale del Torrone (così detto dalla grande torre in cui aveva sede), che operò in città dal 1535 circa al 1796.
L'impianto del libro si completa, nella presente edizione, con un nono capitolo relativo all'ultimo decennio del Novecento. In esso vengono prese in esame le più recenti tendenze dell'architettura contemporanea, quelle del decostruzionismo, del minimalismo, del transculturalismo, fino all'architettura telematica. Oltre a questo completamento, l'opera, riveduta e corretta, ha conservato la sua struttura originale: ogni tendenza architettonica, dall'eclettismo storicistico al razionalismo, dalle macrostrutture al postmoderno, viene rappresentata con i suoi protagonisti, inquadrata nelle condizioni storico-sociali del suo tempo e interpretata con un tipo ideale rispetto al quale sono esaminate le opere più significative.
Un'opera che approfondisce i diversi aspetti e ripercorre la storia della Roma religiosa dal Trecento fino ad oggi: dai rapporti fra potere civile e religioso alle strutture ecclesiastiche, dalla Controriforma alla deportazione degli Ebrei, un ampio panorama storico-culturale sulla capitale della cristianità.
La "Storia del teatro moderno e contemporaneo" è articolata in tre volumi, ai quali si aggiunge un volume finale che raccoglie le trame dei mille testi teatrali fondamentali dal Cinquecento a oggi. Il primo volume è dedicato alla nascita del teatro moderno, di cui si analizzano i molteplici aspetti della "rottura" rispetto alla tradizione medievale, dove l'esperienza teatrale era ampiamente diffusa ma non veniva riconosciuta come tale a causa del rifiuto ideologico di cui era fatta oggetto da parte della dominante cultura cristiana. Con il passaggio all'età moderna si sviluppa in Europa, sotto la spinta della cultura umanista, un grandioso movimento di reinvenzione del concetto e della pratica teatrale che getterà le basi per una nuova cultura.
Con questo tomo si chiude il volume che la "Storia del cinema mondiale" ha dedicato alla cinematografia americana, di cui i saggi qui raccolti, proseguono l'analisi: i grandi artisti di Hollywood, gli scambi tra la cultura americana ed europea, l'estetica dei generi cinematografici, i rapporti fra cinema, politica e società, le ripercussioni della guerra fredda sulle politiche produttive, il divismo, la concorrenza della televisione sono solo alcuni dei temi affrontati nei contributi firmati, dai più celebri esperti del settore e dai migliori ricercatori dell'ultima generazione. Ne risulta un'opera che fornisce informazioni, nuove idee, nuovi spunti e interpretazioni.
"Ciò di cui son certo è che questi duemiladuecentocinquanta titoli rappresentano il catalogo sostanziale della storia della lettaratura italiana attraverso i tempi, davvero, in un certo senso, la sua più autentica "storia", concretamente espressa nell'elenco delle opere che ne costituiscono il prodotto, cioè il "corpo". Ciò è tanto più vero in quanto le voci, così come noi le abbiamo richieste e i loro estensori le hanno elaborate, costituiscono un miracoloso punto di equilibrio tra esigenze documentarie, visione storica e giudizio storico-critico, per giunta il più delle volte sobriamente espresso. Posso ben dirlo, non avendone stesa personalmente neanche una." (Alberto Asor Rosa)
Il volume analizza i vari aspetti, le cronologie, gli indici e la teoria del cinema nordamericano, il più discusso e il più amato, con saggi di Gunning, Gomery, Mottet, Uricchio, Robinson, Muscio, Gundle, Simon e altri.
In circa duemila titoli, il "Dizionario" intende guidare il lettore attraverso la tradizione letteraria italiana - una tradizione in cui i testi minori non hanno un'importanza storica (e, in alcuni casi, artistica) inferiore a quella dei grandi classici. Un'estesa carta geografica, al servizio del viaggiatore intelligente e curioso.
II0 VOLUME DELL ENCICLOPEDIA DEI SANTI DELLE CHIESE ORIENTALI. IL PREZZO DI LANCIO FINO AL 31 DICEMBRE E`DI LIT. 140,000. DA GENNAIO 2. 000 COSTERA LIT. 160,000. Citta nuova propone i due volumi di completamento dedicati ai santi delle chiese orientali, che prendono in considerazione le tre grandi aree orientali": bizantina-graca, pre-calcedonese, slava. Si tratta di una panoramica sulla santita in gran parte sconosciuta nel mondo occidentale ed h, di fatto, un'impresa editoriale mai t entata finora. I due vo lumi conterranno oltre 2.200 voci per un totale di 1400 pagine circa. La trattazione segue gli stessi criteri (ordine alfabetico, trattazione storica, iconografia) dei precedenti v"
Si dice che le paste alimentari siano nate in Cina e che Marco Polo le abbia portate a Venezia, da dove presero piede in tutta l'Italia e poi nei diversi paesi d'Europa; che il melone sia stato diffuso in Francia per opera di Carlo VIII, al ritorno dalla spedizione di Napoli, nel 1495; che i fondamenti della cucina francese si debbano ai cuochi italiani; che il paté di fegato grasso sia stato inventato nel 1788, a Strasburgo. In realtà, le paste italiane non sono venute dalla Cina, né sono arrivate da Venezia, ma si sono diffuse dal Mezzogiorno, dove erano conosciute molto prima del viaggio in Oriente di Marco Polo; i meloni erano già coltivati negli orti avignonesi dalla fine del XIV secolo; la cucina francese dell'età classica è più lontana dalla cucina italiana di quanto non lo sia quella del Medioevo; nel 1739 si trovano già, in "Les Dons de Comus", dei "piccoli patés di fegato grasso". Sfatando leggende e luoghi comuni, questo libro racconta la storia delle tradizioni alimentari, delle tecniche produttive, degli scambi commerciali, delle forme conviviali e degli usi quotidiani in Europa e non solo.
Scritta da più di cento autori internazionali, quest'opera si propone di affrontare i temi classici sotto un'ottica inedita e di occuparsi a fondo di temi spesso trascurati. Il primo volume contiene una serie di saggi che fanno emergere gli elementi comuni della tradizione cinematografica europea, dal punto di vista produttivo come da quello tematico, storico e culturale.
Il volume intende tracciare un ritratto articolato del divenire dell'industria italiana nel suo complesso, degli attori e degli interlocutori del processo di industrializzazione. L'Annale intende mettere in luce peculiarità nazionali e tratti comuni all'esperienza di altri paesi, prestando attenzione a tutta una serie di tempi ancora poco esplorati sul piano della ricerca storica.
L'intento dei due autori in questo volume è quello di tracciare una storia delle concezioni e delle soluzioni di quella che costituisce la specificità dell'architettura, e cioè il rapporto tra spazio, struttura e involucro. La peculiarità di questa Storia, costituita dall'analisi delle opere architettoniche nella loro espressione strutturale, formale e spaziale, impone una continua correlazione tra testo e immagini, in quanto funzionali all'analisi critica. Il metodo di rinvii continui e sistematici alle illustrazioni, stampati nei margini del testo, facilita questa operazione analitica.
Da Lichtenstein a Oldenburg, da Rosenquist a Warhol la Pop Art - qui considerata assieme al New Dada di Rauschenberg e Johns - ha modificato radicalmente il percorso dell'arte nel mondo, e ha espresso il costume dell'uomo contemporaneo, condizionato dai mass media e dagli oggetti fabbricati in serie. Le origini, le opere, la fortuna della Pop Art, nella interpretazione di un maestro della critica d'arte.
I territori della mistica si presentano talmente ampi e indeterminati da apparire a prima vista refrattari a qualunque tentativo di ricostruzione sistematica. Con la sua "Storia della mistica occidentale" Kurt Ruh offre la prima sintesi complessiva di questo singolare ambito di conoscenza del divino, strettamente connesso alla teologia, alla spiritualità e alla letteratura. L’esperienza di Dio propria dei mistici avviene nel rapimento, nella visione, nell’estasi d’amore. Posto di fronte a misteri ineffabili, il mistico avverte l’urgenza di comunicare quanto ha vissuto, consegnandolo a un testo scritto. Nasce così una tradizione di esuberante ricchezza, anche letteraria, qui documentata con analisi puntigliosa e forza ordinativa. Questo secondo volume dell’opera di Ruh presenta una vena particolarmente ricca della religiosità medievale, fatta dell’umile apporto di "mulieres religiosae" per lo più poco note, la cui esperienza mistica tuttavia consente una più piena comprensione dei libri di confessioni e di visioni in lingua volgare scritti da grandi figure, quali Beatrice di Nazareth, Hadewijch, Matilde di Magdeburgo, Margherita Porete. Il volume è inoltre dedicato alla mistica francescana, che si richiamava alla vita evangelica con un radicalismo inedito. Essa assunse veste letteraria nell’interpretazione della personalità straordinaria di Francesco ad opera dei suoi seguaci, in particolare nelle prime due generazioni dell’ordine. Ruh descrive qui la parabola iniziale percorsa da questo movimento che, se in origine aveva trovato un’espressione regionale nell’agiografia concentrata sul santo di Assisi, divenne poi letteratura di portata europea grazie all’impulso di Bonaventura, col suo innesto della grande tradizione patristica e della teologia monastica.
Kurt Ruh ha insegnato Filologia tedesca all’Università di Würzburg. È stato coeditore del "Verfasserlexicon" della letteratura tedesca medievale. Il primo volume della "Storia della mistica occidentale" ("Le basi patristiche e la teologia monastica del XII secolo") è stato pubblicato da Vita e Pensiero nel 1995. Sono previsti a completamento dell’opera altri due volumi.
Il volume vuole essere uno strumento particolarmente completo in quanto presenta l'architettura religiosa attraverso l'analisi di tutti i temi e i principi fondamentali della progettazione. Gli elementi che costituiscono le chiese, i conventi e le opere religiose in genere vengono cioè analizzati in funzione dello spazio architettonico, delle relazioni reciproche, dell'inserimento nell'ambiente urbano e naturale; con un'attenzione particolare verso la struttura e nei confronti dei materiali, cercando di evidenziare le questioni di metodo e le strategie compositive connesse alla pratica professionale.
A partire dall'emarginazione e dalla chiusura dei ghetti (processi che terminano solo a metà Ottocento) gli ebrei italiani acquisiscono finalmente uno status di cittadini "normali", il che accellera il processo di piena integrazione nella nascente società civile dell'Italia unita. Ma sul finire del secolo, un fenomeno di segno uguale e contrario rilancia l'idea della specificità ebraica: nasce il sionismo, e con esso il sogno di una patria ben diversa da quella di adozione. Proprio quando l'elaborazione dei temi sionistici sembra matura, la tragedia del fascismo e del nazismo segna una frattura irrimediabile con il passato, che prelude alla creazione dello stato di Israele e alle sue vicissitudini del dopoguerra.
Ripartizione della materia: buddhismo; cristianesimo; ebraismo; induismo; islam; nuovi movimenti religiosi; religioni antiche: America precolombiana, Asia Minore, Siria e Palestina, Egitto, Europa, Grecia, Iran, Mesopotamia, Roma; religioni del mondo ellenistico; religioni dell'Estremo Oriente; religioni indigene: Africa, America del Nord, America del Sud, Pacifico; religioni artiche; religioni preistoriche; tradizioni esoteriche. Sessanta studiosi hanno collaborato alla stesura delle circa settecento voci.
In questo volume, una serrata indagine sulle tumultuose mutazioni delle società industriali mette in luce le ragioni profonde della crisi progressiva dell'Europa.
Dalla seconda metà degli anni Cinquanta ai primi anni Settanta, i due tomi di questo secondo volume tracciano l'identità dell'Italia liberata dall'eredità della guerra, avviata nel suo "miracolo economico", stabile nella sua direzione politica, ma ricca di fermenti sociali, civili e culturali. Il primo tomo, in particolare, analizza i problemi economici e sociali: dalla posizione dell'Italia nel sistema bipolare internazionale, e in specie nel Mediterraneo, ai problemi dello sviluppo industriale e tecnologico; dall'agricoltura ai servizi sociali; quindi i movimenti della popolazione, il mercato del lavoro, le trasformazioni territoriali e ambientali.
Una stagione di controversie e di realizzazioni segna il periodo che va dai primi anni Cinquanta alla fine degli anni Sessanta. Sono di questi anni il "miracolo economico", la ricollocazione strategica dell'Italia nell'alleanza occidentale, la nascita e il consolidamento di quel duraturo sistema politico imperniato sulla Democrazia Cristiana. Sono anche di questi anni, tuttavia, fenomeni di segno diverso e non di rado antagonistico: una lenta, ma forte ripresa dell'attività sindacale, la costituzione di un'opposizione che vedrà protagonista il più grande partito comunista dell'Occidente, uno straordinario fervore di attività culturali.
Gli anni Settanta si aprono all'insegna di una crisi che coinvolge l'intera società occidentale. Da un lato, si consolidano i movimenti collettivi radicali apparsi alla fine del decennio precedente, chiaro segno della fine delle forme di consenso sociale che avevano reso possibile la lunga stabilità del secondo dopoguerra. Dall'altro, termina la fase espansiva dell'economia, e la conseguente crescita generalizzata del benessere: inflazione, depressione, acutizzarsi di tensioni economiche e sociali rendono precaria la situazione internazionale. L'Italia partecipa alla crisi in modo ancor più drammatico, a causa della debolezza strutturale, della sua economia e dell'incapacità della classe politica di capire il cambiamento.
Diviso in tre parti che corrispondono ai tre nodi della cultura, della politica e delle istituzioni, il volume fotografa una realtà in rapida trasformazione. Dopo il ventennio del miracolo economico, e della transizione dalla cultura rurale a quella industriale, gli anni settanta si aprono sotto il segno della crisi. E di "crisi perpetua" si può parlare per questa difficile, e ancora irrisolta, transizione della società italiana verso il mondo postindustriale delle democrazie "mature": crisi delle istituzioni, della politica, della rappresentanza sindacale; ma anche della famiglia, della cultura e dei mezzi di comunicazione.
L'opera intende rispondere a una domanda vitale: che cosa vuole dire per noi, oggi la civiltà e la cultura greca? A quale nostro bisogno risponde? Se il primo volume si concentrava sul senso profondo che la Grecia ha avuto e ha per l'Occidente, questo nuovo capitolo ricostruisce, secondo un ordine cronologico, la nascita e il primo sviluppo di quella civiltà, definisce chi erano i Greci e quale immagine avevano di sé, indaga il mondo miceneo, gli eroi del mito, la guerra di Troia tra canto epico e realtà storica. Momento centrale della vicenda è la nascita e l'organizzazione delle città, il sistema della polis. Il volume si chiude con le figure esemplari della saggezza arcaica e con due miti politici: Licurgo e Solone.
Il tomo centrale del secondo volume reinterpreta con abbondanza di indagini originali gli aspetti fondativi della classicità greca: il periodo aureo, quello della massima fioritura artistica e culturale, e dell'apogeo politico di Atene. Indice del volume: La storia e lo spazio greco; Le regole della convivenza; Le forme della comunicazione; Percorsi di un sapere; Gli eventi, la memoria, l'esempio.
Il primo di due volumi che ricostruiscono la storia degli ebrei nella penisola italiana dal Medioevo fino ai giorni nostri: gli insediamenti, l'identità, la cultura, le attività economiche, i rapporti con la Chiesa, la vita nei ghetti.
Il volume contiene ventisette saggi sui capolavori della nostra letteratura moderna e contemporanea. Sono considerati vari generi letterari, comprese opere al confine fra letteratura e saggistica come la Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis o l'Estetica di Benedetto Croce.
Accanto alla storia interna delle singole corporazioni, il volume dà spazio alla storia esterna di una classe dirigente che è sempre stata, con alterne fortune, uno dei principali motori dello sviluppo del paese. Vediamo allora come i professionisti acquistino coscienza di sé e del loro peso sociale, e come questo si rifletta, ad esempio, nel tessuto urbano delle città del primo Novecento, attraverso la costruzione di edifici e quartieri che dovevano simboleggiare proprio questo nuovo status. Ma scopriamo anche quanto sia stata forte l'influenza delle singole corporazioni nella vita politica nazionale e locale. Centrale, infine, il rapporto tra l'esercizio della libera professione e la formazione universitaria.
Indagare il fenomeno della criminalità nella sua evoluzione storica, sociale e giuridica è di grande importanza per capire una società come quella italiana, da sempre portatrice di tensioni irrisolte tra Stato e cittadini. Dall'Unità alle inchieste di "Mani Pulite", i più tipici comportamenti deviati della nostra storia sono sempre legati, in qualche modo, ad un specifica matrice "politica", nel senso di una risposta vera o presunta assenza dello Stato. Naturalmente, il fenomeno criminale non è del tutto riconducibile a questa dimensione. Nel campo dei delitti comuni, sia in quelli contro il patrimonio che in quelli contro la persona, è possibile rintracciare una specificità italiana, una chiave di lettura dei mutamenti storico-sociali.
Regione di confine, a cavallo tra Francia, Italia e Svizzera, la Valle d'Aosta è soggetto multiforme di situazioni e di cultura. Non solo e non tanto per il suo bilinguismo e per le sue aspirazioni autonomiste; non solo per la sua storia particolare nel contesto sardo-piemontese prima e italiano poi, ma per il sovrapporsi di vocazioni economiche e relazioni sociali che ne hanno fatto la sede di molte storie particolari; quella che rivela una civiltà contadina; quella delle miniere di ferro e carbone; quella dell'industria idroelettrica; e ancora quelle più recenti dell'immigrazione, come pure del turismo. Molte anime convivono e dialogano a confronto con un problema storico, ormai di portata nazionale: quello delle relazioni delle regioni con lo Stato centrale.
Con il V secolo fin verso il primo millennio prende forma l'Europa: una sintesi complessa di civiltà, di stati e di popolazioni a fronteggiare i flussi di invasione che giungono dall'Asia. Ma è un'entità tutt'altro che unitaria. All'Europa predominante, cristiana e occidentale, che diverrà il fulcro della più nota civiltà medioevale, se ne affianca un'altra, bizantina, ortodossa, orientale: Bisanzio, l'Islam, gli Slavi, il Baltico. Il libro ci offre un profilo di questa entità che fin dal suo inizio racchiude in sé molte e diverse Europe.
Demografi, economisti e sociologi descrivono oggi la Liguria come una regione in accentuato declino. Il passato di grandezza sembra oramai lontanissimo; non solo quello della Repubblica aristocratica di Genova, ma anche quello del secondo Ottocento, quando è stata protagonista nella unificazione nazionale e nel decollo industriale. Questa opera è dedicata alla ricostruzione di questo percorso, ma, nel contempo, analizza e sviluppa i processi che stanno ad indicare la linea di futuro sviluppo. Il volume è completato da due inserti dedicati l'uno all'immagine cartografica e l'altro all'immagine fotografica della regione.
Un affresco in sei volumi della vita economica dall'antichità ai giorni nostri, in cui gli eventi economici risultano intrecciati a quelli politici e sociali, e i processi di sviluppo ai circuiti delle idee e delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.
L'autore narra la poetica e i progetti che il grande maestro del Razionalismo ha ideato, e in parte realizzato, ricorrendo non più ad aforismi, alle dicerie e al mito di Mies, ma rifacendosi di prima mano ai commenti, diretti o indiretti, che l'artista fece del suo lavoro. Come in una autobiografia, possiamo così seguire Mies van der Rohe dai primi lavori ispirati a Schinkel, attraverso le scelte del Razionalismo e l'esperienza pedagogica di direttore del Bauhaus. Ed ancora, nella sua emigrazione in America, che culminò con le torri Lafayette a Detroit, il Seagram Building a New York, la nuova Galleria nazionale a Berlino, terminata appena prima della morte.
L'attenzione della storiografia si è soffermata di rado su quel complesso di fatti che vanno sotto il nome di "cultura materiale". Il tredicesimo volume degli "Annali" giunge a colmare questa lacuna attraverso un'indagine capillare su uno degli aspetti più importanti del costume contemporaneo. A una tradizione alimentare ottocentesca, basata quasi esclusivamente sulla cultura agraria e sui bisogni di puro sostentamento, vediamo subentrare una articolazione dei consumi più "moderna". Ma il processo è lentissimo; il cibo, quasi liberato da connotazioni di necessità, diventa sempre più "simbolico". La dicotomia tra il peso di una tradizione agricola imponente e la voglia di modernizzare a tutti i costi rimane irrisolta.
L'ultimo tomo del secondo volume vede il passaggio dalla Grecia delle poleis all'impero universale di Alessandro Magno, ai regni ellenistici dei diadochi, al dominio di Roma: la perdita dell'indipendenza è bilanciata dalla supremazia della cultura greca, che conquista il nuovo ordine mondiale imposto dai Romani. I 48 saggi, integrati dal ricco apparato iconografico, sviluppano inoltre molti altri temi di grande interesse storico e culturale: dall'"uomo divino" all'ambizione di conoscere e controllare il futuro; dai commentari che riscrivono le enciclopedie del passato agli oratori itineranti che influenzano l'opinione pubblica.
"Questo volume è stato concepito come integrazione alla "Oxford History of the Classical World", per un pubblico interessato sia all'antichità classica in sé, sia a ciò che ha lasciato in eredità al mondo occidentale. L'intento non è stato quello di fornire un resoconto di tipo storico, né una categorizzazione delle arti, corredati da qualche riproduzione; piuttosto si è puntato a coinvolgere l'attenzione del lettore tramite un utilizzo più diretto di fotografie di oggetti e monumenti, sperando in tal modo di guidarlo a comprendere il significato e il rilievo che hanno avuto per lo sviluppo di un linguaggio la cui cifra ricorrente fu il cambiamento." (dalla Prefazione all'edizione inglese)
Il volume è una biografia critica, che riassume in un discorso unitario, insieme al lavoro dell'architetto Giuseppe Terragni (1904-1943), l'analisi della sua formazione culturale, dell'impegno intellettuale e politico e il rilievo tragico assunto dalla sua vita negli ultimi anni.
Nel mitico mondo di Babilonia e Ninive, il sovrano attraverso la costruzione e la conservazione di templi e statue dedicate agli dei, assicurava e garantiva al suo popolo l'ordine e a se stesso il potere assoluto.
L'inedita attività di designer di un eclettico maestro dell'architettura italiana del Novecento.
Un testo di riferimento al quale rivolgersi per riflessioni, confronti, informazioni sulla vita consacrata. Opera fondamentale.
I territori della mistica si presentano talmente ampi e indeterminati da apparire a prima vista refrattari a qualunque tentativo di ricostruzione sistematica. Con la storia della mistica occidentale Kurt Ruh offre la prima sintesi complessiva di questo ambito di conoscenza del divino, strettamente correlato alla teologia e alla spiritualità. L'esperienza di Dio propria dei mistici avviene nel rapimento, nella visione, nell'estasi d'amore; posto in tal modo dinanzi ai "misteri che - afferma san Paolo - non è dato all'uomo di proferire", il mistico avverte tuttavia l'urgenza di comunicare ciò che ha provato, consegnandolo a un testo scritto. Nasce così una tradizione di straordinaria ricchezza, anche letteraria: "Ci sono lingue della mistica cristiana occidentale, c'è la lingua dei mistici, e c'è il linguaggio mistico". A questo riguardo la svolta decisiva si compie nel Medioevo centrale, quando, grazie soprattutto alla mistica femminile, avviene il passaggio dal latino ai volgari. La lingua e il linguaggio si forgiano invece nei secoli precedenti: sforzandosi di dire l'indicibile, i grandi "fondatori" creano categorie, una terminologia e uno stile destinati a durare nella storia religiosa dell'Occidente cristiano. In questo primo volume viene appunto ricostruito il percorso che da Dionigi Aeropagita a Agostino giunge, attraverso Gregorio Magno e Giovanni Eriugena, sino alle grandi scuole del XII secolo: i certosini; i cistercensi, con Bernardo di Clairvaux...