Il diritto internazionale visto nella sua circolarità, ossia come espressione di un ordinamento in cui le norme che lo disciplinano vengono poste, mutano o si estinguono per effetto della volontà degli stessi soggetti a cui quelle norme sono rivolte, in primo luogo gli Stati. Una introduzione chiara, agile e originale alle categorie e agli istituti fondamentali del diritto internazionale.
Pierluigi Consorti ha promosso il rinnovamento del tradizionale 'diritto ecclesiastico' verso lo studio a tutto campo delle relazioni fra diritto e religione. In questo libro ne chiarisce le basi storico-giuridiche e ne propone alcune prospettive di sviluppo nella società contemporanea, caratterizzata dalla convivenza di una pluralità di fedi e dalla gestione di emergenze che sembrano non finire mai. In questa nuova edizione sviluppa le prospettive della libertà religiosa guardando ai sempre più difficili equilibri geopolitici in un contesto di sfide globali che impongono scelte politiche eticamente condivise.
Il libro è stato paragonato da Umberto Eco a un cucchiaio: un oggetto perfetto e non ulteriormente migliorabile. Ma come si è arrivati a questo risultato? Federica Formiga spiega quali siano gli elementi che identificano il prodotto librario e propone, in un percorso sistematico attraverso i secoli, le tappe del suo sviluppo e i suoi maggiori protagonisti. È tra Quattrocento e Cinquecento che si stabilizza un'accezione di libro come oggetto in grado di contenere testo in quantità considerevoli, prodotto a costi relativamente bassi e capace di resistere nel tempo. Il Settecento e l'Ottocento sono invece i secoli di svolta per gli autori, che iniziano a vivere del lavoro della propria penna, mentre gli editori si aprono alle nuove tecniche di stampa, che hanno lanciato il libro verso la modernità, passando dalla censura e dai diritti editoriali. Infine, agli e-book è riservata l'ultima parte, in cui si cerca di capire quali, forse, nuovi scenari aspettano il libro.
Gli Stati sono sostituiti, nella disciplina dell'economia, da istituzioni sovranazionali; l'ordinamento nazionale è parte di quello europeo, al quale deve adeguarsi; il diritto europeo finisce per stabilire le teste di capitolo del diritto pubblico dell'economia: sono solo alcuni degli importanti mutamenti con cui si è chiuso il secolo XX. Le tre crisi del primo ventennio del nuovo millennio portano nuovamente in rilievo lo Stato finanziatore, regolatore e imprenditore. L'Unione europea, a sua volta, ne condiziona e finanzia le iniziative. I capitoli di questo volume forniscono una attenta analisi dei rapporti attuali Stato-economia e seguono le trasformazioni e le prospettive aperte dalle politiche dell'Europa unita. Questa sesta edizione, diretta e coordinata da Sabino Cassese, è il frutto di una completa revisione del precedente fortunato manuale.
Un classico della cultura giuridica che ha fatto dire a Norberto Bobbio: «Finalmente esiste in Italia (dico in Italia, ma potrei dire sulla faccia della terra) una storia della filosofia del diritto, non angustamente scolastica, non puramente nozionistica e per di più completa». Il lettore vi troverà un panorama rapido, ma chiaramente delineato, della storia della filosofia del diritto occidentale; il ricercatore potrà farne il punto di partenza di una ricerca approfondita. Carla Faralli, allieva di Fassò, ha curato quest'edizione aggiornandola fino ai giorni nostri.
Questa nuova edizione del volume, mantenendo l'obiettivo di fornire un'esposizione sintetica della parte generale della materia, dà conto anzitutto delle conseguenze di carattere istituzionale derivanti dal recesso del Regno Unito dall'Unione europea; sono inoltre riferite le novità relative all'elezione del Parlamento europeo del maggio 2019 e alla successiva nomina della Commissione per il mandato 2019-2024. È dato conto altresì della riforma del sistema giudiziario dell'Unione e dei principali sviluppi della giurisprudenza della Corte di giustizia, con riguardo, tra l'altro, agli effetti della Carta dei diritti fondamentali e al rispetto dei valori dell'Unione da parte degli Stati membri. Sono infine forniti alcuni aggiornamenti relativi sia alla giurisprudenza della Corte costituzionale italiana in merito al rapporto tra ordinamenti sia alla prassi relativa all'attuazione del diritto dell'Unione nell'ordinamento italiano.
La crisi ecologica è una delle emergenze del nostro tempo. Per affrontarla adeguatamente bisogna dare vita a un complessivo rinnovamento culturale, che chiama in causa con forza anche i processi educativi. È quanto mai urgente diffondere una pedagogia e una filosofia dell'educazione che aiutino i cittadini di domani ad affrontare questioni non più prorogabili. Se la scienza è stata al servizio di una tecnologia che ha prodotto - oltre a numerosi benefici - esiti negativi sugli ecosistemi, quali presupposti vanno cambiati? Una cultura che ha elevato il consumo a paradigma del vivere, a quali valori alternativi deve attingere? Disponiamo di un'etica capace di orientare correttamente la relazione con il mondo naturale? Questo manuale è uno strumento indispensabile per una filosofia della formazione che disegni stili autenticamente ecologici di abitare il mondo.
Se il diritto è una scienza sociale che abbraccia tutte le prospettive connesse alla natura stessa dell’umanità, non può fare a meno di confrontarsi anche con la coscienza e la fede religiosa. La relazione fra diritto e religione è un tema che in Italia è stato tradizionalmente riferito al cosiddetto ‘diritto ecclesiastico’, che riguarda, appunto, le norme dell’ordinamento statale relative alle questioni religiose. Con questo volume, Pierluigi Consorti si pone l’obiettivo di chiarire le basi storiche e giuridiche di questa disciplina e proporne alcune prospettive di sviluppo. In dieci capitoli, a partire dalla nascita del diritto ecclesiastico nell’Ottocento fino alla sua applicazione nella realtà contemporanea, Consorti traccia un percorso che segue l’evoluzione della polarità fra diritto ed etica, legge e coscienza, cultura e religione. Ne risulta uno studio attuale che indaga la capacità degli ordinamenti giuridici di fare i conti con identità diverse, che reclamano il riconoscimento della propria pluralità, e di rispondere dunque ai bisogni umani, intesi nella loro complessa articolazione fra esigenze del corpo, della ragione e dello spirito.
L’esposizione muove dalla scelta di trattare la soggettività dello Stato e la funzione normativa una di seguito all’altra. Si tratta di una necessità didattica, che corrisponde alla logica strutturale della disciplina. L’ordinamento internazionale è caratterizzato dall’interdipendenza tra i suoi elementi. Privo com’è di un legislatore, le norme che lo disciplinano vengono poste, mutano o si estinguono per effetto della volontà degli stessi soggetti che partecipano della vita di relazione internazionale e a cui quelle norme sono rivolte, in primo luogo gli Stati. Seguendo uno schema coerente con questa premessa, il volume analizza in modo denso, ma rigoroso, tutti gli aspetti istituzionali della materia: i soggetti e le fonti del diritto internazionale, i procedimenti di adattamento del diritto interno al diritto internazionale, i diversi regimi di responsabilità internazionale e i meccanismi di soluzione delle controversie.
Il pensiero economico contemporaneo viene spesso presentato come se fosse espressione di un unico orientamento. L'economia invece, oggi più che mai, è un campo di battaglia tra interpretazioni di segno opposto, di cui questo libro ricostruisce radici e sviluppi: dall'impostazione classica e marginalista all'opera di Marx; dalle figure di Keynes e Schumpeter ai 'giganti' del Novecento, Hayek e Sraffa; dagli orientamenti di ricerca dominanti oggi - equilibrio generale, teoria neoclassica, monetarismo, neoliberismi, econometria, teoria dei giochi - ai filoni che si distaccano dal paradigma dominante - economia comportamentale e razionalità limitata, teoria dei mercati finanziari e delle crisi, macroeconomia post-keynesiana, marxismo, evoluzionismo, istituzionalismo. Il libro si chiude con un capitolo dedicato all'etica in economia e al problema del potere.
Uno strumento prezioso per tutti gli educatori, che si rivolge sia ai corsi di laurea in Scienze della formazione sia ai professionisti del settore.
L’educazione non è più, se mai lo è stata, riconducibile esclusivamente ai luoghi e ai tempi della famiglia e della scuola. La formazione e l’educazione avvengono in una molteplicità di situazioni quotidiane che coinvolgono le persone per tutta la durata della loro esistenza. Accanto alla formazione che si svolge nei contesti istituzionali e ufficiali esiste un’educazione informale e diffusa con modalità e contenuti di apprendimento che possono essere anche contrastanti. L’educazione sociale comprende quindi gli aspetti informali delle esperienze riconosciute ‘ufficialmente’ come educative (la scuola e la famiglia), ma anche i mezzi di comunicazione di massa, i gruppi dei pari, le associazioni, le Chiese. E ancora, l’assetto urbanistico e l’organizzazione territoriale dei quartieri, le migrazioni, le trasformazioni dei ruoli connessi alle appartenenze di genere, le trasformazioni del lavoro, il web. Tali esperienze educative sono fondamentali in termini di quantità e contraddittorietà di apprendimento prodotto; fare l’educatore oggi – a qualunque livello – implica tener conto di questa complessità. Tramma analizza alcuni degli aspetti più significativi dell’educazione sociale dal secondo dopoguerra a oggi: uno sguardo storico sociale che evidenzia quanto, decennio dopo decennio, nella contemporaneità la formazione delle persone sia avvenuta e avvenga in misura sempre più rilevante negli ambiti informali. Il libro è destinato in primo luogo agli studenti dei corsi di laurea in Scienze dell’educazione ma può essere un prezioso arricchimento per pedagogisti ed educatori professionisti, per insegnanti e per tutti i lettori non specialistici che hanno a cuore il tema della formazione.
La tutela ambientale è oggi al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. Le istituzioni hanno preso consapevolezza dell'importanza della questione, varando una serie di norme che mirano a regolare l'uso del territorio, a prevenire e sanzionare l'inquinamento, a valorizzare il patrimonio paesaggistico. Questo libro presenta e discute la produzione legislativa e la prassi amministrativa in materia di diritto ambientale. Particolare attenzione viene dedicata alla 'riforma amministrativa' in corso e ai suoi esiti più recenti in materia di semplificazione amministrativa e di procedimenti di valutazione di impatto ambientale.
La pedagogia interculturale è strettamente collegata ai flussi migratori odierni. È la scuola per prima, infatti, a dover far fronte ai grandi cambiamenti della popolazione scolastica dotandosi di strumenti per accogliere adeguatamente i ragazzi con patrimoni culturali e linguistici ricchi e diversi. A questo fine, l'autrice fornisce il nuovo quadro teorico della pedagogia interculturale e al contempo propone laboratori e metodi di didattica interculturale che docenti ed educatori possono utilmente adottare nel loro lavoro in classe.
Una ricostruzione completa e chiara del pensiero economico, dall’antichità classica ai giorni nostri. L’autore presenta con rigore e senza inutili tecnicismi tanto le opere dei grandi classici come Smith, Ricardo, Marx, Keynes, Schumpeter, Sraffa, quanto i contributi delle varie scuole, come i fisiocrati, i ricardiani, la scuola austriaca. Particolare attenzione è dedicata agli sviluppi più recenti, dal secondo dopoguerra all’inizio del terzo millennio.
Un libro indispensabile per tutti coloro che vogliono comprendere le radici dei dibattiti economici dei nostri giorni. Dietro le divergenze sulle scelte di politica economica, infatti, vi sono contrasti tra concezioni diverse dell’economia; gli stessi concetti-base, come valore, mercato, prezzo, equilibrio, assumono significati diversi nel contesto della concezione classica, marginalista, keynesiana.
L'immigrazione sta modificando strutturalmente il nostro continente, la sua composizione demografica, la sua economia, la sua stessa identità, al punto che è impossibile pensare all'Europa senza fare i conti con questo fenomeno. Attraverso un'accurata selezione di teorie e ricerche prodotte dalle scienze sociali, questo manuale aiuta a comprendere il fenomeno della mobilità umana contemporanea, soffermandosi in particolare sulle sfide in atto. Dalla gestione delle migrazioni per ragioni umanitarie alle questioni politiche sollevate dall'insediamento permanente di comunità immigrate e minoranze religiose; dal problema dello svantaggio di cui spesso sono vittime i migranti alle prospettive di valorizzazione della 'diversità' per lo sviluppo dell'Europa.
La maggior parte dei manuali che trattano di radio e di TV offrono una ricostruzione del passato in cui i cambiamenti del presente sono ridotti a poco più di un'appendice. Ma questa impostazione non ha più senso, perché radio e tv non sono più le stesse dopo il passaggio definitivo al digitale e a causa dell'intreccio con la rete e con i social network. Pur non tralasciando i riferimenti alla televisione del passato i cui prodotti ancora consumiamo, il testo offre uno sguardo tutto orientato al presente su programmi, format, palinsesti, audience, rapporti con la società, pubblicità, strategie di produzione e di distribuzione. Alla radio, grazie alle specifiche competenze dell'autore, è dedicato uno spazio ampio, e non una sintetica aggiunta alla trattazione televisiva. Il libro è frutto di una lunga esperienza professionale e didattica dell'autore.
Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, gli Stati Uniti sono apparsi come la sola potenza in grado di condizionare il sistema internazionale. Questa ipotesi è stata contraddetta dall'emergere di nuovi soggetti capaci di delimitarne la supremazia: la Cina, l'India e la Russia. In altre parti del mondo hanno avuto luogo mutamenti sostanziali. L'America Latina tende a sottrarsi al controllo statunitense, l'Africa e l'Asia si affacciano a una difficile modernizzazione; nel Medio Oriente le rivoluzioni del 2011 e il consolidarsi del fondamentalismo islamico fanno sorgere nuovi problemi. Uno strumento per comprendere le tappe fondamentali di una fase di transizione, iniziata con il 1989 e non ancora conclusa.
Una ricostruzione unitaria degli eventi che hanno radicalmente modificato i caratteri del sistema internazionale tra il 1946 e il 1990: nel secondo dopoguerra il sistema occidentale si riorganizza e progredisce grazie al Piano Marshall, mentre quello sovietico si chiude in un isolamento autarchico centralizzato. Si formano due blocchi contrapposti: la competizione bipolare conosce momenti di stasi ma anche giorni di profonde tensioni. Dall'Europa il conflitto si estende ai paesi di recente indipendenza e alla Cina. In una gara sempre più serrata, la tecnologia varata negli Stati Uniti e la capacità di affrontare meglio i problemi della globalizzazione spingono verso la crisi e infine alla dissoluzione dell'Unione Sovietica.
Una ricostruzione storica unitaria degli eventi che hanno radicalmente modificato i caratteri del sistema internazionale tra il 1919 e il 1945: il dopoguerra, contrassegnato da problemi come il revisionismo tedesco, l'insoddisfazione francese e l'ambivalenza italiana; la paura della ivoluzione russa e la grande depressione economica che paralizza gli Stati Uniti nel '29; la Germania hitleriana e l'Europa del secondo conflitto mondiale. Il rovesciamento di alleanze nel 1941, segnato dall'attacco tedesco all'Unione Sovietica, è il momento di svolta, così come un altro momento è l'attacco giapponese agli Stati Uniti con la globalizzazione del conflitto. La prima questione atomica conclude questa fase della storia mondiale.
Gli stati sono sostituiti, nella disciplina dell'economia, da istituzioni sovranazionali; l'ordinamento nazionale è parte di quello comunitario, al quale deve adeguarsi; il diritto comunitario finisce per stabilire le teste di capitolo del diritto pubblico dell'economia: sono solo alcuni degli importanti mutamenti con cui si è chiuso il secolo XX. In questo complesso sistema, quali sono i rapporti tra Stato ed economia in Italia? Come si sono sviluppati dall'Unità a oggi? Quale parte hanno l'Unione europea e la globalizzazione nella modificazione di tali relazioni? Accanto a un bilancio storico dell'intervento economico nel suo assetto tradizionale, i capitoli di questo volume forniscono una attenta analisi dei rapporti attuali Stato-economia e seguono le trasformazioni e le prospettive aperte dalle politiche dell'Europa unita. Questa quinta edizione, diretta e coordinata da Sabino Cassese, è il frutto di una completa revisione del precedente manuale.
Il diritto ecclesiastico, finora centrato sul rapporto fra Stato e religioni, deve oggi trovare risposte adeguate alle domande che emergono da un contesto sempre più multireligioso e multiculturale. Concordato, otto per mille, obiezioni di coscienza, insegnamento della religione, matrimonio fra persone dello stesso sesso, simboli religiosi testamento biologico sono questioni che riguardano non solo le relazioni tra Stato e Chiese, ma anche la libertà delle coscienze e il diritto di ciascuno a essere se stesso. Questa nuova edizione, arricchita con aggiornamenti giurisprudenziali, normativi e bibliografici, propone un primo bilancio della gestione della contemporanea politica ecclesiastica italiana, collocandola nel più ampio spazio europeo.
A circa quattro anni dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la nuova edizione di questa guida al diritto dell'Unione europea espone in modo sintetico la parte generale della materia, dando conto dei più rilevanti sviluppi della normativa, della giurisprudenza e della prassi. Novità di rilievo derivano dall'adesione della Croazia, dalle sentenze della corte di giustizia (in relazione soprattutto agli effetti della Carta dei diritti fondamentali), nonché dalla recente legge sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea.
Multimedialità, interattività, usabilità, comunicazione mediata dal computer; e ancora, blog, comunità virtuali, videogiochi, web 2.0, social media: i nuovi media incidono sulla vita delle persone, sulle loro relazioni, sul modo in cui stanno in società. Questo libro è un utile strumento didattico che introduce ai concetti, alle teorie strumenti metodologici per orientarci nel mondo in continua trasformazione dei nuovi media.
La dimensione ultranazionale del diritto, divenuta oramai il suo aspetto più peculiare, colloca la comparazione al centro del sapere giuridico, contribuendo a ridefinirlo come sapere critico. Questo conduce innanzi tutto a ridefinire l'oggetto di studio: l'insieme dei precetti, giuridici e sociali, che presiedono alla distribuzione imperativa di valori e beni. Centrali divengono poi gli scopi della comparazione, in funzione dei quali si individua il metodo utilizzato per praticarla: tradizionalmente l'unificazione dei diritti nazionali, e ultimamente la tutela delle loro identità, minacciate dalla circolazione imposta dei modelli angloamericani. In questa "Introduzione al diritto comparato" gli strumenti utili a capire il cosa, il come e il perché della comparazione giuridica e il valore che ha nel mondo di oggi.
Sempre maggiore interdipendenza, rivoluzione tecnologica e informatica, crisi sui piani economico, ambientale, politico, sociale e culturale, indebolimento dell'autorità, polifonia dei messaggi valoriali e frammentarietà della vita: tutti insieme questi fattori determinano una grave difficoltà educativa, e di riflesso anche pedagogica. Non solo. L'avvento di società multiculturali impone di promuovere cambiamenti, nella consapevolezza che non potranno più essere usati modelli e metodi rigidi, autoritari, manipolatori e condizionanti. Agostino Portera studia tutti gli ambiti e le possibilità di una vera pedagogia interculturale come risposta alle tante crisi, fornendo indicazioni operative concrete nei luoghi educativi: la famiglia, la scuola, il mondo del lavoro, i media e la società civile.
I nodi concettuali e organizzativi della conservazione dei documenti digitali, i suoi metodi, i formati e i metadati, le nuove forme della custodia e gli strumenti per la loro certificazione e verifica, il quadro normativo italiano, le nuove frontiere e le sfide che ciascuna area di intervento riserva nel prossimo futuro, in una sintesi completa ed esauriente.
Il testo tratta il ruolo della religione nelle diverse forme di Stato, dal Risorgimento ai giorni nostri, e indaga l'influenza delle istituzioni europee sul principio di sovranità dello Stato per quanto riguarda la disciplina della materia religiosa. Sono presi in esame anche i diritti umani affermati dalla normativa europea e la funzione riservata da quest'ultima alle grandi organizzazioni religiose, nonché il ruolo delle corti di Strasburgo e del Lussemburgo. In particolar modo, i capitoli affrontano i principali aspetti delle discipline di merito in materia di religione nel nostro paese. In primis, sono analizzate In maniera critica le leggi costrittive, che impongono il pensiero unico della maggioranza parlamentare e ignorano il ricco pluralismo culturale che caratterizza l'Italia. Gli autori entrano nel merito di alcune questioni già normate (divorzio, aborto) e altre, molto attuali, che riguardano l'accanimento terapeutico, l'eutanasia e il testamento biologico. Infine sono presi in esame gli aspetti specifici delle regole religiose (alimentazione, simboli, abbigliamento, riti, festività religiose). Il volume propone un innovativo esperimento scientifico e didattico, anche in riferimento all'auspicata modernizzazione dell'impianto legislativo interno dell'Italia.
Possono piacere o non piacere ma un fatto è certo: i partiti sono familiari, consueti, ovvi, per gli uomini e le donne del XXI secolo. Fin dalla loro comparsa, nell'età delle rivoluzioni liberali e della rivoluzione industriale, hanno suscitato interesse, aspettative e altrettante preoccupazioni. Oggi sono diventati bersaglio di molte retoriche antipolitiche. Nati per rappresentare le domande dal basso e favorire l'apertura di regimi oligarchici, ora appaiono intrappolati in una spirale del discredito. La loro esistenza sembra sospesa tra i palazzi del potere e i salotti televisivi... Francesco Raniolo nella prima parte del volume ricostruisce la storia di questi soggetti sociali collettivi, individua le ambivalenze e le contraddizioni che emergono nella definizione stessa di "partito", descrive funzioni, articolazione interna e problemi organizzativi. Nella seconda parte si sofferma sulle questioni relative alla rappresentanza, alla ricerca del consenso e dei voti nelle elezioni, alla distribuzione di cariche e prebende pubbliche, al problema dell'azione collettiva e della partecipazione interna, alla necessità di risorse e finanziamenti e alla cruciale quanto complessa questione della leadership.
Le radicali trasformazioni dello scenario socio-economico mondiale fra il XX e il XXI secolo stanno avendo un impatto profondissimo sui fenomeni e sulle forme della politica. Conseguenza di queste dinamiche è la necessità di ricondurre alla loro storicità e al contesto attuale i concetti classici di Stato, partito, movimento, gruppo di pressione, opinione pubblica, partecipazione. Il libro rivisita sociologicamente tali categorie richiamandone i fondamenti originari. Si apre quindi con l'approfondimento di due concetti fondamentali: quello di politica e quello di potere. Il secondo capitolo è dedicato alle forme di "concentrazione del potere politico": le organizzazioni extra statali e pre-statali, lo Stato modernamente inteso, i tipi di regime (democratici e non democratici), le odierne tendenze post-statali. Il terzo capovolge l'ottica e ricostruisce i processi e il milieu del rapporto tra l'individuo e la politica: la socializzazione politica, la partecipazione, le ideologie e la cultura politica, l'opinione pubblica e la comunicazione. Il quarto si occupa degli attori collettivi che fanno da ponte tra la società civile e il cuore del sistema politico: i gruppi di pressione, i movimenti sociali, i partiti, le élite. Nell' ultimo capitolo si esaminano le spinte più recenti che riguardano il modello di governo (con il passaggio dal government alla governance), la burocrazia pubblica e gli scenari politici ipotizzabili per il XXI secolo.
Quando è nata la geopolitica? Sono valide le teorie geopolitiche formulate nel passato? Perché è diventata tanto centrale nelle relazioni internazionali? Quale ne è l'utilità e quali i fattori che deve prendere in considerazione il ragionamento geopolitico? Quali ipotesi si possono fare sul futuro ordine del mondo e delle sue varie macro-regioni? Quali sono gli interessi nazionali dell'Italia? Il volume risponde a questi e altri interrogativi tenendo in considerazione il collasso del paradigma bipolare che ha reso il mondo più complesso e imprevedibile, con diverse conseguenze: la finanza, prima collegata strettamente all'economia, divenuta autonoma; la crescita e il declino demografici accanto alla scarsità delle risorse naturali e alimentari e la competizione per appropriarsene; l'aumentato peso delle potenze emergenti e l'incertezza aumentata con la fine dell'ordine militare"; le frontiere divenute permeabili e le nuove tecnologie dell'informazione che hanno reso il mondo più interdipendente.
Dalla proprietà nella common law ai profili del contratto, dalla responsabilità civile al concetto di società e al diritto successorio, istituti fondamentali del diritto privato vengono esaminati in chiave comparatistica. Questa nuova edizione prevede aggiornamenti sui processi di uniformazione giuridica legati alla globalizzazione economica e all'integrazione europea; sulle recenti riforme del diritto delle società attuate sotto la spinta del diritto americano delle corporations e degli sviluppi della normativa e giurisprudenza comunitaria; su vari aspetti del modello inglese di property; sulle interazioni fra contratto e illecito e il delicato settore della responsabilità medica.
I mutamenti del linguaggio della politica internazionale e l'affiorare di nuove sigle o di nuove definizioni rendono spesso molto complicata la comprensione dei problemi che, nell'età della globalizzazione, sono al centro dell'interesse di studiosi, studenti, giornalisti o comuni lettori. Questo lessico cerca di dare un contributo di semplificazione. Non pretende di chiarire il significato di tutte le parole possibili né vuole essere un piccolo manuale onnicomprensivo. Le espressioni elencate sono il frutto di una scelta che omette nozioni spiegate da qualsiasi buona enciclopedia. Invece l'attenzione è concentrata su termini che solo di recente sono entrati nel lessico comune della politica internazionale o a problemi oggi attuali. Anche se marginalmente e grazie al tentativo di usare meglio parole di consuetudine diversa, il volume si propone di contribuire a comprendere meglio ciò che ha acquistato un peso risolutivo nelle questioni che regolano i rapporti internazionali, oltre a chiarire espressioni del parlare comune tipiche del gergo usato dalla diplomazia.
La tendenza a lungo prevalente nella storiografia occidentale è stata quella di leggere gli ordinamenti giuridici del passato come se avessero natura uguale a quella dei contemporanei, attribuendo alle difficoltà del momento storico le evidenti differenze tra i due periodi e considerandole scorie marginali che, se impedivano agli ordinamenti medesimi di presentare la nitidezza e la chiarezza raggiunte a partire dall'Ottocento, non ne intaccavano comunque la sostanza. Ne consegue che la loro vicenda storica è stata esaminata non già a partire dall'analisi della realtà da cui avevano avuto origine, bensì, all'opposto, da quella che si era affermata dopo di loro. Un'impostazione quanto mai singolare, che trova la sua spiegazione soltanto nella volontà della cultura dei secoli XIX e XX di legittimare le profonde innovazioni giuridiche e istituzionali vissute dalla loro età rispetto all'antico regime presentandole come il naturale esito di un processo storico lungo e accidentato, ma omogeneo. Questo volume segue una diversa impostazione, che mira ad aderire maggiormente alla concretezza e alla pluralità delle diverse esperienze storiche e istituzionali e muove da una convinzione: l'evoluzione degli ordinamenti giuridici europei di età moderna può comprendersi in maniera corretta soltanto se si prendono le mosse dalla realtà medievale. Premessa di Natalino Irti.
Milioni di persone si informano e interagiscono fra loro attraverso l'uso di internet e delle nuove tecnologie. Ognuno a suo modo partecipa alla messa in rete di notizie, ma anche alla trasformazione di questi strumenti di comunicazione e di socializzazione. Blog, wiki, social network sono soprattutto - strumenti di relazione sociale. Il web partecipativo costringe quindi a un profondo ripensamento dei concetti classici della sociologia della comunicazione. Davide Bennato propone una analisi approfondita dei diversi strumenti e delle piattaforme note al grande pubblico, da Facebook a Youtube, ed esamina le conseguenze etiche e sociali dell'uso delle nuove tecnologie.
Il testo affronta i problemi dell'organizzazione, dell'azione organizzata, delle relazioni tra organizzazioni, con l'obiettivo principale di fornire al lettore strumenti di analisi relativamente semplici, che gli permettano di capire meglio non solo le organizzazioni propriamente dette, ma anche gli aspetti organizzativi degli ambiti più vari della vita sociale. È in questa prospettiva che il volume introduce agli autori, specialmente i classici, e indica i temi importanti presenti in ogni manuale o trattato (organizzazione come sistema, struttura organizzativa, cultura organizzativa, potere, cambiamento) e quelli - come le reti organizzative - di più recente acquisizione.
Le immagini plasmano il nostro modo di guardare e descrivere il mondo, e in questo senso sono un ingrediente essenziale della conoscenza geografica. Attraverso le rappresentazioni visive la geografia ha costruito nel tempo modalità diverse per osservare, indagare e così dar senso alla realtà dello spazio e del territorio che ci circonda. La ricerca visuale in geografia si concentra su alcuni dei percorsi di indagine e riflessione aperti dall'utilizzo delle immagine fotografiche e dei video, analizzando nello specifico come, accanto alle forme geografiche tradizionali di descrizione visuale, la fotografia e la videoripresa rappresentino canali privilegiati d'accesso sia all'osservazione e alla registrazione di informazioni sul territorio nella sua materialità, sia alla comprensione di come identità ed esperienze di tutti i giorni vengono costruite nello spazio geografico. Il volume presenta, in questo quadro, un insieme di metodologie per indagare il territorio e i fenomeni che in esso si dispiegano utilizzando le potenzialità offerte dalle immagini fisse e in movimento.
Virginio Marzocchi ripercorre il pensiero politico dei maggiori filosofi, da Platone a oggi, mettendo in luce i concetti di fondo, attraverso cui l'ambito del politico viene ritagliato e illuminato. Al contempo questa tradizione di pensiero è posta in relazione ai contesti geo-storici (dal mondo mediterraneo prima e cristiano-europeo poi a quello globalizzato), giuridico-istituzionali (dal diritto romano e medioevale alle Costituzioni degli Stati nazionali verso un ordine internazionale) e culturali, a loro volta connessi con l'affermarsi di nuovi saperi (la teologia sistematica, le scienze esatte della natura, l'economia politica, la sociologia) e di differenti forme di trasmissione di questi saperi (dalle accademie alle università).
Una trattazione istituzionale del diritto della famiglia, cioè di quell'insieme di norme che regolano i rapporti tra i membri del nucleo sociale 'famiglia' e la protezione dei soggetti in condizione di debolezza la cui cura è per lunga tradizione una delle funzioni a suo carico, con un chiaro scopo didattico: stimolare lo sviluppo delle competenze utili per cogliere e risolvere i problemi giuridici che possono presentarsi nella programmazione e gestione dei servizi socio-assistenziali territoriali nel campo della famiglia, dei minori e dei soggetti deboli adulti.
Dopo un'introduzione riguardante i fondamenti del diritto privato, il testo entra nel merito delle questioni di diritto familiare, fra cui il matrimonio, la convivenza, gli strumenti di protezione contro la violenza in famiglia, la prole, i diversi tipi di affidamento dei minori, i diversi tipi di adozione, la protezione degli adulti in condizione di debolezza.
Un blocco di carta gialla sbiadita. Da leggere tutto in una notte. Perché leggere è un crimine, e domani il manoscritto aspetta un altro lettore complice. Questo libro è l'avventura del lettore ideale e della parola poetica, protagonisti essenziali della resistenza all'omologazione culturale sovietica. Li seguiremo attraverso cucine come salotti letterari, registratori umani di decine di migliaia di versi, nuovi raffinati modelli di scrittura, analisi monografiche dei testi di massima densità formale (da Brodskij a Venedikt Erofeev, Sokolov, Dovlatov). Per giungere dopo il crollo dell'Urss al fatidico incontro con il mercato editoriale e il mainstream davanti ai quali, nell'ombra della dittatura light putiniana, la parola d'ordine poetica continua a essere ‘resistere resistere resistere'.
«Non ci si può limitare alla descrizione del diritto costituzionale. Si tratta invece di valutarlo, criticarlo, costituirlo. Non mi soffermerò più dello stretto necessario sui dati (normativi o strettamente tecnici della materia), bensì mi sforzerò di fornire elementi e stimoli per poter poi valutare criticamente il complesso degli istituti, dei fatti, delle regole che vengono a comporre il diritto costituzionale».
Gaetano Azzariti propone un'originale ricostruzione sistematica che riflette l'esigenza di collegare l'analisi giuridica alle trasformazioni politiche, storiche e culturali per comprendere la vera dinamica del diritto costituzionale. Emerge con chiarezza come il carattere essenziale degli ordinamenti giuridici e costituzionali sia definito dal modo in cui viene data soluzione ai conflitti sociali.
Che cosa c'è al fondo delle regole che ci governano la vita obbligandoci? Qual è il paradigma oggi fondante il diritto e, con esso, l'organizzazione sociale in cui ci troviamo immersi? E quale o quali sono stati i paradigmi nelle epoche passate e quale paradigma potrà esservi – o è sperabile che vi sia – nel futuro?
Nel libro si interroga la storia occidentale alla ricerca dei fondamenti che sono stati via via posti alla radice del potere e delle sue articolazioni normative; fondamenti che hanno retto (o reggono tuttora) la dinamica del comando e dell'obbedienza all'interno delle comunità organizzate e, all'esterno, delle relazioni, paritarie o di supremazia, tra i diversi Stati.
Qual è il rapporto tra politica e città in tempi di globalizzazione, post-modernità e neoliberalismo? Nel rispondere a questo interrogativo, il libro propone di scomporre il complesso universo della politica urbana in tre dimensioni: la 'politica come rappresentazione', che si produce intorno ai discorsi e agli immaginari – la città globale, imprenditoriale, creativa – mobilitati a sostegno delle strategie convenzionali di sviluppo urbano; la 'politica come governo', generata dalle diverse modalità di valorizzazione e regolamentazione degli spazi e delle comunità urbane (dalle politiche di rigenerazione economica e territoriale a quelle di sorveglianza); infine, la 'politica come contestazione', alimentata dai movimenti 'dal basso' (per la giustizia e la cittadinanza), che pone in discussione l'ordine socio-spaziale associato alle due precedenti forme della politica.
Maestri e paradigmi sono le due parole chiave scelte da Mario Ricciardi in questo manuale introduttivo per ordinare il complesso campo di interessi della comunicazione. I grandi maestri – da Lévi-Strauss a Barthes, da Adorno a Innis, da Berners-Lee a Castells, per citarne solo alcuni – sono coloro che hanno compreso e valutato le svolte fondamentali della nostra società e gli effetti della rivoluzione tecnologica. I paradigmi sono le interpretazioni e le teorie sui nessi tra comunicazione e informazione, tra comunicazione e politica, tra comunicazione e business fino al nuovo ambito dell’industria culturale. Gli uni e gli altri collaborano a ridefinire la comunicazione come crocevia di culture e di ricerca scientifica e umanistica.
Indice
Premessa - Parte prima Comunicazione e civiltà: Oralità e scrittura - Lingua e segni - Scienza dei media - Parte seconda I media nella società - Comunicazione e politica - Comunicazioni di massa e società di massa - Parte terza Tecnologie, comunicazione e reti - Macchine per comunicare - Ipertesti e Internet - Parte quarta La società digitale: Digital media contro mass media - Media e network - Bibliografia
In breve
Cosa significa prendersi cura di sé e quale influenza ha questa pratica nel percorso di crescita di un individuo: Franco Cambi esplora un tema complesso, intrecciando il piano pedagogico con la categoria della ‘cura’ in generale, concetto chiave della vita sociale e individuale. Un manuale che prefigura un iter formativo perché l’individuo si faccia guida di se stesso, coltivi la propria interiorità e riesca a divenire sempre più ‘persona’.
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Prefazione- Parte primaRiflessioni sulla cura - 1. Aver cura della «cura» - 2. La cura in pedagogia: struttura, statuto, funzione - 3. L’aver «cura di sé»: un compito «lifelong» - Parte secondaLe vie maestre della «cura sui» - 1. La funzione formativa della narrazione - 2. Leggere per formarsi: un’avventura tra costruzione di sé e conoscenza del mondo - 3. La scrittura come «cura di sé» e come piacere... formativo - 4. L’autobiografia come cura di sé - Parte terzaAltre frontiere degli «esercizi spirituali» - 1. Attraversare spazi per formarsi - 2. Farsi «flâneur» - 3. Praticare l’ironia come «forma mentis» - 4. Dialogare con l’arte - 5. Poesia e cura di sé - 6. Classici e «cura di sé» - 7. Et alia... - Parte quartaQuasi un epilogo - 1. La cura di sé: categoria-chiave del presente - 2. La filosofia «diffusa» oggi: percorsi e funzione - Postfazione Tra adultità e scuola -Indice dei nomi
Laicità, diritto, religione: attorno a questi termini ruotano i temi più attuali del diritto ecclesiastico, finora centrato sul rapporto fra Stato e religioni, e oggi sfidato a trovare risposte adeguate alle domande che emergono dal contesto multi religioso e multiculturale delle nostre società europee. Concordato, otto per mille, obiezioni di coscienza, insegnamento della religione, matrimonio degli omosessuali, simboli religiosi, testamento biologico non riguardano solo le relazioni tra Stato e Chiese, ma coinvolgono la libertà delle coscienze e il diritto di ciascuno a essere se stesso.
In breve
Diritto, forza, potere, ordinamento, prassi sociale: i concetti base della giurisprudenza, rivisitati alla luce della società globalizzata. La nuova edizione di un manuale completo, rigoroso e originale su una materia fondamentale per la formazione del giurista.
È possibile organizzare le informazioni senza tentare di manipolare chi le utilizzerà? Ed è possibile decifrarle senza essere manipolati? Probabilmente no, perché ogni classificazione implica delle scelte, ma questo libro aiuta a ridurre al minimo entrambi i rischi, svelandoci i concetti, i valori, le istituzioni e le professioni che regolano il mondo dell’informazione e della documentazione.
Indice
Premessa - I. Informazioni e documenti - II. Metadati e indici - III. Valori per l’organizzazione dell’informazione - IV. Rilevanza sociale della classificazione - V. Le istituzioni della memoria - VI. Competenze informative - VII. Le discipline dei documenti - Bibliografia - Indice analitico
In breve
La cittadinanza non definisce solo uno status giuridico o politico ma anche un progetto di convivenza civile. In Italia, come nel mondo, il sistema educativo riconosce, perciò, l’esigenza di creare una ‘scuola della cittadinanza’ in cui, oltre ad apprendere le norme del diritto e i principi di funzionamento dello Stato, imparare a vivere ed esercitare concretamente diritti e doveri. Il volume affronta il tema delle nuove competenze civiche e le proposte didattiche sui temi della cittadinanza – costruite sugli assi dell’identità e appartenenze, alterità, dignità e diritti, partecipazione – che consentono di attuare e innovare contenuti e pratiche di insegnamento-apprendimento in classe.
Indice
Parte prima: I. La cittadinanza alla prova - II. La scuola dei cittadini - III. Una nuova cultura civica - IV. Competenze per la cittadinanza - Parte seconda: V. Identità-appartenenze - VI. Alterità-relazioni - VII. Diritti-dignità - VIII. Partecipazione - Riferimenti bibliografici
La creatività non è innata e può essere stimolata e rafforzata attraverso l'educazione. Nel complesso e difficile mondo del lavoro che caratterizza i nostri giorni, è la creatività l'elemento fondamentale per la crescita degli individui, nel momento in cui accedono e si fanno spazio nei propri ambiti professionali. Il volume discute il rapporto tra lavoro, formazione e creatività, accreditando questa come principio guida dello sviluppo dell'adulto al lavoro, come fattore strategico dell'innovazione e del successo e come motivo pedagogico grazie al quale realizzare un nuovo umanesimo organizzativo.
"Comunicazione" è parola inflazionata, spesso abusata, eppure resta una delle chiavi fondamentali per interpretare il mondo contemporaneo. Un vocabolo e un concetto divenuti oggetto di studio di molte discipline e ambiti di conoscenza attorno a cui sono nate molteplici professioni. Dalla seconda metà del secolo scorso, grazie soprattutto alla centralità assunta dai mass media e allo sviluppo straordinario delle tecnologie che riorganizzano il tempo e lo spazio, la comunicazione ha infatti assunto un ruolo primario nella società. Dall'inizio degli anni '90, per esempio, si sono moltiplicati in Italia i corsi di laurea dedicati alla comunicazione. Con un approccio multidisciplinare, da tempo in atto negli altri paesi, vengono formate competenze specialistiche che hanno maggiori possibilità nel mercato del lavoro. Per raggiungere simili traguardi è necessario disporre di un quadro generale, entro cui collocare la complessità della materia.
Mai come in quest'ultimo ventennio l'archeologia storica ha subito evoluzioni e cambiamenti strutturali tanto profondi. Nel corso dell'Ottocento e del Novecento si è andata consolidando, soprattutto nell'Europa centro-settentrionale, una simmetrica tradizionale che ha allargato al Medioevo il raggio di interesse. Il volume, che non si presenta come manuale ma con una sua organica e ordinata articolazione, vuole dare un'immagine della complessità delle tematiche dell'archeologia contemporanea, organizzato per voci e aggiornato che tiene conto dell'evoluzione e dei profondi cambiamenti strutturali che l'archeologia storica ha conosciuto negli ultimi decenni.
A differenza di quanto avveniva nei vecchi manuali di storia della letteratura per l'infanzia, tesi a valutare le singole opere dal punto di vista didattico, questo volume ha inaugurato la tendenza a contestualizzare le vicende dell'editoria rivolta all'età evolutiva in un'ottica più vasta, riconoscendo per la prima volta il peso di fenomeni sociali, politici ed economici esterni sulle dinamiche relativamente appartate della letteratura per ragazzi. In capitoli divisi cronologicamente, gli autori prendono in esame un'ampia gamma di tematiche correlate alle opere e agli autori considerati: il problema della diffusione dell'italiano, il passaggio da una dimensione tipografica locale all'industria editoriale moderna, le difficoltà nella distribuzione dei libri, l'incidenza dei periodici per l'infanzia nel quadro editoriale a partire dagli anni Ottanta dell'Ottocento, il ruolo delle traduzioni e la loro influenza su autori e pubblico italiani.
In breve
Le nostre città hanno bisogno urgente di biblioteche di nuova concezione, dove i cittadini si possano incontrare stabilendo relazioni sia intellettuali sia affettive: le ‘piazze del sapere’ di cui ci parla questo libro innovativo. Guido Martinotti
Ripensare gli spazi urbani, sottrarli alla commercializzazione, farne luoghi di incontro, di scambio, di azione collettiva. La biblioteca pubblica, a lungo ignorata dalla politica e oggi minacciata da internet nel suo ruolo informativo, può diventare un territorio aperto a gruppi e associazioni, un centro di riflessione e di condivisione dei saperi, il nodo centrale di una rete con altre istituzioni culturali. In un Paese sempre più ignorante, che rischia di restare ai margini dell’economia della conoscenza, la biblioteca pubblica deve diventare parte di un progetto di rinascita dell’Italia, un luogo di libertà e di creatività per ogni cittadino.
Indice
Introduzione - Parte prima: La biblioteca e la città - 1. Gli ultimi 30 anni: un bilancio - 2. Il contesto in cui dovremo operare: 2010-2030 - 3. Piazze, panchine, biblioteche - Parte seconda: Il Dio delle piccole cose - 4. Del costruire una reputazione a Londra come a Pesaro - 5. Dell’imparare dai supermercati - 6. Del sopprimere i cartelli - 7. Del vendere taluni arredi ingombranti - 8. Del trovare un sito opportuno - 9. Del trovare la sedia giusta - 10. Del rendere flessibile il bibliotecario - 11. Del leggere Munari a Scampia - Conclusioni - 17 punti da non dimenticare - Riferimenti bibliografici - Ringraziamenti
Come sono cambiate le relazioni internazionali con la fine del bipolarismo? Che cos'è la globalizzazione? Quali nuovi attori affiancano gli Stati nell'arena della politica internazionale? Come confrontarsi con problemi globali come l'inquinamento e il narcotraffico, la pace e la guerra? L'evoluzione della politica internazionale pone interrogativi e problemi sempre più stringenti, la cui comprensione appare ormai irrinunciabile per un numero crescente di persone. Diretto al pubblico degli studenti e di chiunque desideri essere informato, il volume, aggiornato agli ultimi avvenimenti, è frutto della collaborazione di prestigiosi studiosi italiani e americani.
Chi si avvicina allo studio di quell'insieme di documenti, leggi, articoli di codice, sentenze che costituisce il diritto, si rende conto ben presto che senza una riflessione dì tipo filosofico tale studio resta unidimensionale e incompleto, non solo dal punto di vista della conoscenza teorica ma anche per affrontare gli innumerevoli problemi concreti della vita pratica del diritto. Attraverso l'analisi della prassi e delle categorie giuridiche, l'autrice riconduce lo sviluppo del diritto positivo moderno alla concretezza degli interessi in gioco, agli orientamenti culturali e alla mentalità degli operatori del diritto. Dietro e attraverso la logica delle norme si delinea realisticamente la società pluralista di cui noi tutti siamo attori.
Una riflessione sullo "stato dell'arte" delle Relazioni Internazionali, aggiornata alle teorie più recenti e svolta da affermati studiosi americani e italiani. Una franca ridiscussione che, a partire dalla volontà di far chiarezza sul metodo, mette a confronto le teorie più tradizionali e consolidate della disciplina con quelle più radicali e recenti. Uno strumento didattico che parla in maniera semplice e piana, ma allo stesso tempo in grado di evitare la superficialità e le eccessive semplificazioni, come pure gli inutili accademismi.
L'Unione Europea è una realtà complessa, nel contempo progetto politico e organizzazione giuridica, caratterizzata dalla costante ricerca di un equilibrio tra elementi di sovranazionalismo e intergovernativismo. Questo manuale offre tutti gli strumenti teorici e pratici necessari a orientarsi e mettere ordine nella molteplicità di organismi e funzioni che la compongono. La prima parte del volume introduce e definisce il concetto di Unione Europea e ne passa in rassegna le principali istituzioni e i loro meccanismi interni: il Consiglio, la Commissione europea, il Parlamento, la Corte europea di giustizia e la Banca centrale. La seconda parte presenta i processi decisionali relativi ad alcune importanti politiche comunitarie, come la politica dell'allargamento, la politica estera e di sicurezza comune, la politica sociale, le politiche del cosiddetto "primo pilastro", l'Unione economica e monetaria, la politica della concorrenza e quella del commercio.
La realtà attuale del comparto televisivo in Italia: ideazione dei contenuti, produzione, organizzazione, regia, distribuzione anche sulle nuove piattaforme tecnologiche, società di produzione, aziende del settore, potenziali carriere. Tanti consigli e suggerimenti nel primo testo di analisi e di riferimento tecnico-professionale per chi lavora in TV e con il video e per chi si prepara a farlo.
In una trattazione sistematica, le esperienze costituzionali contemporanee dalle forme 'classiche' di costituzionalismo - dal Regno Unito agli Usa, dal Belgio al Giappone - alle democrazie 'incerte' o di recente costituzione, come molti Paesi dell'America Latina o l'India e la Cina. Degli ordinamenti costituzionali si analizzano in chiave comparata forma di Stato e di governo, autonomie territoriali, fonti del diritto, pubblica amministrazione, giurisdizione, giustizia costituzionale, tutela dei diritti. Ne emerge con evidenza un affresco dei grandi modelli del diritto costituzionale comparato.
Gli studi sui media si stanno finalmente sviluppando anche in Italia: in particolare i corsi fa universitari dedicati ai linguaggi della televisione e della radio si stanno diffondendo in varia forma in tutti gli atenei del nostro paese. Un'ampia domanda di conoscenza investe dunque questo settore, alla confluenza di disparate istanze didattiche e di analisi che si interrogano sul significato dei mass media e sul ruolo odierno della comunicazione, delicato meccanismo a cavallo fra vita pubblica e privata degli individui. Nato dal vivo dell'esperienza didattica del suo autore, questo manuale introduce all'intero complesso di conoscenze, teorie e tecniche che radio e tv hanno sviluppato sul campo o mutuato dal cinema, dal teatro, dalla musica, dall'informatica, dalla fotografia. Pensato e strutturato per l'uso didattico, già adottato in molte università di tutta Italia per il linguaggio semplice e piano e la sintesi efficace, il testo è accessibile anche a un pubblico più ampio che si interessi alla comunicazione di massa nella società contemporanea e alle ragioni della sua vasta popolarità.
La nuova edizione di questo volume da conto della serie di eventi che, con l'inizio del XXI secolo, ha radicalmente modificato i caratteri del sistema internazionale. Questi i principati elementi di novità: il preciso delinearsi della crisi di supremazia americana, messa in evidenza dalla mancata soluzione dei problemi mediorientali e dall'affiorare di un sistema internazionale composito; il nuovo contesto generato dall'emergere della forza economica e-o politica della Cina e dell'India; il ruolo dell'Europa dopo la bocciatura del progetto di Costituzione e in vista della ratifica del trattato di Lisbona; il declino e i caratteri della ripresa russa sotto Putin e fino alla presidenza Medvedev; il progressivo sottrarsi dell'America latina dal controllo statunitense; l'emergere in Africa dei primi segni di uscita dall'isolamento.
La filosofia dell'educazione, che si occupa del coordinamento pedagogico dei saperi (o scienze) dell'educazione, riveste nella società contemporanea - con le sue complessità e conflittualità - una posizione essenziale, di centralità riflessiva e critica tanto per i singoli che per la collettività. È quindi necessario presentarne i contenuti in modo lineare, rigoroso, organico. A tale scopo questo volume - rielaborazione di una precedente versione - ha semplificato gli orientamenti e la struttura dei diversi capitoli e li ha integrati con schede di documentazione e/o di approfondimento.
Scopo di questo manuale è accompagnare il lettore nello studio della storia contemporanea del mondo arabo - che si sviluppa per secoli e copre una vasta area geografica dall'Atlantico al Golfo. Antonino Pellitteri ribalta in queste pagine la visione eurocentrica che impone alla storia mondiale e mediterranea una periodizzazione elaborata per l'Occidente. Molto in voga nell'Ottocento, e ancora oggi diffusa nonostante da più parti si affermi il contrario, quella lettura storiografica considerava le vicende del mondo islamico - e arabo in particolare - solo in funzione della storia d'Europa, relegandole al livello di realtà minori e trascurabili. I concetti portanti, la periodizzazione, la deli itazione dello spazio arabo-islamico, i grandi temi della ricerca storica sulla modernità - dal rapporto tra nazionalismo arabo e islam alla questione palestinese -, i principali archivi e i centri di documentazione storica del mondo arabo: un profilo organico della storia contemporanea del mondo arabo non viziato dall'ottica eurocentrica.
Il pensiero politico occupa un posto di grande rilievo nella cultura antica. Le prime elaborazioni sul tema della vita collettiva e sulle sue dinamiche di cui si abbia traccia nascono all'interno della città greca arcaica, nel VI secolo a.C. Attraverso l'opera dei primi legislatori, Solone in testa, si avvia la riflessione sulle modalità di esercizio di un buon governo e sul tema della giustizia. L'evoluzione della città greca nei secoli successivi si accompagna a un costante dibattito politico ed etico, culminante nelle grandi sintesi teoriche platonica e aristotelica. L'età ellenistica raccoglie questa importante eredità ma concede anche spazio ai movimenti di contestazione delle strutture istituzionali e sociali, come il Cinismo, l'Epicureismo e lo Stoicismo. In ambito romano, Cicerone è il primo a recepire l'insegnamento greco in materia di teoria politica.
Un'analisi sistematica ed esauriente delle trasformazioni dei rapporti familiari e della loro regolazione giuridica, dal divorzio al nuovo diritto di famiglia, al problema dell'adozione e della tutela dell'interesse del minore, alla regolamentazione della riproduzione assistita. La nuova edizione è stata riveduta e aggiornata a tutto il 2007, con riferimento sia alle trasformazioni socio-demografiche intervenute nell'ultimo decennio tanto a livello italiano quanto europeo, sia alle più recenti e innovative tendenze interpretative del legislatore in materia.
Dalla proprietà nella common law ai profili del contratto, dalla responsabilità civile al concetto di società e al diritto successorio, istituti fondamentali del diritto privato vengono esaminati in chiave comparatistica. Questa nuova edizione prevede aggiornamenti sui processi di uniformazione giuridica legati alla globalizzazione economica e all'integrazione europea; sulle recenti riforme del diritto delle società attuate sotto la spinta del diritto americano delle corporations e degli sviluppi della normativa e giurisprudenza comunitaria; su vari aspetti del modello inglese di property; sulle interazioni fra contratto e illecito e il delicato settore della responsabilità medica.
Il periodo compreso tra la fine del Cinquecento e quella del Settecento, tra Montaigne e Chamfort, a cavallo della frattura epocale rappresentata dalla fine dell'Ancien Régime, è unanimemente riconosciuto come la grande stagione dei moralisti classici. La moralistica non è un genere forte, come il teatro, la poesia e la narrativa. Accoglie scritti nati da riflessioni etiche, di costume, esistenziali, politiche, collocandosi al confine tra letteratura e filosofia, spiritualità e scienza, esperienza mondana e introiezione.
Il Seicento è il secolo aureo del teatro francese, quello che ha visto succedersi sulle scene le opere di Corneille, Molière e Racine. Questo volume offre un ritratto dei tre grandi drammaturghi, riletti e spiegati sullo sfondo della vita teatrale e del contesto politico e sociale della Francia dell'epoca. Il manuale combina due prospettive abitualmente separate negli studi teatrali: quella filologica, che valorizza gli aspetti letterari del testo, e quella spettacolare, che si concentra sulle questioni relative alla messa in scena. Nozioni tradizionali della storia letteraria, come "barocco" e "classicismo", oggi molto contestate dalla critica, vengono ridiscusse e approfondite alla luce delle pratiche letterarie, scenografiche, ma anche degli stili recitativi.
Valutare uno studente è attività complessa che implica considerazioni relative all'attività educativa nel suo insieme. L'insegnante che deve formulare il giudizio si trova di fronte a condizioni in cambiamento, a linee di sviluppo dei sistema scolastico contraddittorie e a una crescente complicazione del rapporto fra scuola e società. Ciascuno di questi aspetti incide sul funzionamento della scuola e, di conseguenza, sulla valutazione. La necessità di rilevare con continuità le trasformazioni intervenute nelle situazioni didattiche, in modo da introdurre aggiustamenti in corsa capaci di garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti, si scontra spesso con l'impossibilità pratica di farlo. Le procedure necessarie per rilevare e trattare i dati presuppongono strumentazione tecnica, conoscenze informatiche e statistiche non sempre accessibili agli insegnanti. Questo libro propone un metodo che permette di impostare e organizzare gli archivi di dati valutativi in modo da incrementarli con continuità e da ricavarne indicazioni riassuntive generali. Il tutto attraverso uno strumento informatico semplice e di comune disponibilità, come il software Excel della Microsoft. Il volume è suddiviso in Unità, che individuano preliminarmente aspetti dell'attività valutativa e propongono soluzioni operative. Ogni Unità è completata dalla sezione Applicazioni, dove vengono proposte verifiche pratiche delle operazioni svolte.
Un dizionario critico, articolato in voci brevi ma dense, uno strumento efficace per fornire ai lettori un panorama complessivo e sintetico di quasi un secolo e mezzo di storia italiana, oltre che un valido strumento di consultazione e di lavoro. In circa ottantatré lemmi vengono affrontate, in ottica storica, le dimensioni politica, sociale, economica e culturale italiane a partire dall'unificazione del paese. Le voci, curate dai maggiori storici dell'Italia contemporanea, hanno un andamento espositivo e forniscono un quadro preliminare dei diversi temi trattati, senza però rinunciare mai a un approccio critico, che tiene conto dei risultati del dibattito storiografico. Ogni definizione rinvia così, di volta in volta, a istituzioni, grandi avvenimenti, cesure storiche, soggetti politici e sociali, fenomeni culturali e a pochi grandi protagonisti ritenuti emblematici del loro tempo (da Cavour a Pio XII, a Moro). L'opera è corredata da una cronologia e da un'appendice statistica.
Cosa si sa oggi di quel complesso fenomeno storico conosciuto con il nome di Illuminismo? Come è possibile divulgare in forma appropriata, semplice e coerente i risultati di una ricca storiografia internazionale sull'argomento senza tradirne spirito, linguaggi, metodi d'analisi e prospettive di ricerca? Perché la storia dell'Illuminismo continua a suscitare ancora oggi tante domante e interesse? Questo volume cerca di rispondere ricorrendo alla formula del dizionario. Si tratta di un dizionario particolare, fatto di sole quarantadue voci di dimensioni ridotte che coprono il vasto e frammentato terreno della ricerca storica internazionale. Le singole voci, affidate ad alcuni tra i più riconosciuti specialisti, delineano, anche attraverso una fitta rete di rimandi interni, i confini di un mosaico teorico chiaro e autorevole.
Computer, telefonini, Internet, videogiochi, fotografia, tv, lettori mp3, navigatori satellitari: la nostra vita quotidiana è invasa dalle tecnologie digitali, sempre più miniaturizzate, economiche, alla portata di tutti. Si sta realizzando una complessiva ricollocazione dell'intero sistema mediale, con intrecci reciproci sempre più facili e intensi, nell'ambiente generato dal computer, diffuso tramite Internet, incorporato nei mass media. Questo manuale spiega, con linguaggio accessibile e rigore scientifico, che cosa sono e come funzionano i media digitali, in cosa consiste la convergenza multimediale e quali sono le sue conseguenze, le pratiche sociali, i problemi. Vi si troverà non solo il complesso quadro tecnologico in continua evoluzione dei nostri anni, ma anche l'interazione del digitale con i media esistenti e il suo impatto sulle tendenze culturali.
I principi e le istituzioni su cui si fonda il diritto comunitario. Una guida autorevole, precisa e aggiornata alla vasta produzione normativa in materia. Giorgio Gaja dal 1974 è professore ordinario di Diritto internazionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze. Dirige la "Rivista di diritto internazionale" ed è membro della Commissione di diritto internazionale delle Nazioni Unite.
Diritti, democrazia, libertà (e liberalismo), costituzione (e costituzionalismo), pluralismo: sono alcuni dei concetti di valore apparentemente più condivisi, ma in realtà più controversi, del discorso etico e giuridico odierno. Ognuno dei cinque capitoli di questo manuale, organizzati come altrettante voci di enciclopedia, esamina uno di questi concetti, ridefinendolo, approfondendone le implicazioni e schematizzandone gli sviluppi. Il libro si propone così come una mappa ideale per muoversi fra le grandi questioni etiche sollevate dal diritto.
La famiglia, la sua organizzazione, le trasformazioni in corso del modello familiare, il suo ruolo nella società contemporanea, i dilemmi delle politiche familiari, cosa dovremo attenderci nel prossimo futuro. Un manuale approfondito e aggiornato, che studia la famiglia in quanto relazione originaria e originale, intrinsecamente differente da tutte le altre relazioni sociali, e ne delinea con completezza storia ed evoluzione.
Nel quadro generale dell'assetto costituzionale italiano, il volume espone e spiega il diritto ecclesiastico vigente e operante in Italia alla luce della partecipazione del nostro paese all'Unione europea. Le fonti e i principi di diritto interno italiano e di diritto europeo sono illustrati anche in rapporto ai contributi e alle opportunità offerti dall'opera delle Corti dell'Unione europea e del Consiglio d'Europa.
Un classico della cultura giuridica che ha fatto dire a Norberto Bobbio: "Finalmente esiste in Italia (dico in Italia, ma potrei dire sulla faccia della terra) una storia della filosofia del diritto, non angustamente scolastica, non puramente nozionistica e per di più completa". Il lettore vi troverà un panorama rapido, ma chiaramente delineato, della storia della filosofia del diritto occidentale; il ricercatore potrà farne il punto di partenza di una ricerca approfondita. Carla Faralli, allieva di Fassò, ha curato quest'edizione aggiornandola fino ai giorni nostri.
Il pensiero di Heidegger analizzato e descritto in modo sistematico e completo attraverso le singole opere.
Studiosa di diritto di famiglia, Gilda Ferrando fa parte della direzione di varie riviste giuridiche ed è stata membro del Comitato Nazionale per la Bioetica. In questo volume prende in esame la struttura di base della società civile, la famiglia, alla luce degli indirizzi della dottrina e della giurisprudenza. Analizza gli istituti fondamentali del diritto di famiglia, le sue regole e i suoi principi.
Nuova edizione, aggiornata al 2005, di un manuale di riferimento che guida all'uso e alla consultazione delle biblioteche in rete. Internet, con le sue enormi possibilità di accesso rapido a banche dati e informazioni di ogni genere, è infatti uno strumento indispensabile per preparare una tesi di laurea o qualsiasi altro lavoro di ricerca. Conoscere la rete e le risorse che mette a disposizione significa usarla nel modo più corretto e funzionale.
Completamente rivisto e aggiornato anche nel suo apparato iconografico, viene riproposto uno strumento pensato per lo studio dei fondamenti disciplinari dell'archeologia. Il volume illustra passo passo tutte le fasi dell'indagine archeologica e guida lo studente a cogliere tutte le problematiche metodologiche della disciplina.
Sempre più spesso si preferiscono, per lo studio della comunicazione, approcci che privilegiano l'analisi psicologica, sociologica, politica o economica. Il volume curato da Claudia Bianchi e Nicla Vassallo, invece, si concentra sull'approccio filosofico e presenta contributi di esperti autorevoli di diverse discipline filosofiche: sintassi, pragmatica, semiotica, ermeneutica, retorica, epistemiologia. In particolare, raccoglie interventi di Andrea Moro, Eva Picardi, Claudia Bianchi, Ugo Volli, Maurizio Ferraris, Frans van Eemeren e Peter Houtlosser, Nicla Vassallo.
Un resoconto dello sviluppo e dei problemi dell'economia europea dal primo conflitto mondiale ai giorni nostri. La trattazione parte con l'analisi del periodo immediatamente successivo alla Prima guerra mondiale, prosegue con la depressione degli anni Venti, la successiva ripresa, gli effetti della Seconda guerra mondiale, il boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta, il blocco della crescita e l'insorgere di tassi di inflazione sempre più alti a partire dagli anni Settanta. Completamente revisionata, questa nuova edizione comprende un nuovo capitolo che amplia la trattazione fino ai giorni nostri e avanza una formulazione completa di temi di discussione per tutti i periodi analizzati.
Un viaggio nel pianeta della multimedialità per definire le funzioni, gli strumenti, gli obiettivi che la didattica più avanzata può oggi porsi con l'aiuto delle nuove tecnologie. Questa edizione del volume è corredata di un sito web dove trovare un software per la produzione di documenti ipertestuali, percorsi didattici ragionati, un'ampia selezione di pagine e siti web, un forum per discutere con l'autore e il suo gruppo. Roberto Maragliano è responsabile del Laboratorio di Tecnologie Audiovisive (centro di servizi, formazione e ricerca del Dipartimento di Scienze dell'educazione) è ideatore del master on line 'Multimedialità per l'e-learning' e del corso di perfezionamento a distanza su web 'La scuola in rete'.
Un'agile ed esauriente panoramica della sociologia del diritto che fornisce i concetti di base della disciplina a partire dalla sua definizione, tratta tutti gli argomenti che nessuna sintesi deve tralasciare e raccorda l'analisi degli istituti giuridici con i concetti sociologici essenziali. Vincenzo Ferrari è ordinario di Sociologia del diritto e preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Milano. È direttore della rivista "Sociologia del diritto" e presidente dell'Associazione di Studi su Diritto e Società.
La rivoluzione digitale sta trasformando radicalmente i modi della produzione e le dinamiche dell'organizzazione e della circolazione del sapere. Uno studio completo sulla biblioteca contemporanea che è anche un manuale di biblioteconomia. Giovanni Solimine insegna Biblioteconomia all'Università della Tuscia (Viterbo) e dirige il "Bollettino AIB. Rivista italiana di biblioteconomia e scienza dell'informazione".
Un libro di base per tutti coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta all'economia politica, o vogliono aggiornare o approfondire le proprie conoscenze in materia. Roncaglia illustra in modo chiaro i principali aspetti della vita economica e le principali teorie. Fornisce così elementi di conoscenza e spunti di riflessione sui maggiori problemi economici di oggi: dalla disoccupazione all'inflazione, dalla stratificazione sociale al sottosviluppo, dal sistema monetario internazionale all'organizzazione dell'Unione Europea.
Il volume illustra e analizza gli strumenti di base della ricerca educativa, indirizzati all'operatore che voglia progettare ricerche concrete, basate su questionari, prove di valutazione, interviste e sessioni di osservazione, allo scopo di raccogliere elementi utili per prendere decisioni consapevoli e informate nello svolgimento della propria professione. Attraverso la ricerca educativa è possibile individuare strumenti concreti per rispondere alle esigenze che emergono nei processi formativi ed educativi, adattare le pratiche alle caratteristiche degli utenti e dei contesti, valutare l'adeguatezza e l'efficienza delle pratiche, sostituire l'ottica dell'"emergenza continua" con un'ottica di pianificazione e valutazione.
L'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e di internet nei processi di apprendimento comporta tre sfide per il sistema formativo. La prima è quella di fare il concetto e la pratica dell'apprendimento aperto e flessibile. La seconda riguarda il passaggio da un insegnamento basato sulle conoscenze curricolari a una didattica centrata sulla costruzione sociale delle 'competenze per la vita'. La terza consiste nel partecipare direttamente ai processi di produzione della cultura e non solo della sua trasmissione. Le innovazioni sollecitate dalle tecnologie possono operare cambiamenti nel sistema se gli insegnanti acquisiranno non solo abilità tecniche ma anche diverse competenze.
Nel processo medievale di trasformazione dei signori delle campagne in nobili, l'Italia centro-settentrionale rappresenta un caso. La sua nobiltà urbana condivide con l'élite signorile del contado stili di vita, ma si distingue per la formazione del reddito, il controllo dell'amministrazione e della magistratura e la forte vocazione cittadina. Non legittimata formalmente dal principe, ma direttamente dal sentimento di dignità municipale, questa nuova nobiltà si identifica con la classe dirigente dando seguito a quell'equivoco nobiliare tutto italiano che perdurerà nella sostanza ancora per tutto l'Antico Regime.
La pedagogia sociale si occupa dello studio dei processi, dei sistemi formativi, delle emergenze educative in funzione dello sviluppo sociale. Inquadrando la disciplina nel contesto del più generale dibattito sull'identità del sapere pedagogico in relazione agli altri saperi dell'educazione, il volume ne presenta gli oggetti di ricerca, le prospettive di indagine, i metodi e ne delinea un profilo dinamico, ancora per molti aspetti in corso di definizione.
Il volume è suddiviso in due parti, dedicate ai temi relativi alla conoscenza di base della materia e a quelli relativi al "saper fare". La prima parte è articolata in due capitoli: uno di taglio definitorio e l'altro storico. Il primo capitolo affronta le definizioni di base partendo da quella di editoria e focalizzando l'attenzione sul concetto di multimediale. Il secondo capitolo traccia il percorso storico dell'editoria digitale, prosegue con la nascita dell'editoria ipertestuale, per concludersi con la maturazione dei prodotti e del mercato negli anni Novanta. La seconda parte è dedicata al "saper fare"; la parte teorica esplicativa è accompagnata dalla discussione di un "caso di studio" connesso, che concretizza le impostazioni tecniche esposte.
Ordinario di Relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze politiche di Catania, Fulvio Attinà analizza la politica internazionale contemporanea alla luce delle conoscenze più aggiornate della scienza politica. Affronta inoltre i problemi - dalla sicurezza alla democrazia, dai movimenti migratori alla salute alle epidemie - sui quali governi, movimenti organizzati, multinazionali e organizzazioni economiche si confrontano e si scontrano nelle istituzioni del governo del sistema politico globale. Il volume è qui presentato in una nuova edizione.
La riedizione di questo testo nella collana "Manuali" conserva la struttura del libro ma con un rafforzamento dell'apparato didattico per studenti che si stanno avviando a un primo esame di linguistica, glottologia, didattica delle lingue moderne. Le integrazioni riguardano in particolare: le carte geografico-linguistiche; l'integrazione di una breve appendice di indicazioni per la trascrizione fonetica; l'aggiunta di domande di verifica e riflessione; l'inserimento dell'apparato di test nel sito internet della casa editrice accompagnato da prove finali di esame, con punteggi indicativi.
Lo sviluppo delle riflessioni economiche dall'antichità classica fino ai giorni nostri in un testo che, con chiarezza e rigore ricostruisce il dibattito delle varie epoche e dedica ampio spazio alle tendenze della ricerca contemporanea. Alessandro Roncaglia è professore ordinario di Economia di Scienze statistiche dell'Università di Roma La Sapienza ed è socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei.
Il volume è il contributo italiano alla geopolitica, la scienza che analizza i rapporti tra fattori geografici e scelte politiche, in continua evoluzione teorica e applicativa. Tra gli argomenti trattati: le principali teorie geopolitiche; geopolitica, organizzazione sociale, cultura e tecnologia; la geoinformazione; la geopolitica dalla fine della guerra fredda agli attentati dell'11 settembre 2001; interessi nazionali, opzioni e prospettive geopolitiche per l'Italia in Europa e nel mondo all'inizio del XXI secolo.
Il volume affronta i temi classici della teoria e della filosofia giuridica ponendoli in relazione alle dottrine filosofiche che si sono via via interrogate sulla vita e sull'ordine della società. La filosofia del diritto viene così riportata a questioni teoriche fondamentali abitualmente espunte da essa, prima fra tutte la questione della giustizia. La riflessione sull'origine della sfera giuridica e sulla sua efficacia viene vista sullo sfondo dell'evoluzione della tradizione filosofica. Questo avviene sia riattraversando le principali dottrine di autori classici più lontani nel tempo, come Platone, Hobbes, Locke, Rousseau, Kant, Hegel, sia offrendo una panoramica dei dibattiti che si sono avuti nel corso del Novecento.
Il volume illustra le strutture fondamentali del diritto e della costituzione in età moderna e contemporanea, ripercorrendone l'evoluzione in ambito europeo, fino alle soglie dell'attualità. Un gruppo di specialisti analizza le diverse forme che lo Stato moderno europeo ha assunto nei secoli, indagandone la struttura e l'attività.
Il volume fornisce un quadro complessivo delle diverse concezioni morali che si sono confrontate nei dibattiti su questioni quali l'eutanasia, le varie forme di fecondazione in vitro, la clonazione, la ricerca sulle cellule staminali, le biotecnologie, la sperimentazione sugli animali. Ciascuna voce chiarisce le nozioni chiamate in causa ed espone lo "status" delle conoscenze. Tenendo conto della pluralità delle concezioni morali riconoscibili nel nostro Paese, lo sforzo è quello di offrire non solo uno strumento informativo ma anche spunti di riflessione per proprie scelte consapevoli. Ciascuna voce è corredata da informazioni sul lemma e da una bibliografia sulle principali opere che trattano il tema affrontato.
Il volume fornisce agli insegnanti (anche attraverso un repertorio di schede operative) gli strumenti pedagogico-didattici per poter progettare e costruire il triangolo curricolare della scuola dell'autonomia: il "curricolo di studio" (compito del collegio dei docenti), il "curricolo di classe" (compito dei docenti della classe) e il "curricolo disciplinare" (compito del docente titolare della materia di insegnamento).
Nella scuola non poche volte gli affetti sono stati trascurati, censurati, sopiti e per questo non accreditati come forze in grado di caratterizzare il conoscere, il volere, il sentire, il convivere, l'apprendere dell'alunno. Il volume esamina il singolare contributo che la scuola è in grado di offrire all'impresa della formazione affettiva, oggi più di ieri da difendere e perseguire.
La società contemporanea è esposta oggi ad una doppia possibilità: quella dell'incontro, ma anche quella del conflitto distruttivo tra popoli, culture e valori. Il volume intende fornire spunti di analisi e di progettazione pedagogica e didattica nell'ottica del ruolo che la formazione e la scuola hanno rispetto alla costruzione di pensieri e di personalità capaci di relativizzare i propri punti di vista.
La Gran Bretagna ha interpretato nella storia degli ultimi due secoli un ruolo da protagonista assoluta. Presa spesso a modello, invidiata, temuta, a lungo la maggior potenza mondiale, oggi conosce forti contrasti.Il libro ne ripercorre la storia fino ai giorni nostri in una sintesi che prende in esame i suoi aspetti economici, sociali, politici e culturali.
In due volumi, l'"Introduzione all'italiano contemporaneo" intende fornire una fotografia della lingua italiana di oggi, insieme con le cause e le prospettive delle sue trasformazioni. Questo volume, dedicato a "La variazione e gli usi", prende in esame le varietà della lingua (diafasiche, diamesiche, diastratiche, diatopiche, settoriali, gergali) ed esplora i punti cruciali del nostro repertorio linguistico, là dove avvengono rapide e profonde modificazioni e dove si affermano usi particolari della nostra lingua: l'italiano degli immigrati stranieri e l'italiano fuori d'Italia.
Come negli strati superficiali della terra è conservata memoria dell'attività dell'uomo. Come sono variate nel tempo le relazioni fra l'uomo e il suo habitat. Come l'uomo lo ha fortemente modificato con il suo lavoro. Il quadro esauriente di un'affascinante disciplina di cui si definiscono basi concettuali, sviluppo storico e articolazione tematica.
I contenuti del volume. Le religioni del mondo antico: i politeismi. Caratteri generali. Area mesopotamica e vicino orientale. Egitto. Iran prezoroastriano e indoeuropei. La Grecia antica. Celti e Germani. Roma anticao L'età ellenistico romana. Le grandi religioni dell'America precolombiana. Le religioni di salvezza: monoteismi e dualismi Zoroastrismo. Giudaismoo Cristianesimo. Islam. Religioni dualiste. Le vie di liberazione e di immortalità: India ed Estremo Oriente Induismo Buddhismo. Buddhismo cinese. Buddhismo giapponese Buddhismo tibetano e "bon". Taoismo. "Shinto". La storia delle religioni nella cultura moderna. Storia delle religioni e antropologia. Epilogo. Religione e modernità: i nuovi movimenti religiosi.