A pagina sinistra: una battuta fulminante. A pagina destra: una vignetta dall'inconfondibile tratto. È il libro di Gianni Chiostri, che affianca testo e immagine all'insegna di un umorismo arguto e incisivo.
Quello che state per sfogliare non è uno di quei tanti libri che hanno lo scopo di far conoscere al lettore la storia e la figura di un uomo ormai riconosciuto come un vero e proprio segno dei tempi. Queste pagine vorrebbero significare molto, molto di più, almeno per chi appartiene al Movimento dei Focolari, con il quale Carlo Casini ha avuto un intenso e vero rapporto di amicizia. Attraverso la vibrante testimonianza di Maria Voce - che per prima ha raccolto l'eredità di Chiara Lubich presidente - e di numerosi altri membri del Movimento, con questo volume si vuole esprimere tutta la riconoscenza dei Focolari all'amico, al fratello, al compagno di viaggio, al maestro che volentieri si è calato nel ruolo di discepolo, diventando ben presto ispiratore della stessa fondatrice. Anna e Alberto Friso dal 2008 al 2014 Responsabili internazionali di Famiglie Nuove. Con il discorso di Chiara Lubich al Convegno del Movimento per la Vita. Testimonianze di: Luigina Ambrosi Breda, card. Ennio Antonelli, Antonio Maria Baggio, Lavinia Balata, Giuseppe Barbaro, Silvia Battaglini Chellini, Liliana Cosi, Mourin Farag, Lucia Fronza Crepax, Elena Giacchi Mancini, Giovanna e Rocco Giudice, Valeria Masini, Giuseppe Moschella, Daniela Notarfonso Cefaloni, Luigi Stralla, Marina Zornada Veliach, Maria Voce, Giuliana Zoppis.
Matteo Ricci (Macerata 1552-Pechino 1610), esperto nelle scienze, come nelle lettere, sinologo, cartografo e matematico, dopo essere ordinato sacerdote nella compagnia di Gesù in India, nel 1582 parte per una missione verso Macao. Uomo onnisciente e profondo conoscitore del Rinascimento europeo, favorisce la relazione tra le due civiltà più importanti della storia del tempo: l'Europa cristiana, impregnata di Umanesimo e di Rinascimento, e la Cina, sotto la Dinastia dei Ming. Porta avanti con tenacia questo incontro di culture, che si estende, in particolare, a temi di astronomia, costumi, governo, principi etici e verità rivelata. Prefazione di Luigi Lacchè. Postfazione di Dario Grandoni.
Di Alcide De Gasperi (1881-1954) resta un'impronta politica potente. È nella forma del nostro Stato, nei principi della Costituzione, nella politica estera, nelle riforme sociali. La sua vita e la sua opera hanno avuto caratteristiche morali e politiche eccezionali, quasi profetiche. Guidò con mano ferma il passaggio dell'Italia dal fascismo alla Repubblica in una difficile congiuntura internazionale dominata dalla Guerra Fredda. Non è stato solo l'uomo della Ricostruzione materiale dell'Italia tra il 1945 e il 1954 ma anche un leader che ha mostrato l'efficacia di un approccio cristiano alla democrazia europea e che ha anticipato temi e problemi del nostro tempo. Questo volume presenta i frutti del percorso ormai ventennale della Lectio degasperiana, l'evento con cui ogni anno la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi ricorda lo statista invitando personalità di primo piano del mondo accademico e politico a confrontarsi con la sua figura e il suo esempio. Lezioni di P. Scoppola, L. Elia, U. De Siervo, J.-D. Durand, S. Romano, I. Rogger, F. Traniello, G. Vacca, V. e S. Zamagni, P. Castagnetti, M. Cau e M. Mondini, N. Galantino, S. Mattarella, Ch. Cornelissen e E. Letta, A. Panebianco e P. Pombeni, M. Odorizzi e S. Malfatti, M. Cartabia, G. Guzzetti e G. Tremonti, S. Fabbrini, D. de Pretis, I. Maffeis.
Il volume ha come scopo quello di una riflessione sullo spazio liturgico contemporaneo estesa all'occidente e all'oriente cristiani. L'analisi preliminare dei fondamenti ecclesiologici e liturgici apre ad una più chiara comprensione delle realizzazioni architettoniche, che pur diversificatesi nel corso dei secoli, testimoniano il tenace persistere di temi e figure, indicativi di una sostanza condivisa, un'impronta originaria di cui oggi più che mai appare urgente riappropriarsi. La comune aspirazione alla bellezza diviene dunque luogo di dialogo e di incontro tra le due chiese sorelle, quella cattolica e quella ortodossa, in ascolto di quanto auspicato dai santi padri conciliari e dei più recenti ma vigorosi richiami di Papa Francesco.
"Anche chi non sa niente di lui, ha in qualche modo sentito parlare del suo cattivo carattere, dei giudizi taglienti, dell'ironia feroce delle sue polemiche. L'unica "colpa" di san Girolamo, in realtà, è stata quella di essere più intelligente della media, vivere e parlare senza ipocrisia, avere una natura appassionata che ha mantenuto intatta fino alla fine della sua vita, animata da un unico desiderio: l'amore per Dio e per la sua Parola. Con l'onestà intellettuale che le è propria, suor Beatrice ha voluto proporre ai lettori una breve, agile e fedele biografia, la summa della vita del grande uomo che è stato Girolamo, così com'era, non come la calunnia o il suo contrario, l'agiografia, vorrebbe farci credere. I santi non sono dei "santini". Il vero significato della parola "santo" è fedele: fedele all'amore di Dio, totalmente affidato alla grazia. Come san Girolamo" (dalla prefazione di Flaminia Morandi)
L'opera rappresenta un'ideale introduzione alla cristologia sviluppata da Tommaso d'Aquino nella Tertia Pars della Somma teologica: le sue pagine mirano ad esaminare i contenuti fondanti delle cinquantanove quaestionesche, nel suo capolavoro, il Dottore Angelico dedica al mistero del Verbo incarnato per mostrare come ogni teologia che voglia dirsi tale non possa che essere imperniata sul Crocifisso esaltato ovvero sulla struttura esemplare che l'Assoluto decide di rivelare (e mediante cui stabilisce di rivelarsi) nella pienezza dei tempi. Prefazione di Giuseppe Barzaghi. Postfazione di Gerhard Ludwig Müller.
Questo libro nasce dal cammino dei Sabati del Silenzio, ritiri mensili francescani che si volgono da anni a Susa (To) durante i quali è venuta alla luce la differenza radicale di visione, di orizzonte, di senso che c’è tra la proposta di Gesù e quella del mondo contemporaneo. Spesso il Signore inizia il suo insegnamento proprio affermando che i suoi discepoli dicono, agiscono, pensano in modo alternativo, il mondo fa così e così, "loro invece", "tra di loro invece"... La fede in Gesù è accogliere che mentre il mondo afferma il potere, il successo, la violenza Lui mi propone una visione rovesciata, relazioni tra le persone fatte di servizio, non giudizio, accoglienza. La parola più forte che risuona nel Vangelo oggi rispetto al pensiero dominante basato sul consumo, sul peso economico, sull’utile, è la gratuità: invitare a tavola proprio chi non potrà mai ricambiarti con un favore, una raccomandazione, un voto alle elezioni! È finito il tempo dell’appartenenza scontata e automatica alla Chiesa, è il tempo della scelta consapevole di essere minoranza alternativa, creativa, consapevole.
Lorenzo Albacete è una delle figure più originali e interessanti del panorama culturale americano dei primi anni del nostro secolo. Affronta temi tuttora molto attuali - come la condizione giovanile ,il rapporto tra fede e ragione, la possibilità di una cultura cristiana, l'emergenza educativa, il ruolo della scienza - con uno stile inconfondibile, profonda saggezza, ampia riflessione filosofica e teologica, insieme a un irresistibile senso dell'umorismo. Al centro di tutto c'è sempre il mistero della persona umana, questa combinazione misteriosa di carnalità e di desiderio per l'infinito. Contro tutte le riduzioni ideologiche, Albacete riafferma la libertà umana come capacità di soddisfazione infinita, la cui suprema espressione è il senso religioso. In queste pagine ci guida all'incontro con una serie di figure che hanno testimoniato come una genuina religiosità - radicata nella concretezza dei desideri umani - rappresenti la sfida ultima alle pretese di tutte le forme di potere: da Flannery O'Connor a Walker Percy, da Dostoevskija Elie Wiesel, da Luigi Giussani a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Le loro intuizioni confluiscono nella riflessione personale dell'autore e gli permettono di offrire al lettore giudizi assolutamente inediti, spesso preziosi, sulla situazione culturale contemporanea.
John Henry Newman (1801-1890), canonizzato da papa Francesco il 13 ottobre 2019, appartiene ai più grandi pensatori cristiani dell'Ottocento. Appassionato ricercatore della verità e convertito al cattolicesimo (1845), egli «diventa oggi un faro sempre più luminoso per tutti quelli che sono alla ricerca di un preciso orientamento e di una direzione sicura attraverso le incertezze del mondo moderno» (papa Paolo VI, 1975). Le sue opere arricchiscono la teologia, la sua persona viene già venerata in tutta la Chiesa. Non sorprende, quindi, che molti vedono in lui un nuovo dottore della Chiesa. Il volume intende anzitutto offrire un breve tratto biografico e teologico di Newman. Fa poi sentire la sua chiara ed equilibrata voce su alcune questioni cruciali della vita ecclesiale: lo sviluppo della dottrina cristiana, la testimonianza dei fedeli, l'unicità della Chiesa, il significato della coscienza, le caratteristiche di un cuore apostolico. Appare così la straordinaria attualità della vita e del pensiero di questo teologo santo. Come scrisse il cardinale Joseph Ratzinger già nel 1990: «Newman appartiene ai grandi dottori della Chiesa, perché egli allo stesso tempo tocca il nostro cuore e illumina il nostro pensiero».
Sono sufficienti vent'anni per comprendere le dinamiche profonde di organizzazioni complesse come la Chiesa cattolica? Questo libro è una ricerca tra cronaca e storia basata su una mole notevole di documenti, fonti aperte e accesso a testimoni diretti. Un'indagine sulla transizione vaticana e sui poteri che hanno tentato di impedirla, accomunando i due pontificati di Benedetto e di Francesco. Le lotte senza esclusione di colpi, gli intrighi, i gattopardi, il peso del denaro, anche quello sporco, hanno quasi bloccato la sala macchine della Barca di Pietro. Negli ultimi due decenni l'influenza globale del Vaticano è spesso entrata in rotta di collisione con gli interessi di altri Stati (dagli USA alla Cina, dalla Russia all'Unione Europea, all'Italia). Uno scontro che è passato anche attraverso veri e propri episodi di spionaggio ai danni della Santa Sede e da tentativi di influenzare il governo della Chiesa. Quanto è accaduto in Vaticano negli ultimi anni, soprattutto gli scandali finanziari, non è frutto del caso ma di una manovra messa a punto per influenzare e indirizzare l'attività della Chiesa cattolica, anche nella prospettiva dell'elezione del prossimo Papa.
Il libro si propone di offrire ai numerosi pellegrini diretti ogni giorno al Santuario di Nostra Signora di Lourdes una guida agile nel formato e illustrata che permetta di conoscere, da un punto di vista storico e spirituale, le vicende che hanno reso la cittadina francese, sita nella zona pirenaica, una delle mete di pellegrinaggio mariano più importanti al mondo. Il libro è stato realizzato in collaborazione con Ferrovie dello Stato Treni Turistici Italiani, Unitalsi e la Fondazione Ferrovie dello stato. Prefazione di mons. Liberio Andreatta.
«Il materialismo brutale e nichilista in cui siamo immersi non solo accentua le ingiustizie sociali e danneggia la salute del pianeta, ma è anche un'implacabile assicurazione sull'infelicità: le nazioni più avanzate economicamente sono piene di depressione e solitudine». Presi da un mondo frenetico e competitivo, ci dimentichiamo di essere vivi. In questo libro, Franco Arminio e Guidalberto Bormolini cercano di tracciare un sentiero che vada in direzione contraria: una terapia della parola come risorsa antica e a disposizione di tutti, per chi desidera ritrovare un senso di comunione più ampio e profondo con l'umanità. Imparare dalla sofferenza, fare nuove tutte le cose, prendere il volo, cogliere la meraviglia: in ogni breve capitolo di questo saggio, il ragionare poetico di Arminio si interseca con le riflessioni in prosa di Bormolini, dando vita a un testo denso di spiritualità e poesia, che cura l'anima e aiuta a ritrovare il senso perduto. Con uno stile lirico e coinvolgente allo stesso tempo, i due autori ci guidano in un viaggio alla scoperta non tanto del mondo, ma di noi stessi nel mondo.
"Le strade si ramificano in strade più piccole e in sentieri ancora più piccoli", ha scritto Milan Kundera. "Per i sentieri vanno i boscaioli. Sulle strade ci sono panchine dalle quali si vede un paesaggio pieno di pecore e mucche al pascolo. È l'Europa, è il cuore dell'Europa, sono le Alpi." Daniele Zovi in questo libro si mette in cammino tracciando un itinerario che è anche interiore, alla scoperta di un mondo vicino e al tempo stesso lontano, simbolico e reale. Racconta gli erbari di Camillo Sbarbaro, lichenologo di fama internazionale oltre che poeta: dei veri e propri "campionari del mondo" perché, come scriveva, "far raccolta di piante è farla di luoghi"; e poi il passo del Monginevro, quello probabilmente attraversato da Annibale e i suoi elefanti; la luce del Monte Bianco descritta da Goethe; la comunità walser a Macugnaga; le sculture di Marco Martalar: leoni, aquile, draghi costruiti con i resti dei boschi devastati dalla tempesta Vaia. Osserva la natura, ascolta gli animali, scopre il silenzio, immagina le vite degli altri: quello che racconta è un percorso sentimentale e conoscitivo che appare inesauribile.
In vista della Seconda sessione Sinodale nell’Ottobre 2024 il cardinale Marc Ouellet, con questo straordinario saggio, cerca di comprendere e spiegare quali siano i rischi e le opportunità offerti dal Sinodo.
Cosa riserva il futuro di una Chiesa sinodale? Conversione missionaria o confusione? Queste sono le domande che tutti si pongono, mentre il popolo di Dio è chiamato a un appuntamento con la storia sotto la scomoda tenda della sinodalità. Forse siamo impegnati e preoccupati di trasformare o riformare questa Chiesa secondo le esigenze dei tempi, assecondando le critiche dei nostri avversari? Come scrisse von Balthasar: «Ma non stiamo forse perdendo di vista l’unico modello perfetto, l’archetipo? Non dovremmo, nelle nostre riforme, tenere costantemente lo sguardo fisso su Maria, non per moltiplicare nella nostra Chiesa feste, devozioni mariane, definizioni a fortiori, ma semplicemente per conoscere noi stessi, cosa sono veramente la Chiesa, lo spirito ecclesiale, il comportamento ecclesiale?». Il cardinale Marc Oullet risponde a queste domande che interrogano la Chiesa del XXI secolo sulle scelte che occorrerà fare in futuro.
Maria Goretti, Nennolina Meo, Rolando Rivi, Domenico Savio, Bernadette Soubirous, Luigi Gonzaga, Benedetta Bianchi Porro, Maria Montserrat Grases García, Gerando Maiella, Giacinta e Francesco di Fatima: dieci brevi profili esistenziali di giovani che la Chiesa ha proposto o desidera proporre a modello.
Dieci “premi nobel” dell’amore per l’Aaltro, cioè per Dio e per gli uomini. Sono giovani di epoche diverse che tuttavia possono parlare ai giovani del nostro tempo, se solo vorranno ascoltarli. Giovani felici perché uniti a Dio. Giovani che non conoscono la tristezza esistenziale perché hanno compreso il senso della vita.
Le loro vite dimostrano che aveva ragione Léon Bloy: «L’unica vera tristezza è non essere santi».
Con una Prefazione di Angelo Comastri.
Calogero D’Ugo, sacerdote dell’arcidiocesi di Palermo. Dopo gli studi in Storia e Filosofia, ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione in Dottrina sociale della Chiesa. Per un quinquennio è stato vicario episcopale dell’arcidiocesi di Palermo e per dodici anni ha diretto la Scuola di formazione socio-politica. Dal 2007 è parroco della Parrocchia del SS. Crocifisso di Belmonte. Membro dell’Osservatorio Internazionale Card. Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa. Ha pubblicato saggi e diversi articoli di Storia della Dottrina sociale della Chiesa.
La speranza è la virtù teologale che papa Francesco ha voluto al centro dell’Anno Giubilare 2025. Il papa ci esorta a essere pellegrini di speranza. In questo i santi ci regalano parole d’incoraggiamento e nella loro vita sono tracciate le vie per questo pellegrinaggio. Il libro ne indica alcune in particolare: la preghiera, anzitutto; lo sguardo misericordioso verso il prossimo; l’apertura alla fraternità universale; l’invito paolino a essere gioiosi nella speranza. Per ciascuna di esse sono indicati dei modelli: il venerabile cardinale Van Thuan, santa Teresa di Lisieux, san Charles de Foucauld, il beato Pier Giorgio Frassati, i santi Carlo Acutis, Tommaso Moro, Vincenzo de Paoli e Filippo Neri. Sono solo alcuni esempi e l’elenco si potrebbe ampliare enormemente. Ogni santo, infatti, ci mostra un tratto del volto di Dio.
Nuove avventure, nuovi personaggi, vecchi e nuovi amori affollano le pagine del terzo e ultimo capitolo della trilogia di Tretronchi, immaginario borgo della pedemontana veneta. Le oscure trame di Odoacre avranno la meglio su don Ulisse e i suoi amici? La Compagnia dei Giacomini riuscirà a mettere in scena il Canto di Natale? Tra segreti svelati e tragedie sfiorate, il racconto volge verso un lieto fine, in cui molti personaggi saranno profondamente cambiati. E nulla sarà più come prima.
Biografia dell'autore
Umberto Folena (Firenze, 1956), giornalista, è stato per oltre trent’anni inviato speciale e caporedattore del quotidiano «Avvenire». È autore di oltre venti tra biografie e saggi e dei romanzi La Notte in cui Carletto non cantò e Ritorno a Tretronchi, di cui La Compagnia dei Giacomini è prosecuzione e compimento. Da sei anni vive in un piccolo borgo della pedemontana veneta.
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 295a.
Cosa è successo nella pandemia alla nostra fede? Solo un impedimento temporaneo o la manifestazione di un malessere più grande? Perché la fede non ci sostiene più? Perché i piccoli e i grandi si avvicinano solo per i sacramenti? Perché i giovani si allontanano? Colpa di metodologie antiquate? Ma cos'è la fede? Perché si è persa o perché la si rifiuta? Dove nasce la fede? Quale relazione tra fede e famiglia? Come si trasmette la fede ai figli? Una comunità parrocchiale come può aiutare il cammino di fede delle famiglie? Quale catechismo oggi? Compiti impossibili o una nuova strada da tracciare? La semplice verità è spesso più rivoluzionaria di cumuli di bugie. L'autore risponde in modo chiaro e semplice a queste e a molte altre domande. Prefazione di Mons. Juan Antonio Raig Pla.
Il matrimonio, la vita familiare e la sessualità hanno subìto profondi cambiamenti a partire dal XIX secolo, causati da diversi fattori sociali e culturali. Ampie fasce della popolazione del mondo occidentale hanno opinioni sulla moralità coniugale e sull'etica sessuale ormai assai diverse rispetto ai valori e alle norme prescritti dalla Chiesa. Molte persone si chiedono, ad esempio, perché la morale cattolica insiste sulla necessità di considerare il matrimonio come vincolo solo tra un uomo e una donna. L'autore espone e spiega in queste pagine l'insegnamento della Chiesa sulla morale matrimoniale e sull'etica sessuale. Contrariamente a quanto si crede, l'insegnamento della Chiesa sull'azione morale degli esseri umani non si basa su "regole" o "comandamenti", bensì sulla sua visione dell'uomo, che si fonda, in ultima analisi, sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione.
A volte spontaneamente poniamo domande difficili a Dio e ai Santi, domande alle quali non sappiamo dare una risposta, domande che spesso ci angosciano, domande che superano questa vita, e alle quali solo la sapienza trascendentale dei santi può dare delle risposte. E le risposte arrivano... a volte in sogno o tramite una improvvisa pace del cuore, ma spesso non le comprendiamo, perché sono semplici, pure, contro corrente. Ed ognuna di queste risposte, con poche parole, muove le montagne e illumina la nostra strada. In modo chiaro allora comprendiamo quale sia la via da seguire, quale sia la soluzione reale e possibile dei nostri problemi.
Questo il vero nodo del profetismo turoldiano: non il lamento, la deprecazione, non la divinazione, il bisogno piuttosto di chiamare la storia in giudizio. Che sei?, dove vai?, perché sei così?, sei una deriva che va avanti casualmente, o mossa da forze "ulteriori", non umane? Sei o no qualcosa su cui si può incidere? Sei un insieme di responsabilità in cui tutti siamo colpevoli nello stesso tempo, o in cui siamo forse innocenti perché già plagiati da altrui colpe? Questo è l'incalzare delle domande che si ricava seguendo l'ininterrotto processo turoldiano alla storia, secondo un disegno di massima evidenza appunto biblicoprofetistica. In tale senso la parola, essendosi ulteriormente espansa, può e deve entrare in contatto con i temi dell'attualità: incalzare la cronaca, arroventare i personaggi mentre sempre più rovente si fa l'io, assumersi infine la responsabilità di porsi anche come utopia.
Protagonisti di questi racconti sono personaggi che casualmente sono testimoni di alcuni miracoli di Gesù. L'inciampo in questi straordinari avvenimenti li costringe a fare i conti con le domande che, inevitabilmente, hanno a che fare con la vita di tutti i giorni, con i loro desideri, i progetti, le paure, gli affetti. Ognuno di essi avrà così nuovamente la possibilità di incontrare la risposta ai propri pensieri, alle inquietudini, agli interrogativi, grazie a uno sguardo, anch'esso improvviso. E noi? Cosa avremmo pensato noi, come avremmo reagito se in maniera del tutto imprevista, certamente non voluta, avessimo assistito a un miracolo di Gesù? Ma a questa domanda, un'altra si aggiunge e ci interroga. Una domanda che ciascuno può scegliere di ignorare o di affrontare: «Un uomo colto, un europeo dei nostri giorni può credere, credere proprio alla divinità del Figlio di Dio, Gesù Cristo?» (Fëdor Dostoevskij).
"Questi Esercizi spirituali ci aiutano a fermarci, a meditare, a non accontentarci dell'apparenza, a guardare in profondità, a "fissare lo sguardo", a guardare con "compassione" le folle di oggi sempre stanche e sfinite perché senza pastore, per capire il prossimo e il mondo intorno a noi. La domanda iniziale - «È l'umanità che ha abbandonato la Chiesa o è la Chiesa che ha abbandonato l'umanità?» (T. S. Eliot) - in realtà accompagna tutta la riflessione per aiutare a trovare la risposta nella vita. L'incontro con Cristo, che tocca il cuore, che genera vita e libera dalla paura di vivere, creativo, avviene nella vita stessa, non fuori da questa, nella nostra miseria - qualcuno direbbe - da mendicanti, come siamo. Il testo ci aiuta ad aprire tante domande. Spesso per noi certezza della fede significa credere di avere una risposta per tutto e non cambiare. Giustamente l'autore ricorda come la «certezza della fede non estingue l'inquietudine, al contrario, la esalta, poiché la certezza della fede non è un "pensiero chiuso" ma "aperto"». Nel deserto del nostro mondo non giudichiamo facendoci maestri a distanza, ma tornando all'origine per rendere possibile l'incontro con una presenza viva." (dalla prefazione del Card. Matteo Maria Zuppi)
Nella notte avanzata, stanco e felice di trovarmi finalmente in terra siriana sotto un cielo splendente di stelle, varcato l'allora desolato posto di frontiera di Bab el-Hawa, la Porta del Vento, nell'improvvisa frescura delle notti del clima predesertico osservavo tra le ombre fuggevoli distese sempre più fitte di ulivi e pistacchi. Il nome di Paolo Matthiae è indissolubilmente legato all'epocale missione archeologica che ha condotto alla scoperta di Ebla, in Siria, grazie a una serie di campagne ininterrotte da lui dirette tra il 1964 e il 2010. Con lo sguardo rivolto al passato, il grande archeologo dipana adesso senza reticenze il filo dei ricordi per raccontare un'esperienza di vita e di ricerca senza precedenti, tra imprese straordinarie e aspre difficoltà, delusioni imprevedibili e alti riconoscimenti. Sono memorie che trasudano le vibranti emozioni connesse ai ritrovamenti rievocati, il dolente rammarico per le tensioni accademiche e politiche collegate alle scoperte e il coraggio con cui lo studioso ha saputo affrontare e superare i problemi insorti in regioni segnate da conflitti senza fine.
Il titolo del presente volume risponde alla sensibilità religiosa che ha bisogno della luce della Parola di Dio e della Teologia. Invocazione del Salmo 63: «O Dio, tu sei il mio Dio, dall'aurora io ti cerco, ha sete di te l'anima mia». Ed ancora: «Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio» (Sal 42). È l'aridità dell'anima in cerca del ristoro che le può venire da Lui, dalla Sua Presenza, dalla Sua Grazia, dal sentirci suoi Figli amati. La comunione con il Signore o è viva e luminosa, da Cuore a cuore, oppure si rende come inconsistente; Dio è Fuoco di amore verso le sue creature, è sempre il Roveto ardente, che non si consuma e intende accendere nei cuori fiamme di carità e di prossimità.
Una scienziata atea e un prete di frontiera sempre pronto a lottare dalla parte dei più deboli si interrogano sui valori fondamentali che orientano l'azione umana e sui temi del vivere quotidiano: il senso della fede oggi, l'etica, il significato del progresso, il futuro dei giovani, le forme dell'amore, la vita e la morte, l'impegno civile e la politica, le questioni ambientali e sociali, il lavoro e la giustizia. Con sensibilità e rispetto per le reciproche posizioni affrontano argomenti delicati e controversi, come il testamento biologico, il degrado della politica, il potere della Chiesa, gli stili di vita, la sessualità, proponendo risposte che possono essere terreni di incontro e di scambio fecondo. Il pensiero ironico e limpido di Margherita Hack a tratti si scontra e a tratti si amalgama con il punto di vista audace e coerente di Pierluigi Di Piazza, dando vita a un libro agile e profondo, che regala nuovi orizzonti e aiuta a pensare.
L'homo sapiens calpesta questa terra da circa duecentomila anni, una frazione irrisoria rispetto ai quattro miliardi di anni durante i quali il nostro pianeta ha girato intorno al sole senza di noi. E da allora la curiosità, la meraviglia, il senso di solitudine e di infinito spingono l'uomo ad alzare lo sguardo e a guardare le stelle, e ci rendiamo conto che siamo un granello di sabbia su una spiaggia infinita. C'è chi lo fa con fede e chi si affida solo alla ragione e, nonostante strumenti sempre più sofisticati, non riesce ad arrivare al "fondo del bicchiere della conoscenza". Dio, il Dio unico, ha iniziato la sua relazione con l'umanità da circa quattromila anni, invitando un uomo - il cui nome si traduce: "padre di una moltitudine" - ad alzare gli occhi e a contare le stelle. Tutto parte da lì. Chi siamo? Da dove veniamo? Cosa sarà di noi? E "gli altri" dove sono? Lo scopriremo solo morendo. Per ora... tutte le stelle portano a Dio.
Si può prendere il Vangelo di Giovanni alla lettera? «Si può e senza recare la minima offesa alla nostra ragione e alla nostra indagine seria del fatto storico, perché Giovanni era un semita e i semiti hanno il dono di una memoria tenacissima, Giovanni era un analfabeta el'analfabeta non è distratto dalla scrittura e vive dell'ascolto, Giovanni era vecchissimo e la vecchiaia fa ritrovare i ricordi dell'infanzia e della gioventù, ma soprattutto, Giovanni nell'atto di scrivere era mosso, assediato dallo Spirito Santo il quale era padronissimo di fargli ricordare tutto». Giuseppe Sandri dall'età di 43 anni fino alla morte visse come pellegrino itinerante per annunciare il regno di Dio. Negli ultimi tre anni, dal 1982 al 1984 qualcuno registrò nascostamente alcune sue conversazioni che poi furono trascritte. In questo libro sono stati raccolti e ordinati alcuni brani di quelle conversazioni che riguardano il Vangelo di san Giovanni. Di tanto in tanto sono stati aggiunti, come ulteriore contributo, alcuni passi tratti da pubblicazioni curate da Sandri (Lettere da Stibbio, Epistole e Vangeli dei giorni festivi, Lettere di san Paolo) e altri presi da suoi appunti inediti.
Vale la pena credere ancora nella storia del Dio vivente, essergli fedeli oggi, nonostante l'amicizia con Lui renda meno popolari del pane di segale integrale? Nel tono ironico di chi non ha nulla da perdere, questo libro prova a ragionarci su, soprattutto raccontando vite vere. Come quella di Stefano nella notte in cui corre sulle rotaie per salvare il figlio Claudio, o di Kate Middleton alle prese con una maternità sotto i riflettori. Storie di eroi sconosciuti, da Stanislav Petrov impantanato in una potenziale distruzione atomica a suor Maria Antonella, un passato di abusi e un presente a dirigere centri antiviolenza. E poi ci sono Carlo Acutis, padre Pino Puglisi, Chiara Corbella e molti altri. Si parla di successo, amore, dolori e desideri, si parla di persone. In fondo, se Dio s'è fatto uomo, forse per (ri)conoscerlo ancora vivo e presente dopo duemila anni è dall'uomo che bisogna ripartire. Lisa Zuccarini, classe 1983, è una madre di famiglia discretamente realizzata ma afflitta da problemi annosi, tra cui la pelle secca e l'inclinazione al cattolicesimo. Non è un medico anche se ha studiato medicina, non è una cuoca tuttavia pare cucini bene, non è una scrittrice ma questo è il secondo libro che scrive perché si diverte moltissimo a farlo. Le piace parlare di Dio senza prendersi troppo sul serio, d'altronde è l'unico modo che conosce per parlarne sul serio.
Un poeta e un monaco tanatologo ci portano dentro al Cantico delle creature.
Fra tutti i Paesi dell'Europa orientale soggetti al giogo comunista, l'Albania è quello in cui la persecuzione contro la Chiesa cattolica è stata più violenta. Sotto il regime di Enver Hoxha, nel 1967 il Paese fu dichiarato primo Stato ateo al mondo. Tutte le chiese vennero distrutte. Dom Simon Jubani è stato uno dei tanti custodi silenziosi della fede, nei ventisei anni di carcere subiti nell'Albania comunista solo perché sacerdote. In questo libro dom Simon racconta la sua vita e il lungo periodo trascorso nelle carceri comuniste albanesi, dove subì torture tali da perdere tutti i denti. Arrestato e rinchiuso nel carcere di Burrel, in una cella di otto metri per quattro con altri 36 prigionieri, dom Simon e i suoi compagni vennero picchiati, torturati e vessati senza motivo e alcuna pietà. Durante la prigionia dom Simon scrisse queste sue memorie, per evitare che quanto subirono lui e i suoi compagni venisse cancellato dalla memoria e dalla storia. Dom Simon Jubani è nato a Scutari l'8 marzo 1927. A 16 anni iniziò la Scuola apostolica dei gesuiti. Dopo la chiusura delle scuole cattoliche, nel marzo 1946 passò al Liceo statale. Successivamente si trasferì a Tirana. Dopo aver lavorato per un periodo nell'ospedale militare della capitale, venne mobilitato nell'esercito. Nel 1957-'58 ricevette gli ordini sacerdotali e fu inviato come parroco a Mirdita, dove venne arrestato e imprigionato per 26 anni. Il 4 novembre 1990 celebrò la prima Messa pubblica, nella cappella bruciata del cimitero di Rrëmaj, alla presenza di centinaia di fedeli. Nel 1992 l'Università di San Francisco, in California, gli ha conferito la laurea honoris causa in discipline umanistiche. È morto il 12 luglio 2011, nell'ospedale di Scutari.
Il confronto violento che caratterizza lo scenario politico è ormai dilagante anche sul piano comunicativo. Stampa, televisione e social network riflettono questa aggressività in un crescendo che è diventato un modo abituale di esprimersi. All'interno del quadro politico italiano si sente spesso parlare di democrazia incompiuta, in gran parte attribuita proprio a una conflittualità permanente tra le parti: chiunque sia al governo o all'opposizione, la nota dominante è sempre la violenza sistematica del confronto. Per recuperare credibilità e consenso nell'opinione pubblica, occorre quindi riscoprire le virtù politiche essenziali che garantiscano un dialogo efficace e un confronto costruttivo. Serve una rivoluzione per tornare a vivere valori come l'affidabilità, la moderazione, la sobrietà. Perché se la politica è la forma più alta di carità, allora è dalla carità che la politica deve ricominciare. La buona politica ha bisogno di speranza e di fiducia nelle riserve di bene che ci sono nel cuore della gente, malgrado tutto.
Un libro, ma anche una sorta di viaggio nel tempo e nello spazio, una carrellata di incontri, di scambi e di abbracci all'interno del vortice misterioso e sempre presente dello Spirito Creatore che ispira fantasia e suscita idee, generando corto circuiti di creatività e di inarrestabile inventiva. Uno spaccato di storia della Chiesa con sfaccettature inedite e curiose che mettono in luce l'operato di undici Papi, dal primo Novecento fino ai giorni nostri - da Papa Leone XIII a Papa Francesco -, immersi nel dialogo con artisti di tutte le discipline. Pastori attenti al cammino delle pecorelle del loro gregge, ma anche semplicemente uomini vivi pronti allo stupore per lo sfavillare della bellezza di tante opere d'arte. Il legame tra Chiesa e arte, a volte contrastato e difficile, ha sempre dato vita a grandi dialoghi dentro i quali è stato possibile evangelizzare e testimoniare la presenza viva - nelle vicende della storia e nei cuori dei suoi protagonisti - del grande Artista che ha fatto "belle tutte le cose". Un libro che non ha la volontà di circoscrivere e di chiudere l'argomento, ma ha la pretesa e la speranza di s-chiudere nuovi sguardi, di suscitare una sana curiosità per un tema affascinante e profondo come quello del rapporto tra l'arte e la fede. La grande pensatrice Hannah Arendt afferma che è proprio dell'essere umano vivere per portare nel mondo la novità. Questa è la fecondità nel suo più vivo e stimolante significato, e non può che essere la vera e più profonda dimensione dell'arte e degli artisti.
Un'antologia di lettere personali - non d'ufficio - del Card. Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova (1946-1987) ai suoi sacerdoti: testimonianze della sua paternità e - in filigrana - della sua spiritualità, delle sue adamantine convinzioni teologiche, della sua intensa fede, del suo profondo amore alla Chiesa, della sua limpida, assoluta coscienziosità, umana e pastorale.
Giuseppe ci racconta con la sua vita che ogni padre sulla terra è solo l'ombra del Padre nostro che continua ad insegnaci che ogni gesto non è affatto scontato, ma tutte le nostre azioni sono audaci, rischiose, libere e già pagate a caro prezzo. L'esempio di san Giuseppe, padre amorevole e straordinario, ci aiuta così a comprendere il significato vero della paternità e soprattutto a viverlo con tutto il nostro impegno. Egli visse pienamente la sua missione e la continua ancora oggi a favore di tutta la Chiesa e di tutta la famiglia umana: «Tutti possono trovare in San Giuseppe, l'uomo che passa inosservato, l'uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in "seconda linea" hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza» (Patris corde).
"Il midrash rappresenta una delle attività più importanti e caratteristiche della produzione rabbinica. È la ricerca del significato nel testo sacro, che diventa sacro appunto perché è oggetto di questa ricerca. La ricerca considera il testo come una fonte inesauribile di insegnamenti, più o meno evidenti, che vanno messi in evidenza esaminando l'uso delle parole e i collegamenti che si possono stabilire. Questa della ricerca è un'opera in continua evoluzione, un modo per trarre insegnamenti continui, per attualizzare l'antichità, per mostrare che l'antico vive in mezzo a noi e ci guida. Inevitabilmente l'uso di questo sistema esegetico comporta quelle che possono sembrare forzature o assurdità. Proprio per questo, in tempi di razionalità dominante, come fu il XIX secolo, la prima vittima a cadere sotto gli occhi arcigni dei critici fu la tradizione midrashica definita "un prodotto degenere della sensibilità rabbinica". Lo sviluppo delle scienze sociali, psicologiche e letterarie ha ridato dignità a questa enorme produzione. Resta il fatto che il lettore non guidato potrà avere la sensazione al primo contatto di trovarsi davanti a affermazioni strane se non assurde. Ma il gioco è proprio questo, riuscire a capire quali fossero le intenzioni dei maestri, e quale il loro mondo di pensiero che li portava a scontrarsi con i pensieri di altri colleghi. Tra le opere più suggestive di produzione midrashica il Bereshit Rabbah, raccolta ordinata di commenti al libro di Bereshit, la Genesi, occupa un posto di primaria importanza. È un testo tanto suggestivo quanto complicato da capire fino in fondo, ma se fosse tanto semplice non ci sarebbe alcun piacere nell'imbarcarsi nel suo studio." (Dall'introduzione di Riccardo Di Segni)
L'intento di questo Prontuario è quello di offrire una guida nel complicato panorama giuridico che regolamenta l'insegnamento della religione cattolica nel nostro Paese, raccogliendo con ordine le fonti normative vigenti e proponendo una sintesi ragionata delle disposizioni, argomento per argomento, e distinguendo i vari ambiti operativi. Una parte del repertorio normativo, distinto per ambito (normativa concordata, normativa statale, normativa canonica, indicazioni didattiche) sarà acclusa in appendice al testo. Un'altra parte dello stesso andrà a costituire una espansione online, volta per volta aggiornata e disponibile al download dal sito istituzionale dell'Editrice Queriniana. Analisi degli argomenti: la natura dell'insegnamento della religione cattolica; la scelta dell'insegnamento della religione cattolica; organizzazione e didattica; la valutazione dell'insegnamento della religione cattolica; le attività alternative all'insegnamento della religione cattolica; lo stato giuridico dell'insegnante di religione; il servizio dell'insegnante di religione; l'idoneità ecclesiastica; la mobilità; formazione e aggiornamento; il trattamento economico e previdenziale; le assenze dell'insegnante di religione. Repertorio normativo distinto per ambito: normativa concordata; normativa statale; normativa canonica; indicazioni didattiche. Una introduzione ragionata e aggiornata alla normativa che regola l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane, con periodiche integrazioni online. Un compendio per insegnanti di religione, dirigenti scolastici, responsabili di uffici scuola.
Dai banali errori di calcolo di Cristoforo Colombo, agli investimenti sbagliati di Rockefeller, fino alla boccaccesca scoperta degli effetti del Viagra, la storia è piena di errori clamorosi che hanno reso celebri i loro autori, trasformandosi in successi. In questo volume G.B. Zorzoli ci propone alcuni tra i casi più interessanti: oltre a quelli già menzionati troviamo errori politici che spianarono la strada alla ricerca sulle energie rinnovabili, imbrogli scientifici - è il caso della misura della carica dell'elettrone - che consentirono il boom dell'elettronica, della digitalizzazione e di Internet, fino alla distrazione che consentì a Fleming di isolare la muffa battericida che chiamò Penicillina. Perché è pur vero che sbagliando s'impara.
Anno 773 d.C.: Adelinda e Wilfrid sono due giovani fratelli longobardi, in fuga con il loro asinello dopo che il villaggio dove vivevano con la loro famiglia è stato attaccato dai Franchi. Il loro cammino, lungo le antiche strade tracciate dai Romani, sarà avventuroso, pieno di imprevisti e colpi di scena e toccherà molte tappe che, in seguito, diventeranno luoghi di culto mariani chiamati «Chiese del Pilastrello». Riusciranno a portarsi in salvo, a dimostrare che la guerra è una follia e a ritrovare, alla fine, quell'abbraccio lungo un viaggio che hanno così fortemente cercato?
Giulia Gabrieli ci descrive il suo intenso percorso spirituale: il tumore scoperto a 12 anni, la lunga battaglia combattuta con tenacia insieme ai suoi medici "supereroi" (Prefazione di monsignor Francesco Beschi).
Un sacerdote, amante della vita all'aria aperta e delle camminate in montagna, messo alla prova da un brutto incidente stradale che lo rende tetraplegico, sa sorprenderci: ci parla di gioia!
Il Breviario Universale - alla sua seconda edizione in cinque volumi - ridà voce allo straordinario patrimonio di preghiere, di pratiche e di insegnamenti appartenenti alle maggiori tradizioni sapienziali e religiose dell'Oriente e dell'Occidente, da quella cristiana a quella induista, da quella ebraica a quella buddhista, da quella islamica a quella taoista. Uno strumento da utilizzare quotidianamente per la pratica della preghiera e della meditazione in una prospettiva laica e interreligiosa; un aiuto concreto nella coltivazione della dimensione spirituale che ci connota nel più profondo del nostro essere, rendendoci tutti fratelli e sorelle in una comune umanità. L'Opera contiene oltre 600 preghiere di diverse tradizioni spirituali e religiose e oltre 900 letture, anch'esse appartenenti a diverse tradizioni, raccolte e distribuite nei 365 giorni dell'anno. Ad esse si aggiungono, nel quinto volume, oltre 50 proposte di preghiera in occasione delle maggiori festività interreligiose e altrettante schede biografiche relative a Testimoni dello Spirito, sempre in una prospettiva interreligiosa. Il secondo volume contiene i testi per i Tempi di Quaresima e di Pasqua.
Quaresima e Pasqua sono "tempi forti" perché danno slancio e vitalità nuova all'esistenza cristiana. Ma entrare nel mistero della passione, morte e risurrezione del Signore Gesù non è così facile e immediato. Ecco perché queste "parole-chiave": per oltrepassare le soglie di un itinerario esaltante, che prevede tappe diverse prima del tornante decisivo; per immergersi in quel racconto che è punto di riferimento per ogni discepolo. Da "acqua" a "Pasqua cristiana", da "ceneri" fino a "preghiera", da "deserto" fino a "tentazioni", via via fino a "Veglia pasquale" e "Venerdì santo", fino a "Via della croce" e "Zeta (come Omega)", Laurita offre pillole di riflessione chiare, immediate, a cui attingere quotidianamente per entrare nella logica di questi tempi forti che precedono (quaranta giorni) e seguono (cinquanta giorni) il Triduo pasquale, cuore dell'anno liturgico. «Quaresima non è il nome di una pozione magica, che ci mette miracolosamente in una condizione nuova. Non è neppure sforzo ostinato, contando solo sulle nostre forze. Al contrario, tutto nasce dalla fiducia, da una relazione diversa con Dio, che troppo a lungo abbiamo dimenticato o ignorato».
Nell'anniversario della morte l'autore ricorda Il papa teologo Benedetto XVI. Un Padre per tutti i cattolici del mondo, il più grande teologo di questo secolo, il filosofo che seppe sfidare la modernità utilizzando i suoi stessi strumenti; il difensore dei principi non negoziabili, colui che rivendicò sempre il ruolo pubblico del Cristianesimo, che seppe conciliare fede e ragione, che insistette sempre per il riconoscimento delle radici cristiane dell'Europa, che promosse con forza il dialogo tra le religione, salvaguardando l'identità del cattolicesimo. Il libro è un lavoro di approfondimento sull'eredità spirituale e culturale del grande Pontefice, ma anche un gesto di gratitudine della classe politica di ispirazione cristiana nei suoi confronti per i fondamentali che ha dato alla visione cattolica del mondo, anche dal punto di vista antropologico, rafforzando il ruolo di baricentro sociale della famiglia quale fondamento e stella polare della convivenza civile e dello sviluppo umano. Prefazione di Giovanni Battista Re. Introduzione di Gianni Letta. Postfazione di Giuseppe De Lucia Lumeno.
1945-1954: De Gasperi Presidente del Consiglio. L'instaurazione della Repubblica, l'approvazione della Costituzione, un eccezionale processo di ricostruzione, grandi riforme, l'inserimento dell'Italia nel nuovo sistema di relazioni internazionali, la scelta atlantica e europeista caratterizzarono attività e vicende dei governi da lui presieduti. Il suo indirizzo politico fu sintetizzato nel trinomio «Libertà, giustizia sociale, pace, tutte e tre interdipendenti e solidali». La sua fede nel «regime libero» fu caratterizzata dal «proposito fermissimo - come sottolineò lui stesso - di difenderlo sia contro le minacce degli avversari, sia contro le debolezze degli amici». Difese la democrazia da tendenze e movimenti antidemocratici con metodi democratici. «Umanità e preghiera, spiritualità e politica vissero intrecciate nel suo spirito - ci ha ricordato Maria Romana De Gasperi - prendendo forza e ragioni di vita l'una dall'altra, tanto da renderne difficile la distinzione e il confine».
Oggi leggiamo un Paolo di seconda mano, un Paolo filtrato da due millenni di letture cristiane, che hanno sovraccaricato il suo testo di luoghi comuni, immagini distorte e caricature. Paolo ha così assunto una reputazione sgradevole: l'apostolo dottrinario, irascibile, intollerante, antifemminista, antigiudaico... Dobbiamo assolutamente tornare al Paolo di Paolo. Leggere Paolo attraverso i suoi testi. E allora ci rendiamo conto che la fama che gli viene attribuita è smentita da un serio esame del suo discorso. Nel corso dei secoli, Paolo è diventato vittima dei suoi lettori. È urgente tornare alle sue parole ardenti e vivificanti. La lettura delle parole dell'apostolo è essenziale per chiunque voglia definire l'identità del cristianesimo.
Grazie a un lavoro decennale di ricerca e di studio delle fonti, Stefania Falasca illustra la genesi delle lettere "Illustrissimi", qui presentate in edizione critica con l'apparato delle note e delle varianti. "Illustrissimi" è una raccolta di quaranta lettere idealmente indirizzate a personaggi storici e mitici di varie epoche, scritte da Albino Luciani quando era ancora patriarca di Venezia e pubblicate mensilmente nella rivista «Messaggero di sant'Antonio» dal 1971 al 1975.La quarta edizione di Illustrissimi, esce per le edizioni Messaggero di sant'Antonio con l'imprimatur papale siglato alcuni giorni prima della sua morte. Emblema della formazione e della personale biblioteca di Giovanni Paolo I, la silloge porta a riflettere sulla stretta familiarità del pontefice con la dimensione letteraria e al contempo con la solida formazione teologica. Espressione di una geniale sintesi di sacro e profano, di erudizione e chiarezza che arriva a tutti, di un magistero piantato nella radicale scelta teologica di un linguaggio semplice, conversevole e accessibile a chiunque.
La morte pone l’uomo davanti alle grandi domande esistenziali: che senso ha la vita? c’è qualcosa al di là della morte? O ancora: la morte biologica segna il termine ultimo dell’esistenza umana ed ogni anelito di immortalità è puramente illusorio? Esiste l’anima? Che cos’è la felicità? Che risposta può dare l’uomo a queste domande servendosi della sua intelligenza? Qual è il ruolo delle religioni e che cosa offre la fede cristiana?
Fin dall’antichità l’uomo si è interrogato su questi temi, ma la società odierna tende spesso a eluderli o a darvi risposte superficiali e ideologiche, o a rifugiarsi in una fede che tende al fideismo.
L’uomo invece, e a maggior ragione il credente, ha non solo il diritto, ma anche il dovere di cercare la verità per rispondere alle domande che abitano il suo cuore. Riprendendo l’esortazione di Giovanni Paolo II nell’enciclica Fides et Ratio, l’Autore sottolinea come oggi sia urgente «un rinnovamento della ricerca filosofica, sia per l’uomo alla ricerca del senso della propria vita, che per il credente alla ricerca del vero senso della Rivelazione e della fede».
Il presente volume nasce dalla passione per l’uomo e quindi dall’accettazione delle sfide che la «controversia sull’humanum» pone all’inizio del terzo millennio. Proprio nei frangenti storici in cui la dignità, l’integrità, la verità e l’eccellenza dell’uomo vengono posti in questione o, addirittura, a rischio, più forte risplende la sua«santità» (Lévinas), cioè, l’impossibilità di estinguerlo e vanificarlo.
Il pensiero cristiano ha sintetizzato questa dignità incontrovertibile nella nozione di “persona”. I diversi saggi qui pubblicati si preoccupano di reperire le radici dell’essere persona dell’uomo e quindi il realismo dell’essere persona: come nell’essere persona si presenti il punto di massima densità del reale. Una delle tesi di fondo di tutti i lavori è che non sarà possibile affermare la centralità dell’uomo (antropocentrismo) al di fuori di una salda personologia.
Saggi di Karol Wojtyla, Massimo Serretti, Jacques Servais, Christof Betschart, Daniele Serretti, Ricardo Gibu Shimabukuro, Massimiliano Pollini, Aldo Giacchetti Pastor, Gustavo Sánchez Rojas, Jorge Olaechea Catter, Paul Ludwig Landsberg.
L'argomento scelto per questo studio è vasto, per l'estensione temporale in cui è destinato a svolgersi, e articolato per le inevitabili connessioni che esso mantiene con le diverse esperienze coinvolte nella sua rappresentazione e che l'autore riassume nel concetto di "Pensiero". Si trattava di definire una realtà, il "Pensiero", percepita come qualcosa di ormai separato dalla mente che lo elabora. Il pensiero si esprime attraverso la parola che diviene la voce del vero. La parola è rivelazione del pensiero che viene ordinato, vivificato, articolato dalla parola. Il libro segue il lungo corso del pensiero umano, comunicato e rappresentato dalla parola, e ci introduce in un mondo vastissimo e affascinante, che come un fiume scorre dalla sorgente fino al mare.
Ne "L'abbraccio benedicente" Nouwen getta un ponte fra la celeberrima parabola narrata da Luca e la vicenda umana di ciascuno di noi. Quando ha l'occasione di ammirare dal vivo la tela di Rembrandt al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, esclama: «Più guardavo Il ritorno del figlio prodigo, più diventavo parte della storia. E cominciavo a fare collegamenti tra la parabola evangelica e la mia vita personale». Ne è derivato un libro che ha incontrato un favore travolgente e ha cambiato la vita di migliaia di persone. Perché racchiude i consigli di un uomo profondamente spirituale, che è anche uno psicologo di talento; perché offre una riflessione magistrale di un singolo passo del Nuovo Testamento; perché è un'opera «brutalmente, intensamente onesta» (James Martin). A trent'anni esatti dalla prima edizione italiana de L'abbraccio benedicente (1994) Queriniana propone questa edizione speciale per festeggiare l'anniversario. Il testo di Henri Nouwen è ora proposto in abbinamento ad ampi stralci del "sequel" "Ritornare a casa" (2010), che risulta perfetto per proseguire l'avventura: è un testo parallelo e complementare, le cui pagine integrano le riflessioni sul figlio prodigo svelando il "dietro le quinte" del grande longseller nouweniano.
A 800 anni dal 24 dicembre 1223 quando san Francesco realizzò il primo presepe a Greccio, questo libro propone un viaggio nella spiritualità del Natale attraverso la bellezza dell'arte. Ci accompagneranno due artisti che hanno dipinto il complesso della Basilica del Santo di Padova: Altichiero da Zevio e Ubaldo Oppi. Sullo sfondo l'esperienza spirituale di Francesco di Assisi interpretata artisticamente da Giotto. Una meditazione artistica: brani dai Vangeli, semplici ed evocative parole, immagini splendide e coinvolgenti per prepararsi al Natale e gustarne in pienezza la gioia.
Un'opera composta dal Maestro fra Gennaro Becchimanzi che contiene canti natalizi di varie tradizioni culturali, rivestiti di nuove armonie scritte per organo liturgico, eseguibili anche da cori polifonici. La presenza di più versioni armoniche, anche su singoli brani, conferisce al volume un alto valore didattico per i musicisti che vogliano cimentarsi nell'arte della composizione di armonie su tema dato. All'organista Michal Slawecki è stata affidata la registrazione dei brani contenuta nel CD audio allegato.
«Me li stai rovinando tutti, tu sei la mia rovina!». Con queste parole il diavolo spesso si è rivolto all'autrice che da quasi trenta anni si è occupata, insieme al famoso esorcista don Gabriele Amorth, delle possessioni demoniache. Angela Musolesi nel libro, prendendo spunto dalla sua esperienza, spiega quali sono le cause delle possessioni, come possono accadere questi fenomeni, quali sono gli strumenti che si possono usare per liberare una persona posseduta dal diavolo. Spiega l'autrice: «Con questo libro desidero portare la gioia di Dio al maggior numero di persone possibile, spiegando principalmente come liberare e liberarsi dall'azione del demonio, In modo che tutti possano farlo con ottimi risultati».
"È necessario essere credenti per pregare? E se si è credenti, e quindi appartenenti ad una determinata tradizione, si può o si deve pregare solo con i testi di quella religione? I quattro volumi che compongono quest'opera offrono una risposta a queste domande: possiamo pregare anche se non siamo credenti, perché la preghiera è un formidabile esercizio e una pratica che, nel tempo, migliora la nostra vita; inoltre, possiamo pregare e riconoscerci, un poco, in tutte le tradizioni sapienziali e religiose, perché tutte parlano all'uomo e dell'uomo. L'età dello Spirito, di cui ha parlato Gioacchino da Fiore, non disdegna appartenenze deboli e identità eclettiche, in una prospettiva genuinamente laica. I quattro volumi del «Breviario Universale» raccolgono oltre 500 testi di preghiere, a cui si aggiungono 900 letture appartenenti a diverse tradizioni e i relativi commenti spirituali che l'autore ha raccolto e distribuito nei 365 giorni dell'anno. Uno strumento da usare, più che un libro da leggere, una via per coltivare la dimensione spirituale che ci connota nel più profondo del nostro essere, rendendoci fratelli e sorelle in una comune umanità. Un'opera che si propone di ridare voce allo straordinario patrimonio d'insegnamenti di tutte le più grandi tradizioni sapienziali dell'Oriente e dell'Occidente, da quella induista a quella cristiana, da quella ebraica a quella buddhista, da quella islamica a quella taoista".
Nel 1997 l'Italia è ammessa nel sistema dell'euro grazie alla raggiunta stabilità della moneta e alla solidità del suo assetto bancario. È carente sul piano della produttività, soprattutto industriale, e quindi della competitività internazionale. A livello politico il Governo si impegna a riequilibrare l'eccessivo debito pubblico e i conti della Pubblica Amministrazione. Tuttavia, in seguito, non vi saranno progressi duraturi. Il governatore Antonio Fazio ritiene che sarebbe opportuno attendere uno o più anni per l'adesione alla moneta unica, ma la volontà del Governo e del Parlamento, esplicitamente e ripetutamente manifestata, è rivolta a un ingresso immediato nel nuovo assetto dei cambi. Da uomo delle istituzioni, il governatore si adegua alla volontà politica. Si impegna nella discussione tenuta nel Consiglio dei Governatori del SEBC, al fine di ottenere una sorta di nulla osta per l'ammissione dell'Italia nel sistema della moneta unica. La decisione finale è prerogativa della politica del Consiglio dei capi di Stato e di Governo. Ma una preclusione sul piano tecnico impedirebbe una decisione positiva a livello politico. Il governatore italiano fa rilevare che l'esclusione dell'Italia, data anche l'ampia pubblicità e l'insistenza politica, avrebbe devastato la stabilità del cambio della lira. Ne sarebbe probabilmente derivata una crisi generale per l'avvio del nuovo sistema monetario.
Gli scritti che compongono questo libro sono nati in più riprese da riflessioni, stimoli, suggestioni, incontri che, sedimentando, hanno lasciato tracce che l'autrice ha provato a mettere nero su bianco. Ogni pensiero si accompagna ad un albero e alle sue foglie, un po' perché gli alberi e i fiori piacciono molto all'autrice e un po' perché, come per le persone, posando uno sguardo più attento nella "folla" degli alberi si possono distinguere singole piante, ognuna con la sua specificità e, restando in ascolto, si può imparare tanto anche da loro.
Luigi Giussani, geniale innovatore nel comunicare a che cosa serve Cristo, parla di politica molto spesso, persino durante gli esercizi spirituali, ma non perché miri ad una società fondata su Dio e Cesare, come alcuni si ostinano ancor oggi a sostenere per pura miopia, ma perché Cristo serve a tutti e a tutto. Perciò egli identifica l'avvenimento cristiano in un moto di amore, anzi di passione per la persona così come è, cristiana o no, con i sentimenti che ha di sé stessa e con le sue "esigenze ultime" (papa Francesco). Il manifesto del suo originale pensiero, il senso religioso, recide alla radice il dualismo moralistico tra l'avventura umana come è quella cristiana, diceva Silone, e la politica; un dualismo fornito sul piatto d'argento anche da cristiani, ai fautori di un separatismo e di una laicità che, dichiarando di volere tenere distinti ciò che è di Dio da ciò che è di Cesare, finisce solo ma qualcuno ci punta, per relegare la più umana delle esigenze fondamentali, quella del significato di tutto, nella nuova riserva indiana della modernità. Questo libro propone l'opzione di Giussani che la politica ha a che fare con l'io; il quale non può essere se stesso se non riesce a contribuire al bene dell'altro senza moralismi e senza parzialità, e ancor più se il desiderio del compimento di sé non sta altrettanto a cuore del desiderio di risolvere il bisogno materiale, cioè di avere e fare una politica buona. Il suo paradossale realismo sfida direttamente la falsificazione conflittuale della politica, con la legge fissata da Hans Urs von Baltasar che detta: "solo l’amore è credibile".
Il libro è una guida allo studio del Diritto canonico ma non è un compendio e tanto meno un manuale. E' uno strumento per orientarsi in un viaggio avventuroso collegato con una miriade di altri percorsi e altre discipline accademiche. Esso evidenzia perciò, passo dopo passo, il metodo scientifico da applicare con rigore che consente di giungere alla meta. Leggendo questa guida si acquisisce maestria al servizio del diritto della Chiesa. I destinatari di questo libro sono innanzitutto gli studenti dell'Istituto di Diritto canonico e Diritto comparato delle Religioni della facoltà Teologica di Lugano, ma anche tutti i cultori della materia o semplicemente di coloro che si vogliono avvicinare allo studio del Diritto canonico.
Da millenni, ogni giorno il mondo prega: un grandioso e potente coro universale, non certo universalistico perché "è evidente, come scrive Raimon Panikkar, che le religioni non dicono la stessa cosa, e che le loro rispettive dottrine sono diverse e molte volte incompatibili, ma... è altrettanto evidente che coloro che hanno compiuto un'esperienza profonda della realtà in modo concreto, come i mistici per esempio, non percepiscono incompatibilità tra di esse". Questo volume, primo di quattro, ridà voce allo straordinario patrimonio d'insegnamenti di tutte le più grandi tradizioni sapienziali dell'Oriente e dell'Occidente, da quella induista a quella cristiana, da quella ebraica a quella buddhista, da quella islamica a quella taoista. Si tratta, è questo l'anelito e l'urgenza dell'autore, d'imparare a conoscersi e a non temersi, trascendendo rigide appartenenze religiose e nazionalismi per dare ascolto a quell'unico profondo suono originario che echeggia da sempre nel nostro essere e che le diverse specificità umane hanno tentato d'interpretare. Sono oltre 500 i testi di preghiere, a cui si aggiungono 900 letture appartenenti a diverse tradizioni e i relativi commenti spirituali che l'autore ha raccolto e distribuito nei 365 giorni dell'anno. Uno strumento da usare, più che un libro da leggere, una via per coltivare la dimensione spirituale che ci connota nel più profondo del nostro essere, rendendoci fratelli e sorelle in una comune umanità.
C’è un “mal dire” quotidiano, sciatto, che avvelena il pensiero e i rapporti. Diciamo parole eccessive, acconsentiamo a giudizi distratti, ripetiamo pettegolezzi, qualche volta ci pentiamo ma l’invio è stato dato, i social rimbalzano all’infinito l’offesa o anche solo il sospetto, e il nostro tessuto di relazioni si strappa. Non è un destino, questo parlare male. È possibile un “ben dire” che raccolga il nostro desiderio profondo di pace. Con la pace tutto è possibile, ripetiamocelo l’un l’altro in questi anni di guerra sciagurata nel cuore dell’Occidente che si dice cristiano. Questa piccola raccolta di riflessioni va a spigolare situazioni quotidiane in cui forse è possibile trovare uno sguardo più sereno sulle cose per abituarci a parole capaci di un presente amabile in cui vivere sia una bella storia condivisa.
Ci sono diversi modi di intendere e vivere quella fondamentale dimensione della vita di fede che è la preghiera. In questo libro, la preghiera cristiana ci appare come cammino di trasfigurazione di tutta la vita - ovvero di cose, volti, circostanze che gremiscono la carne ed il sangue del nostro umano vivere in questo mondo. Per l'uomo che ha la grazia di vivere in cristo e di cercarlo con semplice perseveranza, tutto a poco a poco, si trasforma in canto e viceversa il proprio canto, la propria preghiera si riempie di innumerevoli voci: il grido del falco ed il pianto d'un bambino, il gracchiare del corvo e lo stormire del vento - ogni voce diviene all'orecchio dell'anima orante eco della voce dell'amato che la cerca e della propria che cerca lui. Ogni volto umano diviene ai suoi occhi un'icona di Lui che le viene incontro - ora crocifisso, ora gioioso, ora glorioso.
La fine della vita, con le gravi problematiche e le decisioni da prendere, riguarda tutti; è bene non rimuoverla ma accostarla con serena chiarezza, aiutati per prendere coraggio se responsabili decisioni. È una realtà umana, che coinvolge la coscienza e i significati del vivere e del morire. Questo libro li accosta nella esplicita prospettiva cristiana, ma in dialogo con quella ebraica, islamica, filosofica, giuridica, accettando il sincero confronto con le principali obiezioni. Esamina tutti i problemi morali-religiosi: l'inizio della malattia, il rifiuto della terapia, l'accanimento, l'eutanasia, la terapia del dolore con le cure palliative, lo stato vegetativo, l'accertamento della morte, fino al pratico capitolo sul Testamento biologico (DAT). I numerosi documenti riportati sono indispensabili per evitare le frequenti ambiguità e, con gli Indici, mostrano la portata mondiale di questo lavoro. È configurato per essere leggibile anche da non specialisti.
Alcide Degasperi è oggi un politico universalmente stimato. Difficile poter dire male dell'uomo che ha contribuito più di tutti a ricostruire un paese provato dalla guerra, povero e profondamente lacerato. Ma non è stato sempre così: in vita egli è stato per anni un lottatore indomabile, ma perdente: un cattolico vecchio stile, in un mondo dominato dalle nuove ideologie, il fascismo, il nazismo, il comunismo. Degasperi le ha conosciute tutte e tre e le ha combattute aspramente, come poteva, da subito. Padre dell'Italia repubblicana, del voto alle donne, della scelta atlantica, Degasperi è stato anche un fondatore dell'Europa unita, anche se oggi, forse, non la riconoscerebbe più. Ha condotto l'Italia fuori dalle secche del dopoguerra con decisione e coraggio. Ricordare oggi le sue battaglie, può essere un modo per indicare una possibile strada, per una rinascita che appare di nuovo necessaria.
Questo libro vorrebbe essere uno specchio della famiglia del nostro tempo, con i suoi problemi irrisolti, le sue potenzialità inespresse, e allo stesso tempo un manuale che indica la strada dell'unità e della concordia. Delle tre parti in cui è organizzato, quella storica cerca di spiegare i motivi della crisi, quella biblica richiama il potere umanizzante della carità di Cristo, quella benedettina aiuta a ristabilire la coesione della famiglia nel vissuto quotidiano. Frediano Salvucci, osb, monaco benedettino, Monastero di Santa Scolastica, Subiaco.
Evitando gli scogli della lettura ideologica dei filosofi, o, all'opposto, della mera riproduzione fotografica di alcune tesi di ciascuno di essi, questa Storia della filosofia si caratterizza per tre ragioni. Essa fa sorgere il pensiero dei singoli filosofi dal dialogo con le altre voci culturali, ivi comprese molte minori, non sempre adeguatamente considerate da opere analoghe; espone in modo serrato, eliminando decisamente ogni inessenzialità; si pone così, ad un tempo, come rigorosa esposizione ed interpretazione. Una storia della filosofia diventata un modello per la chiarezza e l'essenzialità nell'esposizione, il rigore nel riferimento costante alle fonti, la capacità di mettere a confronto il pensiero dei filosofi con le altre espressioni culturali della loro epoca. In questo volume, lo sviluppo del pensiero filosofico dell'età contemporanea, dal primo Ottocento alle grandi scuole del Novecento.
Il libro è una critica, nel senso kantiano del termine, della ragione manageriale e della consulenza che sta diventando la "ragione" dell'intera vita sociale, dalla scuola alle chiese. Una critica necessaria per conoscere come sta cambiando il mondo e poi cercare di accompagnare il cambiamento. L'autore, facendo costante riferimento all'umanesimo biblico, legge in profondità l'attualità, smaschera alcuni inganni nei quali siamo immersi e mette in discussioni molti "dogmi" che quasi tutti accettiamo acriticamente (ad esempio quello della meritocrazia). Emerge così come l'economia ha un bisogno vitale di virtù diverse da quelle economiche, perché le stesse virtù aziendali richiedono altri valori che le imprese non sono capaci di generare da sole. Tutte le imprese e tutte le organizzazioni vivono se attingono a falde più profonde di quelle del businessò.
Ottocento anni e non li dimostra. Tanti sono gli anni trascorsi dalla morte di Francesco di Assisi! Eppure, la sua memoria, con il messaggio evangelico da lui vissuto, resta ancora così viva ed efficace! Le celebrazioni previste negli anni 2023-2026 terminano con l'ottavo centenario della sua morte e costituiscono un'opportunità preziosa per ripercorrere la sua via cristiana alla vita. Questo libro, oltre a ricostruire gli ultimi anni di vita del Santo, tenta di fornire chiavi narrative capaci di consolare e incoraggiare il lettore, permettendogli di incontrarsi con la "santità umana" di frate Francesco che suggerisce una vera e propria via buona alla vita!
Una racconto della vita e delle opere di Jérôme Lejeune. Per scrivere questa biografia, l'autrice ha lavorato undici anni consultando migliaia di archivi, ha incontrato a lungo la moglie Birthe Lejeune, primo e indispensabile sostegno di suo marito, i suoi parenti più stretti, molte famiglie di pazienti e di collaboratori francesi e stranieri. Il frutto di questo intenso e lungo lavoro ci consegna un libro che ci invita a scoprire oggi un ritratto fedele e inedito di un Jérôme Lejeune scienziato geniale, pieno di umorismo, marito e padre di cinque figli, vicino ai grandi e di questo mondo e difensore dei più piccoli.
L'opera contiene le conferenze di san Massimiliano Kolbe e le testimonianze raccolte nel processo di canonizzazione. Si tratta di materiale in gran parte inedito, che, in due sezioni distinte, riporta quanto il santo ha espresso nelle sue lezioni spirituali ai frati e ciò che di lui hanno detto i testimoni della causa che lo ha portato alla santità.
Il Messale delle domeniche e feste 2024 vuole essere un importante supporto per partecipare attivamente alla liturgia, grazie alle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino all'ultima domenica di dicembre 2024. Le introduzioni alle celebrazioni, le preghiere dei fedeli e i commenti alle letture e al Vangelo sono curati da Ester Abbattista.
Il "Messalino francescano" contiene i formulari per le messe e le letture dei santi e dei beati delle diverse famiglie francescane, l'ordinario della messa, le letture dei comuni. Nuova edizione, aggiornata anche alla luce della nuova traduzione del Messale Romano del 2020.
Questo libro si potrebbe intitolare "Lezioni all'aspirante diavolo custode impartite da un demone maestro dei novizi". Sì, l'idea primigenia che ha ispirato l'Autore scaturisce dalle "Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis. Il Berlicche è del 1942 ed era un diavolo post-vittoriano, molto british e aveva come referente teologico l'anglicanesimo. Tuttavia la maestra in fatto di diavoli è la Chiesa Cattolica, tant'è che anche nei film horror se c'è da fare un esorcismo chiamano un gesuita, non un pastore né un bramino né un bonzo. In questo Manuale troverete la descrizione di tutto l'armamentario che il diavolo usa per ammansire e conquistare un uomo o una donna qualsiasi del XXI secolo. Ovviamente vi capiterà di non condividere certi passaggi, certi giudizi, certe riflessioni, certe sentenze. In effetti, potreste anche aver ragione voi. O torto. Ma chissenefrega. Al diavolo basta aver seminato confusione.
"Le parabole costituiscono senza dubbio il cuore della predicazione di Gesù", ha scritto il Papa Benedetto XVI. "Al di là del mutare delle civiltà, esse ci toccano ogni volta di nuovo per la loro freschezza e umanità". Le parabole sono state usate nel corso della storia come strumenti retorici o didattici. Ma le parabole di Gesù non sono semplicemente didattiche. Trasmettono un significato trascendente che va cercato più in profondità e producono effetti diversi a seconda dell'ascoltatore. È proprio questo il loro scopo: creare una storia che ci conduca a un significato più profondo.
Nel tempo presente il rapporto coniugale è messo in discussione sul piano fondativo e altresì pratico, come attesta la proliferazione di modelli familiari per un verso e l'impatto della tecnologia sulla procreazione per altro verso. Motivo per cui risulta decisivo indagare i fondamenti antropologico-teologici della relazione coniugale e discernere le questioni pratico-pastorali in tema di procreazione. A tal fine, il testo si articola in tre momenti: all'illustrazione della visione e pratica sessuale promossa dalla rivoluzione sessuale, che segna un radicale mutamento rispetto al passato, seguono la presentazione dei capisaldi dell'amore coniugale e la valutazione della procreazione responsabile e della procreazione medicalmente assistita, che costituiscono due questioni etiche con un chiaro risvolto pastorale.
Il Libro è dedicato ai bambini che frequentano il catechismo e spiega in modo semplice, anche grazie ai disegni di Giorgio Della Libera, il sacramento della Confessione. Con parole chiare l'autore Ettore Malnati, con sapienza pedagogica e cuore pastorale, spiega come la Confessione è la porta del perdono del Signore che ci regala una nuova possibilità di vita in comunione con Lui e di rinnovamento dei nostri legami con i fratelli e le sorelle. Un sacramento, quindi, che mette in moto il dinamismo della riconciliazione con Gesù e con gli altri, ma anche con noi stessi. Con la grazia del sacramento della Confessione, ci ritroviamo nuovi, perché perdonati e amati dal Signore, allora tutto cambia nella nostra vita e cambia in meglio.
La terribile crisi della pandemia del Covid-19 e la tragica guerra russo-ucraina rendono ancora più imperiosa una riflessione di grande respiro sul destino comune dell'umanità. Questo libro contribuisce a tale sforzo culturale e propone una sintesi di teologia morale e sociale raccogliendo il magistero cattolico sotto i due valori cardine della dignità filiale e della fraternità nel rispetto della natura creata (ecologia umana ed integrale). Ne emerge una vera e propria "profezia" per un mondo futuro all'altezza di un'umanità sempre più integrata; una sana "eu-topia", cioè una utopia positiva, concreta e perseguibile. Dopo aver esposto i fondamenti e la pertinenza di questo ideale, si rileva l'urgenza della sua ricezione per affrontare le sfide del nostro tempo di radicale cambiamento e anche per poter scongiurare le due più insidiose e distopiche tentazioni: quella conservatrice/religiosa (teocratica) dell'islamismo e quella progressista/secolare (tecnocratica) del transumanesimo.
«Donna, fidanzata, sposa e madre meravigliosa e forte, che, nel suo amore per la vita e la creatura in grembo, ha saputo ascendere alla vetta dell'amore più grande che Gesù ci ha indicato» (Pietro Molla). "L'epistolario di Gianna e Pietro, qui ripubblicato in una nuova edizione, ci offre uno squarcio nella vita intima di questa coppia cristiana, partendo dal breve periodo del fidanzamento, attraversando i primi fervidi anni di matrimonio, con le gioie e le preoccupazioni per i figli, con le sofferenze per i frequenti viaggi di lavoro del marito, con le sollecitudini per le persone vicine e per le comunità, fino alla maturità che a poco a poco prepara il supremo dono di sé di Gianna. Tutto ciò è la trama di una vita quotidiana densa di incombenze, di attenzioni, di premure, di coltivate memorie e di ricorrenze condivise. E tuttavia, intrecciato con la trama semplice dell'umano, sta l'ordito di una vita spirituale, che quella trama sostiene e fa brillare di uno splendore unico: vita di preghiera condivisa fin da fidanzati, di assiduità ai sacramenti, di devozioni e meditazioni vissute insieme. L'umano si intreccia così molto facilmente con la grazia, il grande e discreto affetto coniugale si incontra e si lascia plasmare docilmente dallo Spirito, che lo orienta a mète sempre più esigenti." (dalla Prefazione di don Livio Melina)
Un percorso di vita spirituale, una serie di meditazioni ispirate ai Sermoni di sant'Antonio di Padova. Un libro utile a quanti desiderano approfondire il significato del proprio battesimo, guidati dal Santo, grande conoscitore della Bibbia, teologo e maestro di vita spirituale. Con i Sermoni egli ha commentato la Scrittura per farne la fonte della vita cristiana. È il metodo della Chiesa delle origini, riproposto anche dal Concilio Vaticano II e attuato dalla riforma liturgica che da esso è stata avviata. Ogni meditazione conduce il lettore a porsi un triplice interrogativo: A che punto è la mia fede? Cosa vuole da me il Signore? Quale impegno concreto assumo per la mia vita spirituale? Ogni riflessione si conclude con un'opera d'arte contemporanea, a soggetto religioso dell'artista Luigi Enzo Mattei, scultore bolognese, e con un suggerimento per la preghiera. Prefazione di fr. Luciano Bertazzo.
Il termine pudore rischia ancor oggi di risuonare come sinonimo di limiti, tabù, complessi di altri tempi. Non si tratta solo di libertà e trasgressione: il vestire, il parlare, il comunicare in pubblico o in internet non sono mai neutri, perché rivelatori dell'intimità e della dignità di ogni persona. Il testo intende rispondere ad alcuni interrogativi sempre attuali: il pudore esiste ancora o è scomparso del tutto? È solo una questione di libertà, di buon gusto o di buona educazione nei rapporti con gli altri? La fede ha un qualche ruolo nelle scelte del vestire e della custodia del proprio corpo o della propria intimità? Non sarebbe forse il caso di riconoscere il valore intrinseco e pedagogico del pudore, come promotore della dignità presente in ciascuno di noi? Poche realtà come il pudore, forma sublime di amore, sembrano in grado di favorire una sana autostima e un'autentica capacità relazionale, costruite sul dono di sé e sul rispetto dell'alterità.
L'autore racconta «a modo suo» alcuni famosi episodi biblici, dal punto di vista di uno dei personaggi (spesso un personaggio "minore") di ciascuna storia . Riletti con la lente dell'umorismo e della provocazione, anche i testi più noti della scrittura mostrano la loro perenne attualità e si prestano a meditazioni non superficiali. Bertolino - attore ed esperto in comunicazione - propone anche alcuni consigli pratici per parlare in pubblico con scioltezza e senza farsi prendere dal panico; suddivisi per temi, sono arricchiti da simpatici aneddoti raccolti dall'autore in quasi trent'anni di esperienza. I disegni incisivi e pungenti di Gianni Chiostri fanno da perfetto contrappunto all'ironia di Bertolino. La prefazione è di don Alessio Albertini, consulente ecclesiastico nazionale del Centro Sportivo Italiano.
Montiamo in sella con Margherita Hack per ripercorrere con un'ironia garbata tutta toscana la sua vita al ritmo di dolci o sfrenate pedalate. La celebre astro?sica ci racconta come è passata dal triciclo alla bici da corsa. In mezzo ci sono le salite ?orentine; l'università; il secondo con?itto mondiale e il ri?uto di aderire al fascismo; l'amore per Aldo che, prima di diventare suo marito, fu grande amico d'infanzia e di giochi al Bobolino; la passione per il ciclismo e l'atletica; la carriera; l'affetto per gli animali; i viaggi all'estero; Trieste e le gite a due ruote a respirare libera nella natura, o le piacevoli nuotate a Barcola... Negli ultimi capitoli, quasi una pedalata civile, ci descrive il suo impegno culturale e politico, l'attenzione verso l'ambiente e le sue considerazioni sul dibattito dell'energia nucleare. Infine ci confida la vita nella sua "quarta giovinezza" lontana dalla bicicletta, ormai "appesa al chiodo", ma ancora ricca di sogni e di ideali. Prefazione di Patrizio Roversi.
Leggiamo nella Premessa: «Se vogliamo scoprire la grandezza del sacerdozio ministeriale è necessario, prima di tutto, risalire alla fonte, cioè al mistero di Gesù, "l'apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo"» (Eb 3,1). Si tratta, dice l'Autore, «di una teologia viva, destinata a quanti desiderano approfondire la propria vita cristiana », dal momento che il ruolo della teologia è quello di «servire i credenti, aiutarli a ricevere in misura maggiore tutta la sapienza che ci viene dal Padre in Gesù, in cui "sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza"» (Col 2,2). Nato da un ciclo di conferenze tenute durante l'anno sacerdotale 2009- 2010, il testo mantiene lo stile discorsivo, chiaro e immediato dell'approccio orale, senza per questo rinunciare a precisione e profondità teologiche. Percorrendo la Parola di Dio (Isaia, Ebrei, Apocalisse, vangelo di Giovanni), il testo aiuta a riscoprire l'origine e il senso del sacerdozio ministeriale e del sacerdozio regale dei fedeli, in un tempo come questo segnato da difficoltà e confusione.
Il volume è frutto della prima giornata di studi dedicata al Magistero di Giovanni Paolo I sulla base dell'acquisizione delle fonti promossa dalla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I in collaborazione con il Dipartimento di Teologia dogmatica della Pontificia Università Gregoriana. In questa occasione sono state approfondite le linee maestre del Magistero di Giovanni Paolo I in una prospettiva sostanzialmente nuova data dal recupero e dal riordino delle carte dell'archivio privato di Albino Luciani e dall'edizione critica integrale dei testi e degli interventi del Pontificato. I contributi offrono un riferimento per un'attenta analisi teologico-pastorale, ecumenica, storica ed ecclesiale del Magistero di Giovanni Paolo I, che in tempo breve ha concorso a rafforzare il disegno di una Chiesa conciliare e rimane punto di riferimento nella Chiesa universale.
Costruire una chiesa è sempre stato uno dei compiti più difficili per un architetto, a causa della realtà così unica e trascendente che essa è chiamata ad accogliere e a manifestare. Tale compito si è fatto ancora più arduo nella nostra epoca per la difficoltà di comprendere il senso della trascendenza e del sacro. La teologia ha riflettuto prevalentemente sulla storia della salvezza e perciò sulla dimensione temporale, molto meno su quella spaziale. Nell'ottica dell'evangelizzazione promossa con tanto impegno da Papa Francesco, anche lo spazio e l'arte sacra hanno rilevanza e costituiscono una sfida urgente. In questo volume architetti, storici dell'arte e teologi affrontano la tematica dai vari punti di vista.
Cos'è una regola se non una bussola che orienta e accompagna il cammino? La Prefazione di Papa Francesco ci introduce a un testo alla portata di tutti in cui ogni lettore potrà trovare nelle provocazioni dell'autore spunti di riflessione e approfondimento. La Regola di san Francesco a confronto con la cosiddetta post-modernità può essere ancora oggi fonte di ispirazione.
Chi fu davvero Gesù di Nazareth, il giovane predicatore della Galilea che con la sua prima venuta ha cambiato per sempre la storia del mondo? Quale significato può assumere, per l'umanità del terzo millennio, il Regno di Dio che Egli ha annunciato? Ed è possibile che fenomeni della nostra epoca, unici e diversi, come gli sconvolgimenti climatici, l'accelerazione esponenziale della tecnoscienza, l'esplosione demografica, l'apostasia dell'Occidente, gli scandali nella Chiesa e gli avvistamenti di Ufo nei cieli, abbiano qualcosa a che fare con il messaggio profetico di Gesù? E inoltre: è plausibile che riusciremo a potenziare le nostre capacità fisiche e cognitive fino a raggiungere da soli, con i prodigi della scienza, una felice immortalità, come promettono i moderni profeti del transumanesimo, o accadrà prima, secondo quanto affermano le Sacre Scritture, un evento cosmico trascendente che trasformerà radicalmente le nostre esistenze? Questo libro vuole offrire delle risposte a queste domande, indagando il più grande dei misteri, quello che illumina tutti gli altri: l'Èschaton, il futuro ultimo, decisivo, che si manifesterà, come un nuovo inizio, alla fine della storia universale. Gesù di Nazareth duemila anni fa lo ha rivelato ai suoi discepoli. Oggi, in un mondo stregato dalla tecnica e inondato da tragedie e ansie "apocalittiche", questo futuro è l'unica speranza che ci invita a vivere il presente con audacia e fantasia.
"Il centro vitale della fede cristiana è il Verbo incarnato (cf. Gv 1,1-18), la sua relazione con il Padre e lo Spirito Santo, il vincolo di amore consolidato con l'umanità e l'intero creato. La passione che caratterizza lo studio teologico relativamente alla dimensione storico-culturale nei confronti del Galileo non vuole suscitare maggiore adesione al messaggio da lui proposto, quanto comprendere sempre meglio la portata delle sue parole e della sua opera. Esse rappresentano un'unità inscindibile con la persona divina-umana di Gesù di Nazaret, riconosciuto e confessato Cristo dalla comunità dei discepoli». dalla Prefazione di Mons. Domenico Battaglia. «L'essenza di questo libro è contenuta nella citazione in capite, tratta dal Vangelo secondo Giovanni: "Se tu conoscessi il dono di Dio". Un'espressione presente nel dialogo tra Gesù e la Samaritana al pozzo (cf. Gv 4,1-42). In questo invito c'è l'indirizzo, la bussola, la strada del percorso cristologico offerto dall'autore che ricorda a tutti la vera dinamica di ogni processo conoscitivo proposto dalla teologia. Chi più si avvicina a Dio, anche grazie all'approfondimento speculativo del dato rivelato, sente maggiormente la responsabilità e la cura per ogni dimensione umana, per ogni persona». dalla Postfazione di Carmine Matarazzo.
Ponzio Pilato, il governatore della Giudea che, secondo i Vangeli, ha consegnato Gesù alla morte in croce, lavandosene la mani, è una delle figure più conosciute nella storia umana che ha incuriosito e affascinato intere generazioni. Se per alcuni è responsabile della morte del Cristo, per altri è un martire (Chiesa copta) e addirittura un santo (Chiesa etiope). Attingendo a piene mani da fonti di ogni genere, Camillo Bartolini ricostruisce il racconto della vita di Pilato, dalla giovinezza, ai giorni della passione di Gesù, fino alla sua morte, restituendoci il lato oscuro e misterioso dell'uomo che ha cambiato per sempre la storia del mondo.
Amore elettrico è l’opera prima di un medico siciliano che attualmente esercita la professione in Lombardia. Il romanzo ripercorre, intrecciata alla tormentata storia d’amore con una giovane collega, la vicenda di Marcello, affetto sin da piccolo da epilessia, malattia con la quale convive conflittualmente fino a quando, ormai adulto, riuscirà a guarirne. La narrazione ha come doppio sfondo la Sicilia e la città di Milano, ambedue amate allo stesso modo dal protagonista: la prima con i suoi paesaggi incantati e solari e il suo ritmo lento e torpido, la seconda alacre e frenetica, con i suoi rigori e le sue brume. In filigrana, si legge un messaggio di speranza per tutti coloro che, come Marcello, lottano per uscire dal tunnel di una devastante malattia qual è l’epilessia e più in generale un invito a non demordere mai di fronte alle difficoltà della vita.
Acquistando una copia di questo libro sostieni con 1 euro Fondazione Humanitas per la Ricerca.
A Milano, il 29 novembre 1946, Rina Fort uccide la moglie e i tre figli del suo amante. Questo delitto desta molto scalpore all’epoca, anche per la violenza dell’esecuzione in modo particolare sui bambini, uno di appena 10 mesi.
Giovanna Ferrante, grande esperta meneghina, si cimenta per la prima volta in un genere del tutto nuovo per lei: il noir.
Lo fa da abile narratrice, trasformando qui una storia veramente accaduta in un page-turner che lascia senza fiato, che interroga le coscienze, che scava negli anfratti più bui del cuore umano.
Quarta di copertina
Mi chiamo Rina Fort.
Stasera ucciderò una madre e i suoi tre figli.
Mi aspetto il tuo giudizio tagliente, lettore, e giustamente: sto per diventare una crudele assassina.
Ma se hai un minimo di pietà, ascolta prima la mia storia.
Una storia di «troppo» la mia.
Troppa solitudine, troppo desiderio di abbracci, troppa vita macilenta, troppo amore… che è rosso come il sangue.
Biografia dell'autore
Giovanna Ferrante è scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice di trasmissioni radiofoniche. Milanese, innamorata della sua città, impegnata nel sociale, nel 2007 le è stato conferito l’Ambrogino d’Oro.
Ha pubblicato con Àncora molti libri di successo.
Le tecnologie digitali stanno trasformando interi settori dell'economia ed hanno riflessi rilevanti sulla società ed i sistemi democratici. Il settore finanziario, ed in particolare il mercato dei servizi di pagamento, rappresenta un esempio delle potenzialità innovatrici delle tecnologie digitali: intelligenza artificiale e machine learning, soprattutto. La ricerca condotta da Astrid-LED, coordinata da Claudio Giannotti ed Antonio Perrucci, con il concorso di esperti di diverse discipline e di manager di importanti aziende del settore, esamina i diversi profili della relazione tra tecnologie digitali e sistemi di pagamento: economia, finanza, tecnologia, mercato e concorrenza, regolazione. Il quadro che emerge è di un processo di transizione digitale tuttora in corso, per cui non è possibile - almeno ora - individuare con esattezza l'evoluzione finale degli assetti di mercato e concorrenziali dei sistemi di pagamento. Di certo, è già mutato il panorama competitivo, con il ruolo assunto dalle grandi piattaforme digitali e dalle nuove forme di impresa (Fintech, Neobank, Techfin). Nella dimensione della platform economy, si stanno modificando le catene del valore, i modelli di business e di servizio. Emerge, tra l'altro, il mismatch tra il valore dei paga -menti digitali per "coloro che li utilizzano" (la clientela retail che paga e i merchant che incassano) e per "coloro che li offrono" (le imprese del settore, differenti per caratteristiche, dimensione e natura). Nel processo di trasformazione digitale, la regolazione assume una funzione di rilievo, a diversi livelli: settoriale (Digital Finance Package), orizzontale (la disciplina delle piattaforme digitali), in materia fiscale e tributaria, con riguardo innanzitutto alla disciplina delle esenzioni.
I beni ecclesiastici rappresentano la componente più significativa del patrimonio culturale italiano. Un capitale immenso, che però deve fare i conti con la sfida della secolarizzazione e con la complessità istituzionale e organizzativa degli enti ecclesiastici. In mancanza di interventi efficaci, i suoi tesori rischiano soluzioni improprie o, peggio ancora, di cadere in rovina. La posta in gioco è altissima: in che modo la società civile, il volontariato e gli enti pubblici possono concorrere a proteggere e valorizzare questo patrimonio? Dopo un primo volume dedicato al quadro normativo sui beni culturali ecclesiastici e alle attività svolte dalle Fondazioni per individuare le situazioni più critiche e stabilire un insieme di buone prassi, questa seconda tappa della ricerca offre un quadro organico utile a meglio individuare i problemi in gioco e le possibili soluzioni, oltre che a riflettere sul ruolo di stimolo e supporto che le Fondazioni, in ragione della propria esperienza e della prossimità con le comunità di riferimento, possono svolgere presso i principali attori istituzionali, in particolare le autorità ecclesiastiche e il sistema pubblico statale, regionale e locale.
Con semplicità di linguaggio e lo sguardo fisso sul presente, assumendo come riferimento il prezioso Compendio redatto dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, nonché i più importanti documenti magisteriali dalla Rerum Novarum alla Fratelli tutti, l'autore presenta e ci introduce ai contenuti principali della Dottrina sociale della Chiesa. L'obiettivo non è solo quello di illustrare e attualizzare i temi e le riflessioni sui diversi argomenti dello stesso Compendio, ma soprattutto quello di stimolare molti a "rimboccarsi le maniche" affinché ognuno possa offrire il proprio contributo alla costruzione di una società "alternativa", dove Dio e la vita dell'uomo, dal concepimento alla morte naturale, siano nuovamente rispettati, venerati e onorati.
L’oggetto predica: titolo semplice quanto enigmatico.
L’idea di proporre una serie di meditazioni sui vangeli domenicali e festivi a partire da oggetti quotidiani prende spunto dall’esperienza vissuta e condivisa negli oratori, comunità parrocchiali, attività giovanili, insegnamento.
Immagini, cose, storie: sono parte della nostra quotidianità. Simboli, oggetti, parabole: sono elementi del Vangelo, della liturgia. Perché dunque non mettere in relazione i due aspetti?
Un agile volume di consultazione e anche di riflessione personale per catechisti, insegnanti, presbiteri.
Conoscere da vicino - o ritrovarsi accanto, più viva che mai - una figura monumentale eppure accessibile come quella di Carlo Casini dà corpo alla parte migliore di noi, quella che tante volte abbiamo solo scorto da lontano, talora frequentato e visto all'opera, di certo desiderato come un invincibile anelito della volontà, del cuore, dell'anima. In queste pagine Carlo ci parla attraverso decine di testimoni diretti della sua ricchissima vita come se potessimo ancora ascoltarne la limpida voce, sentire posarsi su di noi i suoi occhi trasparenti e benevoli, lasciarci interrogare dalle parole semplici, profonde, dirette che ha sparso a piene mani. È tutto qui, dentro un libro corposo nella voluminosità ma più ancora nella sostanza di ciò che il loro vero protagonista ci dice ancora, ridestando quel che ognuno è chiamato a essere. Sono pagine che non fanno sconti, né lasciano le cose come prima di aprirle. Tra le mani abbiamo infatti uno di quei rari libri capaci di cambiarci, di incidere in profondità, di tracciare una linea, prodigo com'è di idee, spunti, analisi, inviti a cambiare la nostra vita e, a cerchi concentrici, gli altri, e la società intera.
Mediante la descrizione del vissuto interiore di santa Teresa d'Avila, la più grande mistica spagnola di tutti i tempi, l'autore giunge a svelare le reali «profondità» in cui una persona entra in dialogo con il Creatore, al pari di un sincero dialogo fra «due amici» o fra «due amanti». Dopo la lettura di questo saggio, non si potrà più equiparare la preghiera a una mera espressione poetica o creativa, bensì la si dovrà considerare per quel che essa è: la relazione dell'essere umano con Dio nel «centro» dell'anima.
Forte della sua esperienza di teologo, vescovo e prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Müller racchiude e ci consegna, in un unico quadro, note, riflessioni e osservazioni di tutta una vita, sull'origine, l'essenza e la missione del successore di Pietro. Nasce così un'opera imponente che, in un tempo in cui sembra dominare molta confusione sulla figura del papa, offre un contributo determinante per una corretta comprensione del ministero petrino, ufficio unico al mondo che nel corso dei secoli fino ai nostri giorni ha sempre provocato grande devozione e forti critiche a un tempo, dentro e fuori la Chiesa. «Occorrono giudizio spirituale e discernimento su un'istituzione divina che può essere, sì, oscurata dalle debolezze e dai peccati dei suoi ministri e persino screditata ma mai fino a farla sparire. La critica priva di amore finisce per disgregare. L'amore senza critica non è altro che una stucchevole lusinga. Il supremo ministero che Gesù ha conferito a Pietro e ai suoi successori si contraddistingue proprio perché il suo titolare non si gloria della sua dignità, ma rimane all'ombra del Signore e lo segue».
A Lugano, nella villa di un banchiere egiziano legato ai Fratelli Musulmani, gli inquirenti svizzeri hanno sequestrato un documento rimasto segreto per vent'anni: il "Progetto" questo è il titolo per "stabilire il regno di Allah in tutto il mondo". Da quando a Roma fu posata la prima pietra della Grande Moschea nel 1984 l'Europa è stata posta al centro di questo "Progetto". In Francia sono state costruite più moschee in 30 anni che tutte le chiese in un secolo. Bruxelles è stata trasformata nella "base dei Fratelli Musulmani" del Vecchio Continente e l'Italia è il paese dove hanno investito di più. Giulio Meotti racconta questo "Progetto" di conquista organizzato dai regimi islamici ai danni di un'Europa di cartapesta pronta alla sottomissione. Postfazione di Richard Millet.
Edgar Morin, uno dei pensatori più importanti del nostro tempo, è stato anche protagonista degli eventi che hanno segnato la storia mondiale, sia con l'azione sia con il pensiero. In questo piccolo ma profondissimo libro riflette, con la sua irripetibile originalità, sul trauma della guerra tornata a devastare il cuore dell'Europa, attraverso l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. "Ho scritto questo testo - osserva Edgar Morin - affinché queste lezioni di ottant'anni di storia possano servirci a comprendere l'urgenza di lavorare per la pace ed evitare la peggiore tragedia di una nuova guerra mondiale."
Nel testo Michele Vietti, il "padre" della riforma del diritto societario del 2003 traccia, con l'apporto di Autori di primissimo piano, un bilancio della c.d. 'Riforma Vietti', dopo vent'anni di applicazione. La Riforma si è confermata nella sua ambizione di completezza sistematica: ha abbracciato diverse aree, dal penale, al processuale, all'organizzazione giudiziaria, all'ordinamentale, secondo un disegno idoneo a disciplinare in modo organico il settore delle società di capitale. La Riforma è stata lungamente attesa: i sessant'anni intercorrenti tra il periodo bellico e la globalizzazione hanno visto un cambiamento radicale anche del tessuto socio-economico, bisognoso di strumenti giuridici più idonei a perseguire interessi imprenditoriali completamente mutati. La Riforma ha mostrato una sua vis expansiva, cioè ha portato beneficio all'intero quadro normativo, facendo da propellente ad altre attività di svecchiamento e di risistemazione di interi settori dell'ordinamento (es.: materia tributaria, materia fallimentare, disciplina dei mercati finanziari e del TUB). La Riforma ha avuto il tratto della modernità: alcuni istituti hanno intercettato in modo pieno esigenze effettive del mondo della regolazione delle società di capitali, favorendone l'evoluzione. La Riforma si è rivelata flessibile, reggendo al tremendo impatto di una serie di crisi che si sono succedute dal 2008 a oggi e che nessuno poteva immaginare. La Riforma è stata vera: il suo percorso si è realizzato secondo una logica che ha condotto a riscrivere tutti gli istituti del Titolo V del Codice Civile.
La sofferenza e l'amore sono inspiegabilmente legati, poiché l'amore di Dio è dimostrato dal fatto che ha mandato Gesù per portare tutti nostri dolori sulla croce. Cristo ha affrontato ogni tipo di sofferenza e ha vinto per noi. Con Dio la sofferenza non è mai vana.
«Non ho cercato di scrivere un riassunto della fede cristiana. Abbiamo già a disposizione il Catechismo della Chiesa Cattolica e il suo Compendio, due strumenti insostituibili per l'insegnamento e lo studio dell'intera dottrina rivelata da Cristo e predicata dalla Chiesa. Questo libro è un catechismo della vita interiore. Intende indicare gli strumenti principali per penetrare nella vita spirituale; possiede un intento pratico, non accademico. Al tempo dei Padri della Chiesa, grandi catechesi accompagnavano i catecumeni durante la Quaresima per consentire loro di comprendere come il battesimo, che erano in procinto di ricevere, avrebbe cambiato loro la vita. Il presente catechismo, strutturato intorno ai sacramenti, alla preghiera, all'ascesi, alla liturgia, ha la stessa finalità: far sì che ciascuno prenda coscienza che il proprio battesimo è l'inizio di una grande conversione, di un grande ritorno al Padre». Per restituire a Dio il suo posto nella nostra vita e nella vita della Chiesa, il cardinale Robert Sarah non propone altra strada che quella del Vangelo: i sette sacramenti attraverso i quali Cristo ci tocca oggi costituiscono la cornice di questo straordinario itinerario spirituale segnato dall'autenticità e dalla forza missionaria.
Nel volume vengono esposte in modo sintetico, con un linguaggio chiaro e comprensibile, la metafisica di san Tommaso d'Aquino e quella di Karl Rahner, dalla quale si deduce direttamente un'etica di carattere relativistico. In particolare, l'affermazione della teoria dell'"opzione fondamentale" formulata dal gesuita, è stata considerata immorale da san Giovanni Paolo II perché «l'uomo potrebbe, in virtù di un'opzione fondamentale, restare fedele a Dio, indipendentemente dalla conformità o meno di alcune sue scelte e dei suoi atti determinati alle norme o regole morali specifiche». San Tommaso affermava che i filosofi si valutano in rapporto alla verità o falsità delle loro argomentazioni; dal confronto tra le tesi della filosofia tomista e di quella rahneriana emerge con evidenza che mentre il tomismo è una filosofia realista, il cui oggetto di indagine è l'analisi della realtà come è in se stessa, quella di Rahner è una filosofia antirealista, di origine cartesiana, che ha posto al centro della riflessione l'io umano e il suo pensiero.
Questa nuova traduzione con commento integrale permette di ricostruire nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli i legami di Yeshua ben Yosef (Gesù) con l'ambiente ebraico d'origine, di risalire al contesto culturale e spirituale dell'ebraismo in cui viveva e in cui si è formata la prima Comunità. Nelle Lettere di Shaul/Paolo viene proposta un'interpretazione del pensiero e dell'opera dell'Apostolo in accordo con la più recente linea di studi paolini, secondo la quale Shaul non è un convertito ma un convertitore, la cui missione è inserire i pagani nella storia della salvezza. Esaminate nel quadro del loro contesto storico, profondamente segnato dall'oppressione romana e poi dalla distruzione di Gerusalemme e del Tempio, le Lettere apostoliche costituiscono un prezioso documento sulla vita delle prime Comunità messianiche, quando ancora non esisteva frattura tra ebraismo e cristianesimo. L'Apocalisse, affascinante per la ricchezza del suo simbolismo, ma concretamente ancorata alla drammatica situazione storica, non invita a una fuga dalla realtà o a un compromesso con il potere, ma, al contrario, esorta a restare in attesa della Venuta. Nuovo Testamento. Una lettura ebraica è un'opera scrupolosa che studia con serietà i testi cristiani per comprendere come l'antigiudaismo si sia inserito in scritti originariamente giudaici, è un contributo al futuro del dialogo ebraico-cristiano e al raggiungimento della pace per tutta l'umanità.
25 storie da leggere ai bambini tutte le sere nel periodo che precede il Natale, quasi come un calendario dell'avvento. Sono racconti di vita quotidiana, che tuttavia hanno un aggancio con il senso cristiano della grande Festività. Storie illustrate con intensità, storie capaci di far sorridere, di far cantare e far gustare la bellezza della vita, dono di Dio; storie che commuovono e aiutano i bambini a riflettere e ad attendere con fiducia la nascita del piccolo Gesù. Età di lettura: da 6 anni.
Il futuro dell'Occidente è pagano. Siamo in un declino da spossatezza, barbarie e cancel culture. Sedici secoli di cristianesimo stanno per finire e oggi siamo testimoni di un'inversione normativa e filosofica che inaugura una nuova era; un'era che non sarà atea o nichilista, come molti credono, ma pagana. La cristianità ha esaurito il suo tempo lasciando spazio a nuove religioni, ad un politeismo che venera gli alberi, la terra, le balene. La transizione è brutale, difficile da accettare per i difensori di un'epoca in via di estinzione. Dovremmo rimpiangere i tempi passati quando il divorzio era proibito come così l'istruzione superiore delle ragazze? Dobbiamo vivere nella speranza che la cristianità risorga dalle sue ceneri affermando la sua forza morale? Chi vive in questa malinconica nostalgia è già stato cancellato da un mondo che, nel bene o nel male, ormai è cambiato radicalmente. Il grande Pan è tornato. Il cristianesimo deve inventarsi un altro modo per sopravvivere. Quello del semplice testimone. Dell'agente segreto di Dio.
«Esiste un luogo remoto, così remoto che il mondo intero sembra essersi dimenticato della sua esistenza. Lì sorge un villaggio che accoglie i bambini invisibili, quelli rimasti orfani, quelli che il mondo non vede. Quando si varca il cancello di questo luogo un po' speciale, si sentono risa e canti, voci piene di gioia e parole dolci. E poi un nome, che viene ripetuto infinite volte ed esce dalla bocca di ogni bambino come una musica: "Babajé", che vuol dire "papà mio". Quella che segue è la storia di quel villaggio. È la storia delle persone che lo abitano ed è anche la mia. Io sono "Babajé"». Quasi vent'anni fa ad Adwa, nell'Etiopia settentrionale, Romagnoli riesce a realizzare il suo sogno: costruire il Villaggio dei bambini, un rifugio sicuro per i "bambini invisibili", quelli che il mondo ha dimenticato... "Babbaiè" (papà mio) è il grido di gioia che lo accoglie ogni volta che rientra, ma dallo scoppio della guerra civile nel Tigray, tornare è diventato impossibile, e inviare aiuti sempre più arduo. In queste pagine, lo stesso Romagnoli racconta la storia di quel villaggio, la storia delle persone che lo abitano, dei bambini che ha accolto e aiutato. Un viaggio emozionante nelle vite di chi si aggrappa alla speranza. Con una semplicità che arriva dritta al cuore, questo libro racconta un'avventura folle e straordinaria, che da oltre vent'anni offre sostegno e speranza ai più deboli del Tigray, regione etiope flagellata dalla siccità, dalle malattie e da un'atroce guerra civile.
Non abbiamo fatto nulla per mitigare il riscaldamento climatico. Fra attese, rinvii e altre scuse, le conferenze sul clima sono fallite una dopo l'altra. Nel corso dei secoli, i mari si sono alzati di 65 metri. Il libro racconta a distanza di mille anni, dunque nel 2872, il viaggio intrapreso, sempre per scommessa, da un aristocratico inglese sulle orme di Phileas Fogg nel 1872, protagonista del romanzo di Jules Verne "Il giro del mondo in 80 giorni", pubblicato nel 1873. Ogni tappa del viaggio, in mongolfiera, in otto puntate è corredata da una serie di mappe dei luoghi attraversati e da una scheda di approfondimento scientifico. Il libro alterna tre linguaggi e livelli di lettura che dialogano tra loro: la dimensione narrativa del viaggio immaginario, la dimensione scientifica della geografia fisica e umana del mondo nell'Antropocene, il linguaggio cartografico, con tutta la sua carica di visualizzazione intuitiva.
Probabilmente accadde davvero: nella Polonia del '39, un disperato quanto solidale esodo di bambini rimasti soli, in cerca di un luogo di pace. Polacchi, tedeschi, ebrei, nessuna differenza tra loro. Sorelle come madri, piccoli ladri di fattorie deserte, ragazzini come maestri; un primo amore che cerca di nascere. E con loro anche un cane che per pietà hanno sfamato: insieme, come un unico corpo sottoposto alla prova della guerra. Brecht racconta un'infanzia orfana, di genitori, di riferimenti, di luoghi, di strade da percorrere. Un'infanzia affamata, in viaggio per la costruzione di una comunità fondata sui legami forti, sugli affetti, sulla solidarietà. L'infanzia come vittima prima e principale di ogni guerra. Età di lettura: da 8 anni.
«Una persona stupida è una persona che causa danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita» Terza legge fondamentale.
Un vero e proprio Evangeliario tascabile che pur nella semplicità della veste grafica racchiude la solennità e la ricchezza straordinaria del fondamentale libro liturgico. Sono raccolti i brani del Vangelo della liturgia quotidiana festiva e domenicale (secondo il ciclo liturgico A) e feriale per l'anno 2023. Papa Francesco non smette di ricordarci che «il Vangelo ha la forza di cambiare la vita! Esso è la Buona Novella, che ci trasforma solo quando ci lasciamo trasformare da essa. Ecco perché vi chiedo sempre di avere un quotidiano contatto col Vangelo, di leggerlo ogni giorno, un brano, un passo, di meditarlo e anche portarlo con voi ovunque: in tasca, nella borsa». La lettura assidua, unita alla meditazione e alla preghiera, dei testi della Parola del Signore, fonte inesauribile di salvezza, è il nutrimento indispensabile ed efficace dell'anima per un fruttuoso cammino di santità.
In tempi di confusione e disorientamento, un tentativo di bilancio e una speranza... La sterilità della comunità ecclesiale contemporanea fa temere per la sopravvivenza (almeno nel mondo occidentale) del cristianesimo. L'autore esplora le cause di questa crisi, passando in rassegna i principali documenti emanati dalla Chiesa a partire dal Concilio. Tale rassegna è l'occasione per l'invito ad un esame di coscienza, dal quale emerge che la crisi dell'evangelizzazione è il frutto dell'infedeltà collettiva della Chiesa all'ascolto della Parola. L'autore intravede la speranza di un futuro in due recenti iniziative di Papa Francesco, che sono: 1) l'invito, rivolto alla Chiesa, di ritrovare la propria costituzionale «sinodalità»; 2) la sua raccomandazione di preparare i giovani al matrimonio attraverso la proposta di un catecumenato matrimoniale, che postula la reinvenzione del catecumenato battesimale (già invocata dal Vaticano II), e dell'intero processo di iniziazione cristiana degli adulti. L'autore conclude proponendo un progetto di plantatio Ecclesiae, radicato nel rilancio dell'ascolto della Parola.
"Benvenuti nell'intimità del vostro cervello!" È il saluto con cui Dehaene accoglie il lettore in questo libro, un autentico viaggio nel nostro organo della mente e della coscienza. In effetti, le cento immagini incluse ci raccontano, con una vividezza inimmaginabile anche solo pochi anni fa, quasi tutto ciò che siamo, noi e la nostra personalità, i nostri ricordi e la nostra storia. Lo straordinario sviluppo di tecnologie come la risonanza magnetica funzionale ha reso trasparente la volta cranica. Possiamo guardare al suo interno mentre le diverse aree cerebrali si attivano e si trasformano in sintonia con i nostri pensieri. Dehaene è stato un pioniere in questo sviluppo, e già ai suoi esordi da scienziato si era prodigato per capire dove alcune capacità proprie dell'uomo, come il linguaggio e l'aritmetica, risiedono nei pochi millimetri superficiali della corteccia cerebrale. Così la nostra mente, da entità complicata, è diventata semplice come un'immagine. Anzi come queste cento immagini.
Il volume vuole rievocare tutti gli incontri del suo pontificato. Sfogliando queste pagine si può davvero ripercorrere quindici anni di pontificato e di storia. Se ne ricava una visione in trasparenza, in cui acquista senso e qualità la serie di azioni e di incontri quotidiani. Opere e giorni di un pontificato: non successi facili, trionfali, definitivi; ma un cammino lento, faticoso. Nelle azioni di un uomo pesano sempre i segreti della sua anima. Che sono tanto più determinanti, quanto più altra è la missione a cui è chiamato. Altri ne raccoglieranno i frutti: Paolo VI ha avuto il compito di seminare. Solo il tempo potrà dire se egli sia riuscito, nonostante o magari proprio grazie a esitazioni e contraddizioni, ad avviare qual rinnovamento che era di vitale importanza per la Chiesa del suo tempo. Lui è andato all'incontro con l'uomo. Ogni in-contro, per Paolo VI, voleva dire unità, armonia, amicizia. Voleva dire "Chiesa". Voleva dire, soprattutto, offrire a tutti "occasione di cercare e di trovare il Signore" (21 luglio 1965). Tutti gli incontri del pontificato di Paolo VI dal 1963 al 1978 con relativo indice onomastico.
Il Messale delle domeniche e feste 2023 è pensato per aiutare a partecipare attivamente alla liturgia, grazie alle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del nuovo Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino all'ultima domenica di dicembre 2023. Le letture e il Vangelo sono introdotti da brevi spiegazioni per chi vuole preparare o continuare a casa la riflessione sulla Parola. Le introduzioni alle celebrazioni, le preghiere dei fedeli e i commenti alle letture e al Vangelo sono curati da Domencio Cravero.
Tre donne - un'innamorata, una giovane madre, una senzatetto - s'incontrano per caso ai piedi di una statua della Vergine. Parlano del più e del meno, si scambiano consigli, si confidano le loro rabbie e le loro follie. Evocano i loro ricordi d'infanzia. La giovane madre aveva giurato a se stessa, da piccola, che da grande sarebbe diventata Maria: ed eccola qui ora, incinta, senza saper come, meravigliata che le sia riuscito così bene. Ma quando la nascita del piccolo la immerge negli affanni della maternità, la giovane donna ritorna di notte per affidare il suo bambino alla statua. Come farle capire che diventerà una madre accettabile solo accettando di essere quella che è? Ai piedi di una Maria silente, le tre donne si districano tra illusioni, sogni infranti e nuda realtà. E se le loro parole senza concessioni finissero per ridare figura umana a quella schiacciante icona? Un testo pieno di humor e di saggezza in cui lucidità e tenerezza, esaltando la solidarietà femminili, ridanno il coraggio di esistere. Sono monologhi e dialoghi quasi romanzeschi che rasentano il surreale, il comico, l'assurdo. Vi affiorano i sapori dell'infanzia, il gusto dell'ideale, il retrogusto della disillusione, la crudeltà della realtà, la tenerezza della vita, ciò che è vano e ciò che è essenziale. Impossibile non riconoscere i tratti del volto di Maria. Una Vergine molto, molto reale.
Coltivare la terra, prendersi cura di creature viventi, stare all'aria aperta, fare un lavoro manuale, ascoltare i ritmi delle stagioni, comprendere le esigenze profonde di un fiore: gesti che ci fanno sentire bene e ci aiutano a capire meglio il nostro percorso. Sagge e silenziose compagne di viaggio, le piante hanno molte cose da insegnarci. Un manuale di vita, ricco di suggestioni e consigli di Gian Lupo Osti su come ritrovare il piacere di immergersi nella natura e rimettersi in contatto con la nostra parte più autentica. «Definisco il mio giardino, per nobilitarlo culturalmente, arcadico, ma alcuni amici dicono che da me ogni pianta è lasciata a se stessa: fa quel che vuole. Se devo definire in modo semplice il mio giardino ideale direi che questo ha come modello una radura piena di fiori in un bosco: si esce al sole dalla selva oscura e la suggestione un po' tenebrosa della foresta viene spazzata via dall'esplosione della luce, dei colori, dalla bellezza. Lo scopo del mio giardino è di riunirmi, di immergermi nella Natura».
La notizia del matrimonio colse quasi tutti di sorpresa. All'amico Cordiè, Delio scrisse l'11 febbraio 1936: «Ho anch'io questa volta la mia novità di carattere personale e privato, che servirà a giustificare il mio lungo silenzio: cioè, fra due settimane circa mi sposo: guarda un po', il Gatto si sposa: che te lo saresti immaginato?». Il nome di Emma Cantimori (nata Mezzomonti) suona familiare a quanti ne hanno apprezzato le qualità di traduttrice della classica e fortunata edizione italiana del Manifesto di Marx e Engels, pubblicata nel 1948 e tuttora in circolazione. Poco nota è invece la sua storia precedente a quell'impresa editoriale, al tempo del Ventennio e sotto l'occupazione tedesca a Roma. In quegli anni Emma ebbe una doppia vita, fu un'infiltrata del Partito comunista fra gli intellettuali fascisti, all'Enciclopedia italiana e all'Istituto di studi germanici, dove venne a contatto con personaggi come Giovanni Gentile e, soprattutto, Delio Cantimori, che sposò nel 1936. Nella vita di Emma e del marito il lavoro sull'edizione del Manifesto, tra il 1944 e il 1948, coincise con l'uscita allo scoperto dopo un lungo periodo di clandestinità. Il libro racconta per la prima volta la sua attività segreta protetta dalle rigide regole cospirative, ricostruendo così uno spaccato di storia della resistenza all'oppressivo regime fascista.
Esisteva un patto segreto di collaborazione e protezione tra le autorità romane in oriente e Saulo di Tarso, che noi conosciamo meglio con il nome di Paolo, il santo fondatore del Cristianesimo? Incontri nelle stanze segrete del potere, rapporti diplomatici confidenziali, corrispondenze riservate, complotti, banchetti imperiali, ritratti di protagonisti reali o immaginari (come Diotima, sacerdotessa di Artemide), lo scontro sotterraneo tra il dio padre e le dee madri: sono questi gli elementi attraverso i quali si snoda questo racconto, da Roma a Damasco, da Antiochia a Gerusalemme, per terra e per mare. Un romanzo costruito per quadri che, rispettando le fonti e il contesto storico, affronta il nodo della nascita tumultuosa della religione che ha deciso le sorti di almeno metà del mondo per due millenni. Con "La spia celeste", Cristoforo Gorno ricostruisce in maniera originale la vita di Paolo di Tarso, uomo e santo: da persecutore del Cristianesimo alla conversione sulla via di Damasco, dall'apostolato attraverso i paesi del Mediterraneo al suo arrivo nella Roma di Nerone, meta finale per la costruzione della Chiesa cristiana.
Con il registro comunicativo semplice e immediato che viene all'autore dalla sua quotidiana frequentazione del mondo giovanile, queste omelie introducono ai principali misteri della fede e documentano la profonda convenienza umana della proposta cristiana che non lascia fuori nulla della vita, neppure i suoi aspetti più umbratili e contraddittori. (Dalla Prefazione del Cardinale Angelo Scola). Fin dal suo diaconato presso le Parrocchie di Cerro Maggiore, San Vittore Olona e Cantalupo, don Davide Mobiglia è chiamato a predicare durante le celebrazioni liturgiche. Incomincia così a preparare per iscritto le sue omelie, suddivise in questa raccolta per periodi liturgici, testimonianza del percorso di un credo che si fa via via più essenziale e maturo in un giovane uomo sempre più afferrato da Cristo.
È tempo di rispolverare la statua esposta nelle nostre chiese. È tempo di darle un volto umano, perché la santità non è ciò che ci allontana dall'umanità, ma ciò che ci impegna infinitamente in essa. Così, Giuseppe di Nazareth non è un padre ideale, ma un padre concreto, travolto, come tutti i padri qui sulla terra, dalla vita che si dona attraverso di lui. E poiché suo figlio è il Figlio di Dio, la Vita in persona, è ancor più sopraffatto di noi, cercando di fare bene, senza dubbio, ma mai all'altezza del suo compito - come si può essere all'altezza dell'Altissimo? - e quindi dovendo sempre affidarsi al Padre eterno. Tra esegesi biblica ed esperienza familiare, Fabrice Hadjadj ci offre in dodici lezioni una piccola guida pratica, intelligente e leggera, per questi nostri tempi così incerti e precari, cercando delle risposte agli interrogativi più profondi ma anche pratici della vita quotidiana. Mostrandoci, così, che oggi come ieri, forse ancora più di ieri, la paternità è la prima e più forte delle avventure.
In occasione della ricorrenza dei 70 anni dall'Ordinazione sacerdotale del Papa emerito Benedetto XVI, il volume ripercorre il suo pontificato (2005-2013) attraverso una raccolta di testi in cui il Papa emerito ha manifestato la sua comunione spirituale con sant'Agostino. Il santo Vescovo di Ippona, insigne dottore della Chiesa riconosciuto come il massimo pensatore cristiano del primo millennio, con la sua spiritualità e dottrina, è stato per Benedetto XVI una guida e un punto di riferimento costante nella vita e nel ministero. Il libro, articolato in 8 capitoli, presenta gli elementi fondamentali della fede cristiana attraverso la sapienza di Benedetto XVI che, indicando la bellezza ineguagliata degli insegnamenti di sant'Agostino, apre degli squarci di luce. Se sant'Agostino è stato il suo faro spirituale, Benedetto XVI è stato uno specchio parabolico che ha rafforzato il fascio luminoso del faro per continuare ad orientare la vita dei credenti verso Cristo.
Il primo Atlante è il titolo di una poesia del 1980 dove Primo Levi gioca con i nomi, le forme e i colori delle tavole geografiche che lo hanno fatto sognare da ragazzo. Ma è anche una profezia e una definizione: il decennale, minuzioso lavoro di raccolta dei suoi testi, che qui vede compimento, è stato una lunga avventura di esplorazione in territori immensi, finora cartografati solo in parte.
Il percorso proposto intende preparare giovani e adulti al sacramento della confermazione. L’accompagnatore e il cresimando vengono coinvolti in un’esperienza di crescita nella fede e nella comprensione del sacramento, attraverso l’incontro con la parola di Dio, celebrata nelle azioni liturgiche e vissuta con un generoso servizio nella carità e nella comunione ecclesiale. L’itinerario, strutturato attraverso tre episodi evangelici (gli incontri di Gesù con Nicodemo, con la Samaritana e con i discepoli di Emmaus) e celebrazioni collocate nei diversi tempi liturgici, offre un’esperienza di incontro con Gesù che diviene "rivelazione" e che dona lo Spirito, con la molteplicità dei suoi doni.
Si deve guardare in faccia la realtà: il sacerdozio sembra vacillare. Certi preti sembrano come marinai la cui nave è stata sconquassata dalla violenza di un uragano. Annaspano e vacillano. Quando si viene a conoscenza di qualche episodio di abuso sui minori, non possiamo evitare di porci delle domande. Non si può fare a meno di avanzare dei dubbi. Il sacerdozio, il suo statuto, la sua missione, la sua autorità, sono messi al servizio di quanto c'è di peggio al mondo. Il sacerdozio è stato strumentalizzato per nascondere, insabbiare, e persino giustificare la profanazione dell'innocenza dei bambini. Talvolta, la stessa autorità episcopale è stata piegata allo scopo di pervertire e distruggere la generosità di coloro che desideravano consacrarsi a Dio. La ricerca della gloria mondana, del potere, degli onori, dei piaceri terreni e del denaro, è penetrata nel cuore di sacerdoti, vescovi e cardinali. Com'è possibile tollerare tali episodi senza tremare, senza piangere e senza metterci in discussione? Non possiamo fare finta che tutto ciò non esista, come se si trattasse soltanto di un incidente di percorso. Dobbiamo guardare il male in faccia. Perché tanta corruzione, sviamento e perversione? È giusto che ce ne venga chiesto conto. È giusto che il mondo ci dica: "Siete come i farisei: dite e non fate" (cfr. Mt 23,3). Il popolo di Dio guarda con sospetto i suoi sacerdoti. Chi non crede li disprezza e diffida di loro.
Sulla Sicilia, sin da tempi antichissimi, si sono riversate ondate di civiltà. Ma i Greci vi hanno lasciato un carattere indelebile, che fa parte della natura profonda di questa terra. Gli dèi non se ne sono mai andati dall'isola. Nelle campagne assolate nel cuore dell'estate, per le strade aggrappate ai pennacchi di roccia delle montagne siciliane si può ancora sentire Eracle chiamare le sue mandrie e Ulisse ridere del Ciclope. Nel tramonto di Agrigento, di Selinunte, di Segesta abitano ancora le processioni in onore degli dèi. Quando il giorno chiama la notte, nei teatri di Siracusa e di Taormina, il racconto del mito, nella rappresentazione delle tragedie, ritrova la voce potente che dovette avere nel V secolo a.C., in Grecia e nell'Occidente greco. Terra rifugio di dèi e di eroi, di ninfe e di filosofi, di mostri e di re, la Sicilia è l'incarnazione di quello straniamento magico e felice che tanto piaceva ai Greci. È la stranizza di un mezzogiorno d'estate, con i cortili risuonanti di voci e qualche buona storia da ascoltare e da raccontare.
Con "La muffa e le castagne. Biografia di Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, detta Madre Teresa di Calcutta", Michele Caccamo inaugura una nuova serie di ritratti di personaggi storici scritti nello stile della prosa poetica. Sarà un percorso immaginifico, tra finzione e biografia, tracciato nel tentativo di pensare il vissuto intimo, l'interiorità raramente colta dalle scritture ufficiali. In quest'opera, Madre Teresa viene narrata nel suo essere quotidiano, nelle sue titubanze, nelle sue paure. Un lavoro, quello intrapreso da Caccamo, che supera la struttura narrativa e si allinea a quella poetica, come già ha avuto modo di sperimentare nei volumi dedicati ad Anna Coleman Ladd e Alda Merini.
Il libro del Levitico è il centro, letterario e teologico, del Pentateuco. L'autore dopo anni di lavoro presenta in questa opera una nuova traduzione in Italiano dall'Ebraico (Massoretico) e dal greco (Septuaginta). La traduzione in italiano ha a fronte il testo originale in ebraico e greco. Il testo è corredato da note esplicative e da un ricco e approfondito commento dell'autore. Un volume unico frutto di studi e ricerche compiuti dall'autore in anni di lavoro.
C'è una santità molto evidente di alcuni uomini, ma c'è anche la santità sconosciuta della vita quotidiana: è quella testimoniata da Charles de Foucauld, che ha voluto imitare l'esempio della vita nascosta di Gesù a Nazareth. Frate Charles ha cercato di manifestare il Vangelo in maniera laboriosa e nascosta, nel silenzio in cui Dio dimostra la sua presenza nella forma di una "brezza leggera". Lui, che voleva "gridare il Vangelo con la vita", ha dimostrato che i gesti semplici possono parlare di Gesù.
Giochi e risate ti regalerà tantissimo divertimento travolgente. Battute, indovinelli, enigmi trabocchetto, test, rebus, quiz, sfide visive, prove di logica, freddure e molto altro. Sei pronto/a a metterti in gioco? Ogni risposta giusta vale un punto, quanti ne farai? Età di lettura: da 7 anni.
Economia e teologia possono influenzarsi a vicenda e generare buone pratiche. Ma devono sempre tenere d'occhio la valutazione del rischio. Non si tratta di eccessiva prudenza o ricerca del profitto a tutti i costi. Anche perché, citando san Giacomo, «la fede senza le opere è morta». Padre Giordano e il professor Pastorelli hanno proposto argomenti di un'attualità incredibile. Hanno riportato l'uomo al centro. Un incontro tra discipline diverse che può generare una concezione dell'economia sana e solidale: un nuovo Umanesimo che non avrebbe nemmeno bisogno di troppe etichette. Oggi si parla e si scrive di economia civile e circolare, Terzo settore, no profit, ecc. Tutte sfaccettature di una stessa medaglia: quella che dovrebbe ispirarsi al bene comune e al profitto che favorisce non solo chi si assume il rischio di impresa, ma anche il territorio e la comunità.
Il volume si propone di offrire una panoramica sintetica, ma completa, di tutta la problematica teologico-giuridica che ruota intorno al sacramento dell'Ordine. Il volume si compone di 8 capitoli, per un totale di circa 190 pagine. Dopo i primi due capitoli, di carattere generale, nei quali si illustrano il dato biblico-patristico e lo sviluppo e la natura del celibato ecclesiastico, si passa al capitolo terzo, che affronta i nodi teologici, soprattutto il problema del carattere. Si passa poi alla parte più propriamente giuridica, con il IV capitolo che affronta la disciplina dell'istituto dell'incardinazione dei chierici. Quindi, a partire dal capo quinto e seguenti, si tratta l'esame della disciplina vigente. Il volume segue la sistematica del Codice e soprattutto, cosa che manca in altri volumi, affronta la problematica processuale legata alla dichiarazione di nullità del sacramento, la disciplina degli impedimenti e delle irregolarità e l'imposizione della pena della dimissione. Non è tralasciata la disciplina sull'istituzione dei chierici e l'esame (scrutinio) dei candidati, con l'esame della casistica desunta dalla prassi della Curia Romana.
I media hanno trasformato la giustizia in spettacolo, portando nelle nostre case notizie di indagini e processi attraverso giornali e telegiornali, salotti televisivi e talk show. E non si tratta purtroppo solo di informazione o di cronaca giudiziaria, bensì di una rappresentazione spettacolarizzata dove la corretta descrizione dei fatti viene sacrificata all'impatto sull'audience. Si dà vita in tal modo a una sorta di processo parallelo incurante delle regole e delle garanzie individuali, facendo leva sull'indignazione morale del pubblico e generando scandali. Nel tribunale mediatico il diritto rischia di rimanere imbrigliato nel giudizio dell'opinione pubblica, che trasforma automaticamente l'indagato in colpevole, negandogli il diritto alla presunzione d'innocenza, e travolgendo molti altri diritti fondamentali. Questo libro agile e penetrante mette in rilievo gli «effetti perversi» di tali dinamiche sull'esito del processo e indica le vie da seguire per far sì che la giustizia non rischi di perdere autonomia e credibilità.
Zelenskij è l'uomo del momento, ma se ne parlerà ancora a lungo: verrà ricordato come colui che ha compiuto la costruzione dell'identità nazionale ucraina, come il primo "leader online in tempo di guerra", che si è rifugiato nei social network anziché nei bunker, e come il presidente che ha trasformato la comunicazione in un'arma letale quanto i carri armati nemici. Con le sue dirette, infatti, è diventato la "variabile impazzita" capace di ribaltare un risultato dato per certo. Zelenskij ha applicato alla guerra competenze acquisite negli anni del cabaret e si è circondato di strateghi militari, di social media manager e di spin doctors, facendo di una propaganda innovativa, modellata sui canoni pubblicitari, lo strumento in grado di smuovere l'intero Occidente. Una cosa è certa: se nelle relazioni internazionali ci saranno un prima e un dopo Ucraina, nelle guerre ibride ci saranno un prima e un dopo Zelenskij. Prefazione di Salvatore Santangelo.
Mamma ti voglio bene è una frase semplice diretta, che tutte le mamme del mondo desiderano sentirsi dire dai propri figli, e tutti i figli possono pronunciare ogni giorno queste quattro luminose parole.
Fede e ragione non sono nemiche, ma alleate fedeli. La fede è anche frutto della ragione, ma il rapporto che esiste con la fede è diverso da quello che esiste con la scienza. In quest'ultima, infatti, tutto ciò che non è razionale va escluso, mentre nella fede si crea un rapporto di dialogo costante in cui la libertà gioca un ruolo fondamentale. La relazione all'interno della fede non è con un oggetto, come nelle scienze, ma con una Persona, come nell'amore. Nella fede la ragione moti-va la scelta e, come nell'amore, il comportamento è conseguenza della relazione. Tutto si riassume in quell'Io credo in Te detto faccia a faccia con Cristo. Da qui scaturisce una visione del mondo, dell'umanità, delle relazioni, di tutta la vita assolutamente originali. Tener fede alle quali è impegnativo, ma si può contare sulla Grazia e sul perdono dopo le possibili incoerenze. La fede diventa così un cammino sempre nuovo su una strada antica. La fede annuncia la vita per sempre: ora nell'incertezza e nella prova, un giorno nello splendore e nella gioia.
Sempre più il rapporto tra scienza e fede-filosofia suscita domande soprattutto nei giovani che si affacciano alla vita e cercano risposte chiare. Per questo formare i formatori anche su queste tematiche risulta molto importante per aiutare una crescita equilibrata e un rapporto con il reale il più completo possibile e che non escluda a priori quelle dimensioni che sfuggono alla scienza, per la natura stessa della scienza, e che cadono nell'orizzonte del pensiero filosofico e religioso-teologico. Il volume mira proprio a questo: fornire uno strumento agile ed essenziale a insegnanti di religione, e non solo, e a catechisti per aiutarli nel loro prezioso lavoro di formazione.
«Il presente Dizionario nasce da un senso di riconoscenza nei confronti dei latinisti italiani che ci hanno preceduto nel secolo scorso, dalla volontà di custodire il loro prezioso patrimonio scientifico e dall'ambizione di tenerne viva la memoria e di consentire ad una più ampia utenza di accedervi per constatarne ancora la freschezza e la vitalità. Un percorso che si snoda a partire dai primordi del Novecento per arrivare ai nostri giorni e che vede rappresentata l'intera splendida penisola italica in cui sono fioriti centri di eccellenza negli studi classici e dove si sono formate intere generazioni di studiosi favorendo il proliferare di contributi fondamentali nell'area filologica, linguistica e letteraria.» (I Curatori)
Ingegnere, uomo d'affari, diplomatico, finanziere Vaticano: non è facile trovare una definizione unica per Bernardino Nogara. Una volta, nel 1927, lui si definì «vecchio minatore». La sua carriera, da giovane ingegnere, cominciò infatti nelle miniere, prima nella sua Lombardia, poi in Galles e infine nei Balcani. Queste furono solo le prime tappe di un lungo viaggio, costellato da incontri importanti e da ruoli determinanti sulla scena nazionale e internazionale. Dalle miniere balcaniche Nogara arrivò a Costantinopoli, allora capitale dell'Impero ottomano, dove ebbe incarichi di rilievo per conto del governo italiano e divenne finanziere. Questa nuova dimensione, a cavallo tra affari, finanza e diplomazia, lo portò poi alla conferenza di pace di Versailles e a Berlino al Piano Dawes. Nel 1929, da Berlino si trasferì nella Città del Vaticano, chiamato da Pio XI a gestire le finanze della Santa Sede, posizione che il cattolico Nogara ricoprì per 25 anni. Nel 1958, alla sua morte, Giovanni XXIII definì Bernardino Nogara «servo buono e fedele»: una descrizione calzante, a patto di specificare che la fedeltà di Nogara non fu solo nei confronti della Chiesa o del Pontefice ma anche dell'Italia. Una doppia fedeltà che, con grande autonomia di giudizio, riuscì a gestire anche nei momenti più difficili. La sua biografia, ricostruita anche grazie a un'importante e in gran parte inesplorata mole di carte personali, non trascura la dimensione privata, essenziale per capire le motivazioni dell'azione di un uomo la cui opera ha sicuramente influenzato la storia d'Italia e della Santa Sede.
Nel corso del suo lungo e quieto regno Numa, il saggio e pio sabino che stando alla tradizione succede a Romolo, innova profondamente l'ordinamento giuridico di Roma. Il secondo re crea una miriade di norme organizzative e precettive, volte a garantire la pace nei rapporti tra gli uomini e tra loro e le divinità che popolano la città. Spiccano tra queste, accanto alle prescrizioni istitutive di collegi sacerdotali e di culti, le disposizioni legislative che reprimono la violazione dei confini attuata tramite lo spostamento o la rimozione delle pietre poste sugli stessi, la condotta della concubina che tocca l'altare o il tempio di Giunone e infine l'omicidio: graduando la sanzione a carico del reo in relazione alla volontarietà o meno dell'azione criminosa.
La memoria culturale romana, in un viluppo di ricordi e racconti, tramanda che Romolo dette il suo nome alla città che aveva appena fondato, diventandone il primo re. Convocati in assemblea gli avventurieri, predoni, esuli, schiavi e altri reietti che avevano deciso di seguirlo, per prima cosa fissò le regole giuridiche, convinto che solo questo vincolo avrebbe potuto unificare una simile turba in un nuovo popolo. Delle norme attribuite a Romolo questo volume ne affronta alcune fra le principali: l'obbligo di concedere asilo a chi volesse rifugiarsi in Roma, il divieto di percuotere alcuni stretti congiunti e quello generale di uccidere, la legge che imponeva di allevare tutti i figli maschi (ma delle femminine solo la primogenita), fino la costituzione del senato.
La profezia di Nietzsche si sta avverando, l'insegnamento del suo vicario Zarathustra ha attecchito nella nostra cultura occidentale. A poco più di un secolo dalla morte del filosofo tedesco, la civiltà cristiana sta scomparendo. L'uomo rinnega il suo Creatore e si sostituisce a Dio in un delirio di onnipotenza che lo porterà in breve tempo a compiere azioni incontrollate e incontrollabili in tutti i settori della vita: sociale, genetico, medico ed etico. La trascendenza e ogni ordine provvidenziale vengono spazzati via, si tenta di oscurare la Chiesa e il suo insegnamento, di estirpare le radici da cui sono nate la cultura europea e occidentale. Siamo agli albori di una nuova umanità.
Novità editoriale? Molto di più, un libro nuovo per impostazione e approccio. Un romanzo rivolto a tutti per riscoprire e approfondire i sacramenti dell'iniziazione cristiana: battesimo, cresima ed eucaristia. Non un libro di catechesi, ma una storia da leggere e da gustare. L'argomento affonda le sue radici nella più antica e luminosa tradizione della Chiesa, la mistagogia. Con avvincente stile narrativo e rigorosi riferimenti liturgici, la città di Vicenza vede intrecciarsi la storia di un prete del ’600 con il cammino di due fratelli catecumeni vissuti nel capoluogo berico secoli prima. Grazie al puntuale riferimento alle celebrazioni, ai testi delle orazioni e alle pagine bibliche, nel piacere di assaporare un romanzo che si dipana tra architetture sorprendenti, sacerdoti, catechisti e operatori pastorali potranno gustare anche la sostanza di un vero e proprio itinerario di iniziazione cristiana. In appendice vengono inoltre proposte delle schede catechetiche con indicazioni per un utilizzo del romanzo in chiave pastorale.
È vero, su Giuseppe, artigiano di Nazareth, i Vangeli non ci offrono molte informazioni. Ma ci dicono l'essenziale: che fu un uomo giusto, che fu lo sposo di Maria, che fece da padre a Gesù, dai contemporanei ritenuto suo figlio a tutti gli effetti. Proprio la considerazione dei lunghi anni da lui vissuti con Maria e con Gesù, nella partecipazione alla vita di una famiglia umanamente ricchissima per la qualità delle persone che la componevano, permette all'autore di delineare con efficacia e profondità la fisionomia di san Giuseppe. Un uomo capace di integrare nel suo progetto di vita la dimensione del dialogo con il Mistero; di accogliere il compito della paternità esercitandolo in modo inatteso e inedito, eppure verissimo; di accettare la verginità come sfida ad una intensità ancora più totalizzante per il suo amore sponsale nei confronti di Maria e del suo amore paterno nei confronti di Gesù. Ne risulta un quadro lontano da ogni fantasioso sentimentalismo, che fa di Giuseppe una figura nella quale è utile a ciascuno di noi rispecchiarsi, per ritrovare il desiderio di una solida e reale umanità.
I Dieci comandamenti sono comunemente considerati un insieme di divieti e di proibizioni ormai superato, quando invece sono tutt'altro: sono un atto d'amore di Dio Padre portato a compimento da Gesù. Inoltre, e questa è stata una constatazione amara, in troppi (credenti) si concentrano sul fatto che la legge dell'amore di Gesù comprende e supera la legge morale condensata nei Dieci comandamenti, e si finisce con il dire che non serve conoscere, l'importante è vivere e amare. Ma come si ama se non si conosce bene cosa è veramente giusto, bello, buono, degno dell'uomo, di se stessi e degli altri? La risposta è nei Dieci comandamenti che continuano a darci indicazioni precise, chiare, opportune e indispensabili per distinguere ciò che è bene da ciò che è male e che ci indicano chiaramente come percorrere il cammino della vita. È ovvio che non basta conoscerli per viverli; ma è necessario maturare e conseguentemente metabolizzare la consapevolezza del loro valore positivo e della loro attualità. Da qui nasce il mio desiderio di scrivere un libro che ha come protagonisti i Dieci comandamenti e le mie riflessioni su di essi, con l'obiettivo di far conoscere a tutti l'attualità, la bellezza e la fecondità del Decalogo.
Questo mondo di orfani vaganti senza punti di riferimento né vie di accompagnamento, è questo mondo a ricordarci l'urgenza di poter trovare un padre umano che ci educhi alla filiazione divina, un uomo che lo Spirito Santo ha reso capace, nell'obbedienza silenziosa, di formare umanamente il Figlio di Dio. Non l'ha fatto solo per Gesù: lo ha fatto per Gesù in nostro favore. Perché è per noi che il Figlio di Dio ha vissuto con lui. E ora la compagnia paterna di Giuseppe di Nazaret ci è offerta, silenziosamente, quasi come lo sguardo di un mendicante, per continuare assieme a Maria la sua grande opera di far crescere Cristo come Figlio di Dio nella nostra umanità, in tutta la nostra umanità, e per l'intera umanità.
Il Rosario Mariano è uno straordinario strumento di realizzazione spirituale che attraversa con la sua presenza gli ultimi secoli del Cristianesimo occidentale accompagnando la Chiesa in ogni momento, anche i più difficili, della sua storia. Per seicento anni, il profondo, lento, ritmico e amoroso scandire della Corona ha unito, in una catena sacra, grandi e piccoli, Clero e popolo, santi e peccatori; ha accompagnato meditazioni e battaglie, ispirato i più alti momenti della mistica e della contemplazione così come le vicende e le vicissitudini della vita quotidiana, divenendo, accanto al Santo Sacrificio della Messa, uno degli elementi maggiormente caratterizzanti della vita cattolica. Lo scopo di questo saggio è quello di dimostrare l'immensa profondità della pratica del Rosario, la cui ampiezza anche intellettuale può sbalordire e stupire. Un oceano di significati, simboli, perfette corrispondenze, armonie e, soprattutto, strumenti operativi di realizzazione spirituale, che trascendono sia la piatta prospettiva del razionalismo teologico sia la pur rispettabile, benché a volte limitata, prospettiva devozionale. Si tratta, in ogni caso, di studi e riflessioni che non esauriscono il contenuto del Rosario, il quale, proprio perché pratica spirituale, può essere compresa solo praticandolo. Prefazione di Tognetti p. Serafino.
Lo studio di filosofia delle religioni, della sua riflessione fenomenologica sull'approccio al sacro e sull'esperienza religiosa, intende offrire le condizioni per tracciare temi e aspetti comuni a tutte le religioni e filosofie di vita, all'insegna di un'analisi incentrata sulla ricerca di una concordanza di valori, di scelte etiche consapevoli e universali, nella dinamica espressiva di coinvolgimento della persona nel suo aprirsi al divino con correttezza interpretativa. Ne deriva l'ineludibilità di un impegno condiviso d'intenti, di aperture di rispetto dell'altro-che-crede-da-me, nella consapevolezza esistenziale e di coscienza morale, di una realtà trascendente, concepita come Essere Eterno (religioni) o sacralità di pienezza (filosofie di vita). Non manca la riflessione per una possibilità d'incontro comunitario tra i rappresentanti dei diversi credi del mondo all'insegna dell'intesa universale, in nome della volontà di scelta ontologica e assiologica, dell'attestazione del trascendente, della dignità dell'uomo, in uno sguardo più ampio di ciò che è l'ideologica strumentalizzazione esistenziale soggettiva del proprio credo. Questo studio filosofico-religioso è sostenuto dall'intenzione di fare chiarezza sugli elementi e sui paradigmi che accomunano le diverse esperienze religiose nel loro intento di unità, nella molteplicità di approcci e di prospettive, per estensioni storico-etiche di rispetto, di pace e per la realizzazione dell'interiorità umana. In questo senso, la trattazione sviluppata offre una prospettiva filosofico-ecumenica.
«Riscoprire la grazia della quotidianità»: è così che Papa Francesco ci esorta a trovare un nuovo gusto rispetto alla vita di tutti i giorni. Nasce così L'oggetto predica in una nuova Collana di sussidi didattici per l'insegnamento della religione cattolica, la predicazione, la catechesi, l'annuncio del messaggio cristiano. Un ciclo di meditazioni sui vangeli domenicali e festivi vissute a partire da oggetti della vita quotidiana. Ogni cristiano è chiamato, in virtù del proprio battesimo, ad annunciare il Vangelo. Gesù stesso ha predicato il Regno di Dio a partire da esempi tratti da una quotidianità che ha visto l'incontro tra l'uomo e Dio (la vigna, le pecore, la torre, la senapa...): per il Figlio di Dio tutto è importante ed è occasione per parlare di Lui. Con un linguaggio semplice e familiare, ma profondo, L'oggetto predica offre spunti di riflessione e crescita spirituale per tutti: ragazzi del catechismo, catechisti, insegnanti, preti e chiunque desideri partecipare del grande dono dell'annuncio del Vangelo.
Un libro pieno di speranza: la storia dei fratelli Gravina, tre vulcani della gioia. Affetti da una malattia invalidante affrontano morte chiamandola "la nostra festa".
«Porre il problema della morte in modo tale da rendere possibile una risposta della fede». È questa la sfida lanciata dal breve ma incisivo lavoro di Eberhard Jüngel. La morte, interrogata nel suo carattere filosofico-antropologico, manifesta il proprio carattere di «enigma», come ciò che aliena da sé l'essere umano e allo stesso tempo ne è la proprietà più intima: «Tutti gli uomini sono mortali». A fronte della visione platonica della morte quale «festa della libertà» - ciò che libera l'essere umano da quanto lo incatena -, il compito della fede è offrire una risposta all'enigma della morte, indagando e custodendo il suo carattere di «mistero». In un puntuale itinerario biblico, dall'Antico al Nuovo Testamento, il teologo di Tubinga ritrova nella morte di Gesù la chiave per comprendere il senso della morte per l'essere umano: quella che in Gesù è la «morte della morte» diventa la vita del cristiano. La risurrezione del Crocifisso dice come Dio si identifica con Gesù morto e nell'evento della suprema «irrelazionalità» apre una nuova relazione con l'umano. Come la risurrezione rivela la verità della morte di Gesù, così la risurrezione finale redimerà la «storia vissuta» di ciascuno in un «presente eterno» in Dio.
Fin dalla più remota antichità, che fosse scritto su tavoletta d'argilla, papiro, pergamena o carta, il libro è servito a trasmettere informazioni, idee, racconti, poesie, preghiere, leggi, contabilità e tutto ciò che di scritto potesse essere letto. Ma il cammino che porta il libro sotto gli occhi del lettore è lungo e complesso e presuppone la collaborazione di una quantità di artigiani che concorrono alla realizzazione dell'oggetto finito. A condurlo per mano lungo questo percorso è il libraio, cioè il commerciante che fin dall'antichità organizza uno stuolo di scribi, copisti, fabbricanti di pergamena, miniaturisti e rilegatori per ottenere il prodotto finito che toccherà a lui vendere. Per vari secoli, nonostante l'avvento della carta e la grande invenzione della stampa, il suo ruolo non cambierà e il libraio, ma forse sarebbe meglio chiamarlo "uomo del libro", assolverà di volta in volta le funzioni di editore, stampatore, distributore o negoziante. È solo nell'Ottocento che le professioni cominciano a diversificarsi e che la figura del libraio si distingue nettamente da quella dell'editore, del distributore e dello stampatore. In questo lavoro minuzioso e pieno di rivelazioni Jean-Yves Mollier ripercorre cinquemila anni di storia dell'attività libraria passando dalle tavolette sumere scritte in carattere cuneiforme alla minacciosa comparsa dei giganti del web, che occupandosi in maniera capillare e senz'anima del commercio del libro mettono in serio pericolo l'esistenza di un professionista dedito da sempre a veicolare cultura.
Il volume raccoglie sette lezioni che scaturiscono da una esperienza didattica concretamente vissuta e che intendono illustrare il contenuto delle prime tredici questioni della Summa theologiae per farne conoscere i contenuti e farli amare. Proponendosi come un omaggio deferente al magistero filosofico e teologico di Tommaso d’Aquino e come un atto di venerazione nei confronti della sua verità, Deus punta a mettere in luce i tratti fondamentali della metafisica tommasiana al fine di esibirne l'adamantina solidità e di mostrare, in definitiva, come la filosofia — dichiarata troppe volte morta per l’astenia moderna e postmoderna dell’eros che dovrebbe caratterizzarla e per la consunzione subita a causa dello smarrimento del suo specifico oggetto di riflessione — sia, in realtà, più viva che mai e continui a provocare l’uomo. Perché questi se ne accorga e torni ad essere consapevole dell’appello illimitato che tale disciplina gli rivolge, occorre aiutarlo ad ascendere speculativamente verso l’ordine di ciò che è primo, stimolando il suo desiderio di conoscenza nei confronti di quanto é superiore all’immediato e al contingente.
Il mondo intorno a noi sta cambiando rapidamente ed?è difficile fare chiarezza su alcune delle questioni più importanti della vita, come quella sul genere. Che tu sia un genitore, un insegnante, un responsabile dei giovani, un educatore o semplicemente un amico, questo libro ti può aiutare a guidare i più giovani in una cultura sempre più immersa nella confusione. Questa guida è uno strumento prezioso per comunicare l'insegnamento della Bibbia sul genere in modo chiaro e coerente. La prima parte si concentra sugli aspetti più critici durante le tre fasi principali della crescita. La seconda è una raccolta di risorse che forniscono spunti di conversazione per mantenere un approccio proattivo, dalla scuola materna fino al liceo.
Per qualità e quantità, i beni ecclesiastici rappresentano la componente più significativa del patrimonio culturale italiano. Tuttavia già da alcuni decenni questo immenso capitale religioso e artistico deve fare i conti con la sfida della secolarizzazione e con la complessità istituzionale e organizzativa degli enti ecclesiastici. In mancanza di interventi efficaci, i suoi tesori rischiano soluzioni improprie o, peggio ancora, di cadere in rovina. Se CEI e diocesi stanno reagendo con appositi uffici e azioni di sistema (come il censimento dei beni ecclesiastici, accessibile nel portale BeWEB), per gli ordini religiosi la situazione è più problematica. Eppure la posta in gioco è altissima: in che modo la società civile, il volontariato e gli enti pubblici possono concorrere a proteggere e valorizzare questo patrimonio immenso? Cosa si può fare per evitarne la dispersione e avviare invece una gestione corretta e sostenibile? Dopo una attenta e completa ricostruzione del quadro istituzionale e giuridico, il volume muove dalla rassegna delle esperienze maturate da alcune fondazioni per individuare gli ambiti più rilevanti o più critici degli interventi posti in essere e stabilire un insieme di buone prassi.
Alla Camera dei Deputati è in discussione la proposta di legge - relatore l'on. Bazoli - di legalizzazione dell'aiuto al suicidio e della eutanasia, sulla scia della sentenza n. 242/2019 della Corte Costituzionale, intervenuta sul "caso" Cappato/dj Fabo, e di sentenze di giudici ordinari che ne hanno ampliato le maglie, già larghe. In parallelo, l'Associazione Luca Coscioni ha raccolto le firme per il referendum (parzialmente) abrogativo della norma del codice penale che punisce l'omicidio del consenziente, confermando la considerazione della vita come un bene disponibile: la Consulta dovrà valutare l'ammissibilità costituzionale del quesito. Il volume fornisce una lettura, agganciata al quadro normativo, dell'oggetto del referendum, prospettando che cosa ne conseguirebbe in caso di approvazione, e fornisce al tempo stesso un commento, articolo per articolo, della proposta Bazoli all'esame del Parlamento, confrontando le più recenti acquisizioni mediche con le categorie adoperate per privare "legalmente" della vita un ammalato, o chi formula una mera richiesta di essere soppresso. Offre un quadro di quel che è accaduto negli ordinamenti, per es. i Paesi Bassi, al cui interno sono operative da anni disposizioni quali quelle che si vorrebbero introdurre in Italia. Prospetta nella piena applicazione della legge n. 38/2010 sulle cure palliative e in una vicinanza effettiva e affettiva al paziente e al sofferente l'alternativa in fatto all'iniezione letale, mentre sul piano politico individua in una diversificazione delle fattispecie incriminatrici una strada alternativa alla letterale esecuzione di quanto deciso nel 2019 dalla Corte Costituzionale. Inserisce quanto è oggetto di attuale discussione in un percorso culturale, giuridico e politico che non inizia adesso, e che in Italia ha conosciuto snodi significativi nel "caso" Eluana Englaro e nella legge n. 219/2017. Contributi di: Francesco Cavallo, Francesco Farri, Carmelo Leotta, Alfredo Mantovano, Andrea D.M. Manazza, Domenico Menorello, Daniele Onori, Roberto Respinti, Mauro Ronco, Giuliana Ruggieri, Angelo Salvi, Aldo Rocco Vitale.
Il sussidio della CEI "Lievito di fraternita", sulla formazione permanente del clero, è stato il filo conduttore dei ritiri mensili per il presbiterio della diocesi nell'anno pastorale 2020-2021. Si è partiti dalla consapevolezza che "per un presbitero la fonte a cui attingere per vivere il proprio ministero e farsi santo è il ministero stesso. Nel suo esercizio egli si forma, a partire da un legame pastorale e insieme sponsale con una chiesa particolare, che ha una sua storia, i suoi Santi, il suo Vescovo, i suoi preti, un suo territorio e una sua realtà sociale. La sventura che mai potrebbe accadere a un prete è quella di trascinarsi in un ministero esercitato in maniera puntuale, ritualmente perfetto e dottrinalmente completo, ma disincarnato sul piano delle relazioni umane" (Lievito di fraternità, cap. 2). Da qui l'importanza di recuperare, scoprendone le tante potenzialità ancora forse inespresse, le radici del ministero, che non sono solo di carattere spirituale ma anche di relazioni: con il Vescovo, con il presbiterio, con i Consacrati, con i fedeli laici. È stato perciò chiesto ad otto persone, ciascuno con le proprie caratteristiche di commentare i vari capitoli del sussidio. In questo lavoro tutto il materiale è messo fraternamente a disposizione dei tanti presbiteri, che vogliono lasciarsi conquistare dalla profezia della fraternità.
«Il mondo intero non è degno del giorno in cui il Cantico dei cantici fu donato a Israele». Rabbi Achivà commentava così l'eccezionalità di un poema difficilmente situabile, che oggi appartiene non solo al canone biblico ma alla letteratura universale. Poema erotico-pastorale che celebra l'amore umano? Dialogo d'amore tra Dio e il suo popolo? Colloquio intimo tra il Signore e ciascun essere umano? Chi sono l'amante e l'amata che fremono, palpitano e si toccano, e poi si rincorrono, si cercano, si perdono e si ritrovano? Verso dopo verso, sondando i segreti delle parole ebraiche originali, Teresa Forcades ci invita a un'apertura ermeneutica audace e arrischiata. Mentre ci restituisce il contesto storico e scandaglia le diverse traduzioni e le infinite letture offerte nel corso dei secoli, l'autrice commenta il testo in un'analisi tanto rigorosa quanto appassionata, e coglie nella ricerca d'amore che il Cantico mette in scena una sensibilità specificamente femminile, un nuovo posto per la donna e l'assoluta centralità del corpo e del desiderio, tanto umano quanto divino.
Il tema, su cui l’Autore è uno dei massimi esperti italiani, prende in esame il memoriale dell’Ultima Cena e il conseguente dibattito eucaristico, fino ad una ricostruzione/lettura inedita del miracolo di Bolsena e alla istituzione della festa liturgica. Centrale la presenza degli inni bolsenici e il loro commento teologico-musicale che presenta profondi momenti suggestivi di interpretazione contemplativa.
Le pagine scientificamente ricercate e documentate sono state scritte principalmente pensando al nipote adolescente al quale il nonno vuole offrire il suo cammino di fede.
Le Lettere cattoliche, la Didachè, la Lettera agli Ebrei e l'Apocalisse vengono qui lette nel quadro del loro contesto storico, profondamente segnato dall'oppressione roana e poi dalla distruzione di Gerusalemme e del Tempio. Le Lettere costituiscono un prezioso documento della vita delle prime Comunità messianiche, quando ancora non esisteva frattura tra ebraismo e cristianesimo. Nella stessa linea si interpreta anche l'Apocalisse, affasciante per la ricchezza del suo simbolismo, ma anche ancorata molto concretamente alla drammatica situazione storica, un'opera che non invita a una fuga dalla realtà o a un compromesso con il potere, ma, al contrario, esorta a restare in attesa della Venuta.
Nella Bibbia lo scenario in cui viene rivelato il Decalogo (erroneamente noto come i "Dieci Comandamenti") è il deserto: è dunque proprio in una situazione in cui manca l'essenziale per vivere ed è concreta la possibilità di morire che vengono donate le "parole di vita". Tra tuoni e lampi, una densa nube cala sul Sinay, mentre sempre più forte si ode nel silenzio circostante il suono dello shofar. Ha-Shem scende sul monte, Mosheh vi sale: ha così inizio il dono della Torah. "Faremo e ascolteremo" rispondono i figli d'Israele, a significare che l'ascolto delle Parole cresce man mano che esse si incarnano nella vita di ognuno, perché "di fronte all torah siamo tutti uguali, ma ognuno ode la sua voce in modo diverso".
Riflessioni tratte dalla quotidianità che offrono spunti per ripensare alla vita, alle relazioni e alla spiritualità. Una lettura per l'anima, che stimola ad assumere nuove chiavi di lettura, a produrre idee, a interrogarsi. Al tempo stesso, la golosità di queste pagine non va a discapito della leggerezza: le vicende raccontate in questo libro, pur affrontando tematiche impegnative, sono rese più digeribili grazie a un vivace condimento di semplicità, freschezza e un pizzico di umorismo. Un micio dalla sorprendente simpatia accompagna il lettore nell'assaporare i vari testi, facendo da guida nel corso di questa lettura.
"Lampada per i miei passi è la tua parola" (Sal 119,105). La parola di Dio che illumina il nostro cammino è una parola di amore, che ci invita alla comunione fornendoci così criteri validi per le nostre scelte. La prudenza è la virtù che discerne in ogni circostanza ciò che l'amore ci chiama a compiere qui ed ora. Contribuire alla riscoperta del ruolo centrale della prudenza è uno dei tanti meriti del Professor Livio Melina, che questo volume intende onorare. In queste pagine viene valorizzato il suo contributo sia al rinnovamento della teologia morale in generale, sia alla missione e alla promozione del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi su Matrimonio e Famiglia, che egli ha guidato in qualità di Preside per ben dieci anni dal 2006 al 2016. Questo libro raccoglie gli interventi sia di alte personalità di ambito ecclesiastico, che hanno condiviso un cammino importante con il Professor Melina, sia di alcuni suoi colleghi accademici dell'Istituto Giovanni Paolo II e di altre università, nonché di diversi docenti che sono stati i suoi dottorandi. Ognuno di questi contributi testimonia la fecondità di un insegnamento e di una vita al servizio della Chiesa.
Se Dio esiste non può essere ostaggio della cultura o dell'erudizione, deve essere comprensibile nella sua esistenza anche per chi non ha familiarità con dotte argomentazioni di carattere strettamente filosofico e scientifico. Attraverso le storie concrete delle persone, queste pagine fanno emergere come Dio sia inscritto nell'interiorità di ogni uomo e come e perché oggi non se ne trovi più traccia. Cos'è il male? Perché il dolore? Perché l'amare? Dove trovare il senso di ogni nascere per capire ogni morire? Dov'è Dio in questa "oscura selva" dell'umanità? L'uomo è in "sé stesso" prova dell'esistenza di Dio, molto più di tutto ciò che lo circonda, perché "egli stesso" è la via a Dio.
Costituente, deputato, ministro, sette volte presidente del Consiglio, senatore a vita, Giulio Andreotti (1919-2013) ha attraversato tutta la storia dell'Italia repubblicana, nonostante accuse, scandali, processi. La sua straordinaria longevità politica ne ha fatto il simbolo non solo della Democrazia cristiana ma della stessa «Repubblica dei partiti» che ha retto per un cinquantennio il nostro Paese. Questo volume, partendo dalle carte del suo archivio personale, prova a storicizzarne la figura, ricostruendone la formazione nella Fuci con le iniziali simpatie «radicali», il rapporto con Alcide De Gasperi dalla Resistenza alla presidenza del Consiglio, l'adesione alla Dc e la lotta tra le sue correnti, l'azione da ministro (alle Finanze, alla Difesa, all'Industria), le relazioni con il Vaticano e le amministrazioni americane, sino alla contestazione del '68. Sostenitore di una Dc unita e perno del sistema politico, garante della collocazione occidentale ed europeista dell'Italia, Andreotti ha saputo ancorare l'opinione pubblica moderata al suo partito, sancendo, anche durante la «strategia della tensione», la sua imprescindibilità come rappresentante di una parte importante del Paese.
La pandemia dà ragione agli ecologisti, all’idea che l’Homo sapiens abbia devastato la natura e ora ne paghi il prezzo? O al contrario dimostra che gli ecologisti hanno torto, che solo un uomo sempre piú “tecnologico” e “artificiale” può sconfiggere la natura “ostile”?
A partire da queste due opinioni contrapposte ed entrambe correnti, si snoda una riflessione sul pensiero ecologico, che vede l’uomo come “intruso” nel mondo naturale ma al tempo stesso, nel solco di Darwin, come specie animale integrata nei processi evolutivi. Questa contraddizione non ha impedito alle idee degli ecologisti di conquistare l’opinione pubblica, di penetrare nella mentalità contemporanea e soprattutto delle nuove generazioni. Ma di fronte alla pandemia e a una crisi ancora piú grave, quella climatica, gli ecologisti devono sciogliere le loro ambiguità, mettendo da parte pregiudizi e diffidenze verso la scienza e la tecnologia: oppure, da soluzione della crisi ecologica, il pensiero green rischia di diventare esso stesso parte del problema.
Tiffany Aching sembra proprio una bambina come tante altre, e si occupa delle pecore della nonna. Il suo sogno però è essere qualcosa di più di una semplice contadina. Purtroppo non è così semplice: non è bionda quindi non può essere una principessa, non è un maschio e quindi non può essere il prode principe. Forse con i suoi capelli marroni potrebbe ambire al ruolo di tagliaboschi, ma siamo onesti, non è il massimo... In realtà Tiffany vorrebbe diventare una strega: non una di quelle tutte uguali che si trovano nelle fiabe, ma una strega vera, di quelle che aiutano la gente. Quando il suo fratellino viene rapito dalla Regina del Paese delle Fate, armata solo di una padella, di un rospo parlante e del libro magico di sua nonna (che per la verità si intitola Patologie ovine ), Tiffany andrà a riprendersi ciò che le appartiene, aiutata dai Piccoli Uomini Liberi, un'armata di esserini blu sbruffoni e attaccabrighe... Dall'irrefrenabile genio di Terry Pratchett un romanzo di formazione che scardina le regole del fantasy per presentarci un'eroina tosta e indomabile, fuori da tutti gli stereotipi. Età di lettura: da 11 anni.
Shaul/Paolo ha avuto un'importanza tale che alcuni lo hanno addirittura considerato il vero fondatore del Cristianesimo. In questo volume viene proposta un'interpretazione del pensiero e dell'opera dell'Apostolo che è in accordo con la più recente linea di studi paolini, secondo la quale Shaul non è un convertito ma un convertitore. Egli viene chiamato ad essere profeta, vuole raggiungere i popoli fino ai confini del mondo e raccoglierli prima della venuta di Gesù alla fine dei tempi, che ritiene imminente. Indossate le vesti di un nuovo Geremia, Shaul svolge la sua missione per inserire i pagani nella storia della salvezza. Il suo compito è la conversione messianica delle genti nel breve tempo che resta.
Insolito e singolare libro per ragazzi che desiderano comprendere il Natale a partire dal racconto di un pastore e di un magio che duemila anni fa furono testimoni dell’evento. A corredo figure stilizzate animano paesaggi surreali proiettando il lettore in una dimensione senza tempo. Gesù non è nato il 25 dicembre dell’anno 0 e la stella di Betlemme non era una cometa. Ma allora, come sono andate le cose? In appendice l’autore risponde con fondatezza storica ad alcune domande classiche sul Natale: Quando è nato Gesù? C’erano davvero l’asino e il bue? I Magi erano re? Ed erano tre? Quando è nato il presepio? L’albero di Natale non è cristiano?
Lo Spirito Santo e il Papa, il principio dell'unità invisibile e il garante della comunione visibile della Chiesa, sono l'oggetto della millenaria divisione tra Cattolici e Ortodossi. Il libro tenta di districare insieme questi due problemi, alla luce della paternità divina, attraverso un dato peculiare della teologia indivisa: l'intima e inseparabile correlazione tra primato e comunione.
Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita... anche i giocattoli. Jack e il suo nuovo pupazzo, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), si imbarcano in un piano audace. Insieme intraprenderanno un viaggio mozzafiato nella Terra dei Perduti, dove ? con l'aiuto di un portapranzo parlante, di una bussola coraggiosa e di un essere alato di nome Speranza ? cercheranno di salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto dal terribile Perdente: un mostro fatto di rottami che divora ogni cosa... Età di lettura: da 8 anni.
Questo libro nasce dal bisogno di far conoscere in maniera più completa il pensiero di Santa Caterina sul tema specifico della preghiera. Vari sono gli strumenti usati da Santa Caterina per avvicinarsi ed instaurare un rapporto con Dio, tra questi strumenti un posto privilegiato lo occupa la preghiera personale, in cui l'uomo, resosi consapevole della propria realtà, come dell'esistenza di un Dio sommamente buono, desidera stabilire con lui un rapporto di amore, attraverso suo figlio Gesù.
Vladimir Solov'ëv, tra i massimi filosofi russi dell'Ottocento, più giovane di Dostoevskij di oltre trent'anni, ne fu il grande discepolo spirituale, tanto che Anna Dostoevskaja paragonò il rapporto tra il giovane filosofo e il marito con quello del monaco Zosima con il giovane Alësia de I fratelli Karamazov. Tra il 1881 e il 1883 scrisse tre discorsi in memoria di Fëdor Dostoevskij, nei quali la sola questione che gli sta a cuore non è riferita alla sua vicenda personale, né alla critica delle sue opere, ma da quale idea fu ispirata tutta la sua opera: «A me pare che non sia lecito guardare solo e semplicemente a Dostoevskij come a un autore di romanzi, come a un letterato dotato di talento e d'intelligenza. C'era in lui qualcosa di più grande, e quel "di più" dà luogo alle sue peculiari caratteristiche e aiuta a spiegare l'azione ch'egli esercita sugli altri». In occasione del bicentenario della nascita di Fëdor Dostoevskij, rileggere il ritratto spirituale di un amico e discepolo, onora la memoria di «un apostolo e di un profeta che come nessun altro nella letteratura russa, è riuscito a dischiudere ai suoi contemporanei sino a noi oggi la bellezza della fede cristiana» (Hilarion di Volokolamsk, dalla Prefazione).
Una ricostruzione storica di insieme del tempo in cui le chiese cristiane sono passate dall'ostilità al dialogo e dalla separazione a forme di comunione. Una storia dell'ecumenismo inteso come movimento squisitamente novecentesco di genesi europea e di portata globale: una storia di personalità e gruppi, generazioni e assemblee, rapporti e programmi, teologie e azioni, nel desiderio di unità. Primo di tre volumi, questo tomo ripercorre le radici di lungo periodo e ricostruisce gli snodi storici, teologici e politici che hanno segnato l'avvio di un vero e proprio movimento che percorre il secolo XIX e arriva nel cuore del Novecento. Saggi di: Paul Avis, Bernard Barlow, Gerhard Besier, Franz Xaver Bischof, Martin Browne, Mark D. Chapman, Silvia Cristofori, Gary Dorrien, Michel Fédou, Luca Ferracci, étienne Fouilloux, Martin Friedrich, Frédéric Gugelot, André Haquin, Benedikt Kranemann, Mathijs Lamberigts, Dietz Lange, Martin Cyprian Lenz, Marie Levant, Adalberto Mainardi, Vasilios N. Makrides, Sandra Mazzolini, Alberto Melloni, Paul Metzlaff, Arie L. Molendijk, Peter Nockles, Laura Pettinaroli, Jeremy Pilch, Kenneth R. Ross, Sarah Scholl, Juan Sepúlveda, Brian Stanley, Stylianos Tsompanidis, John Zizioulas.
365 meditazioni sulla Parola di Dio tratte dalle letture del giorno. Per ogni giorno dell'anno viene riportata una particolare festa o ricorrenza legata alla Vergine Maria e/o a santuari italiani e di tutto il mondo dedicati alla Madonna.
Le crêpes, che sarebbero state ideate addirittura da papa Gelasio. Le polpette di fagiano, ma anche pernici, beccafichi, capponi, animelle, ai banchetti offerti da Leone X. Il Biancomangiare di Gregorio VII. Sono solo alcune delle prelibatezze servite alla tavola dei papi, nel corso dei secoli. Ogni pontefice, con le sue preferenze e anche le sue tradizioni familiari ha segnato la mensa ecclesiastica, introducendo piatti e ingredienti nel "ricettario" papale. Alcuni hanno preferito cibi "poveri" nel rispetto della vocazione, altri hanno adottato menu decisamente pregiati, con portate rare, rimarcando il potere, anche politico, della Chiesa. Di piatto in piatto, a comporsi nel ricettario sono veri e propri - golosi - ritratti dei vari pontefici, in un viaggio nella storia e nel gusto, che spazia dall'antipasto al dolce, dalle preparazioni frugali alle creazioni per grandi e lussuosi banchetti, dai cibi ispirati alla vita dei Santi fino alle preparazioni più scenografiche. Alla scoperta dei migliori "bocconi del prete".
Dizionario che analizza la Passione di Gesù da ogni punto di vista ed esplora ambiti quali esegesi, dogmatica, morale, scienze giuridiche e umane, archeologia, storia, belle arti (architettura, pittura, musica, letteratura, cinema), ascetica, mistica, pietà popolare. 163 articoli indagano tutte le dimensioni della scienza teologica, focalizzando l'evento centrale del Nuovo Testamento, la Passione e Morte di Gesù e la sua dimensione redentrice per l'umanità. La dimensione dell'opera è davvero globale e internazionale: i collaboratori sono stati reclutati nei cinque continenti, molti di essi sono membri della Congregazione della Passione, altri appartengono a Ordini e Congregazioni della Chiesa, altri infine sono laici, professori universitari o studiosi di fama internazionale. Dopo dieci anni di gestazione, il progetto vede oggi la luce e viene offerto a lettori, studiosi e appassionati.
Quali sono i legami dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli con l'ambiente ebraico d'origine? È possibile rintracciare, attraverso il greco della koiné, le parole e le espressioni che consentono di risalire al contesto culturale e spirituale dell'ebraismo in cui viveva Yeshua ben Yosef (Gesù)? Yeshua, infatti, non parlava né in greco né in latino, ma in ebraico e in aramaico. Questo libro affronta con estremo rigore la sfida di rispondere a tali interrogativi, permettendoci così di scoprire - grazie a una nuova traduzione dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli - l'universo religioso e culturale in cui si è formato Yeshua. Poiché l'antigiudaismo ha avuto, e continua ad avere, un ruolo rilevante nella storia degli ebrei, abbiamo un motivo essenziale per studiare i testi cristiani: come è possibile che esso tragga origine e si alimenti dell'insegnamento di un giudeo come Yeshua? Piuttosto che declamare solenni e retoriche condanne dell'antisemitismo, i curatori del volume sono convinti che occorra un paziente lavoro di studio dei testi per scoprire le modalità attraverso le quali l'antigiudaismo si è inserito in scritti originariamente giudaici.
La tecnologia e la digitalizzazione hanno plasmato la nostra società in molti modi, e la Chiesa ha seguito questo trend, spesso in modo poco consapevole. Come giovane pastore nella Silicon Valley, Jay Kim lo ha sperimentato in prima persona. Ma ora più che mai si comincia a fare i conti con gli effetti collaterali prodotti dal mondo digitale, e anche la Chiesa deve fare il punto della situazione. In questo libro, Kim analizza i cambiamenti avvenuti nell'adorazione, nel senso di comunità e nell'approccio alla Bibbia. L'uso indiscriminato della tecnologia e la spettacolarità sono davvero il futuro? Il modo migliore per raggiungere le nuove generazioni non si trova in realtà fuori dalle mode? La vera essenza della chiesa non sta proprio nell'essere una realtà "analogica"?
Due affermazioni sulla preghiera di Gesù al Getsemani nel Gesù di Nazareth di J. Ratzinger/Benedetto XVI costituiscono lo spunto per questo libro. La prima: «in nessun'altra parte della Scrittura guardiamo così profondamente dentro il mistero di Gesù» e la seconda: «nel giardino, [...], Gesù ha capovolto la storia». L'autrice analizza la preghiera di Gesù al Getsemani, com'è interpretata dal Papa emerito Benedetto XVI, da una prospettiva di cristologia spirituale. Lo studio rende espliciti i legami del corpus teologico di J. Ratzinger, a prima vista nascosti nel testo, senza perdere il filo conduttore offerto dalla preghiera paradigmatica di Gesù, che comporta la liberazione e divinizzazione dell'uomo. I capitoli affrontano l'identità di Gesù dalla prospettiva salvifica della sua opera e secondo la chiave ermeneutica di Ratzinger offerta dalla Lettera agli Ebrei (5,7-9), che interpreta tutta la passione, dal Monte degli Ulivi alla Croce, come un'unica e continua preghiera.
Il Messale delle domeniche e feste 2022 è pensato per aiutare a partecipare attivamente alla liturgia, grazie alle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del nuovo Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino all’ultima domenica di dicembre 2022. Le letture e il Vangelo sono introdotti da brevi spiegazioni per chi vuole preparare o continuare a casa la riflessione sulla Parola. Le introduzioni alle celebrazioni, le preghiere dei fedeli e i commenti alle letture e al Vangelo sono curati da Tiziano Lorenzin.
Destinatari
Un valido strumento per singoli fedeli, comunità parrocchiali, gruppi liturgici e di preghiera.
Che cos'è la chiesa? Ad Hans Küng è stato chiesto parecchie volte di formulare una risposta in forma breve e facilmente comprensibile, puntando all'essenziale, in chiave più carismatica che istituzionale. Questo Chiesa, che è il compendio di La Chiesa (il più fitto volume, pubblicato da Queriniana nella «Biblioteca di teologia contemporanea»), è destinato a un vasto pubblico di lettori e lettrici. È un testo agile e, poiché contiene gli elementi indispensabili dell'essenza della chiesa, si presta a essere utilizzato in gruppi di studio, nell'insegnamento della religione cattolica e anche come guida alla lettura dell'opera maggiore. Quella a firma di Hans Küng è la prima trattazione davvero rinnovata sulla chiesa che appare dopo il Vaticano II. Al cuore della sua visione sta la natura storica della chiesa: per Küng la chiesa realizza la propria essenza in forme storiche sempre mutevoli e imperfette, le quali esigono un processo permanente di riforma. Questa dinamicità profetica e questa autocritica restano un monito anche per l'oggi ecclesiale.
Viene per la prima volta pubblicata nella sua integralità la corrispondenza fra Ettore Bastianini e Manuela Bianchi Porro, da lei donata alla Biblioteca Musicale Gaetano Donizetti di Bergamo. Mutuando il titolo d'un film di Michelangelo Antonioni, quella che da tal carteggio sortisce è realmente La cronaca di un amore. "Sento tanto questa lontananza che ci separa, ti penso sempre e penso che un giorno sarai a me vicina sempre. La irrequietezza di Bastianini sei solo tu riuscita (quasi) a domarla" (Ettore Bastianini).
L'opera "Gesù Misericordioso, Confido in Te" nasce dall'esercizio spirituale quotidiano di anni di preghiera, realizzato come compendio spirituale della Divina Misericordia, tratto dal Diario di Santa Suor Faustina Kowalska, rivolto non solo agli adulti ma soprattutto ai giovani lettori. Si presenta come proposta di cammino di conversione e riconciliazione con Dio, che nel culto e nella Festa della Divina Misericordia, istituita da San Giovanni Paolo II, nel suo pontificato, prima domenica dopo Pasqua, trova il suo culmine. È una testimonianza di fede per coloro che non hanno ancora avuto la possibilità di vivere l'abbraccio dell'Amore Misericordioso del Padre e risponde all'invito del messaggio quaresimale della Chiesa: "Lasciatevi riconciliare con Dio" nella sua interezza si propone come un vero e proprio invito Cristiano alla conversione, dettato da Gesù a Santa Suor Faustina per la salvezza delle anime.
Ambientato nel primo quindicennio del Settecento, il romanzo di Camilleri si ispira ad un episodio della storia siciliana. Erano gli anni in cui la Sicilia era con i Savoia, si succedevano rivolte e rivoluzioni. Per sei giorni Girgenti diventò un regno indipendente con un contadino che si autoproclamò re. Si chiamava Michele Zosimo, nei giorni dell'insurrezione pare bevesse vino mescolato a polvere da sparo. Re per soli sei giorni, una volta sedata la rivolta, venne ucciso.
Poco conosciuto in Italia, il battismo è una delle confessioni cristiane più numerose e importanti a livello mondiale. Frutto del lavoro di specialisti di diverse discipline, questo volume ne presenta un quadro complessivo. La prima parte contiene saggi storici che ripercorrono la storia del battismo dalle origini, nell'Inghilterra del XVII secolo, agli sviluppi successivi, attraverso l'espansione missionaria in ogni parte del mondo. Nella seconda parte sono affrontate tematiche teologiche come il battesimo, l'eucaristia, il ministero pastorale, la libertà religiosa, la separazione tra chiesa e stato, l'impegno sociale e il ruolo delle donne. La terza e più ampia parte è dedicata alle chiese battiste nei diversi contesti e in tutti i continenti.
"«Lo Sticazzi non è una filosofia di vita, è vita vera in movimento, è amore in azione. Un'espressione che t'illumina, una paro la sacra che ti protegge da ogni tuo mostro, da ogni catena, da ogni blocco, da ogni ferita». In un mondo sempre più pesante dove ogni cosa ha acquisito una gravità tale da schiacciare ogni impeto alla vitalità e alla gioia, A. Pietrangeli indica al lettore la suprema via della leggerezza e lo accompagna, con allegria irriverenza, ma anche con profondità e puntualità, a scoprire potere insito nello "Sticazzi". Tutto va sempre bene nel magico mondo dello Sticazzi, perché non è mai un vero fregarsene, ma uno scegliere coscientemente da cosa ci si vuole ripulire e Andrea mostra - esperienza personale alla mano - in che modo Sticazzi possa davvero migliorare sensibilmente la qualità della vita nei più svariati ambiti: dalla famiglia ai social, dai soldi alla malattia, dal cibo a Dio."
"Siena, 6 marzo 2013: il manager della Banca Monte dei Paschi David Rossi muore. Si è suicidato gettandosi dalla finestra del suo ufficio al terzo piano di Rocca Salimbeni? O è stato ucciso, come la famiglia e alcuni giornalisti affermano? La Magistratura, con tre giudici terzi, è stata chiarissima: si tratta di suicidio. La tesi dell'omicidio, invece, sembra creata ad arte per il copione di un giallo che non ha riscontri reali, studiato per solleticare la curiosità di un pubblico che fa audience ed è attratto in modo irresistibile dalla cronaca nera. L'autore, pagina dopo pagina, documenta senza ombra di dubbio che si tratta di un suicidio, anzi di un suicidio ampiamente preannunciato dalla vittima. L'ipotesi dell'omicidio si scioglie così, come neve al sole, si sgretola come argilla sotto l'effetto dirompente della documentazione inedita, che l'autore per la prima volta fa conoscere al grande pubblico. Dopo la lettura di questo libro - ne siamo certi - rimarrà al lettore solo la convinzione che David Rossi, nel momento più terribile della sua esistenza, ha deciso di togliersi la vita; e un grande senso di compassione per un uomo schiacciato dal peso insostenibile di una vicenda, quella del Monte dei Paschi, che ha cambiato per sempre Siena e il suo popolo."
Lo scrittore e pastore Mike Cosper fornisce ai cristiani una guida per vivere in una cultura secolarizzata. In modo onesto e provocatorio l'autore descrive i forti paralleli tra il nostro mondo e quello della storia che troviamo nel libro biblico di Ester. Una cultura feroce, piena di idoli, che esclude Dio dal vivere quotidiano e ci spinge al conformismo. Questo libro è una chiamata al risveglio spirituale in un'epoca di malessere e apatia, sapendo che in tempi bui Dio può sembrare nascosto, ma non è mai assente dalla nostra vita.
Tutte le confessioni religiose implicano un dentro e fuori culturale che non di rado diventa «o dentro o fuori». La pubblicazione delle lettere emanate dalle cancellerie di sultani e di papi del tempo di crociate e ?ih?d, mostra ampiamente e in modo «scandaloso» che i capi religiosi promuovono e incitano alla guerra con le stesse parole. Nel mentre del furore bellico, «eretici» e obiettori di coscienza, come peacemakers, si distanziano dalle politiche guerriere dei capi religiosi e prendono la strada dell'inclusione e del servizio umanitario, in palese alternativa all'inestinguibile pratica dell'inimicizia e della guerra. A Roma ancora oggi è visibile un mosaico (ca. 1210), opera unica in tutta la storia dell'arte, che mostra Cristo pantocratore che libera prigionieri cristiani e musulmani vittime di «guerre sante». Nel 2021, mentre ancora in modo blasfemo pretesti religiosi cercano appigli per alimentare esclusione e razzismo, Papa Francesco insieme al Grande Imam sunnita di al-Azhar, Ahmad al-Tayyib e al Grande Ayatollah sciita Sayyid 'Al? al-Husayn? al-S?st?n?, offrono motivi di speranza impegnandosi «On Human fraternity for world peace and living together». Il volume offre spazi per una riflessione odierna, collocandosi con una propria originalità nel campo del dialogo della vita: collaborazione e gesti concreti di tolleranza, giustizia e pace.
Se Giovanni Mucci fosse stato contemporaneo di Blaise Pascal (1600 e dintorni), qualcuno avrebbe potuto pensare che il Dialogo di un uomo con suo Dio altro non è che il frutto dell'amicizia di Mucci con il grande filosofo, matematico e teologo francese, autore dei "Pensées"(Pensieri) rimasti incompiuti per la sua morte prematura. Gli appunti di Pascal sembrano trovare infatti in questo testo, come tessere di un mosaico, la loro completezza in un'opera apologetica a difesa tout court del Cristianesimo nella sua esaustiva descrizione, sotto forma di un dialogo fra l'autore e il Dio della Rivelazione cristiana.
L'appetito vien mangiando e Nicola, finita la prima stagione di incontri, è tornato alla carica per sottoporre al sottoscritto nuovi dubbi (a dire il vero anche miei) sulla storia del Cristianesimo e sulla fede. Nicola, grazie agli incontri, che hanno dato vita a Il cattolicesimo spiegato a mio nipote che fa il liceo, sapeva quanto bastava della dottrina cattolica e desiderava mettere in pratica quel che aveva da me appreso. Solo che, in questo secondo round, uscì fuori che c'erano cose che non sapevo neppure io, e sinceramente non ho voluto arrampicarmi sugli specchi per partito preso. Il cattolicesimo è una via ardua, specialmente nel mondo di oggi, dovendo trattare con un Dio che, essendo sempre lo stesso, ieri, oggi e presumibilmente domani, non ha perso l'abitudine di giocare a nascondino con le sue creature. Ecco allora "Il cattolicesimo spiegato a mio nipote che fa il liceo. Secondo round".
Vivremo presto una situazione simile al controllo globale del Grande Fratello descritto da George Orwell in "1984"? Non serve essere scienziati per capire come gli effetti della tecnologia riguardino tutti noi, rendendoci, di fatto, spettatori di una realtà in continua evoluzione che ci incuriosisce, ma che resta imprevedibile nei suoi effetti futuri. Il matematico e filosofo John C. Lennox esamina le implicazioni più profonde alla base dello sviluppo dell'intelligenza artificiale, dei sistemi di sorveglianza e della cibernetica da un'inedita prospettiva teologica e spirituale. Alla luce del messaggio di Gesù e delle profezie bibliche, il professor Lennox affronta, con rigore ed equilibrio, il pensiero e le opere di intellettuali che escludono Dio dal passato e dal futuro dell'umanità. "2084" mostra come la visione cristiana del mondo, correttamente compresa, può fornire vere risposte in una società che sta cambiando profondamente.
Prima degli uomini nacquero le isole. Sin dalle origini, i Greci immaginarono se stessi come parte di una costellazione di terre circondate dal mare: tante stelle di una medesima galassia. Fu lì che si delineò l'alba della nostra civiltà: diecimila anni fa in quelle terre si cominciava a costruire navi, a modellare idoli di terracotta. Sono luoghi meravigliosi, circondati dal mare forse più bello del mondo, in cui si può percepire, anche da semplici turisti, il respiro degli dèi e degli eroi che li hanno abitati nell'antichità del mito. Questo libro riprende il largo, dopo "In viaggio con gli dei. Guida mitologica della Grecia", per trovare nuove spiagge in cui sostare e così raccontare al lettore le storie senza tempo degli eroi ma anche dei semplici mortali che hanno reso le isole della Grecia non un semplice punto su una mappa, ma un posto in cui si vuol sempre tornare.
La vita è un viaggio: nelle riflessioni proposte, nate da un'idea di Eleonora Mauri (1953-2019) a cui è dedicato questo libro, l'inarrivabile sapienza di Dio e l'ingegno umano sono i punti di riferimento per scoprire ciò che palpita nell'intimo di ogni creatura. Partendo dalla meditazione di un brano del Vangelo, arricchito da spunti tratti da opere della letteratura, il presente volume desidera mostrare come "parole eterne" e "parole immortali" siano preziose per indicare un cammino in cui nel mistero divino si svela anche quello dell'uomo. Pertanto, «in una forma altamente originale, le pagine che seguono desiderano annunciare una Parola che parli a ogni uomo di buona volontà» (dalla Presentazione di Bruno Maggioni).
Alaska, Argentina, Islanda, Maldive, Kirghizistan, Hawaii, Vietnam: Edoardo Massimo Del Mastro, la Mente Nomade, non si ferma mai. E sono tanti i tasselli che compongono la nuova vita dell'autore, all'insegna di un processo di riscoperta del mondo, ma soprattutto delle proprie esigenze e del valore dei propri sogni. In questo memoir il trekking diventa metafora dell'esistenza: per arrivare alla meta occorre prefiggersi uno o più obiettivi e decidere qual è la strada migliore per riuscire a perseguirli; essere disposti ad accettare l'imprevisto e, addirittura, il fallimento, riuscendo ad accogliere l'inaspettato come una nuova opportunità; pianificare le proprie azioni in modo razionale ma allo stesso tempo scegliere con il cuore il percorso giusto, quello che ci farà stare bene con noi stessi e con gli altri. Tra l'amore ritrovato per caso in Islanda e la commovente amicizia con Reno, ex viaggiatore che prima di morire affida a Edoardo il diario della sua avventura in Alaska, ogni capitolo racconta un viaggio e soprattutto quello che il viaggio lascia in insegnamento, consigli preziosi e parole di conforto per tutti coloro che sono disposti ad accogliere il suo messaggio di positività e resilienza.
Ricondotta a meri ambiti umani e immanenti, oggi la Regalitas è ormai esclusivamente ed impropriamente identificata con la "Monarchia" in quanto una tra le diverse possibili forme di governo, peraltro desueta. Tuttavia, poiché l'Auctoritas di Cristo Signore risulta fondata sul Suo duplice aspetto di Sacerdos et Rex, la Regalitas non può e non deve esser considerata una funzione immediatamente e meramente orizzontale, terrena e temporale. Essa è, piuttosto, un sacro archetipo che solo in via applicativa assume come propria giurisdizione lo spazio-tempo storico e primariamente l'ambito politico e sociale. Tale ambito pertanto, laddove attualizzi correttamente suddetto archetipo, non può esimersi dal fare continuo riferimento ai principi metafisici che lo informano.
A diciassette anni, quando il futuro ha i contorni ancora incerti ma pure allettanti di una promessa di vita, Maria Grazia subisce un incidente che imprimerà una svolta decisiva alla sua esistenza. È l'irrompere di un Altro, che da quel momento segnerà il suo cammino e la accompagnerà fino all'ultimo respiro. Una presenza indomita, dolce e tenace, tenera e irriducibile, che si propone quotidianamente al gioco della sua libertà. Un legame che si documenta come rapporto quotidiano nello sterminato volume di lettere di cui il presente libro propone una significativa raccolta. Lettere, non diario, perché la scrittura di Maria Grazia è sempre interlocuzione, dialogo, appello, grido vibrante e appassionato. Che si rivolgono sempre a un tu reale, storico, con cui la comunicazione non è mai di circostanza, ma che urge la circostanza finché ne sveli il senso. Queste lettere accompagnano tutta la sua vita, ne mettono in evidenza i passaggi, le acquisizioni di consapevolezza che l'esperienza le saprà mostrare. Le forme che la sua vocazione attraverserà, superandone limiti e contraddizioni. Come un lungo pellegrinaggio, al termine del quale, resa umile dalle prove, dolorose, attraverso cui la sua chiamata l'ha condotta, si consegnerà, come una sposa, all'abbraccio ardente e appassionato del suo Signore, l'amato Gesù. Prefazione del Card. Angelo Scola.
Con l'onestà l'uomo ha tutto da guadagnare, senza onestà ha tutto da perdere. Frutti deliziosi dell'onestà sono lealtà, sincerità, verità, bontà, amore, solidarietà, comprensione, valori che danno senso alla vita, la caricano di spirituale adrenalina per affrontare le sfide che non mancano mai di presentarsi nel corso dell'umana esistenza. Essere se stessi e non vendersi al primo offerente che propone felicità a basso prezzo, non tradire la verità per un misero piatto di lenticchie, è l'eroismo che il re per eccellenza degli onesti Cristo Gesù, con la sua morte in croce e la sua resurrezione all'alba del terzo giorno, chiede ai suoi discepoli. Il volume propone un excursus sull'onestà per ridestare nobili sentimenti sopiti, scuotere la coscienza di coloro che hanno smarrito la via retta del Vangelo, sollecitare i credenti a fare della vita un dono di amore a Dio e ai fratelli, svegliare l'aurora di un nuovo giorno dando testimonianza, visibilità e concretezza all'onestà.
«Questa è stata la mia vicenda. La storia di chi riuscì a tornare da quella guerra nella steppa bianca. Dopo di allora nessuno di noi, cavalli e uomini, avrebbe più combattuto insieme né caricato» L'epopea del Reggimento Savoia Cavalleria (3°) nella steppa russa durante la Seconda guerra mondiale. La voce narrante è quella di Albino, cavallo maremmano, che, insieme ai suoi compagni, prese parte alla carica di Isbuscenskij, il 24 agosto 1942, tradizionalmente conosciuta come l'ultima carica di cavalleria. Ferito in battaglia, sopravvissuto nella ritirata, di lui si persero le tracce fino a quando, a guerra ormai conclusa, venne fortunosamente ritrovato e riconsegnato al suo Reggimento. Dove e con chi era stato? Un mistero che appassionò gli italiani nel dopoguerra, e che richiama alla mente la trama di "War Horses", da cui Steven Spielberg ha tratto l'omonimo film. Con l'unica differenza che quello che qui viene narrato è tutto autentico. Per la prima volta, il libro racconta il punto di vista di Albino e prova a risolvere il giallo della sua scomparsa ma soprattutto rende omaggio ai soldati caduti, all'antica tradizione cavalleresca e alle migliaia di cavalli sacrificati in nome della guerra.
“Rallegratevi sempre”, “non abbiate paura”, “amate i vostri nemici”… non sono comportamenti semplici da adottare; ma se farlo fosse un piacere anziché un dovere?
Quando accettiamo la sfida dei “comandamenti impossibili” allora supereremo i confini delle nostre incapacità per scoprire le possibilità di Gesù. Ci troviamo nelle mani di un Dio che può fare ancora tutto. Nel fallimento, troviamo un Padre di grazia pronto a risollevarci. Nel successo, troviamo lo Spirito Santo in azione dentro di noi.
Attraverso quattro passi (“non posso”, “mi dispiace”, “ti prego aiutami” e “cominciamo”) realizzeremo il piacere di un’ubbidienza gioiosa suscitata dallo Spirito Santo.
INDICE DEL LIBRO
1. Per “impossibile”, intendo impossibile
2. Lazzaro, vieni fuori!
3. Cavalca l’onda
4. Ama Dio
5. Rallegrati nel Signore (sempre)
6. Sii perfetto
7. Non temere
8. Amatevi gli uni gli altri
9. Dona con gioia
10. Sii pienamente umile
11. Fuggi
Conclusione: ubbidienza gioiosa
JONTY ALLCOCK ha studiato chimica all’Università di Oxford e ha servito come pastore per quattordici anni una chiesa di Enfield, per poi fondare una nuova chiesa nel centro di Londra.
È sposato con Linda ed è papà di tre figli.
Che cosa significa essere donna? La cultura dominante offre molte risposte, ponendo l’accento sulla bellezza esteriore, l’indipendenza e l’autorealizzazione.
La Parola di Dio invece aiuta le donne a trovare qualcosa di molto più sicuro su cui fondare la propria identità, senza sminuirla, né sopravvalutarla. L’autrice esamina l’identità di ogni donna nei suoi vari aspetti: nella vita da single, nel matrimonio, nel lavoro, nella maternità, nella sofferenza e altro ancora. Questo libro aiuterà le credenti a vivere la loro vocazione come donne libere, autentiche e preziose, coinvolte nella missione e nell’opera che Cristo ha affidato anche a loro.
INDICE DEL LIBRO
PRIMA PARTE – DONNE IN TUTTO E PER TUTTO IN CRISTO
1. Il significato delle parole: donna e cristiana
2. La fine è l’inizio
3. Interamente donne
4. Donne della Bibbia
5. Donne nel proprio corpo
6. Donne (a)tipiche
SECONDA PARTE – DONNE IN TUTTO CIÒ CHE FACCIAMO IN CRISTO
7. Donne trasformatrici
8. Donne single
9. Donne sposate
10. Donne madri
11. Donne lavoratrici
12. Donne esemplari
TERZA PARTE – DONNE LIBERE E SENZA PAURA IN CRISTO
13. Donne forti e deboli
14. Donne dipendenti
15. Donne afflitte
16. Donne libere
17. Cristo infinito in donne finite
ABIGAIL DODDS è una scrittrice.
Dopo essersi laureata alla Bethel University e aver conseguito un Master al Bethlehem College scrive e collabora regolarmente come blogger con la testata evangelica online Desiring God. Svolge studi biblici per le donne in una chiesa evangelica delle Twin Cities.
“Segui il tuo cuore” è una vera e propria dichiarazione di fede che sentiamo tutti i giorni in libri, film e canzoni. Ma il nostro cuore spesso ci inganna.
Errori e delusioni sono l’amaro frutto delle scelte che facciamo quando ci illudiamo di sapere sempre cos’è meglio per noi. Abbiamo bisogno di essere guidati dall’unica Persona che sa davvero cos’è meglio per noi: Dio.
Attraverso 31 meditazioni tratte dalla Bibbia questo libro ci aiuterà a riallineare la bussola del cuore.
INDICE DEL LIBRO
1. Non seguire il tuo cuore
2. L’insensatezza di appoggiarsi sul proprio discernimento
3. Quanto coinvolgi Dio nei dettagli della tua vita?
4. Il radioso disegno di Dio dietro i suoi dolorosi provvedimenti
5. Dio è all’opera nei tuoi giorni ordinari
6. A Dio piace il buon vino
7. Ci lamentiamo troppo facilmente
8. Come possiamo rendere grazie in ogni cosa?
9. Le inaspettate risposte di Dio
10. Ciò che Dio dà quando toglie
11. L’inestimabile grazia della pressione
12. La via è angusta, ma Lui è potente
13. Dove satana ti attaccherà oggi
14. Le tue emozioni sono un indicatore, non una guida
15. Sei straordinari benefici delle semplici preghiere quotidiane
16. Che cosa tralasciare per avere una vita abbondante
17. Quando Dio sembra crudele
18. Quando Dio, nella sua misericordia, guasta i nostri piani
19. Quando Dio sembra in silenzio
20. Quando sembra che Dio ti punisca
21. Fino a quando, o Signore?
22. Perché la volontà di Dio non è sempre chiara
23. Perché spesso le cose non hanno senso
24. Cambierai il mondo
25. La decisione più coraggiosa che puoi prendere
26. Amare il prossimo che non abbiamo scelto
27. Attenzione allo specchio
28. La moschea sul monte
29. Vivi da senzatetto, nostalgico e libero
30. Gesù non ti lascerà da solo
31. Quando la perfezione sarà venuta
JON BLOOM è autore di diversi libri e cofondatore di un importante sito di informazione evangelica. Laureato in teologia alla Bethel University, vive con sua moglie Pam e i suoi cinque figli a Minneapolis.
Innocente! Il 7 aprile 2020, l'Alta Corte d'Australia si è espressa con decisione unanime per annullare un verdetto di colpevolezza ed emetterne uno di completa assoluzione nel caso Pell contro la Regina, ribaltando l'incomprensibile condanna del Cardinale per l'accusa di abuso sessuale "storico". La sentenza dell'Alta Corte ha liberato un innocente dall'ingiusta detenzione alla quale era stato sottoposto, lo ha restituito alla sua famiglia e ai suoi amici, e gli ha permesso di riprendere in mano il suo importante lavoro nella e per la Chiesa Cattolica. Durante tutto il suo calvario, il Cardinale è stato un modello di pazienza e di vita sacerdotale, come testimonia questo diario. Innocente, egli era libero anche quando incarcerato. E ha saputo mettere a frutto tutto quel tempo - «un prolungato ritiro», come lo ha definito - rassicurando i suoi molti amici in tutto il mondo e intensificando una già vigorosa vita di preghiera, di studio e di scrittura. Al centro di incredibili pressioni e sostenuto da una vibrante fede cristiana, il Cardinale George Pell ha preso posizione in difesa della verità, consapevole che la verità renda liberi nel senso più profondo della libertà umana. Il diario che il lettore è in procinto di leggere è una luminosa attestazione di questa liberazione. Introduzione di George Weigel.
"Con un approccio originale al tema del popolarismo, Lino Prenna risale alle radici filosofiche e teologiche che ne hanno segnato il percorso, quale declinazione storica del cattolicesimo democratico. Ma in questo bel libro c'è anche il tentativo, altrettanto ambizioso, di indicare una ipotesi di attualizzazione (il «nuovo popolarismo», appunto) su cui è prevedibile che si apra una qualche discussione. Il professor Prenna ci offre poi un'ulteriore suggestione, quella di intrecciare il discorso con il pensiero di papa Francesco, un Papa apparentemente non politico, perché non mostra alcun interesse ai partiti, mentre lo è profondamente nella sostanza del suo insegnamento, perché aiuta la politica e i politici a vedere ciò che da soli non riescono a fare. I cattolici democratici, popolari o neopopolari, sono sollecitati da queste pagine a trasformare in progetto politico il suo magistero sociale: un magistero declinato in modo comprensibile e convincente anche per i non credenti e, soprattutto, per chi fa politica, spesso vivendo il proprio tempo nel più assoluto smarrimento culturale." (dalla Prefazione di Pierluigi Castagnetti)
Negli ultimi decenni il volto dell'Europa si è fatto sempre più plurale, non solo sul versante etnico ma anche su quello religioso. È tornato così in primo piano il tema della libertà, inclusa quella religiosa, intesa quale diritto umano. Il volume analizza il complesso intreccio tra religioni e diritti umani nel contesto italiano, muovendo dal caso storico di due importanti minoranze come quella ebraica e quella valdese, fino agli attuali flussi migratori e, nello specifico, alla loro componente musulmana. Attraverso una prospettiva sociologica, che si avvale anche di competenze storico-politiche e storico-sociali, il testo mette in risalto come il concreto riconoscimento della libertà religiosa possa essere un mezzo per costruire una convivenza pacifica e rispettosa dell'altro in un paese multiculturale.
Il libro prende le mosse dalla necessità di comprendere teologicamente un'espressione assai nota contenuta nell'Esortazione Apostolica post sinodale di San Giovanni Paolo II, Pastores dabo vobis, del 25 marzo 1992, e riguardante il ministero ordinato. L'espressione è la seguente: «In quanto rappresenta Cristo capo, pastore e sposo della Chiesa, il sacerdote si pone non soltanto nella Chiesa ma anche di fronte alla Chiesa». Il Cardinale Laghi, allora Prefetto della Congregazione per l'Educazione cattolica, definì nel 1997 quest'Esortazione come il "documento più autorevole (riguardo) al sacerdote" del Pontificato di San Giovanni Paolo II. Il lavoro qui presentato non è uno studio sulla Pastores dabo vobis, anche se in esso ci si interessa necessariamente di questo testo magisteriale. Questo scritto tuttavia agisce sullo sfondo perché dona come chiave ermeneutica per l'approfondimento dell'identità sacerdotale l'espressione appena citata, la quale viene approfondita all'interno di una molteplice serie di scritti di San Giovanni Paolo II. In modo particolare si cercherà di verificare come il contenuto delle Lettere del Giovedì Santo possa aiutare nella comprensione di essa.
"La storia popolare di cui è protagonista Roberto Formigoni è divisa in quattro parti: la giovinezza e l'incontro con Gioventù Studentesca e Comunione e Liberazione; gli anni alla guida del Movimento Popolare; gli anni al governo di Regione Lombardia; bilanci e rivelazioni sul rapporto di CL con la politica, sulla DC, Silvio Berlusconi, la Lega di Bossi, i giorni in carcere, don Giussani e don Julián Carrón. Un libro concepito per preservare la memoria di ciò che l'establishment (politico, mediatico, forse anche ecclesiastico) vorrebbe far dimenticare. Che spazia dalla ricostruzione dell'operato come governatore di Regione Lombardia ai retroscena su Andreotti, Pertini, Saddam Hussein, Fidel Castro... Le prime due parti sono come un grande romanzo storico, documentatissimo ma anche traboccante di aneddoti e avventure inedite. La terza parte è una sorta di manuale per il buon amministratore pubblico, con approfondimenti tecnico-scientifici, e la descrizione di un metodo con cui si costruisce una regione. La quarta parte racconta degli ideali messi alla prova. I due post scriptum finali gettano uno sguardo sul futuro". Introduzione Camillo Ruini.
"Si rimane sorpresi e ammirati dalla grandiosa visione angelica di Plinio Corrêa de Oliveira". Ecco quanto scrive nella prefazione a questo libro Don Renzo Lavatori, docente emerito di Teologia dogmatica nella Pontificia Università Urbaniana di Roma, forse il maggiore esperto italiano in teologia angelica. Per la prima volta, il pensiero di Plinio Corrêa de Oliveira sugli angeli è presentato al pubblico in modo sistematico. Si tratta di una grandiosa visione angelica che contrasta con la bruttura e la frenesia di tante cose del mondo moderno, offrendo un panorama limpido e riposante che ci permette di continuare con rinnovato vigore la "buona battaglia". Non è forse arrivata l'ora di intraprendere l'apostolato angelico? Non è forse arrivato il momento di parlare degli angeli come portatori di bellezza e di grazia? Non è forse arrivato il momento di invocare la luce degli angeli? Non è forse arrivato il momento di proclamare l'universo angelico come l'unica soluzione di fronte a un mondo che si sgretola e che affonda nell'orrido?
Otto Kernberg è il più famoso psicoterapeuta del mondo. Per la prima volta fa qui il bilancio della sua vita e spiega, arricchendo il dialogo con avvincenti storie di pazienti, cosa sono le malattie psichiche e come le si cura. Parla poi di princìpi, di Dio e della vita eterna. Ancora, la sua avventurosa fuga da Vienna, dai nazisti e infine la sua carriera negli Stati Uniti. A poche centinaia di metri dalla Trump Tower, a New York, il più rinomato esperto di narcisismo si esprime anche su Donald Trump. Con le parole di Manfred Lütz: "Kernberg poteva attingere dai suoi oltre 65 anni di esperienza come psicoterapeuta. Cosa ha davvero senso e cosa ne è privo nella psicoterapia, queste sono domande a cui difficilmente qualcuno potrebbe rispondere in maniera più competente di Otto Kernberg".
Questa è la storia di Viola, una bambina che gioca a calcio, sfreccia in monopattino e ama vestirsi di Blu. Viola i colori li scrive tutti con la maiuscola, perché per lei sono proprio come le persone: ciascuno è unico. Ma non tutti sono d'accordo con lei, specialmente gli adulti. Tanti pensano che esistano cose 'da maschi' e cose 'da femmine', ma Viola questo fatto non l'ha mai capito bene. Così un giorno decide di chiedere al suo papà, che di lavoro fa il pittore e di colori se ne intende. È maggio, un venerdì pomeriggio, il cielo è azzurrissimo e macchiato di nuvole bianche, il papà è in giardino che cura le genziane. Le genziane hanno un nome da femmine, eppure fanno i fiori Blu. Però ai fiori, per fortuna, nessuno dice niente. Non è come con le persone, pensa Viola. Un fiore va bene a tutti così com'è... In questa storia, ispirata dalle conversazioni con le sue figlie, Matteo Bussola indaga gli stereotipi di genere attraverso gli occhi di Viola, una bambina che sa già molto bene chi è e cosa vuole diventare. Un racconto per tutti, che celebra la forza della diversità e l'importanza di crescere nella bellezza e nel rispetto delle sfaccettature che la vita ci propone. Una storia dedicata a tutti quelli che vogliono dipingere la propria vita con i colori che preferiscono. Età di lettura: da 7-15 anni.
Questa è la favola di Sepúlveda, autore indimenticabile di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare e di molti altri romanzi, ed è essa stessa la storia della sua vita raccontata a un gatto. Nato in un bel giorno di primavera in un albergo nella terra ai confini del mondo, Luis, detto Lucho, comincia il suo racconto dai nonni e dall'infanzia a Santiago, per poi ricordare il primo amore e l'incontro con Carmen Yáñez, sua compagna della vita. Il gatto lo ascolta parlare dell'entusiasmo per l'elezione di un presidente chiamato Allende e del tragico golpe che lo costringerà all'esilio, della lunga esperienza in Amazzonia accanto agli indios shuar, fino all'arrivo ad Amburgo, dove, in una realtà tutta nuova, inventerà la favola della gabbianella per far addormentare i suoi tre bambini. Una vita avventurosa, generosa e intensissima, 'incandescente' come dice lui stesso, narrata come una favola dolce e forte - così d'altronde era lui - da Ilide Carmignani, sua traduttrice e amica. Una favola sì, ma un esemplare atto di restituzione, monumento a uno scrittore e all'amore verso la letteratura che crea legami: libro composito fatto di stratificazioni, libro dentro libro, narrazione dentro narrazione, scrittore dentro scrittore, traduttore dentro traduttore. L'autrice, forte di un'intimità di carta con il narratore cileno, ha riversato con grazia in questo libro tutto l'affetto verso Sepúlveda trovando una forma, un'architettura e una voce tutta sua e perfettamente intonata a quella dello scrittore. Perché chi traduce è come se mettesse i piedi nelle orme dell'altro. Come scrive Carmen Yáñez, Sepúlveda 'attraverso il genere della favola, creando personaggi ispirati dalla grandissima intesa che aveva con la natura e con gli animali, ha esaltato i valori di cui era fatto per passare all'umanità i concetti etici della diversità, dell'uguaglianza, del rispetto dell'altro e della solidarietà. La sua posizione personale di uomo e di cittadino del mondo. Era quella la miniera della sua immaginazione'. All'immaginazione e alle favole di Luis Sepúlveda, anche a quella della sua vita, rimarremo quindi sempre legati. «Un giorno di tanto tempo fa bussò alla nostra porta un umano grande e grosso, con barba, baffi e capelli neri. Somigliava straordinariamente a Zorba, un mio vecchio amico, come gli umani somigliano sempre al loro gatto o al loro cane. Non aveva gli artigli lunghi come un cerino, ma il sorriso invisibile era lo stesso. Capii allora con emozione che era il famoso Luis Sepúlveda, l'intrepido marinaio che a bordo di minuscoli gommoni arcobaleno bloccava le petroliere che tentavano di sversare la peste nera in mare ,il coraggioso giornalista che svergognava i colpevoli sui giornali, lo scrittore che dava voce alle creature che non avevano voce, insomma l'umano più famoso e più amato dai gabbiani e dai gatti del porto di Amburgo e di tutti i porti dove miagolano gatti e volano gabbiani». Età di lettura: da 8 anni.
Cosa succede quando la malattia irrompe, improvvisa e devastante, nella vita di un ragazzo di sedici anni? Niccolò (Nicco, per gli amici) vive la sua adolescenza tra le gioie e le preoccupazioni della sua età, tra scuola, amici, fidanzata, sport... È fortunato, Nicco: circondato da una famiglia amorevole e sostenuto dalla complicità di due fratelli gemelli, può guardare con fiducia a un futuro pieno di promesse. All'improvviso però tutto cambia. Sul campo da calcio, la sua passione più grande, Nicco sente un dolore alla gamba, insistente, insidioso. I giorni passano, ma quel dolore no, non passa, anzi, si fa sempre più intenso, finché un giorno la gamba cede e le cose precipitano. Osteosarcoma: questa è la terribile sentenza che colpisce Niccolò come un pugno in pieno viso. È la primavera dei suoi sedici anni e lui ha un cancro. Inizia così una lenta discesa agli inferi tra biopsie, operazioni, ricoveri, terapie e devastanti effetti collaterali. Mentre i suoi coetanei si godono l'estate, Nicco, in una stanza d'ospedale, è costretto a crescere in fretta, solo contro un nemico implacabile e subdolo. E proprio quando la stanchezza sembra prendere il sopravvento, Niccolò scopre il potere del sorriso, di un atteggiamento positivo, della resilienza... In questa lettera accorata che è un incitamento a non darsi mai per vinti, Nicco non nasconde a, non il dolore, non la rabbia, non il senso di sconfitta. Nel labirinto dei suoi pensieri, delle sue altalenanti emozioni, ci prende per mano e ci apre il suo cuore, che ha scoperto essere più forte e coraggioso di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Perché essere coraggiosi non significa non avere paura, ma andare avanti nonostante la paura. I proventi dei diritti d'autore di questo libro saranno devoluti a Busajo Onlus, che si occupa di recuperare, rieducare e reinserire bambine e bambini di strada in Etiopia. www.busajo.org.
Gli Ordini religiosi esistono da secoli: qual è il segreto della loro longevità e della loro sorprendente vitalità? Sono frutto di una rigida pianificazione stabilita dalle gerarchie o, piuttosto, dell'iniziativa individuale? Scopo principale di questo libro è quello di cogliere, per quanto possibile, il segreto della giovinezza, dell'adattamento costante e del perpetuo rinnovamento delle più antiche istituzioni politiche dell'Europa, di cercare di comprendere attraverso quali meccanismi costituzionali, operanti sul solo piano naturale, tanti Ordini sono potuti nascere, vivere e proliferare nel corso dei secoli, nonostante le guerre, le invasioni, le scorrerie, le epidemie e le persecuzioni che in tutte le epoche sono state il loro inalienabile destino; nonostante l'enorme diversità delle situazioni economiche e politiche alle quali si sono dovuti adattare; nonostante le rivoluzioni devastatrici e le corruzioni del mondo che, ancor più rovinosamente, s'insinuavano nei loro ambienti; nonostante le crisi interne che così spesso hanno subito; nonostante le fratture, gli smembramenti, le scissioni di cui e costellata la storia di molti tra essi.
Il libro propone un viaggio in Terra Santa sui passi di Gesù guaritore: i suoi primi gesti a Cafarnao, la sua attività taumaturgica in Galilea, i prodigi da lui compiuti nei viaggi presso le regioni vicine, le poche ma importantissime guarigioni operate nella città di Gerusalemme. Gli autori aiutano a focalizzare l'attenzione sulle 17 guarigioni compiute da Gesù e raccontate dagli evangelisti e a conservare nel medesimo sguardo lo spessore umano dell'uomo di Galilea e il potere salvifico del suo ministero profetico, la compassione dell'uomo Gesù e la potenza del Cristo di Dio, la sua capacità affettiva di entrare in relazione con chi soffre e il suo potere di Redentore che dona una vita oltre la malattia e oltre la morte. Il tutto è accompagnato da preziose indicazioni geografiche, storiche ed esegetiche perché le guarigioni di Gesù descritte nei Vangeli sono sempre interventi di Dio nella storia dell'uomo e sono pur sempre dall'uomo raccontati e mediati.
Giovedì della Cena del Signore, Venerdì della Passione, Veglia di Resurrezione.
Edizione aggiornata secondo la nuova versione del Messale Romano 2020.
Questo messale riporta i testi del Messale Romano (terza edizione, 2020) e del Lezionario domenicale e festivo (2007) editi dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Per il latino, i testi eucologici sono ricavati dal Missale Romanum «ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum, auctoritate Pauli PP. VI promulgatum, Ioannis Pauli PP. II cura recognitum, editio typica tertia, Typis Vaticanis A.D. MMVIII»; i testi delle letture sono ricavati dalla Nova Vulgata, edizione «tipica» promulgata da Giovanni Paolo II con la Costituzione apostolica Scripturarum Thesaurus del 25 aprile 1979, «praesertim in sacra Liturgia utendam, sed et aliis rebus accommodatam».
Caratteristiche:
Stampa a 2 colori su carta tipo India
Formato: cm 12 x 17,5
Rilegatura cartonata
La struggente storia d'amore fra un gentiluomo francese e una ragazza procidana che l'autore conosce durante il suo primo soggiorno napoletano, nel 1811. Lamartine ha ventun anni e resta colpito dalla bellezza del golfo di Napoli e in particolare dell'isola di Procida. Il libro è anche un'accorata rievocazione del tempo della giovinezza. Lamartine parla di sé, delle sue giovanili passioni politiche e letterarie, delle finalità dell'arte romantica, e nello stesso tempo descrive luoghi e situazioni legate alla vita dei pescatori. Ne ammira la semplicità, e s'innamora di una giovane fanciulla dagli occhi neri e dalle lunghe trecce: Graziella. Lei, figlia di pescatori, corrisponde quel tenero amore che ben presto viene interrotto dalla partenza improvvisa di lui per la Francia. Alphonse lascia la sua amata con una promessa: tornerà presto, ma non mantiene la promessa e lei, nella vana attesa, si ammala. Prima di morire, la giovane spedisce al suo amato una lettera contenente una treccia dei suoi capelli. Alphonse conserverà per tutta la vita quella lettera e quella treccia, insieme al ricordo di quell'amore che non riuscirà più a trovare in nessun'altra donna. Da Graziella sono stati tratti diversi film e uno sceneggiato televisivo, nel 1961, con, fra gli altri, Corrado Pani e Luca Ronconi. Il libro è anche stato oggetto di diversi adattamenti teatrali e musicali. Moltissime le edizioni italiane. Prefazione 'La vita e le opere' e apparati a cura di Caterina D'Agostino.
Dopo quanto è stato pubblicato (il primo volume in due tomi 1914-1923) e il primo tomo (1924-1925) del secondo volume, l'Istituto Paolo VI di Brescia pubblica il secondo tomo che presenta in edizione critica e con ricco apparato di note il Carteggio per il biennio 1926-1927. Il carteggio è di grande importanza non solo per la storia religiosa, civile, culturale dell'Italia e dell'Europa negli anni del fascismo e del nazismo, ma è anche fonte ricca e preziosa per la conoscenza della spiritualità di Montini, e per quella delle diffili condizioni materiali di studio universitario di molti, sulle quali le lettere aprono vivi, personali spiragli.
A breve il Senato esaminerà il disegno di legge sul contrasto all’omo/transfobia: è un testo approvato dalla Camera dei Deputati, il cui relatore l’on. Alessandro Zan ha riunito proposte presentate da più forze politiche. Rispetto al volume “Omofobi per legge?” questo libro intanto è strutturato articolo per articolo, per consentire al lettore di cogliere ogni aspetto delle nuove disposizioni. Tiene conto delle novità inserite nel corso della discussione a Montecitorio, e dei problemi anche di legittimità costituzionale emersi in quella sede. Approfondisce profili rimasti ai margini nel precedente volume, come le norme penali accessorie o sostitutive, l’inserimento del gender nelle scuole, una più incisiva organizzazione della Giornata nazionale contro l’omofobia, le coperture finanziarie. Se Omofobi per legge aveva l’obiettivo di descrivere i rischi per le libertà di opinione, di manifestazione, di associazione, di educazione derivanti dalla estensione della “legge Mancino” alle discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale, questo libro si muove sul testo unificato, e aggiornato rispetto alle singole proposte di legge, ed estende il quadro a ogni passaggio di disposizioni che, se approvate in via definitiva, incrinerebbero pesantemente le basi dell’ordinamento.
Che vita sarebbe una vita senza mostri? Raccapriccianti, spaventosi, buffi, eppure così importanti da popolare i racconti di ogni cultura e di ogni tempo e da ricoprire un ruolo di rilievo nella più grande opera letteraria italiana: la Divina Commedia . Ma ora basta voltare loro le spalle e scappare! È arrivato il momento di conoscerli e ? perché no? ? giocarci un po' e imparare a fronteggiarli. In fondo, che cosa sono i mostri se non il simbolo dei pericoli che possiamo incontrare sul nostro cammino e degli ostacoli che noi stessi ci imponiamo? Un esperto di Dante e due inguaribili creativi hanno deciso di unire le loro forze per creare un libro un po' pazzo, ma anche molto serio e ben documentato. Colorato e pieno di attività, "I mostri di Dante" presenta diciassette personaggi mostruosi dell' Inferno legati ad altrettante minacce e, attraverso racconti, esempi, fumetti e giochi, stimola i ragazzi ad affrontarli con arguzia e pensiero critico, ma soprattutto con leggerezza e ironia, offrendo un punto di vista inedito sulla Commedia e tanti spunti di riflessione. E, quando zanne, artigli e code non avranno più segreti, potremo finalmente dormire sonni tranquilli... basta non guardare sotto il letto! Età di lettura: da 7-12 anni.
"Autentico cammino vocazionale in tredici tappe per cogliere il senso dell'amare nelle sue molteplici sfumature e opportunità." (Prefazione di Alberto Tortelli)
Sai qual è il detto più celebre nelle terre di Yamato, un Paese davvero lontano lontano? Cadi sette volte, otto volte ti rialzi. Lo conosce bene Daruma, un bambino tondo e liscio come un'anguria che non si scoraggia mai e rotola in lungo e in largo alla ricerca di ciò che lo rende felice. Lo conoscono Momotaro, Urihime e Imotaro, amici inseparabili costretti ad affrontare i terribili Orchi Dentoni a colpi di frittelle, e pure il Bambino di Fango, che per realizzare i suoi sogni finisce per creare il Monte Fuji. Nelle terre di Yamato vivono tante creature straordinarie, ma ancora più straordinari sono i racconti che vi si narrano. Demoni capricciosi, principesse innamorate e volpi dagli starnuti potentissimi, in questo libro per tutta la famiglia Laura Imai Messina dà vita a tante fiabe che si intrecciano alle antiche tradizioni giapponesi, parlandoci in un modo poetico e originale dei temi più importanti: il valore dell'amicizia e del coraggio, la ricerca della felicità, il potere delle storie, ma soprattutto l'importanza di non arrendersi mai.
L'opinione comune ritiene che su matrimonio e famiglia, ormai, si possa dire qualsiasi cosa. Questo libro desidera ricordare che esiste una verità ragionevole e inequivocabile sulla persona, sull'amore, sulla sessualità, sulla responsabilità. Desidera, inoltre, accogliere l'invito, rivolto dall'esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia, sull'importanza di un'educazione sessuale autentica, tale come è possibile considerarla «solo nel quadro di un'educazione all'amore, alla reciproca donazione» (AL, 280). Con la speranza che tra i primi lettori di queste pagine ci siano soprattutto i giovani che «devono potersi rendere conto che sono bombardati da messaggi che non cercano il loro bene e la loro maturità. Occorre aiutarli a riconoscere e a cercare le influenze positive, nel tempo stesso in cui prendono le distanze da tutto ciò che deforma la loro capacità d'amare» (AL, 281).
Scriveva Leopardi nelle Operette morali: "Un uomo fatto all'antica" è un uomo "dabbene e da potersene fi dare". Oggi questa immagine virtuosa è andata smarrendosi. Attribuire tale qualità morale a qualcuno può signifi care accusarlo di essere un conservatore, se non un reazionario. Nel migliore dei casi, si è tacciati di non stare "al passo con i tempi", di non saperne vedere i vantaggi. Questo libro mostra invece che l'essere all'antica implica alcune delle nostre qualità migliori. Fra queste, la sensibilità per le memorie personali e altrui, per la conoscenza storica, per virtù e valori che paiono dimenticati. E poi, si è tali per modi di fare, parlare, desiderare, non volti nostalgicamente al passato ma orientati a sentimenti in controtendenza, ostili verso ogni forma di volgarità. Piuttosto propensi alla pratica della lealtà, della generosità, dell'amicizia. L'essere all'antica, su cui il libro sfata i pregiudizi più frequenti, arricchisce e non sminuisce il nostro modo di esistere. Per non vivere di solo presente e non esserne troppo contagiati.
Con 100 esperimenti divertenti e sicuri, questo libro illustrato guida insegnanti, genitori e ragazzi in un affascinante viaggio alla scoperta della scienza. Concepito per essere eseguito in classe o a casa, ogni esperimento contiene le informazioni di base, l'elenco dei materiali necessari, chiare istruzioni da seguire, una descrizione di ciò che dovrebbe accadere e una spiegazione del motivo per cui accade. Alla fine domande stimolanti e suggerimenti aiutano a riflettere e ad approfondire alcuni aspetti della scienza alla base dell'esperimento. Dalla creazione di melma appiccicosa e vulcani in eruzione alla previsione della prossima fase lunare, "Il libro degli esperimenti" di Janice VanCleave è l'ideale per mostrare ai giovani lettori il fantastico mondo della scienza che li circonda. Età di lettura: da 6 anni.
I silenzi di Alfredo Martini, pieni di rispetto e di significato, erano talvolta più efficaci delle parole. Pedalando a fianco di Coppi e Bartali e poi, come Commissario Tecnico, guidando per oltre vent'anni la Nazionale italiana di ciclismo a entusiasmanti e ripetuti successi, Martini è stato un luminoso esempio di etica del lavoro e dello sport. In questo libro Franco Quercioli racconta i suoi incontri con il grande, indimenticabile Alfredo del quale, il 18 febbraio 2021, ricorre il centenario della nascita.
La narrazione di ciò che è accaduto a Gerusalemme ci aiuta a capire che cosa celebriamo oggi nella settimana santa. Con illustrazioni. Età di lettura: da 10-12 anni.
Mettendosi coraggiosamente a nudo, Marsha Linhean, la psicologa di fama mondiale che ha sviluppato la Dialectical Behavior Therapy, rivela qui la sua "discesa all'inferno" con la malattia mentale e poi la straordinaria ascesa nel lavoro di ricerca e nell'accademia. Durante l'adolescenza, Marsha è entrata in una terribile spirale che l'ha portata a manifestare tendenze suicidarie ma, dopo alcuni anni bui in un istituto psichiatrico, grazie alla sua tenacia è riuscita a iscriversi all'università e a specializzarsi in terapia comportamentale. Gli anni Ottanta hanno segnato la svolta decisiva con lo sviluppo della Dialectical Behavior Therapy, un approccio terapeutico che combina l'accettazione di sé e la capacità di innescare un cambiamento, diventato il trattamento d'elezione per il disturbo borderline di personalità. Nel corso della sua brillante carriera scientifica Marsha Linehan è rimasta una donna di profonda spiritualità. La sua, potente e commovente, è una storia di fede e perseveranza. In "Una vita degna di essere vissuta", Linehan mostra come i principi della DBT funzionino davvero e come, usandone le tecniche, le persone possano costruirsi una vita degna di essere vissuta.
Per secoli l'identità dell'Italia è stata legata ai suoi paesaggi e alla rappresentazione idealizzata delle loro forme. Un'immagine codificata da viaggiatori e artisti stranieri, che avevano riconosciuto l'unicità del Bel Paese in quella felice integrazione fra uomo e ambiente, fra architettura e natura, avvenuta in Italia nel corso della sua lunga storia. Il volume narra la parabola di quest'immagine, tracciandone la costruzione e le dinamiche legate ad alcuni elementi naturali simbolici, ma anche l'inefficacia e, in epoca recente, l'ambiguità. Gli autori dei saggi pubblicati in questo volume si interrogano sulle forze che hanno determinato le trasformazioni del paesaggio italiano contemporaneo e indagano l'avvio di nuove metamorfosi, dettate da una rinnovata consapevolezza per l'ambiente e le sue fragilità. In questo processo, un ruolo chiave è giocato dai paesaggisti. Operando con sensibilità su assetti compromessi, saranno loro a contribuire in modo significativo a una nuova Italia del paesaggio.
Avete in mano il volume centrale delle avventure di Harry Potter, il quarto della serie di sette episodi. È un momento cruciale nella vita di Harry: ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei pestiferi Dursley, vuole sognare la Cercatrice di Corvonero per cui ha una cotta tremenda... E poi vuole scoprire quali sono i grandiosi eventi che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. Ma sfortunatamente Harry non è normale, nemmeno come mago. E stavolta la differenza può essere fatale. Con questo romanzo J.K. Rowling arricchisce di un altro prezioso frammento il grandioso mosaico delle avventure di Harry Potter. Ed è forse il frammento più importante, quello in cui l'affresco delle vicende del mondo magico - esilaranti, affascinanti, travolgenti - acquista una luce più complessa e cupa, dove l'infanzia finisce e la maturità e la consapevolezza attendono i suoi protagonisti. In un intreccio di straordinaria potenza, fra draghi e sirene, campioni di Quidditch e giornalisti ficcanaso, la vita di Harry e dei suoi amici giunge a un punto di svolta: dopo questo, niente sarà più come prima. Età di lettura: da 12 anni.
«Non vado in cerca di guai. Di solito sono i guai che trovano me». Così dice Harry Potter, giovane studente della prestigiosa Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ai suoi amici. E infatti Harry non è al sicuro: un famigerato assassino è evaso dalla terribile prigione di Azkaban e gli sta dando la caccia, deciso a ucciderlo. Forse questa volta nemmeno la scuola magica, nemmeno gli amici più cari possono aiutarlo, non quando tra loro si nasconde un traditore... In un vortice di emozionanti colpi di scena, tra mappe stregate e Ippogrifi scontrosi, zie volanti e libri che mordono, Harry Potter conduce il lettore nel terzo capitolo delle sue straordinarie avventure. Età di lettura: da 10 anni.
Alla fine dello scorso volume, abbiamo lasciato Harry Potter sconvolto, solo e preoccupato. Il suo amato padrino Sirius Black è morto, e le parole di Albus Silente sulla profezia gli confermano che lo scontro con Lord Voldemort è ormai inevitabile. Niente è più come prima: l'ultimo legame con la sua famiglia è troncato, perfino Hogwarts non è più la dimora accogliente dei primi anni, mentre Voldemort è più forte, crudele e disumano che mai. Harry stesso sa di essere cambiato. La frustrazione e il senso di impotenza dei quindici anni hanno ceduto il posto a una fermezza e a una determinazione diverse, più adulte. Nella sesta e penultima avventura di Harry Potter, J.K. Rowling arricchisce il suo scenario di indizi e segreti stupefacenti; sospetti e verità che non offrono risposte ma moltiplicano gli enigmi; nuovi personaggi e nuove magie ma anche inattese rivelazioni su personaggi già noti. Mescolando la suspense dell'indagine con la passione dell'amore adolescente, Harry Potter e il Principe Mezzosangue avvince il lettore e lo lascia, stregato, in attesa dell'ultimo atto. Età di lettura: da 12 anni.
Il quarto volume delle avventure di Harry Potter ci ha lasciato con il fiato sospeso: Lord Voldemort è tornato. Che cosa succederà ora che il Signore Oscuro è di nuovo in pieno possesso dei suoi terrificanti poteri? Quanta morte e distruzione seminerà nel tentativo di riprendere il dominio del mondo? Sono le stesse domande che si pone Harry Potter, disperatamente segregato - come tutte le estati - nella casa dei suoi zii babbani, lontano dal mondo magico che gli appartiene. Ma qualcosa è cambiato anche in lui. Ormai quindicenne, lo ritroviamo divorato dalla frustrazione, dalla rabbia e dall'ansia di ribellione tipiche della sua età. In uno dei libri più attesi nella storia della letteratura, J.K. Rowling non cessa di stupirci. Tessendo un'altra stupefacente trama, riesce questa volta a dar voce alle inquietudini dell'adolescenza, ad arricchire il suo già mirabolante universo di nuove creature e nuovi indimenticabili personaggi, e anche a metterci in guardia contro la stupidità del potere e di chi lo usa per combattere il talento, il coraggio, la fantasia e la diversità. Età di lettura: da 10 anni.
«Mi apro alla chiusura»: è uno dei tanti enigmi lasciati da Silente con cui Harry Potter deve confrontarsi in questo ultimo, settimo libro. E anche la saga stessa, nel giungere alla propria fine, si apre a sorpresa su nuovi mondi, nel passato e nel futuro: getta la luce della meraviglia su dettagli, personaggi ed eventi che pensavamo di conoscere già, rivelandone segreti e significati profondi. Insieme a Harry, nella sua disperata ricerca della verità, ripercorriamo le avventure apparentemente già vissute, riviviamo piccoli fatti e grandi eventi, seguendo il filo della consapevolezza che si dipana e si acuisce in un crescendo di emozioni, colpi di scena, perdite e conquiste. La conclusione, potente e delicata, piena di luce e vapore, fa venire voglia di rileggere tutto daccapo, per arrivare a chiudere il cerchio. Mai i perché sono stati così tanti; mai come in questo libro si ha la piena soddisfazione di una risposta, una risposta che va oltre l'apparenza... Età di lettura: da 12 anni.
«Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo». Queste parole della Gaudium et spes esprimono i sentimenti e lo stato d'animo che la comunità dei credenti vive nei confronti delle persone sofferenti, una comunità che si sente solidale con loro e con tutti quelli che li accompagnano nel tratto estremo dell'esistenza terrena. La Chiesa intende dare il proprio contributo per recuperare la dimensione autenticamente umana del processo del morire, poiché ricercare e attuare ciò che è rispettoso della dignità di ogni persona è pienamente rispondente alla sua missione e all'espressione più autentica dell'agire del credente. Il documento, elaborato dall'Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI, è stato discusso nella Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, e ora viene pubblicato a cura dell'Ufficio come strumento pastorale offerto a tutti.
Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene. Nello scatenato universo fantastico della Rowling, popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavolini di Bruxelles e ritratti che scappano, la magia si presenta come la vera vita, e strega anche il lettore allontanandolo dal nostro mondo che gli apparirà monotono e privo di sorprese. Il risveglio dalla lettura lo lascerà pieno di nostalgia, ma ancora illuminato dai riflessi di questo lussureggiante fuoco d'artificio. Età di lettura: da 10 anni.
Harry Potter è ormai celebre: durante il primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ha sconfitto il terribile Voldemort, vendicando la morte dei suoi genitori e coprendosi di gloria. Ma una spaventosa minaccia incombe sulla scuola: un incantesimo che colpisce i compagni di Harry, uno dopo l'altro, e che sembra legato a un antico mistero racchiuso nella tenebrosa Camera dei Segreti. Nel secondo libro delle avventure di Harry Potter, J.K. Rowling supera se stessa, arricchendo il suo universo fantastico di personaggi indimenticabili e di trovate esilaranti. Harry e i suoi amici sfidano oscure magie e terribili mostri, parlano con i gufi e viaggiano in automobili volanti, in un percorso magico dal ritmo incalzante e dalla sequenza infinita. E su tutto emerge il gusto per il romanzo d'avventura, ciclico e perfetto, in cui l'elemento soprannaturale si trasforma in quotidiano, emoziona il lettore e lo conquista al gioco della fantasia. Età di lettura: da 10 anni.
"Il titolo del libro racchiude il suo mondo teologico-pastorale. Un popolo in cammino con Dio richiama la dimensione ecclesiale del pensare la morale nel contesto delle attuali situazioni di vita. Il fondamento trinitario della sua proposta teologica mostra come la vita e l'insegnamento di Gesù Cristo siano il discriminante per ogni sano discernimento nell'agire concreto del popolo di Dio. È evidente che la sua riflessione non è chiusa in se stessa, ma è aperta ad ogni sovvertimento dello Spirito Santo. In effetti il camminare insieme postula il desiderio di dialogare e di pensare insieme, sempre pronti, guidati dallo Spirito, a dare ragione della fede in Gesù Cristo. Con questo suo lavoro intendeva aprire nuovi varchi per lo studio della morale, proponendo un metodo interdisciplinare che riguardava non solo ad intra le discipline teologiche, ma che poteva interagire con i dati della sociologia, della psicologia e di altre scienze umane." (Dalla presentazione di Francesco Asti)
Unico e straordinario è il disegno di Dio: prima Cristo e poi Adamo! Come a dire: "la soluzione precede il problema". Non esistono due progetti, come se il peccato avesse costretto Dio a cambiare piano, esiste un unico e straordinario disegno. Infatti, il peccato di Adamo può aver sorpreso Dio fino al punto da sconvolgere il suo disegno originario d'amore? La Scrittura rivela che Cristo è prima di tutte le cose, tutte sono state create per mezzo di lui (cfr. Col 1,16). Siamo stati pensati e voluti nel Redentore. All'inizio di tutto c'è Cristo morto e risorto e solo in Lui si rivela il mistero dell'uomo e della Chiesa. Il testo conduce il lettore alla scoperta di questa meravigliosa visione cristocentrica che Giacomo Biffi ha meditato e proclamato per tutta la sua vita. Postfazione di Matteo Maria Zuppi. Prefazione di Inos Biffi.
Storia di un'amicizia unica a intensa tra Gabriele e Albano attraverso alcune esperienze in montagna, vissute insieme tra rocce, intemperie, rischio, bellezza, stupore e senso della vita.
La ricerca di un Fondamento ultimo, l'aspirazione verso un ordine trascendente che dà compimento e pienezza all'ente contingente, è un anelito innato nell'uomo. In questo senso, la riflessione sistematica della filosofia della religione, con il suo apporto, può offrire risposte a reali interrogativi del singolo. Con quale criterio conciliare l'anelito di libertà e di desiderio inappagato della natura umana nel suo desiderare illimitato? In che modo armonizzare l'ansia di comprensione del reale e l'ambizione di una portata conoscitiva che appaghi le attese dell'uomo? Grandi richieste che vengono affrontate nella complessa problematica della filosofia della religione, con riflessioni adeguate di metafisica e antropologia, come strumento di approfondimento e di indagine della Verità ontologica, per un rinnovato e qualificante esistenzialismo antropologico. La risposta al mistero di Dio: "Solo gli occhi dell'anima possono riconoscere l'Essere Eterno esistente".
"Quale omaggio alla Madre in occasione della presente raccolta, vorrei rifarmi, a modo di prefazione, al brano di un documento pontificio dove Paolo VI ci rimanda alla Vergine non solo come via veritatis, ma anche come via pulchritudinis: via da seguire se si vuole raggiungere la beatitudine promessa. Una beatitudine che non può essere tale se, appunto, è solo verità. La verità da sola può fare anche male. La verità la possiedono anche i dannati. Ma la bellezza!... Infatti Dostoevskij dice che sarà la bellezza a salvare il mondo. E io, senza sconvolgere nessun ordine, ma solo per dire quanto più mi preme, precisamente vorrei qui proclamare, avanti a ogni altra urgenza, la via della bellezza." (David M. Turoldo)
"Ave Maria": da queste angeliche parole si sviluppa la meditazione teologica e spirituale di questo piccolo libro di poesie. L'esperienza religiosa dell'Autore e la sua riflessione filosofica intorno ai grandi misteri mariani si intrecciano in un dialogo fiducioso e intenso, che interroga la fede nelle realtà ultraterrene e il senso delle nostre quotidiane esistenze.
"Parlane in casa" vuole risaltare il valore della testimonianza all'interno dell'irrinunciabile missione evangelizzatrice affidata ai genitori (catechisti, didascali, sacerdoti, ecc.). La missione in questione è la trasmissione della fede alle nuove generazioni. Grazie alle storie bibliche commentate dai saggi d'Israele, agli aneddoti dei santi e dei padri del deserto, ai racconti di storie reali, alle opere di teatro, al dizionario tematico-biblico, ecc., i genitori e i figli saranno incoraggiati a cercare e a difendere, all'interno della famiglia, intesa come chiesa domestica, la conoscenza di Gesù Cristo, il più bello tra tutti gli uomini.
"Anteporre Dio, non presupporlo!": è questo il forte richiamo che Benedetto XVI ha rivolto alla Chiesa e soprattutto a vescovi e sacerdoti, come unico rimedio a quel clericalismo, indicato da Papa Francesco quale causa della crisi degli abusi sessuali, che come una bufera l'ha investita e scossa. Ritrovare col primato di Dio anche il senso dell'Assoluto nella vita spirituale e degli assoluti morali nelle scelte etiche, riscoprire nella Santa Eucaristia la vocazione e la dignità del corpo, apprezzare di nuovo il celibato sacerdotale, per saper rispondere alle sfide del permissivismo o della logica funzionalistica, che dopo la rivoluzione sessuale del 1968 ha investito l'Occidente. Il volume convoca eminenti personalità ed esperti ad una riflessione che riprende l'eccezionale meditazione del Papa emerito, non per alimentare una inesistente contrapposizione, ma per favorire la valorizzazione di quel testo. Saggi di: Card. C. Ruini, R. Voderholzer, G. Crepaldi, S.J. Aquila, J.A. Reig Pla, H.-B. Gerl-Falkovitz, J. Granados, J. Noriega, J.J. Pérez-Soba, A. Diriart, S. Kampowski, F. Pesci, J. Saward, P. Syssoev, N. Bux, G. Kuby, F. Di Noto. Prefattore: Georg Gänswein.
Nel nostro tempo, gli eventi di cronaca nera superano le notizie positive, la rassegnazione prevale sulla speranza, la paura sembra schiacciare il coraggio, la depressione e la tristezza, molto spesso, hanno la meglio sulla voglia di farcela e di andare avanti, la morte sembra prevalere sulla vita, sia presente che futura. L'autore ha deciso di scrivere queste pagine per annunciare una buona notizia... finalmente una buona notizia! «Il Verbo», che «in principio era presso Dio», con un atto di amore, si fa «carne» per condividere con noi, esseri umani, tutte le situazioni che caratterizzano l'esistenza umana. Per trasmettere la buona notizia Terrucidoro esamina alcune parti del Nuovo Testamento cercando di leggerlo come se a dover essere esaminato fosse un quadro con i colori del dipinto sul davanti e la tela sul retro. Il libro è uno stupendo quadro in cui è possibile ascoltare la voce dell'autore e il sussurrare di Dio.
Contenuto
Questo Diario è pensato come strumento di accompagnamento nelle sessioni del “The Marriage Course”. Un manuale per aiutare le coppie sposate a rafforzare il loro matrimonio e la loro relazione, a parlare del loro futuro insieme, a sognare ancora. Il corso tratta sette temi: - Una forte connessione - L’arte della comunicazione - Risolvere i conflitti - La potenza del perdono - La famiglia tra passato e presente - Una buona intimità sessuale - Amore in azione.
Destinatari
* coppie sposate * educatori e formatori
Autore
Gruppi Alpha Italia.
Contenuto
Questo Diario è pensato come strumento di accompagnamento nelle sessioni del “The Pre-Marriage Course”. Si tratta di cinque sessioni per coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio o che ne stanno semplicemente esplorando la prospettiva. Il corso tratta cinque diversi temi: Comunicazione, Conflitti, Impegno, Connessione e Avventura. Grazie a questo corso i fidanzati possono scoprire valori, principi, atteggiamenti e ciò che serve per gettare solide basi per il futuro e per costruire un matrimonio sano, forte e costruttivo.
Destinatari
* fidanzati * coppie in preparazione al matrimonio * educatori e formatori
Autore
Gruppi Alpha Italia.
Il Vangelo della liturgia quotidiana festiva e domenicale (secondo il ciclo liturgico B) e feriale per l'anno 2021. Questo prezioso sussidio è un vero e proprio Evangeliario tascabile che pur nella semplicità della veste grafica racchiude la solennità e la ricchezza straordinaria del fondamentale libro liturgico. Sono raccolti i brani del Vangelo della liturgia quotidiana festiva e domenicale (secondo il ciclo liturgico B) e feriale per l'anno 2021. Papa Francesco non smette di ricordarci che «il Vangelo ha la forza di cambiare la vita! Esso è la Buona Novella, che ci trasforma solo quando ci lasciamo trasformare da essa. Ecco perché vi chiedo sempre di avere un quotidiano contatto col Vangelo, di leggerlo ogni giorno, un brano, un passo, di meditarlo e anche portarlo con voi ovunque: in tasca, nella borsa». La lettura assidua, unita alla meditazione e alla preghiera, dei testi della Parola del Signore, fonte inesauribile di salvezza, è il nutrimento indispensabile ed efficace dell'anima per un fruttuoso cammino di santità.
Non si può comprendere la personalità di La Pira se non si pone in evidenza la sua dimensione mistica, il suo confidare totalmente nella Grazia divina e soprattutto il ritenersi strumento di Dio per elargire e programmare la carità anche dal punto di vista politico. Riflettere sulla tematica della città era per La Pira una chiamata divina. Era del tutto convinto che l'umanità è stata intessuta da virtù e valori per mezzo del ruolo e della funzione che alcune città hanno assunto nel corso della storia. Chi vive all'interno della città è responsabile di un patrimonio che gli è stato consegnato per il bene delle generazioni. La metafisica della città dunque portava verso un cammino di unione tra le città per poi avere come effetto più prossimo l'unione degli Stati. Nell'opera di La Pira è possibile intravedere un intervento politico che si è concentrato verso le associazioni che sono fondamentali nella grande società, attuando un'opera chirurgica d'intervento intorno ai mali sociali. Tenendo conto di questo manifestiamo disaccordo verso chi annovera La Pira tra gli utopisti, poiché il suo intento non si è manifestato nel tracciare l'isola della felicità, ma nell'individuare tutto ciò che impediva ai suoi concittadini di indirizzarsi verso di essa.
Edgar Morin, nato nel 1921, ha scelto di riunire qui tutti i ricordi riaffiorati alla sua memoria che, a 99 anni, è rimasta intatta e gli permette di dispiegare davanti a noi l'epopea viva e caleidoscopica di un uomo che ha attraversato i grandi eventi del XX secolo e che continua a occuparsi con brio e acume di quanto accade nel nuovo millennio. Nel libro la grande storia è punteggiata degli episodi di una vita traboccante di viaggi, incontri con persone affascinanti, in cui l'amicizia e l'amore rivestono un ruolo centrale. Edgar Morin è il "filosofo della complessità". Ma è noto e apprezzato in tutto il mondo, dall'Africa all'Asia all'America Latina, anche per la sua capacità di enunciare pensieri complessi con una semplicità e una piacevolezza uniche. "Questi ricordi non sono emersi in ordine cronologico, come avviene di solito nelle Memorie. Mi sono venuti incontro a seconda dell'ispirazione e delle circostanze. Interpellandosi reciprocamente, alcuni ne hanno fatto scaturire altri dall'oblio".
L'universo sovietico ha suscitato per circa settant'anni entusiasmi e avversioni. Attraverso una periodizzazione non scandita dalla banalità dei decenni, qui si analizzano eventi storici, imprese, campagne promozionali e dissuasorie subite dai cittadini del paese dei soviet, con uno speciale accento sulla percezione dei fatti nella quotidianità della gente comune. Propaganda, retorica, passioni sono prese in esame sulla base della cartellonistica, delle riviste, del cinema, dell'architettura, delle arti, della cronaca. Dai trascinanti investimenti dei primi anni al binomio euforia-terrore che ha segnato l'era staliniana, dalle sottoculture giovanili degli anni Cinquanta e Sessanta ai primi passi del rock nei Settanta, si giungerà alla fatidica notte di Natale del 1991, che vide l'ammaina bandiera rossa sul Cremlino. Tutto documentato da un ricco apparato iconografico tratto dalla straordinaria produzione di grafici e artisti del tempo.
C'era una volta un regno chiamato Cornucopia. Una minuscola nazione ricca e prospera, famosa per i suoi formaggi, gli ottimi vini, i dolci deliziosi e le salsicce succulente. Sul trono siede un sovrano benevolo, Re Teo il Temerario, le cui giornate trascorrono pigre, tra banchetti sontuosi e battute di caccia, con la fida compagnia dei suoi lord, Scaracchino e Flappone. Tutto è perfetto... O quasi. Secondo la leggenda, infatti, un terribile mostro è in agguato nelle Paludi del Nord. Ogni persona di buonsenso sa che l'Ickabog è solo una leggenda inventata per spaventare i bambini. Ma le leggende sono strane e a volte prendono una vita propria... Quando questo accade, toccherà a due giovani amici, Robi e Margherita, affrontare un'incredibile avventura e svelare una volta per tutte dove si nasconde il vero mostro. Solo così speranza e felicità potranno tornare a Cornucopia. Età di lettura: da 6 anni.
Nel 5° anniversario dalla morte del Cardinale Giacomo Biffi, don Samuele Pinna e Davide Riserbato con l'Arcidiocesi di Bologna ci offrono un libro in sua memoria. Non una semplice antologia di testi, ma una sintesi del suo pensiero teologico e pastorale nei punti fondamentali della sua teologia: Cristo, la Chiesa, l'uomo e l'importanza dell'annuncio della verità nella carità. Postfazione di Matteo Maria Zuppi.
Prendendo spunto da alcuni episodi del Vangelo l’autore, a volte in modo ironico a volte in modo serio, dà libero sfogo alla sua fantasia immaginando il ruolo di alcuni personaggi marginali del racconto evangelico, oppure individuando una valenza contemporanea di alcuni fatti ivi narrati. Ad esempio prendendo spunto dalla “strage degl’innocenti”, Panico affronta il tema del potere che ha la capacità di inebriare e ubriacare fino a trasformare la vita di chi lo esercita, e che non di rado lascia dietro di sé vittime innocenti. Come una droga, esso, una volta conquistato, mira all’autoconservazione e mortifica la pietà e la compassione. Altresì in tono umoristico l’autore, considerando il fatto che nel Vangelo si parla della suocera di Pietro, imbastisce una storia a medaglioni con l’unico intento di dimostrare che si può anche ridere benevolmente delle cose sante, senza per questo diventare eretici.
Questo volume ripercorre la vicenda politica di Luigi Sturzo (Caltagirone 1871 - Roma 1959). E si offre quale contributo per recuperare il senso del popolarismo sturziano, che torna a essere invocato da alcuni osservatori come l'antidoto più efficace contro i populismi di varia matrice che oggi fanno capolino un po' in tutti i luoghi del confronto politico, dalle piazze ai salotti televisivi, dai social network ai media che plasmano l'opinione pubblica nel mondo ormai globalizzato. Il titolo pone in sequenza alcuni termini che si ritrovano disseminati nel discorso sui «Problemi della vita nazionale dei cattolici italiani» pronunciato nel 1905 da Sturzo quand'era pro-sindaco della sua città di nascita: «popolo, democrazia, libertà». Sono le parole chiave di quello che potremmo considerare un vero e proprio lessico sturziano.
Più che un esercizio di pietà questa Sacra rappresentazione vuole offrire al credente una meditazione atta a stimolare la consapevolezza della propria scelta di fede. Fin quando esiste un credente, bisogna che egli sperimenti il paradosso dell'Uomo-Dio, sia cioè contemporaneo della straordinaria presenza di Cristo sulla terra. Tale è la condizione della fede o più esattamente è la definizione della fede. Questa Sacra rappresentazione è pertanto un invito a seguire Cristo sulla via della croce così da vederlo nella sua vera figura e nell'ambiente dove realmente camminava sulla terra e non nella forma di un ricordo, vuoto e insignificante, nelle chiacchiere della storia; vederlo così come è, come fu e come sarà fino al suo ritorno nella gloria: segno dello scandalo e oggetto della fede, uomo umile e tuttavia Salvatore e Redentore dell'umanità venuto sulla terra per amore, per cercare quelli che erano perduti (Mt 18,11), per soffrire e morire e insieme preoccupato di dover ripetere sempre: "Beato colui che non si scandalizza in me!" (Mt 11,19).
Adriana Zarri (1919-2010), scrittrice, teologa ed eremita, ha saputo conciliare una profonda tensione spirituale e contemplativa con la partecipazione appassionata al rinnovamento cattolico e alle grandi battaglie sociali della seconda metà del Novecento. Dotata di una forza di intervento radicale e di una rara qualità interiore, come ricordano il filosofo Mario Tronti e il teologo Giannino Piana, univa la verve polemica, inflessibile strumento di affermazione di quella che per lei era la verità, a una folgorante esperienza di Dio che espresse nella creazione di eremi vissuti e condivisi come oasi di armonia naturale e di respiro cosmico. Questo libro, attraverso fonti edite e inedite, ne ricostruisce per la prima volta la biografia, dall'infanzia a San Lazzaro di Savena (Bologna), alla giovinezza nella Compagnia di San Paolo, alla maturazione di una scelta eremitica in luoghi appartati della campagna piemontese. Ne ripropone la ricerca religiosa ispiratrice di una originale teologia mistica e trinitaria, la partecipazione con voce propria e distinta alle vivaci stagioni riformatrici prima e dopo il Concilio Vaticano II, la pratica di un monachesimo estraneo a forme di istituzionalizzazione e autonomo dalle strutture ecclesiastiche. Lettere, saggi, romanzi, articoli pubblicati su svariati periodici cattolici e laici - tra cui «L'Osservatore della Domenica», «Settegiorni», «Il Manifesto», «Rocca», «Anna» - attestano la libertà di critica e di proposta e la trama di amicizie eccellenti - da Benedetto Calati a Rossana Rossanda, da Luigi Bettazzi a Sergio Zavoli, da Marie-Dominique Chenu a Pietro Ingrao - che accompagnarono la sua vita e la sua riflessione.
Il libro raccoglie le relazioni del convegno organizzato dal Centro studi Rosario Livatino il 29 novembre 2019 su Magistratura in crisi. Percorsi per ritrovare la giustizia. Trae spunto dalle indagini e dai procedimenti disciplinari che nella primavera 2019 hanno scosso la magistratura italiana, colpendo componenti togati del CSM, in carica e appartenenti a precedenti Consigli, ed esponenti di vertice di significativi uffici giudiziari: ciò ha fatto emergere con evidenza quel che era già noto all'interno del "corpo", e cioè anomalie nella attribuzione dei posti direttivi, nelle progressioni in carriera, nella gestione della formazione, nel giudizio disciplinare. Poiché dopo i primi giorni è calato il silenzio sull'intera vicenda, il convegno, e il libro che ne riprende gli atti, pur non celebrando processi paralleli, né prendendo posizione pro o contro le c.d. "correnti" della magistratura, contribuisce all'approfondimento delle cause remote e prossime delle degenerazioni venute alla luce, nella prospettiva di individuare vie di soluzione. Dopo le introduzioni di Vari e Prosperetti, prende le mosse dal corretto inquadramento di quel che sulla magistratura prevede la Costituzione, spesso disattesa dalla prassi (relazione Ronco); prosegue con le caratteristiche attuali dei magistrati italiani, dall'età al sesso (relazione Blangiardo); ne segue l'evoluzione storica a partire dal Secondo dopoguerra e analizza le modalità di accesso alla funzione, comparandole con quelle di altre Nazioni (relazione Guarnieri); ricostruisce la formazione delle "correnti" e le degenerazioni provocate (relazione Airoma); individua le riforme possibili e necessarie, quali vie d'uscita dalla crisi (relazione Mantovano). Completa il volume il discorso che il giorno del convegno Papa Francesco ha rivolto ai componenti del Centro Studi Livatino, allorché, parlando di «una crisi del potere giudiziario che non è superficiale ma ha radici profonde», ha censurato lo «sconfinamento del giudice in ambiti non propri, soprattutto nelle materie dei cosiddetti "nuovi diritti", con sentenze che sembrano preoccupate di esaudire desideri sempre nuovi, disancorati da ogni limite oggettivo».
Album per celebrare e vivere un nuovo arrivo in famiglia. Testo poetico in rima capace di muovere emozioni, aspirazioni e paure che una mamma e un papà vivono alla nascita di un figlio. Età di lettura: da 6 anni.
Le ricette sono una miscela di dosi, di ingredienti e di tanta artigianalità nel creare qualcosa per gli altri. Mani che si sporcano per creare qualcosa di bello e di buono per gli altri. Ecco il Natale che io vorrei: un'occasione artigianale di bene per gli altri, nessuno escluso. Natale è fare felici gli altri. Natale è incontro significativo, è capovolgimento dei nostri criteri umani per evidenziare che il cuore e il centro di ogni riforma, di ogni cambiamento è Cristo. Le ricette che si offrono in questo libretto sono uno stimolo a prepararsi al Natale secondo il Vangelo. Sono ricette di un cuoco che è papa Francesco. Egli ci aiuta ad essere buoni come Gesù in questo cambiamento epocale. Siamo tutti amati, non esistono dei privilegi se non quello di farsi prossimo a tutti coloro che si incontrano nella propria esistenza quotidiana.
Achille piè veloce è il più forte, il più grande degli eroi. Venuto al mondo segnato da un destino irreversibile, dopo essere stato affidato alle sapienti cure di Chirone, è diventato un temibile guerriero, pronto per conquistare la vittoria più ambita, quella della fama eterna. Ma Achille è anche un ragazzo. Figlio, sì, di una dea, è però un mortale e va incontro al suo cammino non senza dubbi e paure. Lo seguiremo nella costruzione di sé, partecipando tanto delle sue difficoltà quanto degli amori e delle amicizie, non meno che delle vittorie e dei rimorsi. Esploriamo così il rapporto con Teti, madre e dea, l'amicizia con Patroclo, la rivalità con Agamennone, in una narrazione che si fa corale senza mai perdere armonia. Giovanni Nucci, autore di "Ulisse", ritorna al mondo antico e questa volta si ispira e si attiene fedelmente all'"Iliade" per raccontare di questo personaggio eroico e umano e di una guerra ? la più grande battaglia di tutti i tempi ? manovrata da forze potentissime, capaci di intervenire nelle vicende degli uomini e negli equilibri dell?universo. Piena di sfumature, questa storia millenaria diventa attuale e parla ai ragazzi di oggi del coraggio di crescere, dell'importanza di comprendere il proprio destino, del valore degli affetti, della felicità di vivere. Un romanzo che affonda le radici nella cultura dell'intera umanità. Età di lettura: da 12 anni.
Un libro-gioco con slider e finestrelle che insegna ai bambini a conoscere il mondo dei virus per imparare ad affrontarli in modo sicuro, ma senza paura, per vivere in serenità la propria infanzia. Un libro per il target prescolare firmato da una grande scienziata: Ilaria Capua che oggi dirige il Centro di Eccellenza One Health dell'Università della Florida, che promuove l'avanzamento della salute come sistema integrato attraverso approcci interdisciplinari. Età di lettura: da 3 anni.
Una storia universale che fa bene all'anima di grandi e bambini. Il racconto dell'amicizia tra un bambino curioso, una talpa golosa di torta e piena di vita, una volpe guardinga e un cavallo saggio e gentile. Tutti e quattro esplorano il vasto mondo. Si fanno tante domande. Attraversano la tempesta. Imparano che cos'è l'amore. Un'ode all'innocenza e alla gentilezza, una lezione di vita che ha già toccato il cuore di milioni di lettori. Età di lettura: da 6 anni.
La pace di Versailles ha segnato, per giudizio ormai unanime della storiografia, la fine della centralità dell'Europa nella storia mondiale. L'Europa che ne uscì, pur indebolita, continuò a interpretarsi come un «concerto delle potenze». E nell'estremo tentativo di stabilire quali di queste potenze dovessero assumere l'egemonia si giunse al loro collasso: per quanto non fosse allora evidente, si sarebbe trattato di un fenomeno che avrebbe coinvolto tanto i vinti quanto i vincitori della Grande guerra. Il tentativo di non accettare questo dato di fatto costò una nuova guerra mondiale, che lo sanzionò fuor di ogni dubbio. Nacque però una nuova e parzialmente diversa storia d'Europa, non più incentrata sul ripristino impossibile della sua centralità come «potenza» nel senso classico del termine, ma ancora percorsa dall'orgoglio di ricostruirsi almeno come «potenza civile». Questo volume offre una serie di riflessioni sulla complessità della vicenda che si è snodata fra due date simboliche: la conferenza di Versailles e la caduta del muro di Berlino. A cent'anni dal primo e a trent'anni dal secondo, in queste pagine si ragiona su una storia che ha visto mutare la geografia, i sistemi politici e sociali, la cultura, le relazioni internazionali, fino a giungere alle radici della crisi che attualmente coinvolge il nostro continente.
La tentazione di molti potrebbe essere ancora quella di pensa re che le organizzazioni malavitose siano un «male antico e invincibile», vanificando la presa di posizione contro le cosche da parte di tanti cittadini e fedeli osservanti e non. Proprio l'annuncio di pentimento e di conversione, che risuona particolarmente durante l'Anno giubilare straordinario della Misericordia, è il vero e autentico antidoto ad ogni mafia, ad ogni camorra, ad ogni Cosa nostra, ad ogni 'ndrangheta . Questo è il cuore pulsante del messaggio evangelico, che non è solo denuncia, ma è vita autenticamente vissuta da parte dei testimoni della fede, della legalità e della giustizia. Per dirla con Giovanni Paolo II, gli autentici testimoni, «in particolare quanti tra di loro hanno affrontato la prova del martirio, sono un segno eloquente e grandioso, che ci è chiesto di contemplare e imitare. Essi ci attestano la vitalità della Chiesa; ci appaiono come una luce per la Chiesa e per l'umanità, perché hanno fatto risplendere nelle tenebre la luce di Cristo; in quanto appartenenti a diverse confessioni cristiane, risplendono anche come segno di speranza per il cammino ecumenico, nella certezza che il loro sangue "è anche linfa di unità per la Chiesa"». (dalla Presentazione di S. E. Rev.ma Mons. Vincenzo Bertolone) Questo lavoro è una piccola antologia dei documenti collettivi, con testi a stampa, che la Conferenza Episcopale Calabra ha prodotto in quest'ultimo secolo (1916-2016) relativamente alla necessità di purificare la pietà popolare e contro il fenomeno mafioso-ndranghetista, che costantemente cerca di infiltrarsi per ottenere consensi e riconoscimenti pubblici; una raccolta per averli a immediata disposizione. I Vescovi infatti, singolarmente, si sono pronunciati in altre occasioni su tali tematiche all'interno del loro lavoro di sollecitudine per i fedeli loro affidati. (dall'Introduzione).
Contenuto
Questo libro d’arte conduce il lettore a una ricerca nel profondo dell’anima, alla contemplazione di Francesco d'Assisi, una delle figure più importanti dell’umanità. Una via per giungere alla povertà intesa come una maggiore libertà del cuore, un rinnovato amore di Cristo e un'unione solidale con il creato. Anche attraverso il fallimento: alla fine della sua vita Francesco era ammalato, quasi completamente cieco e consapevole che l’opera della sua vita, la comunità da lui fondata, era in pericolo e stava perdendo la sua visione originaria. L’artista austriaco Luis Höfer ha raffigurato la vita del santo di Assisi in un ciclo di cinquanta incisioni in linoleum e il francescano padre Willibald Hopfgartner ne ha arricchito il messaggio profondo con le proprie meditazioni. A corredo alcuni testi di papa Francesco.
Destinatari
* Tutti
Autore
Luis HÖFER (Innsbruck 1923), artista, restauratore e pittore su strutture murali, si è formato prima all’Accademia di Arti applicate a Monaco di Baviera e in seguito all’Accademia di Arti applicate a Vienna. Solo nel 1989-1990, dopo il pensionamento, si dedica alla realizzazione delle cinquanta incisioni su linoleum ispirate a san Francesco e qui riprodotte. Da 1994 sono collezione permanente al Museo Francescano presso l’Istituto storico dei Cappuccini a Roma. Willibald HOPFGARTNER (Lienz 1946), francescano, è dottore in filosofia formatosi a Innsbruck, Assisi, Strasburgo e Monaco. Per 35 anni ha insegnato tedesco e filosofia al liceo dei francescani a Bolzano. È stato direttore spirituale di giovani e sacerdoti e professore incaricato di filosofia nei corsi di teologia della diocesi di Bolzano-Bressanone. Dal 2011 è direttore della formazione per i giovani francescani a Graz.
Nella sua ampia diffusione storico-geografica, l'islam ha ispirato molte culture e scuole di pensiero e ha assunto forme a volte in profondo contrasto, anche violento, persino tra loro. È difficile dunque darne una prima descrizione che superi l'eccessiva generalità senza cadere già nella specializzazione. Con chiarezza e precisione, Annie Laurent offre delle risposte alle numerose e legittime domande che l'islam suscita, sia per la sua onnipresenza in una realtà sempre più inquietante, in Francia e nel mondo; sia per il suo progetto antropologico, giuridico, sociale e politico i cui fondamenti contrastano con quelli della civiltà europea. È quindi una sfida decisiva che l'Europa deve affrontare nel momento in cui è costretta a fare i conti con una grave crisi identitaria senza precedenti. In un tempo in cui dominano relativismo e confusione, dove l'emozione ha soppiantato la ragione, il rapporto con l'islam e i musulmani affronta due gravi insidie: il rifiuto e la passione. È tempo quindi di abbandonare ogni superficialità nell'approccio con realtà ancora troppo poco conosciute o distorte, focalizzando sull'islam uno sguardo più lucido e oggettivo, senza preconcetti e nel rispetto dei musulmani. È questo lo scopo di questo libro, che si ispira anche all'esperienza dei cristiani d'Oriente. Prefazione di Rémi Brague.
Tra le diverse preghiere che san Francesco ha lasciato, spicca la sua Orazione sul "Padre nostro", una vera e propria preghiera nata meditando con amore le parole insegnate da Gesù. L'autore ne propone un commento facendosi aiutare dagli altri Scritti di san Francesco e dalle sue antiche biografie. La preghiera di Francesco diventa così proposta di un itinerario di vita cristiana per tutti coloro che si sentono provocati dalla vita e dalle parole di san Francesco.
Lacerato dal dolore, un uomo, la cui professione è curare le ferite psichiche, arriva sull'orlo del precipizio. Non cade, si sforza di rimettere insieme i pezzi e il racconto di come riesce a farlo si intreccia con quello della rivoluzione nella cura che lo salva come paziente e lo orienta come terapeuta. Nella psicoterapia, il primato della parola ha ceduto il campo: adesso è possibile lavorare anche su corpo, immaginazione e teatralizzazione, e le storie dei pazienti, casi clinici raccontati nello stile di una fiction, rendono conto della "svolta esperienziale" in atto. Nel libro i differenti fili della narrazione si intrecciano e si richiamano l'un l'altro, sfociando in una serie di colpi di scena finali. L'autore, come uomo e come psicoterapeuta, scioglie e riannoda le trame della scoperta scientifica e del dramma e ricorda che, per curare l'animo, bisogna tornare all'attimo prima della "caduta". Cogliere le persone in quell'istante è la chiave di volta della psicoterapia.
«L'anno della Chimera è iniziato, inizio a trascrivere la cronaca di una epidemia annunciata dell'anno della Chimera 2020, attraverso la lente distopica di un medico occidentale. Perché mi accingo a trascrivere la cronaca di questi avvenimenti sorprendenti e dolorosi dell'anno del topo metallo: il vociare mediatico è troppo assordante e confuso, la mia vuole essere una testimonianza di cittadino del mondo e di operatore di scienza e di medicina applicata, in quarantena come tutti ed in prima linea come medico e ricercatore. La mia vuole essere la ricerca della verità dei fatti e della evidenza cronologica dell'evolversi della epidemia, la testimonianza della sofferenza delle persone colpite dalla infezione virale, la critica ragionata delle verità assunte o presunte della scienza medica, la voce indipendente delle proposte dalla ricerca scientifica e tecnologica, lo scrutatore delle analisi dei determinanti sociali delle comunità umane coinvolte e sconvolte dalla pandemia».
Primo volume di questa traduzione, con testo ebraico a fronte, del canone della Bibbia ebraica pubblicata dalla casa editrice La Giuntina. Tale opera è il frutto di studi esegetici compiuti da insigni Rabbini e Maestri in Israele ed è curata dal Rabbino Prof. Dario Disegni. Al presente volume hanno collaborato, in particolare: Alfredo Sabato Toaff (Genesi), Dario Disegni (Esodo), Menachem Emanuele Artom (Levitico), Ermanno Friedenthal (Numeri), Elio Toaff (Deuteronomio), Elia Samuele Artom (Haftaroth), Alfredo Ravenna (Indici).
Un dono profetico nel monachesimo del primo novecento
Un dono profetico nel monachesimo del primo novecento
In questo libro si presenta, attraverso la sua biografia e i suoi scritti, per la prima volta al pubblico, la figura e la spiritualità di Madre Geltrude
L'ultima indagine del commissario Montalbano in una edizione speciale in cui vengono presentate due versioni del romanzo, quella definitiva del 2016 e la prima scritta dall'autore nel 2005 e rimasta nel cassetto della casa editrice fino ad ora. Il lettore potrà così seguire i mutamenti di quella lingua individuale, unica, inventata da Andrea Camilleri e la sua evoluzione nel corso del tempo. Una sperimentazione alla quale lo scrittore teneva moltissimo e che viene resa così evidente dal confronto tra le due versioni.
La Camera dei Deputati ha in corso l'esame delle proposte di legge presentate da più forze politiche in tema di contrasto all'omo/transfobia. Nelle precedenti legislature vi sono stati tentativi in tal senso, ma oggi la loro approvazione avrebbe un significato più penetrante: essa completerebbe il percorso che ha visto, fra le altre, l'introduzione della legge sulle unioni civili, con un regime prossimo al matrimonio same-sex, l'inserimento tra i farmaci distribuiti dal Servizio sanitario nazionale della c.d. triptorelina (la molecola che, assunta da un adolescente, blocca lo sviluppo ormonale, nella prospettiva del mutamento di genere) e la frequente trattazione a scuola di tali tematiche, secondo l'impostazione ideologica del gender. In qualche modo le nuove disposizioni metterebbero "in sicurezza" le "conquiste" appena menzionate, sanzionando penalmente la manifestazione di opinione in dissenso, quale indice di discriminazione. Il volume ha lo scopo di fornire gli elementi essenziali per affrontare la tematica dal punto di vista giuridico, al netto di qualsiasi riferimento di ordine religioso o confessionale: intanto proponendo la lettura sinottica delle proposte di legge in discussione (Francesco Farri), e poi inquadrandola nel contesto attuale (Domenico Airoma). I capitoli seguenti trattano della pericolosità di introdurre nell'ordinamento i c.d. hate crime, soprattutto in materia di orientamento sessuale (Mauro Ronco); della inutilità delle norme, se il loro scopo è quello di impedire ingiuste discriminazioni in danno di persone omosessuali, poiché esistono già i presidi a tutela, e comunque il fenomeno appare esiguo, se non proprio inesistente (Alfredo Mantovano); della incompatibilità di esse con la logica del sistema penalistico italiano (Carmelo Leotta), della disciplina esistente in altri Paesi, e degli effetti negativi emersi dove norme simili sono state approvate (Francesco Cavallo); della libertà di opinione e di come preservarne l'esercizio, qualora queste disposizioni divenissero legge (Roberto Respinti).
2028: veniamo a sapere che un uomo, deceduto nel 1978, è stato risuscitato da un'équipe francese la quale, supportata in segreto dalla presidenza della Repubblica, ha compiuto progressi considerevoli nel campo della criogenizzazione, una tecnica che consente il raffreddamento del cadavere fino a -196°C, e poi la sua "rianimazione". L'eroe di questa storia, un brillante docente universitario nato nel 1940, deve affrontare la sfida di ricominciare la sua vita dopo un'interruzione di mezzo secolo che perturba o azzera le sue relazioni di parentela e di amicizia... "Risuscitato!" è una farsa politico-scientifica, nello stile di "Le tre parole che cambiarono il mondo", che affronta direttamente le questioni della vita, della morte e dell'avvenire dell'umanità.
«Perché mai la civiltà moderna dovette costruirsi a fatica come qualcosa di nuovo sulle rovine dell'antica, invece di essere la sua diretta continuazione?». "La storia spezzata" è interamente costruita intorno a questa domanda cruciale, formulata da Michail Rostovzev nelle ultime pagine del suo gran libro sull'impero romano. La risposta di Schiavone è entrata nelle cronache dell'antichistica di questi decenni. Ed è un racconto avvincente, che unisce storia economica, sociale, intellettuale in un continuo contrappunto fra antico e moderno, fra passati lontani ed epoche a noi molto più vicine.
Tipicamente romano. Così si definiva, fieramente, Alberto Sordi. In scena portava di fatto l'italiano medio, ma a vincere era l'immagine del cittadino dell'Urbe. Innamorato della sua città, Sordi nel tempo è diventato simbolo della romanità. Un "mito" capitolino. Andando oltre la dimensione attoriale, ha incarnato l'anima della Città Eterna. A parte un soggiorno a Milano per frequentare l'Accademia dei filodrammatici, ha vissuto sempre a Roma. Ne è stato pure Sindaco onorario, per un giorno, il 15 giugno 2000, in occasione del suo ottantesimo compleanno. A 100 anni dalla nascita dell'attore, un percorso nella Roma vissuta, indagata, raccontata nei film dei quali è stato interprete e regista. Sotto i riflettori, i tanti cambiamenti del Paese nei decenni: la ricostruzione, l'emigrazione, il boom economico, i sogni. Tra pubblico e privato, lo studio dell'immagine che Sordi ha costruito di se stesso, personalizzando ogni ruolo interpretato, ma anche della vita personale, che ha tutelato per privacy e pudore, ricostruita attraverso "indizi" celati nei film. Un viaggio alla scoperta e riscoperta di Alberto Sordi, dalla nascita ai teatrini di varietà, dalla radio fino ai capolavori del cinema. Per guardare Roma con occhi "nuovi".
Monica ha 13 anni e una bella famiglia: papà Christian, mamma Barbara e una sorella maggiore, Vanessa. Le piace correre, fare capriole nell'acqua, andare a scuola, viaggiare e stare con i suoi amici. Ma un giorno la vita si capovolge: a Monica viene diagnosticato un tumore osseo maligno. È una malattia rara e la strada da fare è lunga: operazioni, chemioterapie, esami, tante rinunce. Tra dolore, speranze e desideri Monica non perde mai il suo sorriso: è lei che infonde ottimismo nei suoi cari e li incoraggia a guardare «fino all'infinito e oltre». Ma questa non è soltanto la storia di Monica, è la storia di tutta la sua famiglia - qui raccontata dal papà -, la storia di relazioni fatte di amore e solidarietà, che nel momento più doloroso si rafforzano e fanno scudo per proteggere chi è più fragile. Al legame con i genitori e la sorella, si aggiunge quello con Sabrina (LaSabri di YouTube, tanto amata dai giovanissimi e che qui firma la nota a chiusura del libro), che diventa l'amica del cuore di Monica. Anche lei, con generosità e affetto, le resta accanto fino all'inevitabile epilogo, che giunge tre anni dopo la scoperta della malattia. Monica ci insegna a guardare le cose in un modo nuovo e lo fa attraverso le parole di chi l'ha amata moltissimo. Ci insegna l'amore per le piccole cose, la solidarietà incondizionata, la bellezza di saper guardare oltre le difficoltà, perché, in fondo, felici basta esserlo.
Dallo studio per approfondire, ripensare e, per quanto necessario, riprogettare l’intervento educativo che l’Associazione “Nessun Luogo è Lontano” ha realizzato da anni in due quartieri periferici di Roma particolarmente critici, nasce prima una ricerca, poi un convegno e quindi questo testo. Il frutto è un’interessante lettura critica, socio-culturale della città, della sua architettura dei suoi quartieri e delle sue periferie, soprattutto delle condizioni di emarginazione sociale, e dell’impegno educativo – difficile – animato da una profonda tensione “riabilitativa” e passione pedagogica.
Sono stati sottoposti a valutazione attenta finalità, programmi, strategie, esiti e soprattutto l’azione degli educatori, non limitandosi a un discorso teorico, ma accompagnando lo studio con una ricerca sul campo che ha utilizzato con grande efficacia tutte le metodologie di natura qualitativa scientificamente più idonee. E alla fine sono state anche avanzate interessanti proposte praticabili.
Il lavoro è frutto della collaborazione tra due Facoltà dell’Università Pontificia Salesiana, quella di Scienze della Comunicazione Sociale e quella di Scienze dell’Educazione, con apporti di professionisti che hanno consentito di affrontare tutte le dimensioni rilevanti della problematica, insieme con l’esperienza del vissuto operativo degli operatori dell’Associazione. Con lo scopo di dare un quadro di riferimento possibile a una prospettiva di promozione sociale delle “periferie”, da molto tempo oggetto di interesse sia dell’analisi sociologica che di interventi pedagogici, sempre più frutto di quella sensibilità umana maturata nella percezione delle fragilità dell’”altro” e dell’urgenza di sostegno. Il tutto tenendo chiara all’orizzonte la sfida che anche Papa Francesco ha lanciato per il 2020 proponendo – con decisione e coraggio – un vero e proprio “Patto educativo globale”.
Fabio PASQUALETTI, docente straordinario della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana. Attualmente copre la carica di decano della Facoltà. Tra le sue ultime pubblicazioni: Giovani che si raccontano e che sono raccontati. È possibile desiderare Dio nella società del calcolo e della modificazione comportamentale, in Marin M. (Ed.), Desiderio di Dio: la multiforme apertura umana al divino, Roma, LAS, 2019, 257-278; Tecnologicamente iper-connessi, socialmente dis-connessi, in Scarpa M. – Currò S. (Edd.), Giovani, vocazione e sinodalità missionaria. La pastorale giovanile nel processo sinodale, Roma, LAS, 2019, 25-45; Pasqualetti F. – Doni T. (Edd.), Costruttori di umanità. Dalle communities alle comunità, Roma, LAS, 2019.
Vittorio SAMMARCO, giornalista pubblicista. è stato direttore di Segnosette (settimanale dell’Azione Cattolica) dal 1993 al 1997. Insegna Giornalismo e Comunicazione politica nella FSC dell’UPS. Ha pubblicato due libri-intervista per l’editrice La Scuola: Famiglia, con Rosy Bindi (2007); Consumattori. Per un nuovo stile di vita, con Francesco Gesualdi (2009). Ha curato (con altri) il libro I germogli della buona notizia: Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo, LAS, 2017, con il saggio: Le città visibili, con gli occhiali giusti. Tra gli ultimi scritti: Verità e Relazione, ricostituenti per una democrazia indebolita, in Springhetti P. e Butera R. (a cura), È la verità che fa liberi. Dalle fake news al giornalismo di pace per una informazione responsabile, LAS, 2018; Analogico e Digitale. Tracce per una collaborazione possibile (e auspicabile?) in Pasqualetti F. e Doni T. (Edd.), Costruttori di umanità. Dalle communities alle comunità, LAS, 2019; in Desk, (gennaio giugno 2019), Comunicare la cura dei Beni comuni, antidoto al rancore e alla solitudine.
In questi tempi di incertezza e solitudine, ci sentiamo smarriti e cerchiamo di capire quel che sta accadendo intorno a noi. Cos'hanno da dirci Virgilio e Lucrezio, Seneca e Agostino, che affrontano questioni e interrogativi dibattuti già duemila anni fa ad Atene e Roma? Ci sono voci che, resistendo al tempo, aiutano ad alimentare una nuova speranza nonostante la crisi. Questo libro compie un viaggio, in più tappe e con brevi percorsi, tra passato e presente, tra antichi e moderni. Il punto di partenza è occasionale: una parola tradita, che reclama la restituzione del proprio volto, un episodio di cronaca, un dibattito su politica, scuola, lavoro, una rifl essione su tragedie improvvise che possono colpire l'umanità. Piccoli pensieri sulla nostra identità e sul nostro futuro, formulati da altri viaggiatori prima di noi, da altri compagni di viaggio. Alla ricerca di una risposta alla domanda di Agostino: "Tu chi sei?" (Tu quis es?). La domanda di ognuno di noi.Prefazione di Gianfranco Ravasi.
La vicenda di Zaccheo, considerata con saggezza in questo volume, ci apre al mistero della misericordia di Dio e alla etica della gratitudine e della riconoscenza. L'incontro con Cristo cambia indubbiamente il cuore del capo dei pubblicani di Gerico. Gesù stesso prende iniziativa verso di lui. Egli valorizza questa "ostinata curiosità" che porta Zaccheo a voler vedere Gesù salendo sopra un albero di sicomoro, data la sua bassa statura. La vita cambia anche moralmente quando la libertà asseconda la grazia di un incontro. È questa l'etica della gratitudine e della riconoscenza di cui abbiamo bisogno nel nostro tempo, determinato spesso da pensiero calcolante. L'etica della gratitudine scaturisce dalla grazia di un incontro che corrisponde a quella ostinata curiosità che il libro di don Sergio Stevan giustamente elogia.
Dio ama l'uomo e si lega a lui con un'alleanza eterna che assume lungo la storia della salvezza - progressivamente e sempre di più - i tratti di una storia d'amore sponsale: è questo il filo conduttore del libro.
Dio e l'uomo sono i protagonisti di questa relazione amorosa: Dio, che prima che l'uomo "fosse", già lo amava di amore eterno, un Dio talmente "devastato" dall'amore per la Sua creatura da farsi carne e da scegliere di morire nella forma più patibolare e ignominiosa; e l'uomo, che - nonostante la propria finitudine e il proprio peccato - fin dagli esordi della sua stessa esistenza è oggetto dell'amore tenero e infinito del Creatore. L'autrice attraverso un'analisi puntuale delle sacre scritture, là dove si parla dell'amore tra Dio e l'uomo, scopre un appropriato parallelismo tra l'amore divino e l'amore sponsale, considerata l'esperienza umana e più simile all'amore divino.
AGATINA ABBATE è docente di religione presso la Diocesi di Noto. Dopo la laurea in Economia e commercio, ha conseguito prima il magistero presso l'ISSR all'Apollinare della Pontificia Università della Santa Croce di Roma e, successivamente, la laurea magistrale in Scienze religiose presso l'Istituto San Metodio di Siracusa. Ha conseguito inoltre un master in Bioetica presso l'Istituto Rergina Apostolorum di Roma e completato un corso di Ebrarico biblico.
Autrice di un libro di spiritualità - "Gesù è il mio unico amore". Teresa di Lisieux, Giorgio La Pira, Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi - attualmente studia presso la Pontificia Facoltà Auxilium di Roma e sta per conseguire il dottorato in Pedagogia e Didattica della religione, con una tesi su tematiche familiari.
Tre verbi - formare, lasciare e contemplare - per agevolare la lettura e comprensione di tre saggi di un unico percorso verso il tutto dell'esperienza cristiana. I canoni di diritto canonico, citati e commentati in prospettiva missionaria lungo questo itinerario, sono come "pietre miliari" che segnano le tappe principali dell'ascesi verso la meta. Quest'ultima è pennellata in modo allusivo, discreto, coinvolgente dalle tre "pale" del trittico di rara bellezza, posto in appendice a questo libro. Né le "pietre miliari" del libro, né le "pale" del trittico in appendice possono essere confuse con la meta reale, perché vivere la comunione con Dio, che fonda la dignità della persona umana, è responsabilità personale del lettore, che non può essere in alcun modo sostituita da alcuna legge della Chiesa. Ecco perché questo libro ha una rilevanza pastorale non trascurabile ed è consigliato a tutti i fedeli cristiani, anche non praticanti.
LIBERO GEROSA, già rettore della Facoltà di Teologia di Paderborn e della Facoltà di Teologia di Lugano; presso quest'ultima ha fondato l'Istituto di Diritto canonico e diritto comparato delle religioni (DiReCom) che tuttora dirige. È autore di numerose pubblicazioni in ambito canonistico